Giganti d’Inghilterra (New York Giants vs Green Bay Packers 27-22)

E’ stata una giornata storica quella andata in scena a Tottenham Stadium: con la partita fra i Green Bay Packers ed i New York Giants infatti, tutte e 32 le squadre della NFL hanno giocato almeno una partita in terra inglese, con la franchigia del Wisconsin che è stata così l’ultima squadra statunitense a giocare una partita in Inghilterra.
Non è stata però una giornata da ricordare per Rodgers e soci che, contro i New York Giants, vera sorpresa di questo inizio NFL, giocano una partita dai due volti, come spesso accaduto in questo inizio di stagione, e dopo una buona prestazione nel primo tempo, arriva invece la sconfitta finale, figlia di un secondo tempo da mani nei capelli per attacco e difesa di Green Bay.
Continua invece l’ottimo periodo di forma dei Giants che, un pò a sorpresa, tornano così vittoriosi dalla trasferta londinese, grazie ad un’ottima partita dell’attacco guidato da un Saquon Barkley in stato di forma, e ad una difesa che nel momento più importante del match di domenica ha risposto presente e non ha permesso a Rodgers e co di tornare partita.

I primi a segnare sono i Packers, che nel primo drive riescono subito ad affacciarsi in redzone, salvo doversi accontentare del FG di Crosby; i Giants sembrano però spaesati dalla trasferta oltreoceano e l’attacco guidato da Daniel Jones non riesce a scardinare la difesa di GB, ed i Packs si portano così sul 10-0 grazie al primo TD segnato al di fuori degli USA della loro storia, segnato da Lazard su pass di Rodgers.
Il primo TD della partita sembra svegliare le due offense, con entrambe le squadre che segnano entrambe 10 punti prima dell’halftime: per GB arriva un altro TD pass di Rodgers, questa volta per Mercedes Lewis, oltre al FG di Crosby, per i Giants è invece Bllinger a segnare il primo TD nella terra del Re, che, insieme al FG di Gano del 1° quarto, manda le squadre negli spogliatoi sul 20-10.

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Il secondo tempo è tutta un’altra partita: i Packers sono ingolfati in attacco, solo un FG segnato dopo l’intervallo, e inconsistenti in difesa; i Giants invece sembrano un’altra squadra: Jones rischia di più, portando spesso a termine lezione direttamente in scrambler, e Barkley si rivela una costante spina nel fianco per GB. Decisivo è soprattutto il 3° quarto, con NY che con un parziale di 10-0 trova il pareggio, per poi chiudere portarsi avanti grazie al TD nel 4° quarto, segnato da Barkley, che riceve direttamente lo snap dal centro e trova così l’endzone. A nulla, se non a consumare il tempo rimasto sul cronometro, serve la safety subita da Jones che si inginocchia direttamente in endzone per il definitivo 27-22 che porta i Giants ad un record di 4 W e 1 L.

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Continua così l’inaspettato cammino dei Giants che dopo 5 partite si ritrovano un record di 4-1 difficilmente pronosticatile all’inizio della stagione; continua grazie soprattutto ad un’ottima prestazione da parte dell’attacco di NY che, con un sorprendente Daniel Jones ritorna prima in partita, e poi supera l’ostacolo Green Bay Packers nonostante il miglior giocatore dell’attacco, Saquon Barkley, sia stato fuori ad inizio 3° quarto a causa di un infortunio alla spalla. A sostenere l’attacco dei Giants sono state soprattutto le “seconde linee”, con ad esempio Bellinger, autore del primo TD di giornata ed un sempre pronto Darius Slayton (6 rec per 79 yard) che, quando chiamati in causa, hanno permesso a Jones e soci di riprendere in mano la partita. Il tocco di classe di Brian Daboll è stato però sicuramente l’utilizzo di Saquon, una volta rientrato dal fastidio di inizio 3° quarto alla spalla, nella Wildcat, con il forte RB di NY che è riuscito anche a segnare il TD del definitivo sorpasso.
Prestazione di livello anche per la difesa dei Giants che nel secondo tempo limita l’attacco di GB a tre miseri punti segnati, non concedendo praticamente nulla a Rodgers e soci, e fermando l’attacco nel momento piu importante della partita, quando su un 4&2 i Packs erano a 6 yard di distanza dal Td che sarebbe valso l’overtime.

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Esordio londinese amaro per Green Bay, con la formazione allenata da Matt LeFleur che si “scioglie” nel secondo tempo del Tottenham Stadium e non riesce più a rientrare in partita dopo il vantaggio Giants; si possono trovare molti colpevoli probabilmente per la disfatta di domenica, ma la realtà principale è che dopo l’halftime l’attacco di GB ha smesso di funzionare, prediligendo spesso, sbagliando, i lanci al gioco di corse che comunque stava funzionando.
Non ha aiutato la giornata no di Rodgers, con il veterano QB che ha sbagliato tutti i sei passaggi tentati sul profondo, sia a causa di qualche interpretazione sbagliata con i suoi WR, sia soprattutto a causa di qualche overthrown; resta da capire come mai però i Packers abbiano ad un certo punto della partita, abbandonato il gioco di corse, con appena 19 portate su quasi 60 snap offensivi totali, che avevano portato ai Packers 97 yard totali, e che avrebbero aiutato sicuramente a togliere un pò di pressione all’attacco della franchigia del Wisconsin.
Brutta prestazione, soprattutto nel secondo tempo dopo aver giocato una buona prima frazione, anche da parte della difesa di GB che, contro i Giants “incerottati” subiscono costantemente, non riuscendo quasi mai a mettere pressione al QB avversario, e non aiutando così un attacco che nel secondo tempo non è mai riuscito a rientrare in condizione, portando così i Packs alla seconda sconfitta stagionale, in attesa dell’appuntamento di settimana prossima in casa contro i Jets.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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