XLII Italian Bowl Preview: Guelfi Firenze

Nell’anno in cui la Fiorentina ha perso due finali consecutive, il compito di portare a Firenze un trofeo spetterà di nuovo ai Guelfi, campioni in carica del campionato italiano e finalisti quest’anno in una partita che sarà domestica e intercontinentale allo stesso tempo. Gli avversari saranno gli italianissimi Parma Panthers – sconfitti dai Guelfi nella semifinale dello scorso anno – ma la sede della “bella” (Parma vinse la semifinale 2021) tra le due squadre sarà il Glass Bowl di Toledo, nel cuore dell’Ohio. I Guelfi ci arrivano dopo una stagione non semplice a causa della (solita) sfilza d’infortuni, ma affronteranno gli emiliani con una squadra a ranghi quasi completi. Andiamo a conoscere meglio schemi e giocatori dei campioni in carica.

Attacco

I Guelfi schierano da ormai due stagioni l’attacco più innovativo e particolare della IFL. Art Briles ha plasmato la sua creatura attorno ad un running game devastante (yard a partita), un ritmo di gioco frenetico e la giusta dose di passaggi sul profondo. L’aspetto più peculiare dell’attacco toscano è l’alternanza tra due giocatori principalmente portati al running game nella posizione di quarterback. Jared Gerbino e Andrea Fimiani sono due corridori prodigiosi e dotati di skillset molto complementari tra loro. Il primo è un bulldozer di (peso e altezza), il secondo è più leggero e graffiante nello stile di corsa. Gerbino e Fimiani sono il cuore dell’attacco: con loro due in campo i Guelfi possono minacciare la difesa avversaria con schemi e stili di corsa diversi tra loro.

Se nel 2022 il mostro a tre teste del backfield fiorentino era completato dal runningback Ahmad Tanner, quest’anno la dirigenza ha saggiamente scelto di dare spazio ai talenti italiani che scalpitavano per avere più spazio. Stefano Bartoccioni e Cosimo Casati si sono fatti trovare prontissimi per questa opportunità. I due italiani hanno corso come non mai (addirittura 12 touchdown per Casati) rivelandosi fondamentali per tamponare l’assenza di Fimiani prima e di Gerbino poi.
Non dimentichiamoci il contributo di una linea offensiva che rivaleggia con Parma per il titolo di migliore della lega. Guidata da Alberto Adduci e potenziata dall’arrivo di Andrea Grillo, la linea di Firenze è stata nuovamente fenomenale nell’aprire varchi per la batteria di corridori a disposizione di Briles.

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Il passing game ha un ruolo ausiliario ma non trascurabile. Soprattutto ora che il ritorno di Fimiani permetterà a Gerbino di farsi trovare come “tight end” al centro del campo, i Guelfi avranno un’arma in più per punire quelle difese troppo aggressive nel “farsi sotto” sulle corse dei Guelfi. I ricevitori veri e propri hanno poche opportunità a partita, certo, ma sono opportunità da big play perché il passing game dei toscani si è fatto più ambizioso per profondità. a profondità media di passaggio è salita da, a. Purtroppo per i Guelfi sembra che Dayan Almeida non sarà della partita, quindi starà a Nicolò Formosa (autore di una grande prestazione contro Parma in regular season) guidare i ricevitori dei guelfi contro l’ottima secondaria avversaria.  Per i Guelfi non sarà facile replicare la loro assurda media punti contro la miglior difesa del campionato, l’unica capace di tenerli sotto X punti nell’unica sconfitta stagionale incassata dai campioni in carica. All’epoca i Guelfi iniziarono senza Fimiani e persero Gerbino a fine primo tempo, mentre ora avranno tutte le loro armi a disposizione per impensierire la difesa di Parma.

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Difesa

La difesa dei Guelfi è guidata anche quest’anno da Guglielmo Perasole, giovane coach autore di un capolavoro difensivo nella finale di Bologna contro i Milano Seamen. Perasole era stato in difficoltà durante la stagione precedente a causa della serie interminabile di infortuni che aveva afflitto la secondaria, costringendolo a schierare runningback nella posizione di defensive back. Quest’anno i DB sono stati meno flagellati e i risultati si sono visti, con Firenze che ha migliorato sensibilmente tutte le sue statistiche principali sulla difesa dei passaggi. I cornerback Fanni e Pascolo sono solidi, a coprir loro le spalle c’è la safety Andrea Costanzi, di ritorno dagli Stati Uniti dopo le esperienze collegiali che lo hanno migliorato come giocatore. Proprio Costanzi, fenomenale nell’Italian Bowl 2022, potrebbe essere una delle chiavi per togliere a Parma quelle due tre ricezioni centrali che fecero la differenza nella vittoria dei Panthers in Regular Season.

La stella del reparto è l’import Deijon Lynch, al suo secondo anno in Toscana sta brillando grazie al suo atletismo e alla versatilità che gli permette di venire mosso lungo tutto lo scacchiere difensivo.
Sarà interessante in vista della finale vedere come Perasole deciderà di affrontare Ade Omotosho, lo spettacolare ricevitore firmato da Parma nelle ultime settimane. Lasciarlo 1vs1 uno contro i CB italiani sarebbe un grosso azzardo, usare Lynch per marcarlo a uomo sottrarrebbe l’ex Eastern Louisiana dal centro della difesa. Sicuramente sarà fondamentale il lavoro di reparto per contenere il numero 0 di Parma e impedirgli di lasciare il segno sulla partita.

Occhio anche in linea difensiva, dove Firenze può vantare il sack leader della lega Andrea Poglietelli. Il numero 89 ha deciso di stringere i denti nonostante un problema fisico che lo ha condizionato nel finale e andrà a completare insieme a Lorenzo Dalle Piagge una coppia di defensive end davvero invidiabile. Considerando che Parma dovrebbe schierare il poco mobile Monardi come quarterback, la pressione esercitata da Dalle Piagge potrebbe fare la differenza. Il numero 52 – che ha saltato buona parte della stagione per problemi fisici – ha dimostrato di esaltarsi nelle partite che contano. È stato MVP dell’Italian Bowl 2022 e ha contribuito in maniera decisiva a portare i Guelfi a Toledo con una grande prova nella semifinale contro i Dolphins. Che possa essere di nuovo lui l’X Factor della difensivo dei Guelfi?

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Alberto Cantù

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