NFL Preview 2020: New York Giants

Dopo la miseria di otto vittorie nelle due stagioni precedenti, i Giants hanno messo in atto una vera e propria rivoluzione nella scorsa offseason, con tante decisioni prese in ottica futura, ma non senza qualche azzardo. Come pronosticabile, la scorsa regular season è coincisa con un mezzo disastro e, per altro, il record finale è sceso ulteriormente, seppur di una sola vittoria, rispetto al già tremendo 5-11 precedente. La strada verso la rinascita, a partire dal post Eli Manning, però, sembra essere avviata con buone prospettive. Non sarà la prossima la stagione della riscossa – a meno di inaspettati miracoli – a New York, ma si potranno mettere ulteriori presupposti in vista di un ritorno tra le grandi protagoniste nel prossimo futuro.

OFFENSE

daniel jones giants quarterback

Date a Daniel Jones quel che è di Daniel Jones: nessuno tra i rookie ha fatto meglio di lui in termini di touchdown pass (24), mentre soltanto Gardner Minshew (233.6) ha superato le sue 232.8 passing yard a partita. Il tutto senza mai avere, nemmeno per un singolo snap, le cinque armi offensive di punta a sua disposizione in un attacco dalle fenomenali potenzialità e prospettive: Saquon Barkley, atteso a una risalita di prestazioni dopo un’annata non particolarmente entusiasmante, il trio di ricevitori composto dal funambolico Golden Tate, dal produttivo Sterling Shepard e dall’inaspettato rookie Darius Slayton, oltre all’ottimo tight-end Evan Engram. Nei 77 snap quasi al completo, con il solo Shepard sulla sideline, Jones ha mantenuto un passer rating di 100.7 e promette di mantenerlo – o almeno così si augurano a New York – nella prossima stagione se gli infortuni dovessero dare una tregua agli uomini in blu. L’innesto di Dion Lewis alle spalle di Barkley completa un solido backfield, mentre Levine Toilolo dovrebbe inserirsi perfettamente al fianco di Engram nel ruolo. Attenzione, poi, a una offensive line in continua evoluzione. Con la quarta scelta assoluta al Draft è arrivato Andrew Thomas da Georgia, un prospetto di altissimo livello che potrà essere decisivo fin dalla prossima Week, ma attenzione anche al potenziale di Matt Peart, scelta numero 99. Kevin Zeitler ha confermato le attese, Nate Solder ancora no: se però dovesse tornare il tackle visto ai Patriots per i Giants si aprirebbero scenari ancora più interessanti, ancor più nell’immediato.

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DEFENSE

Giants defense

La maggior parte degli sforzi estivi di New York, tra free agency e Draft, si sono concentrati sul reparto di difesa. La costosa conferma di Leonard Williams resta tutta da valutare, per quanto un miglioramento nelle sue prestazioni si sia potuto ammirare dal cambio di casacca nella Grande Mela. Dexter Lawrence è atteso a una gradita conferma dopo un’ottima stagione da rookie, in una linea difensiva che potrebbe rivelarsi sorprendente. La scelta di non mettere le mani su Isaiah Simmons al Draft è invece deleteria, soprattutto visto che i linebacker mancano tanto di un leader quanto di un profilo di prima qualità. L’arrivo di Blake Martinez e Kyler Fackrell dai Packers aiuta soltanto in parte da questo punto di vista e il reparto potrebbe rivelarsi il vero punto debole dei Giants nella prossima stagione. Attenzione, invece, a una secondaria rivoluzionata, ma per lo più in positivo. Al talento di Deandre Baker si affianca la qualità di James Bradberry, per quanto un contratto triennale da 43.5 milioni di dollari resti eccessivo, mentre tra le safety il gran colpo è arrivato al Draft, con Xavier McKinney da Alabama alla numero 36. L’estro di Jabrill Peppers e il sorprendente Julian Love completano un quadro di grande talento, tra presente e futuro. Resta un’ultima mossa ai Giants per provare ad alzare l’asticella: Markus Golden, tra i migliori nella scorsa stagione, resta free agent e il ritorno a New York sarebbe la scelta migliore per entrambe le parti.

COACHING STAFF

Joe Judge Giants

Difficilissimo è valutare il rivoluzionato coaching staff dei Giants in vista della prossima stagione. Al posto del deludente Pat Shurmur, la dirigenza ha deciso di tentare un clamoroso azzardo: dai Patriots è arrivato lo special team coordinator Joe Judge, alla prima esperienza nel ruolo in NFL. Se saprà mettere in pratica quanto imparato da Bill Belichick a New England e da Nick Saban ad Alabama la tattica potrà rivelarsi vincente, ma per ora il punto di domanda resta d’obbligo. Meno interessante e rischiosa la scelta di affidare a Jason Garrett il ruolo di offensive coordinator. Da head coach dei Cowboys il vero salto di qualità non è mai arrivato, ma Garrett resta una grande mente offensiva e potrebbe ridare smalto a un reparto con più infortuni che gioie nel recente passato. Dai Dolphins, infine, è approdato il defensive coordinator Patrick Graham, che, alla prima esperienza nel ruolo nel 2019, ha saputo raccogliere ottimi risultati nonostante un roster martoriato da trade e infortuni, soprattutto a inizio stagione.

Record previsto: 6-10

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Giants tornano ad affidarsi a un attacco che promette di emozionare e sperano nella crescita di una difesa così così. La scelta di Judge è un azzardo, ma può rivelarsi vincente.

Merchandising Merchandising

Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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Un Commento

  1. sono curioso di vedere i Giants quest’anno, secondo me si rilanceranno. Malignamente direi che beneficeranno dell’assenza di Eli Manning, anche dal punto di vista psicologico.

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