[NFL] Week 16: Colori, episodi ed emozioni

La penultima settimana di regular season NFL (passa troppo veloce il tempo..) regala molti verdetti e numerose sorprese in chiave playoff. Sedici partite tutte da gustare, dal primo snap all’ultimo.

I Chargers si regalano più di una speranza di prendere l’ultimo treno utile per i playoff, grazie ad una grande vittoria sui Niners. Eppure, all’intervallo, sembrava non esserci storia, con i padroni di casa avanti 28-7, grazie ai touchdown di uno scatenato Frank Gore (26 portate per 158 yard e 1 TD), alla doppietta di Bruce Ellington, palla alla mano e su ricezione di un Colin Kaepernick ancora assai deludente al lancio (15/24 per 114 yard e 1 TD pass), e all’intercetto di Antoine Bethea, riportato per 49 yard fino alla end zone avversaria. Philip Rivers non è un mostro di precisione (33/54 per 356 yard con 4 TD pass e 3 INT), ma ci mette l’anima e riapre la sfida con i lanci da touchdown per Eddie Royal e Antonio Gates, prima che Corey Lugey recuperi in end zone un fumble di Kaepernick, accorciando nuovamente le distanze.
Fortuna che il quarterback di San Francisco salva la propria performance su corsa (7 portate per 151 yard e 1 TD), per altro regalandosi un viaggio da 90 yard fino alla end zone di San Diego. Nonostante tutto, gli ospiti ci credono e prima Gates per 21 yard, poi Malcom Floyd per 11 impattano la sfida, lanciati splendidamente da Rivers. Si va ai supplementari. Kaep e compagni sprecano ancora, Quinton Patton si lascia sfuggire un fumble sulla metà campo e i Chargers (9-6), grazie al field goal di Nick Novak da 40 yard, si aggiudicano l’incontro per 37-34, raggiungendo un posto utile per un Wild Card Game. I Niners (7-8) salutano anche il record positivo e scendono pericolosamente sotto il 50% di vittorie.

Gli Eagles salutano incredibilmente la corsa per i playoff con una gara d’anticipo, spalancando la strada a tutte le avversarie dirette dopo la sconfitta subita contro i Redskins. Qualcosa si è incrinato nel fantastico meccanismo di Philadelphia, soprattutto dopo che un Marc Sanchez comunque meritevole nell’occasione (37/50 per 374 yard con 2 TD pass e 1 INT) ha preso in mano le redini dell’attacco. Nonostante l’ottima prestazione di Zach Ertz (15 ricezioni per 115 yard) e di Riley Cooper, autore di due touchdown, cui se ne è aggiunto un terzo di LeSean McCoy, è la pessima performance di Cody Parkey, che sbaglia due field goal su tre tentativi, per altro da posizioni abbordabili, a pregiudicare la sconfitta degli ospiti.
Dall’altra parte, a coprire parzialmente le lacune di un Robert Griffin ancora lontano dalla sua forma migliore (16/23 per 220 yard e 1 INT), ci pensa un gioco di corse in grado di siglare ben tre segnature, una con Alfred Morris e due con il decisivo Darrel Young. A decidere la sfida è Kai Forbath, che mette a segno entrambi i field goal tentati, da 25 e 26 yard. Quest’ultimo arriva ad una manciata di secondi dal termine, su un’azione che nasce a seguito di un gravissimo errore di Sanchez, intecettato da Bashaud Breeland poco prima, e regala il successo ai Redskins (4-11) per 27-24 sugli Eagles (9-6).

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I Lions festeggiano la qualificazione ai playoff con un bel successo sui Bears, che provavano a cambiare rotta con il nuovo timoniere Jimmy Clausen, caratterialmente pungente, ma non certo brillante (23/39 per 181 yard con 2 TD pass e 1 INT). Per gli ospiti Matthew Stafford fa anche di peggio (22/39 per 243 yard e 2 INT), ma Joique Bell e Reggie Bush salvano la situazione, con due touchdown su corsa, rispettivamente per 17 e 13 yard, e la difesa regge egregiamente, guidata da un Ndamukong Suh di pura prepotenza (4 tackle e 2 sack). Matt Forte ed Alshon Jeffery, entrambi su lancio di Clausen, pareggiano i conti delle segnature, ma Matt Prater aggiunge per gli ospiti due field goal, da 39 e 30 yard. Vincono dunque i Lions (11-4) 20-14 sui pessimi Bears (5-10) di quest’anno.

Anche i Packers ringraziano gli Eagles per aver rassicurato loro un biglietto per i playoff, con un successo sui derelitti Buccaneers. Nonostante Aaron Rodgers sia straordinario al lancio (31/40 per 318 yard e 1 TD pass), Green Bay è poco incisiva in red zone e il solo a gustarsi la end zone, prima del quarto periodo, è un super Eddie Lacy (17 portate per 99 yard e 1 TD). Mason Crosby realizza due field goal da 42 e 25 yard, sbagliandone un terzo, mentre Patrick Murray sfrutta la sua unica occasione di centrare i pali da 43 yard. A chiudere la sfida è un ottimo Jordy Nelson (9 ricezioni per 113 yard, che riceve l’unico passaggio da touchdown della giornata di Rodgers, il quale ha, però, come ricevitore preferito del match il compare Randall Cobb (11 ricezioni per 131 yard). Vincono dunque i Packers (11-4) per 20-3 sui Buccaneers (2-13). Grande la difesa degli ospiti, guidata da un devastante Clay Matthews (6 tackle e 2.5 sack), che concede la miseria di 109 net yards, 16 su corsa e 93 al lancio, a un terribile Josh McCown (12/26 per 147 yard e INT) e compagnia offensiva.

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Ciò che sta succedendo in NFC South ha davvero dell’incredibile. Basti pensare che i Panthers, grazie al successo sui Browns, al momento sarebbero qualificati ai playoff con un record ben inferiore al 50%. Di due quarterback, Brian Hoyer (7/13 per 134 yard con 1 TD pass e 1 INT) e Johnny Manziel (3/8 per 32 yard), Cleveland non ne ha uno all’altezza di Cam Newton, che abbina 201 yard al lancio (18/31 con 1 TD pass e 1 INT), a 63 palla alla mano in 12 portate, cui aggiunge un touchdown. Insieme all’ottima prestazione del quarterback, è da sottolineare quella egregia di Johnathan Stewart, il quale si regala 122 yard su corsa in 24 portate, ma soprattutto il touchdown decisivo per le sorti del match, proprio su lancio di Newton, dopo che Garrett Hartley aveva colpito da 43 e 31 yard, mentre Jordan Cameron, con un viaggio in end zone per 81 yard, aveva portato avanti gli ospiti.

Fino al terzo quarto pareva una normale sfida, tra due squadre chiamatesi fuori dai playoff, quella che mette di fronte Dolphins e Vikings. Matt Asiata e Greg Jennings, quest’ultimo su lancio di un puntiglioso Teddy Bridgewather (19/26 per 259 yard con 2 TD pass e 1 INT), portano avanti Minnesota, Dion Sims e Mike Wallace, serviti alla grande da un Ryan Tannehill a livelli eccezionali (37/45 per 396 yard con 4 TD pass e 1 INT), pareggiano i conti, non fosse per un field goal di Blair Walsh da 18 yard. Di colpo, poi, la partita esplode negli ultimi quindi minuti di gioco. Lamar Miller porta avanti Miami con la segnatura palla alla mano, Walsh accorcia da 33 yard, Wallace riceve nuovamente da Tannehill in end zone e lancia la fuga, prima che, però, Jarius Wright e nuovamente lo scatenato Asiata ribaltino il risultato a favore degli ospiti con due touchdown. Non è ancora finita, però, perché Damien Williams pareggia i conti e sembra definire l’overtime come scenario per scegliere un vincitore. Ma i Vikings (6-9) decidono di buttare la vittoria al vento e Jeff Locke, servito con un pessimo snap, si fa bloccare il punt da Terrence Fede nella propria end zone, per la safety che decide il match. Vincono i Dolphins (8-7) 37-35.

I Bengals entrano a far parte del lotto per i playoff, grazie al prestigioso successo contro i Broncos. Andy Dalton continua a deludere al lancio (17/26 per 146 yard con 2 TD pass e 1 INT), ma è ancora una volta l’indiavolato Jeremy Hill (22 portate per 147 yard e 1 TD) a condurre i suoi con una prestazione magnifica. Dopo che Aqib Talib intercetta Dalton e riporta il pallone per 33 yard fino alla end zone avversaria, è proprio Hill ad impattare la sfida, con un meraviglioso viaggio in end zone da 85 yard, prima che due volte Mike Nugent, da 37 e 49 yard, ed il touchdown di Jermaine Gresham, portino Cincinnati all’intervallo avanti 20-7.
Un ottimo C.J. Anderson accorcia le distanze, ma Giovani Bernand, ricevendo per 22 yard dal suo quarterback, le ristabilisce invariate. Peyton Manning si sveglia e, aiutato dal sempre fantastico Demaryius Thomas (7 ricezioni per 115 yard) e dal prode Emmanuel Sanders, che si regala ben due segnature consecutive nel terzo periodo, la partita torna nelle mani di Denver. Il finale di match dell’MVP dell’anno passato, però, è tragico e la sua prestazione finale sarà la peggiore di questa stagione (28/44 per 311 yard con 2 TD pass e 4 INT). Nugent riporta avanti i suoi da 23 yard, prima che Dre Kirkpatrick intercetti Manning e riporti il pallone per 30 yard fino al touchdown, chiudendo i conti. Vincono i Bengals (10-4-1) per 37-28 sui Broncos (11-4).

Si salvi chi può! I Seahawks sembrano tornati invincibili ed ottengono un altro, fantastico successo contro i Cardinals, guidati da un Russell Wilson alla propria miglior prestazione stagionale (e forse di sempre in regular season), in cui abbina 339 yard e 2 touchdown pass al lancio (20/31) a 6 portate per altre 88 yard, con un touchdown incluso nel prezzo. Marshawn Lynch vive soltanto 10 portate, ma di assoluto strapotere atletico, mette insieme 113 yard e due segnature, di cui una a dir poco strepitosa da 79 yard, in pura Beast Mode. È anche la miglior partita di quest’anno per Luke Willson (3 ricezioni per 139 yard e 2 TD) e per Doug Baldwin (7 ricezioni per 113 yard). Insomma, per Arizona c’è davvero poco da fare, contro una difesa guidata magistralmente da Richard Sherman (4 tackle e 1 INT), soprattutto visto che a guidare l’attacco è il terribile Ryan Lindley (18/44 per 216 yard e 1 INT).
Le yard totali guadagnate dai padroni di casa sono la miseria di 216, di cui soltanto 29 su corsa. I pochissimi punti dei Cardinals (11-4) vengono segnati da Chandler Catanzato, con due field goal da 27 e 32 yard. Vincono dunque i Seahawks (11-4), che si riprendono la vetta divisionale e della NFC, per 35-6. Arizona dovrà sperare in un miracolo: Lindley, nei suoi primi 225 lanci in NFL, non ha mai trovato un compagno in end zone, record assoluto (in negativo) di sempre.

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I Cowboys si regalano la NFC East e la post-season grazie ad una prestazione mostruosa di Tony Romo (18/20 per 218 yard e 4 TD pass) e ad un altrettanto deludente performance di Andrew Luck (15/21 per 109 yard e 2 INT), cui subentra un Matt Hasselbeck se non altro più concentrato (15/21 per 126 yard e 1 TD pass). Tutte le bocche da fuoco di Dallas, a partire da Terrence Williams (due volte) e Dez Bryant, proseguendo con Cole Beasley, DeMarco Murray e Jason Witten trovano la end zone consecutivamente senza che Indianapolis risponda con alcun punto a tabellone. Quando Zurlon Tipton segna i punti della bandiera, i texani stanno già festeggiando a gran voce per i playoff raggiunti. I Cowboys (11-4) demoliscono i Colts (10-5) per 42-7.

Si chiude come peggio non poteva la delirante stagione dei Saints, che perdono la quinta partita consecutiva al Superdome contro i Falcons e salutano i playoff. Mark Ingram apre le marcature, ma poi, fino al quarto periodo, New Orleans lascia la partita completamente nelle mani di Atlanta, che la ribalta a proprio favore grazie a Matt Bryant, il quale centra i pali da 44 e 50 yard, ad Eric Weems, che riceve in end zone il lancio di un ottimo Matt Ryan (30/40 per 322 yard e 1 TD pass) e a Devonta Freeman, il quale trova un touchdown palla alla mano da 31 yard. Jimmy Graham prova a riaprirla su lancio di un impreciso Drew Brees (30/47 per 313 yard con 1 TD pass e 2 INT), ma Bryant da 32 yard e Osi Umenyiora, che recupera un fumble e lo riporta per 86 yard fino alla end zone avversaria, mantengono i padroni di casa a debita distanza. I Falcons (6-9) vincono 30-14 e si giocheranno la leadership della division più pazza della NFL la prossima settimana contro i Panthers, mentre i Saints (6-9) buttano via un’intera stagione.

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Nonostante un Alex Smith convincente (31/45 per 311 yard) ed un Cairo Santos infallibile ai field goal (4/4), che mette a segno rispettivamente da 35, 25, 43 e 23 yard, è un precario gioco di corse, che garantisce la misera cifra di 39 yard a frenare i Chiefs, che regalano agli Steelers un posto nei playoff. Un preciso Ben Roethlisberger (18/25 per 220 yard e 1 TD pass) ed i soliti noti, Le’Veon Bell e Antonio Brown, autori dei due touchdown che decidono il match, incrementano i loro record di franchigia e spaccano la partita in favore di Pittsburgh, che potrà essere la mina vagante della post-season di quest’anno. I due field goal di Shaun Suisham fissano il punteggio finale sul 20-12 con cui gli Steelers (10-5) sconfiggono i Chiefs (8-7).

Sanguinosa sconfitta per i Ravens sul campo dei Texans, che li allontana dai playoff, i quali sembravano davvero alla portata. In assenza di un quarterback affidabile, non trovato nemmeno in Case Keenum (20/42 per 185 yard e 1 TD pass), sono due i protagonisti assoluti delle offensive dei padroni di casa: Arian Foster, che si regala il primo touchdown pass in carriera per C.J. Fiedorowicz (accadono cose strane nell’attacco di Houston..), oltre a guadagnare 96 yard in 25 portate, ma soprattutto un terrificante Randy Bullock, che mette a segno la bellezza di sei field goal su altrettanti tentativi, rispettivamente da 35, 25, 30, 20, 39 e 33 yard. La difesa, come sempre, è nelle mani di J.J. Watt (8 tackle e 2 sack). Dall’altra parte Baltimore è fortemente penalizzata dalla pessima prestazione di Joe Flacco (21/50 per 195 yard con 2 TD pass e 3 INT) e dell’intero attacco, che sigla due touchdown con Torrey Smith, ma al termine avrà macinato soltanto 211 yard, di cui 33 su corsa. I Texans vincono 25-13 e si regalano una piccola speranza per la post-season, mentre i Ravens gettano al vento l’occasione dell’anno.

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Geno Smith gioca una partita migliore di Tom Brady, seppure per una manciata di yard, e già questa di per sé è una notizia. I Jets, però, non riescono nell’impresa di superare i Patriots, che si confermano il miglior team della NFL al momento. Dopo il touchdown di Rob Gronkowski, Jeff Cumberland e due field goal di Nick Folk, da 26 e 24 yard, ribaltano il risultato in favore dei padroni di casa, ma Stephen Gostkowski da 24 yard e Jonas Gray, con la segnatura da 1 yard palla alla mano, rimettono il match sulla carreggiata di New England. Folk centra i pali da 37 yard, ma la rimonta si ferma. Vincono i Patriots (12-3), unico team già sicuro di far parte dei Divisional nei prossimi playoff, 17-16 sui Jets (3-12).

I Bills distruggono un’occasione colossale di far parte della corsa per i playoff con una sconfitta contro i Raiders. Buffalo mette insieme la miseria di 13 yard su corsa e Kyle Orton si sveglia soltanto sul finire di match, mettendo insieme dei buoni numeri (32/49 per 329 yard con 2 TD pass e 3 INT), ma non riesce a guidare i suoi alla vittoria. Dall’altra parte Derek Carr fa quel che può (17/34 per 214 yard e 2 TD pass), ma è soprattutto Sebastian Janikowski a mettere a tabellone dei punti pesanti, con quattro field goal a segno su cinque tentati, rispettivamente da 45, 36, 38 e 49 yard. Non bastano agli ospiti le lunghe segnature di Sammy Watkins, per 42 yard, Scott Chandler, per 29, e Robert Woods, per 30, perché Oakland risponde colpo su colpo e porta a casa il match. Vincono dunque i Raiders (3-12) per 26-24 sui Bills (8-7).

I Giants, pur con un considerevole ritardo, sembrano aver trovato la formula per far funzionare il loro attacco: un Eli Manning ai limiti della perfezione (25/32 per 391 yard e 3 TD pass), un Andre Williams di potenza straordinaria (26 portate per 110 yard) e, soprattutto, un Odell Beckham a livelli stratosferici (8 ricezioni per 148 yard e 2 TD), sempre più vicino ad essere l’Offensive Rookie of the Year di questa regular season. Se a loro aggiungiamo anche un devastante Rueben Randle (6 ricezioni per 132 yard e 1 TD), siamo certi che i tifosi di New York aspettano con ansia il ritorno di Victor Cruz e la prossima stagione, per tornare ai vertici NFC. Tre field goal di Josh Brown, rispettivamente da 29, 37 e 52 yard, su quattro tentati, e la segnatura di Orleans Darkwa palla alla mano completano l’opera, in una partita davvero nervosa, in cui St. Louis non trova armi per fermare le offensive avversarie. Shaun Hill (24/32 per 290 yard con 2 TD pass e 1 INT), con l’aiuto di Tre Mason, Lance Kendricks e Chris Givens, tutti con un almeno un viaggio in end zone a fine giornata, provano a tenere testa agli ospiti, ma non basta. Vincono i Giants (6-9) 37-27 sui Rams (6-9).

Partita da non perdere quella tra Jaguars e Titans. O meglio, come ultimo Thursday Night, la NFL ha scelto proprio il peggio che si poteva chiedere al momento. Leon Washington, con il touchdown su lancio di un ottimo Charlie Whitehurts (24/35 per 287 yard e 1 TD pass), e Ryan Succop da 50 yard, portano Tennessee avanti 10-0, ma Marcedes Lewis, su lancio di un negativo Blake Bortles (13/26 per 115 yard e 1 TD pass), Toby Gerhart e Jordan Todman, per ben 62 yard, trovano nell’ordine un viaggio in end zone a testa. Succop accorcia da 23 yard, ma i Titans (2-13) escono sconfitti per 13-21 contro i Jaguars (3-12).

In AFC i Patriots sono già sicuri del primo posto assoluto, mentre Broncos e Colts hanno già in mano i titoli divisionali, ma nessun’altra certezza. Se la passano peggio Bengals e Steelers, che si giocheranno la AFC North la prossima settimana, ma ancor peggio Chargers, Ravens, Texans e Chiefs, ancora in corsa per l’unico posto rimasto per un Wild Card Game.

In NFC guidano Seahawks e Lions, mentre i Cowboys, unico team sicuro di aver vinto la propria Division, segue a ruota. Panthers, Packers e Cardinals sono le ultime tre pretendenti alla post-season, con Carolina che si gioca i playoff contro i Falcons e Green Bay che aspetta Detroit per riprendersi la NFC North. Manca soltanto una settimana di regular season, prima dei playoff. Una stagione si decide nel giro di pochi minuti. Tutto può succedere, prima che le partite diventino quelle con cui si scrive la storia di questo sport.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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