Uno sguardo al 2022: Carolina Panthers

Matt Rhule è riuscito a convincere Tepper (owner dei Panthers) a fine 2021 a dargli ancora fiducia, nonostante un’annata disastrosa, ma l’aria nelle Carolinas è decisamente cambiata: la pazienza è finita e bisogna portare risultati alla svelta, o comunque dare segnali importanti di ripresa. Nascondersi dietro al rebuild non è più possibile e accettabile.

COME DOVEVA ANDARE…

Ci si aspettava quindi una risposta netta da parte di Rhule, una scossa che potesse invertire un trend in discesa, per dare senso a un lavoro di due anni che fino a quel momento sul campo non ha dato frutti ma solo grandi delusioni. Era imperativo tornare protagonisti in NFC South contendendolo ai Bucs, giocarsela fino in fondo per lo meno, e perchè no? Arrivare a strappare la Wild Card. Il lavoro fatto per mettere le condizioni Rhule di arrivare a questo obiettivo legittimavano queste aspettative. Offense rinnovata nella linea, CMC ritrovato nella forma fisica e una difesa agguerrita, che ha chiuso il 2021 tra le migliori della NFL. In ultimo l’ennesima grande scommessa: Baker Mayfield, preso a prezzo stracciato, nella speranza che potesse essere l’uomo della riscossa, sia sua che della franchigia.

…E COME E’ ANDATA

1-4 e Rhule licenziato. Avvilente quanto onestamente prevedibile. Purtroppo bisogna riconoscerlo, la NFL non è territorio per lui, e dopo l’ennesimo avvio negativo alla fine si è convinto anche Tepper, che altro non ha potuto fare che staccare la spina a finire questo accanimento terapeutico. La scure di Tepper non colpisce solo lui ma anche il suo fido DC Phil Snow, Ben McAdoo invece rimane. Scelta strana questa perchè a vedere i numeri Snow ha fatto un ottimo lavoro, non si può dire altrettanto di McAdoo invece. Tant’è. Squadra affidata quindi al defense passing game coordinator Steve Wilks, con l’ordine di traghettare al meglio delle possibilità la squadra a fine stagione. Nativo di Charlotte, con i Panthers nel cuore, Wilks entra subito in sintonia con la squadra dal punto di vista mentale e riesce, poco a poco, a tirare fuori il potenziale che Rhule non vedeva e, complice anche il livello bassissimo della NFC South, ad arrivare a realizzare ciò che fu chiesto a Rhule: giocarsi la NFC South. Non ce la farà, perchè perderà la sfida decisiva contro i Bucs, ma lottando con onore e portandosi comunque a casa un 6-6 di tutto rispetto. Un risultato notevole date anche alcune circostanze non indifferenti, perchè nel frattempo che la stagione andava, Tepper e Fitterer mettevano già le basi per l’ennesima rebuild, andando a tradare pezzi importanti come Robbie Anderson ai Cardinals ma soprattutto, con una trade che ha spezzato i cuori di tutti gli abitanti delle Carolinas, cedendo nientepopodimeno che Christian McCaffrey ai 49ers per un bel pacchetto di pick per gli anni a seguire. Insomma tra delusioni, colpi di scena, speranze, illusioni e dolorosi addii, la stagione dei Panthers finisce con un triste 7-10 e ancora una volta lasciando tutti nell’incertezza, chiedendosi, per l’ennesima volta: e ora che sarà?

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COSA HA FUNZIONATO…

Ha funzionato Steve Wilks, che ha saputo arrivare al cuore di un roster che palesemente sfiduciato, ma che quando ha visto la passione, il fuoco di un coach nato e cresciuto in Carolina del Nord, non poteva certo non dare qualcosa in più. Nonostante le perdite importanti di Robbie Anderson e soprattutto di CMC, un altro che aveva, e ancora ha, il cuore nero – blu – argento, i giocatori hanno saputo rispondere alle avversità e se sconfitta fu, è quasi sempre stato dopo battaglie intense e combattute. In tutto questo sono usciti fuori altri giocatori fino a quel momento in secondo piano, altri leader che hanno saputo prendere la squadra in mano, si pensi a Dont’a Foreman, che da RB2 è arrivato a sfiorare le 1000 yard, si pensi a Bradley Bozeman, bencher con Rhule ma che con Wilks è diventato punta di diamante della OL, mentre in difesa è emerso ad esempio Frankie Luvu tra tutti, oltre i soliti noti, che da rincalzo o ruotante si è dimostrato essere un giocatore devastante. Questa reazione ha molto più valore dei crudi numeri statistici, ed era infine quello che si voleva vedere, il non voler arrendersi ed essere destinati a un periodo di oblio indefinito. Quello che ci si porta a casa, in una annata travagliata, è scoprire che alla fine qualche talento ce lo avevamo in casa, o che bisognava dargli semplicemente più fiducia, ma per arrivare a questo bisogna avere il coraggio di prendere scelte coraggiose. Steve Wilks ne è l’esempio più esplicativo.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Quelli che non ha funzionato non è un qualcosa riconducibile solo a questo anno. Non funziona un management che continua a prendere decisioni sbagliate. Non ha funzionato il Tepper di inizio stagione, che non ha avuto il coraggio di liquidare Rhule quando avrebbe dovuto farlo, cioè nella scorsa off season. Ma in linea generale non funziona Tepper quando vuole fare Jerry Jones, cioè imponendo la sua figura su scelte tecniche e di personale. Esempio lampante è la girandola di QB che abbiamo avuto negli ultimi 3 anni. Il fascino del riscatto, della seconda grande occasione, molto americano, ha portato ai Panthers QB come Bridgewater, Darnold e infine Mayfield, che però hanno fallito tutti e tre e tutte e tre sono state precise volontà di Tepper. E’ chiaro che qualcosa nel front office non ha funzionato e continua a non funzionare, di Tepper piace il suo modo di fare aggressivo, che non guarda in faccia nemmeno a mostri sacri come Cam Newton e CMC, se c’è il bene della franchigia di mezzo, ma al contempo quando c’è da scegliere la persona, che sia coach, che siano giocatori chiave, la scelta si rivela spesso sbagliata. E’ inutile, anche in questo caso, parlare di numeri e di statistiche, se sono figlie di scelte sbagliate, è chi sceglie che deve farsi delle domande, è chi sceglie che non funziona.

Se poi vogliamo andare in campo è chiaro come il sole cosa non funzionato soprattutto: il QB.  Anche questa è una storia che si sta portando avanti nel tempo. Un po’ per non essere all’altezza (Bridgewater), un po’ per non essere all’altezza e anche injury prone (Darnold) e un po’ per totale incompatibilità, e nessuna volontà di provarci (Mayfield). Parlando di uomini sbagliati credo che anche McAdoo non si sia dimostrato all’altezza del compito, ma questo in tanti già lo sospettavamo e possiamo inserirlo nell’ennesima scelta sbagliata di Tepper.

E ADESSO?

E adesso si deve ripartire da zero, per l’ennesima volta. La chiave del cambiamento sta nel fatto che Tepper deve convincersi nel fare un passo di lato e affidarsi ai suoi uomini, soprattutto a Scott Fitterer, un Manager di talento, ma sempre soffocato dalla scomoda figura dell’owner e di un Rhule che, non si sa bene come, riusciva sempre a convincerlo nelle scelte. Sembra che le cose in effetti stiano andando così. La prima grande notizia è l’arrivo di Frank Reich, un altro che ha un po’ di Carolina nel cuore, essendo stato il primo QB della franchigia, che sembra avere le idee molto chiare e soprattutto sembra aver già buon feeling con Fitterer. Certo forse Wilks una chance la meritava, ma lascia da eroe, speriamo di poterlo rivedere di nuovo all’ombra del Bank Of America Stadium.

C’è molto curiosità su l’ennesimo nuovo corso, ma andiamoci con i piedi di piombo, perchè anche Rhule solleticava le menti di molti, e sappiamo come è andata a finire…

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Alessandro Calabrese

Appassionato di Football Americano e tifoso dei Carolina Panthers dal 2006. Ex giocatore, da 3 anni Coach in II Divisione FIDAF

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