Capolinea (Washington Football Team Vs Pittsburgh Steelers 23-17)
Heinz Field di Pittsburgh, Monday Night Football, il primo dei due in programma per week 13. A fronteggiarsi sono gli Steelers, padroni di casa e i WFT. Per entrambe le squadre la sfida è importante. Per i ragazzi di Rivera, una vittoria permetterebbe di non perdere terreno sui Giants in testa alla NFC East, mentre per i ragazzi di Tomlin, una vittoria vorrebbe dire matematicamente playoffs e continuare ad avere un passo di vantaggio sui Chifes per il primo posto in classifica.
Gli Steelers si presentano alla partita con assenze importanti, da quelle momentanee, come il RB Conner e il C Pouncey a quelle season-ending dei LB Dupree e Bush. D’altra parte, la squadra della capitale è forte di un record positivo quando a partire come starting-QB è il veterano Alex Smith.
Come da tradizione nelle partite di Pittsburgh il primo quarto regala poche emozioni in termini realizzativi. Per di più entrambe le compagini schierano in campo reparti difensivi tra i più temuti della lega. L’esperta difesa nero-oro e la giovane e promettente difesa capitanata da Chase Young lasciano gli avversari a secco, per uno 0 a 0 iniziale.
Nel secondo quarto invece, come da consuetudine, è Ben Roethlisberger a prendere la situazione in mano. Il veterano QB guida i suoi ad rapido 14-0, con due passaggi in end-zone nelle mani di Diontae Johnson e James Washington. Divario che al termine del quarto viene limato da un field-goal realizzato dal kicker Hopkins in maglia WFT.
Terzo quarto caratterizzato da una magistrale gestione del cronometro del reparto offensivo ospite. Su tutti l’asse Smith-Thomas punisce in più occasioni la difesa Steelers, la quale complice una penalità di TJ Watt, regala un’occasione per il TD Washington, occasione colta al volo da Smith e compagni.
Nonostante il possesso pieno di svantaggio Washington non demorde nel quarto finale di gioco, anzi negli ultimi nove minuti la squadra sfavorita rifila ben 13 punti ai padroni di casa. La concretezza offensiva però è ben supportata da un’arcigna difesa che annichilisce l’imbattuto attacco Steelers. A chiudere definitivamente la partita ci pensa prima Jon Bostic con un intercetto nel drive della disperazione per Pittsburgh ed infine il piede di Dustin Hopkins.
Così il treno Steelers è costretto a fermarsi al capolinea Washington. I ragazzi di Rivera, guidati dal redivivo Smith e dalla seconda assoluta Young, pongono fine all’imbattibilità degli acciaieri. Il Football Team torna a vincere tra le mura dell’Heinz-Field dal 1991, anno che regalò alla squadra della capitale il Super Bowl. Con questa inaspettata vittoria Washington tallona i Giants, corsari contro i Seahawks, dando vita ad uno scontro per la vetta della NFC-East difficilmente pronosticabile ad inizio stagione. Se la difesa bianco-oro, zeppa di prime scelte, è ormai una certezza, ostica e decisiva, da sottolineare è la prestazione del QB Smith. L’ex prima assoluta 49ers è il terzo QB stagionale per Washington, ma l’unico con record positivo e l’unico che offre un sufficiente ed efficiente supporto alle prestazioni straripanti del reparto difensivo. Smith si candida senza dubbio al titolo di Comeback-Player-of-the-year. Nella trasferta in Pennsylavnia per lui 296 yard, 31 completi, 1 TD e 0 intercetti per 23 punti che valgono molto più di una semplice vittoria per la propria squadra.
Per Pittsburgh si riempie per la prima volta la “casella L” nella stagione 2020. Sconfitta prevedibile si, ma non contro questi avversari. Gli Steelers hanno dato sempre l’impressione di poterla girare a proprio favore, ma ciò non è successo dilapidando un vantaggio di 14 punti. Per la squadra di casa arriva una sconfitta figlia di tante madri. Infortuni pesanti, giocatori fuori per covid, un calendario spesso modificato, un gioco di corse inesistente, tanti troppi drop, ma cosa più importante un atteggiamento superficiale che prima o poi doveva dimostrarsi controproducente. La presenza mentale all’interno di un’intera partita per Pittsburgh non è da top-team, né da ciò che il record recita. Se a livello tecnico uno scarso running-game, qualche infortunio di troppo e la limitata mobilità di BigBen possono essere mascherati da conoscenza ed esperienza del coaching-staff, la solidità mentale, che procede a corrente alternata in ogni partita, è un fattore difficilmente migliorabile in corsa ponendosi grandi obiettivi.
Prossimi incontri per le due franchigie vedono gli Steelers in una complicatissima trasferta a Buffalo, mentre Washington vola ad Ovest per affrontare la prima squadra del proprio QB, i San Francisco 49ers.