Strateghi a confronto (New England Patriots vs Kansas City Chiefs 10-26)

Patriots – Chiefs non è solo la partita tra la squadra pluricampione degli ultimi venti anni e quella che sembra meglio attrezzata per seguirne in qualche modo le orme, ma è stato uno dei match che ha messo a dura prova i protocolli sanitari NFL. La positività di Cam Newton ha infatti creato grossi dubbi sulla possibilità di svolgere la partita; alla fine la Lega, confortata da una serie di tamponi negativi da parte dei suoi compagni di squadra, ha deciso di posticipare al lunedì la gara.

Il rischio di contagio è quindi ridotto, ma non azzerato, come dimostra il fatto che i Patriots abbiano viaggiato su due aerei diversi in modo da separare i giocatori che son stati più a contatto con Newton dagli altri, ma la NFL ha preferito azzardare questa soluzione piuttosto che rimandarla ad altra settimana, come fatto per  Steelers-Titans,  e tutti speriamo si possa infine considerarlo un rischio ben calcolato.

LA CRONACA

I Chiefs hanno la possibilità, di fronte ai 16.000 spettatori presenti all’Arrowhead di andare sul 4-0 per la quarta volta consecutiva e per la prima volta nella storia. I Patriots schierano come QB titolare Hoyer, che è quindi starter in carriera con la settima franchigia in NFL, dietro solamente al mitico Fitzpatrick che è a otto.

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Primo Tempo – I Chiefs partono con un buon ritmo, anche se Mahomes rischia di farsi intercettare facilmente da McCourty, e grazie alle ricezioni di Hill e alle corse di Edwards-Helaire chiudono il primo drive con un field goal.
I Patriots partono invece col freno a mano tirato nei primi due drive intervallati anche da un 3&out dei Chiefs. Ne approfittano allora Mahomes e compagni che, con un buon drive che vede protagonisti Watkins e Edwards-Helaire, si portano in raggio da field goal che viene trasformato per il 6-0 di vantaggio.
Proprio sul finire del quarto Hoyer fa un brutto passaggio centrale alto che viene intercettato da Thornhill, ma quando sembra inevitabile un’altra segnatura dei padroni di casa, ecco arrivare il fumble di Watkins, grazie alla splendida punch tecnique di Gilmore, che colpendo l’ovale con un pugno lo toglie dalle mani del WR permettendo a Jackson di recuperarlo sulle proprie 15 yard.

Un bel drive basato sulle corse, che sfruttano sapientemente anche i blocchi dei ricevitori, permette ai Patriots di accorciare le distanze con un field goal.
Nel drive successivo Winovich si libera avventandosi su Mahomes che perde il pallone per l’intervento di Wise, l’ovale finisce nelle mani di Calhoun che si dirige verso la end zone ma inspiegabilmente gli arbitri fischiano un incompleto/sack che fa infuriare Belichick e che si rivela completamente errato.
Ci sarebbe ancora il tempo per una segnatura da parte dei Patriots, ma Hoyer commette il secondo grave errore di giornata, infatti non realizzando di aver esaurito i time-outs, pur vedendo la penetrazione di Clark, temporeggia ancora subendo il sack che porta alla chiusura del tempo senza aver la possibilità di realizzare un comodo field goal per il pareggio.

Secondo Tempo – la seconda metà vede un Hoyer finalmente in ritmo che riesce a macinare yard con un drive molto lungo che si chiude però con un terribile fumble sulle 16 yards avversarie ad opera di Charlton in occasione di uno dei blitz più prevedibili di sempre.
Di qui la partita svolta, con una ricezione di 45 yard di Kelce nel giorno del suo compleanno, che spiana la strada per il successivo TD di Hill su una palla quasi “consegnata” da Mahomes.
Belichick prova la carta Stidham che riesce a completare un bel passaggio in TD per Harry su un non facile 3rd & goal, che porta i Patriots sotto 13-10, ma l’attacco dei Chiefs è ormai inarrestabile e va a segnare un altro TD con un altro passaggio consegnato di Mahomes ad Hardman (praticamente due TDs su passaggio formalmente di 12 yards complessive ma in pratica con la palla che al massimo ne ha fatta 1 in aria)
Stidham cerca di nuovo la segnatura, ma trova solo una pick six di Mathieu su un insolito drop di Edelman e nel drive successivo l’intercetto di Canton che chiude di fatto la partita con il punteggio di 26 -10 per i Kansas City Chiefs.

Tyreek Hill Chiefs Patriots

ANALISI DELLA PARTITA

Il divario di talento tra i due organici è evidente ma ancora una volta Bill Belichick è riuscito a sopperire con un acume tattico incredibile, addormentando l’attacco dei Chiefs per quasi tre quarti.
Andy Reid ha tessuto la sua tela con pazienza, certo che prima o poi i suoi fenomeni sarebbero riusciti a prevalere e così è stato, ma non senza correre qualche rischio di troppo.
Il clamoroso errore arbitrale a 5:36 allo scadere della prima metà di gioco avrebbe potuto mandare al riposo i Patriots in vantaggio, visto anche il potenziale ritorno in end zone dell’intercetto o comunque l’ottima posizione di campo e dimostra che anche agli arbitri la preseason è mancata molto.

Belichick è l’unico ad essere riuscito a contenere Mahomes, per la terza volta in carriera senza TD all’intervallo e sempre solo contro New England, adottando una difesa prevalentemente a zona, che nel primo tempo si è concentrata nel non far ricevere Kelce, piegandosi ma senza mai spezzarsi. Nella seconda metà ha lasciato credere a Kansas City di aver spazio con le corse centrali, riempiendo il back field, salvo riuscire a limitarle con la linea difensiva che ha fatto un lavoro davvero egregio.
Nonostante questo alla lunga il talento di Kansas City è venuto fuori prepotentemente, perché, se anche non riuscendo ad essere incisivi come al solito per i primi 30 minuti di partita, sei comunque in condizione di essere in vantaggio nel punteggio, riesci ad avere quella tranquillità di chi sa che prima o poi le cose andranno per il verso giusto.
La difesa dei Chiefs è comunque riuscita a compiere dei giochi decisivi nei momenti chiave della partita, mettendo l’attacco nella condizione di chiudere la gara quando la difesa Patriots  aveva finito tutte le armi a propria disposizione.

Il vero dubbio è come sarebbe andata con Cam Newton in campo, infatti Hoyer ha fatto più danni della grandine, non riuscendo nemmeno a garantire quell’affidabilità che sarebbe logico aspettarsi da un Quaterback di esperienza.
Per lunghi tratti della partita sembrava Kansas City stesse giocando come il gatto col topo, pronta a sferrare la zampata vincente al momento giusto, ma personalmente ritengo che Reid non abbia sfruttato bene il suo potenziale offensivo, lasciando che i Patriots mantenessero i ritmi bassi, mentre i Chiefs danno il meglio quando viaggiano a pieni cilindri, magari usando anche una no huddle offense per sfiancare le difese avversarie che a quel punto difficilmente riuscirebbero a tenere testa a Mahomes e compagni.
In ogni caso lo stratega dei Chiefs ha dimostrato di saper vincere questa partita a scacchi, anche se non mi sento di dire che Belichick l’abbia persa visti i pezzi che aveva a disposizione.

KANSAS CITY CHIEFS – NOTE POSITIVE E DOLENTI E PROSPETTIVE PER LA STAGIONE

Non c’è dubbio che i campioni in carica abbiano tutte le carte in regola per ripetersi anche quest’anno. Con la NFC che sta zoppicando in molte delle favorite al titolo, i Chiefs, dopo aver annientato i Ravens settimana scorsa, sembrano avere più soltanto i Bills a poter ostacolare la loro marcia trionfale, ma proprio questa situazione di eccessiva sicurezza può rivelarsi il principale tallone d’Achille della squadra del Missouri. In questa partita sono sembrati troppo attendisti, sentendosi forti del loro straordinario talento, mentre devono a mio giudizio sviluppare più killer instinct se non vogliono correre il rischio di commettere qualche scivolone fatale, infatti gli unici veri avversari dei campioni in carica sembrano proprio essere loro stessi : i Kansas City Chiefs.

Note dolenti – poche, se non qualche errore in più del solito da parte di Mahomes e qualche traccia non ben adattata da parte dei WRs alla copertura a zona dei New England Patriots. Del resto se si difende a uomo contro di loro, gli attaccanti non sono arrestabili da quasi nessuna difesa NFL, infatti nelle ultime due stagioni hanno una media di 3,7 yards di separazione dai propri marcatori, più di chiunque nella lega, per cui l’unica soluzione è mettere pressione a Mahomes e non dare riferimenti ai ricevitori.

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Note positive – le corse, infatti il feeling tra l’OC Eric Bienemy e il RB Clyde  Edward- Helaire sembra perfetto, probabilmente favorito dalle analogie trai due, che da giocatori, oltre ad aver ricoperto lo stesso ruolo e avere le stesse misure fisiche, si sono presentati al Daft da campioni collegiali, il primo nel 1990 con Colorado e il secondo con LSU nel 2019; sono stati scelti relativamente in simili posizioni al draft, rispettivamente 39° e 32°, pertanto nessuno meglio di Bienemy può  sviluppare le potenzialità del talentuoso rookie runningback e i risultati si vedono.

La difesa che, seppur si trovasse contro un attacco limitato dall’assenza di Cam Newton, ha dimostrato non solo di poter contenere gli stratagemmi previsti da Belichick e McDaniels, ma garantire un numero di turnovers tali da dare le garanzie all’attacco e non viceversa come spesso avviene in casa Chiefs.

Brian Hoyer Frank Clark Patriots Chiefs

NEW ENGLAND PATRIOTS – NOTE POSITIVE E DOLENTI E PROSPETTIVE PER LA STAGIONE

La squadra di Belichick è ancora una volta stata in grado di tenere a bada Mahomes per due terzi di partita a dimostrazione che un coaching staff d’eccellenza riesce a colmare molte lacune del proprio organico, ma non è comunque bastato per vincere. Con un coach del genere e il ritorno di Cam Newton, il futuro è brillante, anche se l’organico non sembra tale da permettere un traguardo superiore all’accesso ai playoff in questa stagione. I risultati fin qui insegnano che quando i Patriots corrono con continuità riescono a portare a casa la partita, ma se si affidano troppo ai lanci non riescono ad essere altrettanto efficaci.

Note dolenti – i Quaterbacks di riserva hanno mostrato tutti i loro limiti e finché non rientrerà Newton sarà la difesa a dover portare a casa le vittorie. Vengono i brividi a pensare che davvero New England possa aver pensato, prima della firma di Cam, di affrontare un’intera stagione con Hoyer e Stidham al timone.

Note positive – La solita difesa che nonostante le molte assenze di quest’anno riesce comunque a tenere a freno uno degli attacchi più scoppiettante della lega.
Le corse che in particolare con Harris hanno tenuto invita l’attacco dei Patriots.

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Giorgio Prunotto

Appassionato da 30 anni di football americano e dei Cincinnati Bengals, stregato dal design del loro casco, dalle magie di Boomer Esiason e dalla Ickey Shuffle.

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