[NFL] Week 7: Il pagellone NFL

Ogni giornata in NFL porta con sé una serie infinita di informazioni. Di settimana in settimana cercheremo di ordinarle e dar loro un voto, per orientarci meglio tra di esse. Tra chi ha brillato e chi invece ha deluso, tra chi merita un bel 10 e chi una bocciatura; tentando di non scordarci di nessuno tra coloro che, in un modo o nell’altro, meritano l’attenzione del pubblico. E’ il nostro pagellone NFL!

Voto 10: Ryan Tannehill

I suoi 25 passaggi consecutivi completi sono addirittura un record NFL. I tempi dell’umiliazione di Londra sembrano lontani anni luce quando in realtà sono passate solo tre settimane. Tannehill è una delle stelle di questi nuovi Dolphins, che segnano 40 punti in metà partita distruggendo i Texans. E se anche fosse solo un fuoco di paglia, 10quantomeno Miami ci consegna un Thursday Night da leccarsi i baffi contro gli odiati e perfetti Patriots. L’ex ricevitore di Texas A&M sarà lì in cabina di regia, e anche se escludiamo le sue yard per lancio salgano oltre il magnifico 14.2 di domenica scorsa, possiamo dire di trovarci di fronte all’uomo giusto nel posto giusto. Chissà che i suoi ricevitori non gli regalino altri numeri da capogiro anche a metà settiamana.

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Voto 9: Yahoo

Per quanto si dibatta sulle cifre del primo streaming gratuito in larga scala dedicato alla NFL, c’è da ammettere che l’esperimento è più che riuscito. Persone da 180 paesi si sono collegate, anche solo per un minuto. Un successo confortante, che con la diffusione più o meno globale di Internet (sembra incredibile ma anche 9le nostre metropoli non sono del tutto raggiunte da connessioni a fibra ottica) e delle Smart TV sembra tracciare un piccolo solco verso un futuro in cui non ci dovremo preoccupare di chi si litiga i diritti del football e non saremo costretti a compilare assegni in bianco per il Game Pass.

yahoo

Voto 8: Chris Johnson

Ciò che stupisce nei numeri di CJ2K è la similitudine tra la media a portata dell’anno scorso e quella di quest’anno. In realtà 8Chris Johnson non era finito, era solo dormiente, o utilizzato poco. I Jets non l’hanno capito, Bruce Arians sì. Ennesima prova lunedì, quando con 122 yard ha trascinato Arizona in una vittoria abbastanza complicata. Il suo non è nemmeno un ritorno, il runningback da East Carolina era sempre stato lì, nonostante lui stesso pensasse che la sua carriera fosse finita.

Voto 7: Kirk Cousins

Consiglio per gli acquisti: maglietta di Kirk Cousins che dice “You like that”. Nata dallo sfogo assolutamente legittimo di questo 7giocatore (già presente in queste pagelle ma nella parte molto bassa), che con quattro segnature porta i suoi Redskins alla vittoria casalinga sui Buccaneers, la potete fare vostra con una trentina di euro. Prova di intelligenza: convertire un tormentone mediatico in qualcosa di utile, visto che i soldi incassati vanno in beneficenza. Bravo Kirk!

Voto 6: Stefon Diggs

Nell’ultimo paio di partite il rookie da Maryland sta dimostrando uno skill-set di tutto rispetto: buon route running, eccellente presa, velocità. Questa settimana era atteso alla conferma, e non ha deluso. Mentre in Minnesota sperano continui così, è innegabile affermare che due ottime prestazioni non fanno di lui un campione. Vedremo se, 6finalmente sano dopo qualche problema nella prima parte di stagione, saprà confermarsi come playmaker per Teddy Bridgewater e il suo attacco.

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Voto 5: Todd Bowles

Intendiamoci, la stagione dei Jets è per larghi tratti sorprendente. Domenica, per esempio, stavano per piegare i Patriots. Utilizziamo questa forma perché alla fine la truppa di Tom Brady ha avuto la meglio. In parte è perché Todd Bowles ha preso un paio di rischi in difesa clamorosi, come quando ha mandate un5doppio blitz verso il numero 12 lasciando assolutamente libero Rob Gronkowski, per la segnatura del +10 che ha chiuso l’incontro. New England era lanciatissima verso la vittoria e quel blitz sembra più una mossa disperata che non ragionata, ma anche gli ottimi numeri degli avversari sui terzi down condannano irrimediabilmente i Jets. Che sono arrivati vicinissimi all’eccellenza ma rischiano di guardare alla partita di Foxborough come a un’occasione sprecata.

Voto 4: Brandon Marshall

“The Machine” riempie ancora una volta i bassi quarteri delle pagelle con i suoi errori clamorosi. Ricorderete il lateral di qualche settimana fa… Ebbene Brandon, a dieci secondi dal termine e dopo che i suoi hanno ricoperto un onside kick e sono all’ultima occasione di agganciare i Patriots ci mette un anno a tornare sulla linea di scrimmage e si fa beccare in false start. Un disastro; e poi dà pure la colpa a 4Devin Smith! Perlomeno è simpatico, ma sta riuscendo a rovinare una stagione epica da parte sua con queste sviste. Promettiamo di metterlo più in alto quando ripeterà le sue ottime prestazioni offensive perdonandolo per questi frequenti passaggi a vuoto mentali.

Voto 3: Nick Fairley

Va bene che il tuo lavoro non è quello di correre con la palla in mano, ma Nick almeno sapere da che parte attacchi 3sarebbe bello. Fairley ricopre un fumble e poi corre beato verso la propria end zone; per fortuna di Saint Louis, gli attaccanti di Cleveland lo placcano. Chissà dove sarebbe finito!

Voto 2: Ryan Mallett

Che brutta idea in NFL firmare un giocatore sulla fiducia. Il fatto di uscire dai New England Patriots 2non garantisce tu sia un buon giocatore, invece Ryan Mallett finora ha vissuto di questa eterea reputazione, molto lontana dalla praticità che serve a certi livelli. E ora, a 27 anni, si ritrova in mezzo a una strada dopo aver fatto il diavolo a quattro in modo molto poco professionale sulle sideline di Houston. La lista dei free agent è probabilmente la collocazione che merita.

Ryan Mallett Texans

Voto 1: E.J. Manuel, Landry Jones e Matt Cassel

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Grazie ragazzi per ricordarci che il quarterback NFL è un lavoro complicato. Manuel ha le squadre di CFL che gli mandano bozze di 1contratto per giocare in Canada, Jones e Cassel lanciano quelli che probabilmente sono i due peggiori intercetti da anni a questa parte. Sinceramente, gran parte delle sconfitte delle loro squadre in questa giornata è sul loro conto. Complimenti.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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