Le pagelle di week 15 NFL 2022

Che partite incredibili questa settimana. Che finali emozionanti. Che scelte discutibili, anche. Il programma spalmato su quattro giorni rende ancora più gustoso il fine settimana NFL. Ma non sempre le emozioni elevate alzano anche la media delle pagelle. E così in alcuni casi è stato per questa week 15. Tantissimi gli errori, infatti, che lasciano il segno su molte squadre nelle mie valutazioni. Errori dei giocatori. Sbagli degli allenatori. Svarioni degli arbitri. Sì, perché “le zebre” hanno vissuto un fine settimana a dir poco complicato (3): alcune sviste sono state davvero clamorose e sono costate, o avrebbero potuto farlo, molto caro.

Ma a rimanere nella memoria sono le storie di una giornata epica. La prima volta in cui tre squadre rimontano da -17, sette gare decise negli ultimi due minuti o nei supplementari, cinque decise da un ultimo drive vincente, due (mai successo prima) chiuse da un touchdown difensivo vincente. Una serie incredibile di eventi che merita un 10 per il pathos capace di generare. Una lega che non smette di entusiasmare e ancora non siamo ai play-off. E senza dimenticare che non abbiamo vissuto un’annata in cui il gioco ha spiccato per qualità, soprattutto nella prima metà del torneo. Figurarsi se l’avesse fatto!
Serve ancora ricordare che il voto (TRA PARENTESI) è quello dell’annata? Non lo so ma lo ricordo.

49ers 21, Seahawks 13

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San Francisco 9 (9)

Purdy è ordinato e composto. Enorme merito a una linea d’attacco enciclopedica che gli permette di restare ad osservare con calma quello che succede intorno. Certo pensare che ha segnato più TD pass di tutti gli altri rookie impressiona lo stesso. Merito anche alla fantasia di Shanahan, che spettacolo il primo touchdown di Kittle. Poi ci sarebbe una difesa super e un McCaffrey che avrà pensato di essere tornato a Carolina in quanto a ruolo focale, “tocchi” e situazione quarterback instabile. E ci sono Samuel, Aiyuk, Kittle… Il tutto per dire che alla fine i 49ers sono diventati quello che mi aspettavo sarebbero stati dall’inizio: tra i favoritissimi nella NFC

Seattle 5 (6,5)

Loro la sufficienza di fine anno se la sono bell’e guadagnata. Adesso hanno ancora tre partite per capire se sarà ampia e abbondante, discreta o risicata. I valori sono emersi nella loro crudezza lo scorso giovedì notte, non toglie nulla alla grande annata dei Seahawks.

Vikings 39, Colts 36 (OT)

Minnesota 8 (9)

Mezzo punto in più perché la più grande rimonta della storia non può valere meno di 8. Impossibile in ogni caso far finta che il primo tempo non sia esistito. Tanti gli appunti da mettere da parte per O’Connell. Tipo non chiamare quarti down e fake punt inutili quando davanti ci sono ancora più di 45 minuti di football. I tifosi si devono godere il titolo divisionale dopo 5 anni e l’11-3, consci che il lavoro da fare è ancora lì sul tavolo.

Indianapolis 5 (4)

Assurdi. Semplicemente assurdi. Fosse calcio parleremmo di “gara da ufficio inchieste”. Già avevano gestito malamente, eufemismo, il finale contro i Cowboys. Stavolta si superano e sono dalla parte sbagliata della più clamorosa rimonta della storia NFL. Non li aiuta perdere Taylor a inizio match. Ma erano 33-0. Vero che una buona mano gliel’avevano fornita i vichinghi. Eppure non basta come motivazione.

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Browns 13, Ravens 3

Cleveland 6,5 (5)

Nulla di trascendentale. La fiammella per una stagione meno disastrosa di quanto si paventasse in alcuni momenti del torneo è ancora accesa.

Baltimore 5 (7)

Due errori di Tucker nella stessa partita? Scherziamo? Non ci sono abituato. È destabilizzante. Forse persino per i Ravens, che in attacco sono solo Dobbins (alla vista le sue gambe si muovono meglio rispetto alla settimana precedente). La difesa tiene ma se il bottino offensivo è così risicato si va al tappeto.

Bills 32, Dolphins 29

Buffalo 8,5 (8,5)

Lo strappo che vale il titolo divisionale. Non scontato. Sudato. Josh Allen tornato a livelli stellari è il Conducador di una squadra che se ha già messo alle spalle il periodo difficile diventa la più scomoda delle avversarie da trovarsi di fronte d’ora in avanti.

Miami 6,5 (7)

Si rivede Waddle e Tua gioca una buona partita. Bene anche Mostert. La difesa al contrario concede un po’ troppo, tendo però a dare merito all’attacco dei Bills.

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Jaguars 40, Cowboys 34 (OT)

Jacksonville 9 (5,5)

Lawrence sta trascinando a forza i Jaguars alla sufficienza stagionale. Che sia definitivamente esploso ormai è fuori discussione. E con lui in regia tutto diventa possibile. Anche sgambettare i Cowboys piazzandogli quaranta punti sul groppone.

Dallas 5 (8)

È evidente che ho sottovalutato il campanello d’allarme della scorsa settimana. Perdono un passo rispetto agli Eagles, ormai quasi impossibili da insidiare, e devono stare attenti, perché giocando così ai play-off faranno poca strada. Sono convinto che abbiano le potenzialità per non sciogliersi.

Lions 20, Jets 17

Detroit 7 (7)

Non la miglior partita dei Lions, la portano comunque a casa grazie alla scellerata gestione dei Jets, capaci per larghi tratti del match di metterli con le spalle al muro. Che fosse un matchup complesso d’altronde era chiaro, la difesa di Saleh è un rompicapo non indifferente.

New York 5,5 (7)

Ma perché? Perché non chiamare timeout per cercare di vincere la partita? Garrett Wilson fenomeno. Zach Wilson continua a lasciarmi perplesso ma non si poteva fare altrimenti.

Saints 21, Falcons 18

New Orleans 6,5 (5,5)

Johnson centravanti e arriva una vittoria che li tiene in gara per il successo nella South. Impressionante come siano praticamente pari in tutto con i Panthers (punti segnati 286 NO 276 CAR, punti subiti 315 NO 314 CAR, vittorie e sconfitte divisionali 4-4 entrambe).

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Atlanta 5,5 (5)

Temevo un tracollo. Tutto sommato coprono con criterio i parecchi difetti di Ridder. E con criterio dovete leggerlo come “correndo tanto e correndo bene”. Allgeier è senza ombra di dubbio una delle rivelazioni inattese di quest’anno. Per una doppia vu però occorre ripassare più avanti. Le tre sconfitte consecutive ancora non li escludono dalla possibilità di vincere una pessima NFC South.

Eagles 25, Bears 20

Philadelphia 7 (10)

Chicago gli pone dei quesiti che li mettono di fronte a complicazioni inattese. Brown e Smith però, sono in ufficio e anche se non segnano quando si tratta di fare i conti il bilancio è nettamente favorevole agli Eagles. L’infortunio di Hurts (che piazza tre zuccate da TD in faccia ai Bears) cambierà qualcosa nel finale. Non dovrebbe comunque mettere a rischio il primo posto NFC e il bye nel primo turno di play-off.

Chicago 6 (3)

Reggono il ritmo contro degli Eagles assai più equipaggiati. Bisogna accontentarsi di leggere i lati positivi. Per scrivere di meglio occorre aspettare.

Chiefs 30, Texans 24 (OT)

Kansas City 6,5 (9)

Se la difesa non si aggiusta ai play-off sarà complesso. Subiscono troppo da Houston. Non mi è piaciuta nemmeno la gestione del finale dei tempi regolamentari.

Houston 6,5 (2)

No beh, ma non è possibile. Così come per i Colts dopo essere stati in partita si sciolgono sul più bello. Mills ma perché quella corsa molle? Perché?

Steelers 24, Panthers 16

Pittsburgh 7 (5)

Credevo fossero ormai contati fuori, invece resistono. E torna Pickett. Faccio ancora fatica a ipotizzare un finale da tre vittorie.

Carolina 5 (5,5)

Li consideravo favoriti, invece incassano troppo dagli Steelers per riuscire a ribaltarla con l’attacco. La division non è ancora sfumata. E c’è tutta la follia e la bellezza della NFL in questa frase.

Raiders 30, Patriots 24

Las Vegas 6,5 (5)

Regalo anticipato e visto che di doni in precedenza ne avevano incartati parecchi loro, sono felici di accettarlo dai Patriots. Adams si è preso una settimana off, Carr ha variato (ed ha guidato un grande ultimo drive, pur con più di un dubbio sul TD finale) ed è stato felice di riabbracciare Waller.

New England 4,5 (5,5)

È chiaro che molto si riduce a quella scellerata giocata finale di Meyers. E potrei continuare la settimana dei “Ma perché? Perché?”. Roba da crearci un hashtag. Mai visto così tanti errori assurdi dei Patriots in una stagione durante il regno di Belichick. Rimarcato ancora una volta quanto mi piaccia Stevenson. La tensione di Mac Jones è giustificata perché rischia il posto (o forse sente di averlo già perso): di sicuro non lo aiuta. Gioca male.

Broncos 24, Cardinals 15

Denver 7,5 (4)

Rypien prende talmente tanti sack che nemmeno fosse finito in un ottagono MMA. Eppure gioca un match più che degno. Ottimamente supportato da Murray e Mack. Ecco, non proprio il trio di giocatori con cui Denver pensava di concludere l’annata e tanto meno di strappare il quarto successo di un campionato assai avaro di soddisfazioni. Menzione per Singleton, tra i LB meno pubblicizzati e più efficienti della NFL, quarto secondo PFF.

Cardinals 4 (3,5)

Senza pace. Si fa male anche McCoy. Tocca a McSorley. Un JJ Watt stile tempi belli non è sufficiente ad evitare l’ennesima domenica no.

Chargers 17, Titans 14

Los Angeles 6,5 (7)

Difesa, la vince la difesa. Pur patendo Henry. E del resto chi non lo patisce?! Herbert fatica, al netto di un fantastico passaggio a Mike Williams, e allora a mettere punti ci pensano Ekeler e Kelley. Una vittoria scorbutica. Da play-off.

Tennessee 5,5 (6)

Henry totalmente Henry. Riescono a imbavagliare l’attacco aereo dei Chargers. Non a evitare il quarto ko consecutivo in un periodo dell’anno che di solito li vede uscire di prepotenza. La situazione si fa complicata e bisogna guardare con attenzione negli specchietti retrovisori perché a forza di andare in retromarcia il rischio è di vedere sfrecciare Jacksonville e trovarsi rimandati a settembre quando la promozione sembrava cosa fatta un mese fa.

Bengals 34, Buccaneers 23

Cincinnati 8 (9)

Una mezz’ora di libertà. Quando si decidono a fare sul serio Tampa Bay è seppellita. Squadra in ascesa se ce n’è una. Sanno come si arriva in fondo e sembrerebbe abbiano voglia di riprovarci.

Tampa Bay 5 (4)

Un primo tempo finalmente all’altezza del blasone dei suoi giocatori. Poi il brusco risveglio e il ritorno alla cruda realtà di una stagione terrificante con errori a profusione (una pioggia di turnover che nemmeno i monsoni nel subcontinente indiano). Avanti così e va a finire che perdono anche il titolo divisionale.

Giants 20, Commanders 12

New York 6,5 (7)

Graziati dai fischietti. Giocano parecchio al limite e gli dice bene. Affrontano una difesa tostissima e fanno vedere che loro non sono da meno, con un Thibodeaux sugli scudi.

Washington 6,5 (6,5)

Il senso di furto è evidente. Tantissime le chiamate che finiscono per azzoppare Washington. Su tutte l’ultima pass interference ai danni di Samuel. Non tutto è perduto ma in questo momento sono ko che bruciano. Sui rookie Robinson e Dotson si può contare. Ottime scelte. Il ricevitore è una macchina da touchdown.

Packers 24, Rams 12

Green Bay 7 (4,5)

Jones e Dillon prendono per mano i compagni. Sono Packers ben diversi da quelli che conoscevo fino all’anno scorso.

Los Angeles 4,5 (3)

No, non sono tra chi credeva nella seconda puntata del “miracolo Mayfield”. Temo fosse un’uscita singola. Senza Donald la difesa non regge l’urto.

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