Profondo Roster: Green Bay Packers

Dopo aver sfiorato l’impresa di eguagliare il miglior record nella stagione di esordio come head coach con 13 partite vinte (meglio nella storia della NFL hanno fatto solo Caldwell e Seifert con 14) ed essere poi “affondato” nei playoff con i suoi Packers al cospetto della corazzata 49ers, LaFleur cerca in questa stagione la conferma e, magari, quel passettino in più che significherebbe Super Bowl. Finora, dopo 10 gare, Green Bay ha già perso 3 partite, come nell’intero campionato scorso, ma il calendario da qui alla fine è tutt’altro che proibitivo, i Packers sono nettamente la miglior squadra della NFC North e, a differenza dell’American, la National Football Conference non ha espresso un team davvero dominante.     

OFFENSE

Le immagini di un Aaron Rodgers sempre più scuro in volto durante i draft del 2005 hanno, in questi anni, fatto il giro del web. Il prodotto di Cal venne scelto al primo giro, ma solo per ventiquattresimo, dai Green Bay Packers, e sicuramente molte delle 23 squadre che l’hanno “saltato”, hanno successivamente rimpianto tale scelta. E anche in questo 2020, il buon Aaron sta continuando a zittire i suoi detrattori visto che è il regista col più alto qb rating, 115,8, davanti a Mahomes con 114,3 e Wilson a quota 111,5.

Il tutto senza le armi che possono vantare i suoi illustri colleghi, visto che la dirigenza gialloverde si ostina colpevolmente a non affiancare al formidabile Davante Adams un ricevitore che dia un minimo di garanzie.

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Rodgers è stato onestamente inguardabile contro Tampa Bay, ma per il resto sta disputando la solita, grande stagione: letale dalla play action, preciso nei lanci lunghi, temibile quando scappa fuori dalla tasca, Rodgers sta praticamente eguagliando la stagione 2011, la migliore della sua carriera come percentuale di completi. Unico neo fin qui per l’ex Golden Bear, i 4 intercetti già lanciati, gli stessi subiti nell’intero 2019 ed il doppio di quelli confezionati nel 2018.

Con le sue 68 ricezioni per 847 yards e 10 td, il ricevitore Davante Adams ha catturato molti più palloni di tutti i colleghi di Green Bay messi assieme e si sta confermando come uno dei migliori del suo ruolo dell’intera NFL. Il secondo receiver, con 25 catch in stagione, è Marquez Valdes-Scantling, uno che non ha vie di mezzo: da un lato infatti il numero 83 riceve ad oltre 20 yard di media ed è l’unico in NFL a poter vantare 5 ricezioni da oltre 40 yard. Dall’altro però ha catturato meno del 50% dei palloni lanciati nella sua direzione, dato sicuramente negativo, tanto più avendo Rodgers come QB, ed il fumble perso domenica contro Indianapolis che probabilmente è costato il successo ai Packers, pesa come un macigno.

La speranza di Green Bay di trovare un “gemello” ad Adams almeno in questo 2020 potrebbe essere Allen Lazard, il giovane receiver che nelle prime tre giornate aveva fatto davvero buone cose (13 ricezioni per oltre 250 yard). Contro i Saints però l’ex Iowa State è rimasto vittima di un infortuno muscolare che ha richiesto una operazione ed è rientrato solo domenica e senza dubbio una parte delle speranze dei Packers di arrivare in fondo ai playoff sono legate anche ad un suo ritorno alla forma iniziale.

Del gruppo receiver fanno parte anche i giovani Darrius Shepherd, Malik Taylor ed Equanimeous St.Brown che finora hanno messo assieme appena 11 catch e non hanno approfittato di una situazione sicuramente propizia, visto che oltre alle sei gare saltate da Lazard ci sono da aggiungere le due in cui è mancato Adams.

Tornando alla graduatoria per numero di ricezioni, secondi a pari merito dietro Adams ci sono Aaron Jones e Robert Tonyan. Il primo, che in realtà è il runner titolare delle Cheeseheads, non è solo un ottimo portatore di palla ma anche un temibilissimo ricevitore fuori dal backfield mentre Tonyan, una delle sorprese in positivo di questo 2020, sta ponendo le basi per la sua candidatura a tight end del futuro dei Packers. Dopo due stagioni nel complesso anonime (totale 14 ricezioni) Tonyan è già a quota 32 ricezioni (su 37 palle lanciate nella sua direzione) per 391 yard ed è terzo fra i TE della NFL per mete segnate con 6. Un’altra arma in mano a Rodgers arriva sempre dal backfield ed è il runner di riserva Jamaal Williams che, dopo dieci giornate, ha messo assieme il ragguardevole numero di 27 ricezioni.

Mentre il gioco aereo è sesto per yard guadagnate, il running game gestito dalla coppia Jones e Williams non è altrettanto efficace ed è il quattordicesimo nella NFL. Dopo una partenza al fulmicotone, con 407 yard guadagnate nelle prime due gare, il running game di Green Bay ha poi faticato nelle partite successive, e addirittura nelle ultime due gare contro Jaguars e Colts né Jones né Williams hanno toccato quota 50 yard. Jones mantiene una media a portata di tutto rispetto (4,7 yard) ma i Packers dovranno ritrovare lo smalto delle prime giornate, condito magari da qualche big play, se vorranno fare strada nei playoff.

Al gioco sulla terra dei gialloverdi sta anche venendo meno l’apporto di Aaron Rodgers che coach LaFleur sta facendo correre decisamente col contagocce: proseguendo con questa media infatti Rodgers chiuderà la regular season con appena 27 portate, nettamente il totale più basso da quando è titolare ai Packers se si eccettua la stagione 2017, quando però il numero 12 disputò appena 7 gare.

La linea offensiva è stata per anni uno dei fiori all’occhiello dei gialloverdi del Wisconsin e quest’anno il reparto è solido ma ha qualche “numero” in meno rispetto alle stagioni passate. L’atleta di maggior talento è sicuramente il veterano left tackle David Bakhtiari, che in questa stagione non ha ancora concesso sack, ma finora si è disimpegnato benissimo anche il centro Corey Linsley che sta giocando persino meglio di Bakhtiari nel running game. Completa l’ottima parte sinistra della linea il promettente Elgton Jenkins, atleta al secondo anno che in questo 2020 oltre al suo ruolo normale di guardia, ha già giocato anche centro e tackle.

Guardia destra gioca invece Lucas Patrick, promosso titolare quest’anno dopo tre anni passati per lo più in panchina, che ha disputato un buon campionato per i primi due mesi ma poi, dal match con Minnesota, il suo rendimento è decisamente calato anche se pure lui finora non ha ancora concesso sack. In realtà guardia titolare a destra doveva giocare Lane Taylor che dopo aver saltato 14 partite nel 2019 per la rottura del bicipite sinistro quest’anno è stato ancora più sfortunato poiché si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro già alla prima di campionato contro i Vikings. Tackle a destra hanno giocato sin qui l’ex Lion Rick Wagner e Billy Taylor ma onestamente nessuno dei due ha convinto anzi, soprattutto Taylor sta avendo non pochi problemi nei blocchi sul passaggio ed ha già concesso 2 sack e 3 hit su Rodgers. Da notare anche che nei draft 2020, i Packers hanno scelto Jon Runyan Junior, figlio d’arte visto che suo padre, Jon Senior, ha giocato 14 anni in NFL dove i suoi feroci blocchi erano fra i più temuti (e sovente scorretti) dell’intera Lega.

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DEFENSE

Se in quest’ultimo decennio l’attacco, con Rodgers al timone, ha sempre assicurato un buon rendimento complessivo, lo stesso non può dirsi per una difesa le cui performance sono state, come minimo, altalenanti. In questo 2020, dopo 10 partite, il gruppo di coach Pettine è dodicesimo per yard concesse, la miglior posizione dal 2012. Formalmente, di base, i Packers giocano una 3-4; formalmente perché molto spesso sono in campo 5 o addirittura 6 defensive backs, e in questo caso viene schierato un solo lineman, con tre rusher, un solo linebacker “vero” e appunto 6 fra cornerback e safety.

Al centro della linea gioca l’ottimo Kenny Clark, atleta non solo efficace contro la corsa ma in grado di garantire pure una buona pressione sul qb avversario, anche se in questo 2020 il totale dei sack è appena di uno, arrivato proprio domenica (Clark per altro ha saltato tre partite per un problema muscolare). Al suo fianco a sinistra c’è Dean Lowry e a destra il giovane Kingsley Keke. Con i suoi 26 anni Lowry è il veterano del gruppo (se si esclude Winn che di anni ne ha trentuno ma che è usato davvero in modo sporadico) e sta vivendo una stagione con molti alti e bassi ma, soprattutto, non riesce ad essere davvero produttivo nonostante gli attacchi avversari raddoppino con costanza Clark. Keke in realtà viene ruotato spesso con l’altro lineman Tyler Lancaster, con quest’ultimo che assicura un rendimento leggermente migliore sulla corsa mentre Keke è stato decisamente il più attivo a livello di pass rush. Ad assicurare profondità al reparto tackle c’è anche Montravius Adams elemento sicuramente affidabile.

La premiata ditta Smith&Smith, Za’Darius e Preston, forma la coppia di outside linebacker ed ha il compito principale di mettere pressione sul regista avversario, cosa che in questa annata è riuscita con buona continuità a Za’Darius (8 sack e 10 hit), meno (appena 2 sack) ad un Preston che sta faticando anche nel contrastare il running game. Meglio di Preston Smith sta facendo Rashan Gary, edge rusher al secondo anno, che pur avendo la metà degli snap giocati rispetto ai titolari, è già a quota 3 sack e 4 hit.

Anche Gary come il collega Preston Smith, denota limiti importanti nel contenere le corse, anche se in questa annata l’ex prima scelta del 2019 ha mostrato segnali di miglioramento. Nel cuore della difesa opera il middle linebacker Christian Kirksey, arrivato in estate da Cleveland per cercare di dare stabilità ad un ruolo che negli ultimi anni ai tifosi di Green Bay ha causato più di un dispiacere. Kirksey è stato ingaggiato in parte per la sua leadership in parte per sfruttare l’ottima velocità e la bravura nelle coperture sul passaggio, fondamentale che aveva messo in croce il suo predecessore Blake Martinez ora approdato ai Giants.

L’avvio di stagione dell’ex Brown è stato deludente ed in più è arrivato un infortunio alla spalla nella terza di campionato contro i Saints, confermando i dubbi sulla tenuta fisica di un giocatore che nelle ultime due annate a Cleveland aveva disputato solo 9 gare. Rientrato nella sfida con Jacksonville, dopo essere stato fuori per cinque gare, Kirksey sta giocando sicuramente meglio, un trend che i tifosi dei Packers sperano possa proseguire con l’andare del campionato.

Dopo il k.o. di Kirksey, il coaching staff di Green Bay ha provato nel ruolo di middle linebacker il rookie Krys Barnes, che però, dopo una discreta partenza, ha fatto fatica ad adattarsi alla NFL, ed ora è nella injured reserve relativa al Coronavirus.  Così, insieme a Kirksey quando deve coprirsi un pochino di più sulle corse, coach Pettine schiera il rookie Kamal Martin, che dopo aver perso le prime 6 gare per un problema al ginocchio che ha richiesto un’operazione, ha fornito una serie di prestazioni convincenti.

Un secondario che finora ha dimostrato di trovarsi molto più a suo agio con le coperture a uomo rispetto a quelle a zona, può contare su uno dei migliori cornerback in circolazione in Jaire Alexander che finora ha concesso poco più del 58 % di completi per una media a ricezioni di neppure 10 yard. Opposto ad Alexander gioca Kevin King che ha avuto un paio di performance rivedibili contro Minnesota e New Orleans ad inizio stagione, poi è rimasto fuori per 5 partite ed è finalmente rientrato disputando una buona gara contro Indianapolis. Al suo posto è stato utilizzato Josh Jackson che ha concesso molte ricezioni ma per un numero di limitato di yard.

Le due safety titolari sono Adrian Amos e Darnell Savage. Il primo è fra i migliori del team del Wisconsin sia sulla corsa che sul passaggio, mentre Savage sta facendo più fatica in copertura rispetto all’ottima stagione 2019 quando era rookie. Come slot corner Green Bay utilizza Chandon Sullivan che però finora è quello che ha subito il maggior numero di giochi a lunga gittata e in tutto ha già concesso la bellezza di 344 yards. Il coaching staff dei Packers è finora piacevolmente sorpreso delle prestazioni del cornerback rookie Ka’Dar Hollman mentre come safety di riserva sono utilizzati Raven Greene e Will Redmond. In generale le prestazioni del secondario sono state fin qui solide, ma i soli 5 intercetti sono sicuramente motivo di preoccupazione.     

Gli special teams di Green Bay possono vantare un Mason Crosby in grandissima forma (è uno dei due kicker che non ha ancora sbagliato un field goal) ma per il resto lasciano a desiderare in molte fasi: i gialloverdi sono infatti ultimi come media di yard guadagnate nei kickoff return, penultimi per yard concesse nella copertura sui punt ed hanno già avuto un punt bloccato, un fumble perso su ritorno di kickoff, un onside kick recuperato dagli avversari e hanno concesso un punt return in touchdown.

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LA SORPRESA

Le 32 ricezioni non saranno un bottino strepitoso (12 tight end hanno fatto meglio) ma il rapporto fra palle lanciate nella sua direzione e catch è davvero notevole (oltre l’86%) e la media a ricezione pure (12,2 yard per ricezione) per un atleta che nei primi tre anni ha passato molto tempo seduto in panchina. Aggiungeteci che ha la fiducia di Rodgers ed avrete il quadro completo del perché Robert Tonyan non solo è una delle sorprese dell’anno ma con ogni probabilità anche il tight end del futuro per i Packers     

LA DELUSIONE

Dopo una stagione da 12 sack, Preston Smith quest’anno è appena a quota 1,5, e nel running game l’ex Washington è parimenti evanescente. Inserirei una menzione speciale però anche per il receiver Valdes-Scantling: per carità le ricezioni da oltre 40 yard non si buttano mai via, ma al terzo anno, con Rodgers che lancia e Adams che attira tutte le attenzioni delle difese avversarie, onestamente MVS può e deve fare meglio.

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