[NFL] Week 3: San Francisco 49ers vs Indianapolis Colts 7-27
Le tematiche legate allo scontro tra 49ers e Colts di domenica erano di molteplice foggia: San Francisco doveva dimostrare che la sconfitta di Seattle era più legata all’elemento tifo avverso che ai problemi del suo attacco e Indianapolis era obbligata a decidere se la sua voleva essere una stagione da comparsa o una da protagonista. Sull’ago della bilancia le condizioni difficili di Aldon Smith tra le fila dei primi e l’inserimento di Trent Richardson per i secondi.
Nei primi minuti di gioco sembra che si possa assistere a una bella partita. L’attacco bianco-blu segna con Richardson e va avanti 7-0. Prontissima la risposta di San Francisco, che sfrutta la più che sospetta difesa sulle corse degli avversari per portare Kendall Hunter alla prima segnatura stagionale. Sul 7-7 sembra che l’inerzia sia dalla parte dei californiani, che giocavano in un Candlestick Park voglioso di testare le aspirazioni di titolo della sua squadra.
In questa fase, siamo tra il primo e secondo quarto, si apprezza quanto sia indispensabile avere in squadra uno come Andrew Luck. Al di là dei numeri (18 su 27 per 169 yard) non ha prezzo un quarterback che quando si libera della palla fa guadagnare campo alla squadra, sempre e comunque. I passaggi precisi per Reggie Wayne e Darius Heyward-Bey (al rientro) è ciò che serve, in una fase in cui chi ha migliore posizione di campo può comandare.
Il secondo quarto è proprio così: San Francisco ritrova le difficoltà offensive perchè Indianapolis migliora qualcosa nell’interpretazione dell’attacco ospitante e Colin Kaepernick non può salvare i suoi con le gambe. Adam Vinatieri mette il primo vantaggio con il field goal del 10-7, poi Luck non trova il ritmo per fare male e la prima metà finisce senza ulteriori spargimenti di punti.
Intano i Colts facilitano il compito di Richardson facendolo entrare negli schemi in modo graduale, alternandolo per interi tratti a Ahmad Bradshaw e a Donald Brown. Quasi sottovalutando un avversario che solo sei mesi prima li avrebbe spazzati via come immondizia proprio grazie alla difesa.
E invece i 49ers si scoprono poca cosa nella seconda frazione. Frank Gore finisce la benzina (e ci mancherebbe dopo la carriera che ha fatto) ed i ricevitori di SF, che ricordiamo faceva anche a meno di Vernon Davis, non possono salvare Kaepernick. Luck connette con Reggie Wayne, ed è ciò che gli permette di tenere la palla molto più degli avversari. Alla fine i Colts terranno la palla per 37 minuti contro i 23 dei padroni di casa.
Un altro field goal mette sei punti tra le compagini, e i 49ers, siamo già nel quarto quarto, vanno three & out. Luck prende la palla sulle sue 20. Cerca Hilton, cerca DHB, poi viene salvato da un holding della difesa californiana. Affronta un altro paio di terzi down, sull’ultimo dei quali si invola solitario verso la End Zone avversaria. E’ il touchdown della vittoria, di un 20 a 7 che poi diventerà persino 27-7, il finale di una partita dominata dai Colts.
Dominata dai Colts contro una grande squadra, come ai tempi di Peyton Manning e Johnny Unitas, come ai tempi di Marvin Harrison e John Mackey. Ma questi Colts possono ambire al titolo o ad arrivarci vicini? Impossibile ignorare che la difesa sulle corse è porosa ed ha bisogno di un tempo intero per assestarsi. Impossibile aspettarsi troppo dai suoi ricevitori, perchè Wayne invecchia, Heyward-Bey non si può valutare e T.Y. Hilton è a tratti talmente ignorato da sembrare tatticamente lontano da Luck. Bradshaw, Richardson e Brown (19, 13 e 3 portate) sono sembrati un buon reparto, ma per limiti d’età e di talento sarà meglio aspettare qualche settimana per sapere se il nuovo arrivo riuscirà a dominare il carico di lavoro per i Colts. Rimane una vittoria brillante fuori casa contro una delle principali candidate al SuperBowl.
Ma di questo siamo sicuri?
Davis fuori, Gore sempre meno determinante, sei penalità contro 1 avversaria, read option continuamente fermata, Anquan Boldin da leader a impotente stella solitaria (5 ricezioni per 67 yard). Situazione infortuni sempre più allarmante e spogliatoio disunito dopo la questione Aldon Smith, che ha giocato ma in settimana entrerà in casa di recupero per liberarsi della dipendenza da alcool. Tornerà il mese prossimo forse.
Ecco il mese prossimo dei 49ers: Saint Louis (mai battuta l’anno scorso), Houston, Arizona e Tennessee non saranno semplici da battere. Inoltre c’è Patrick Willis da recuperare dopo l’infortunio all’inguine rimediato contro i Colts, e si gioca già giovedì.
Andrew Luck consigliò Colin Kapernick al suo ex allenatore Jim Harbaugh, dopo aver conosciuto il prodotto di Nevada alla Manning Passing Academy l’estate precedente al draft. Domenica Luck ha sotterrato uno e l’altro, grazie alla sua difesa, a qualche errore avversario e al suo braccio preciso unito con la sua clma nella tasca. Che l’era dei vice campioni del SuperBowl sia già finita e stia iniziando quella dei nuovi Colts?
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Ammazza che rimballata… e due…
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Perdere Aldon Smith proprio non ci voleva!
siamo una squadra a pezzi. E’ strano dirlo, quando fino ad un mese fa sembrava la squadra da battere. Pazzesco il Football. Forse è bello perchè è proprio così………nel senso che adesso faremmo fatica a battere i Jaguars. Incredibile il misto di paura, sfiga e chiamate opinabili. Un minestrone che viene condito alla fine da una difesa non all’altezza………la stessa che dovrebbe togliere le castagne dal fuoco ad un attacco in grande difficoltà per svariati motivi. Molti infortuni, purtroppo……..e un Kaep molto molto teso e per la prima volta insicuro. Ma questo c’era d’aspettarselo. Oppure eravate convinti che fosse un futuro Qb planetario. Ha dei numeri pazzeschi se può attaccare in modo bilanciato. Se lo mettete con la palla in aria tutti i giochi, ha i suoi problemi. E un altra cosa….proprio per questo i ragazzi se sotto di molto faranno fatica a recuperare. Dobbiamo sempre rimanere agganciati. Saranno dolori !!!!!!e adesso ci si mette anche Smith. Dio ci aiuti !!! Sempre e comunque Go Niners…..
scusa se mi permetto, la tua competenza e il tuo modo di sviluppare i discorsi li apprezzo molto. Tuttavia credo che quando dici “Gore ha finito la benza”, non sono troppo d’accordo con te. Piuttosto il nostro gioco si è spostato in altro settore, ovvero con la palla in aria. E per noi non va assolutamente bene. La nostra linea piuttosto si è presto stancata perchè sempre in campo e gli spazi dove correre ed il modo in cui correre soprattutto si sono limitati e risicati. Per cui abbiamo deciso di lanciare. Anche perchè se dovessi seguire il tuo ragionamento, non farei altro che consegnare la palla ad Hunter, che non sarà Gore ma è sicuramente uno dei migliori rincalzi RB della Lega. Ho impresso un gioco dove la linea è andata dalla parte opposta in cui si doveva sviluppare il gioco…….e non è stato fatto apposta. Perdita secca e parecchia. Porca miseria se sono preoccupato. Morale, Uomini e Stima scarseggiano. Spero in un Coach che motivi bene almeno fino a Novembre, quando qulacuno ci potrà dare una mano. Fino ad allora dovremo guardare in alto e chiedere aiuto a Lui.
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Non sono Dario Alfredo Michielini che ha scritto il pezzo, ma la mia analisi è molto semplice: la squadra non crede più in se stessa così come l’anno scorso. Questo ha diminuito il potenziale espresso in campo.
Il Kaepernick di queste ultime due partite è sembrato un giocatore insicuro, timoroso, avulso dal contesto.
Non ha l’esplosività che gli abbiamo visto nella scorsa stagione e sembra si sia involuto anche nella tecnica di passagio.
La linea d’attacco non lo aiuta, errori addirittura nei doppi blocchi e poco tempo a disposizione per il runningback per entrare nel buco.
Su WR e RB poco da dire, perchè sono il terminale del gioco offensivo, ma se prima non arriva il pallone o non ci sono blocchi è difficile fare qualcosa.
Sui primi posso dire che fanno troppa fatica a smarcarsi, cercherò di guardare bene il coach film di questa partita, ma per quel poco visto in tv erano sempre con un uomo addosso.
Capitolo difesa: troppe penalità, troppi terzi down fatti chiudere agli avversari. Sprazzi di bel gioco alternati a sprazzi di confusione assoluto nelle coperture. Ho ancora in mente ieri Bowman dopo l’ennesimo terzo down concesso mettersi le mani sul casco perchè aveva toppato la zona di copertura.
Chiudo con il coaching staff: Harbaugh in attacco non riesce a trovare la combinazione di gioco giusto al tempo giusto eseguito dalla persona giusta. Ieri su terzo e due abbiamo giocato una sweep esterna con pull delle due guardie SUL LATO STRETTO DEL CAMPO + pitch ridicolo di K = Gore che prende il pallone e si abbatte sulle due guardie che occupano troppo spazio e corsa negativa.
Per il futuro servirebbe subito un bel bye week e per fortuna giovedì notte affrontiamo i Rams distrutti a Dallas.
Caro Giovanni, tu hai spiegato ciò che avevo in testa e che a volte non riesco a tirar fuori. Forse perchè ieri …e anche oggi… ero troppo nervoso (ovviamente sportivamente parlando) e forse perchè su quel gioco di Pitch ridicolo ( la palla si passa dal basso verso l’alto per permettere a chi corre di avere inerzia ) ho frantumato in due il telecomando della tv ( sinceramente mi è caduto ). D’accordo su tutto. Il nostro Coach ha solo una missione da compiere……riprendersi la testa dei ragazzi. Ne capita una al giorno…..questo vuol dire, come dici bene tu, che al’interno della squadra c’è poca concentrazione e troppo nervosismo. La faccia di Keap è mutata…….ma questo il ragazzo deve trasformarlo in energia positiva. Comunque sia caro Giovanni, se ti mancano i tuoi terminali preferiti come Crbt e Davis (e tralascio il Marietto ) , con un Boldin ad ogni azione raddoppiato, dimmi tu a chi passare l’ovale. Il Bye arriva dopo la nostra Londra, prima la strada è ancora lunga………….A proposito quel VMDonald’s mi piace. Blocca bene insieme a Miller. Peccato poi si vada tutti in confusione. Bowman con quelle mani in testa mi ha fatto tenerezza, giuro !!! Le Penalità ???? non sono state gravi……ma un vero e prorpio suicidio…..5 primi down concessi gratutitamente sul terzo tentativo…….pazzesco !!!!! Go Niners 4ever
Ciao Massimo. Grazie dei complimenti.
Il discorso su Hunter é esatto. Il fatto che Gore sia stanco é una cosa diversa: se i Niners non possono contare in questa fase di difficolta` su un gioco di corse affidabile diventa molto difficile uscire dallo stallo. Su Kaepernick io penso che i nodi stiano venendo al pettine. Non é un grande passatore e nemmeno lui puo` far uscire la squadra da questo periodo.
Le partite NFL a mio parere sono molto piu` equilibrate di quanto percepiamo. Basta perdere un passo e sei subito dietro. Specialmente quando hai fuori il tuo miglior linebacker, il tuo miglior DL e in attacco non hai dei game changer. Che Gore e Kaepernick non sono, almeno in questo momento.
Io pensavo i Colts fossero sfavoriti nella partita in oggetto. Mi sbagliavo. Proprio quello volevo dire nell’articolo, che ad un certo punto la differenza tra Kaepernick e Luck si vede.