Huddle’n Music: The epic in Miami, è così che ci piace!

Il 2 gennaio 1982 all’Orange Bowl di Miami si gioca forse la più bella partita nella storia della NFL. Nel round divisionale si sfidano i Dolphins di coach Shula, alla prima stagione da orfani dell’Hall of Fame QB Bob Griese, guidati da David Woodley e vincitori della AFC East con un record di 11-4-1. Dall’altra parte i Chargers di Dan Fouts, allenati da Don Coryell, vincitori per il terzo anno consecutivo della AFC West e sconfitti solo nell’’AFC Championship game l’anno precedente.
Sicuramente era lecito aspettarsi un match entusiasmante, tra due squadre molto equilibrate, caratterizzate da attacchi prolifici, ma nessuno poteva aspettarsi che quel giorno si sarebbe giocato quello che molti hanno definito non solo il più bel match nella storia dei Dolphins ma probabilmente nella storia della NFL stessa.

“The Epic in Miami”, “The Miracle that Died” e “The Game No One Should Have Lost” sono solo alcuni dei soprannomi regalati a questo match mozzafiato.

Nel primo quarto i Chargers, entrati in campo molto carichi e concentrati volano avanti segnando 24 punti consecutivi, frutto di un FG, di un PR ritornato in TD dall’All-Pro WR Wes Chandler, di una corsa del RB Chuck Muncie (dopo che i Chargers ricoprono il proprio kickoff) e di un TD pass di Fouts dopo un intercetto. La partita sembra il classico massacro, ma Miami ha ben altre idee per la testa e, sostituito Woodley con il backup Don Struck piazza il proprio parziale di 24-0. Negli ultimi minuti prima dell’intervallo San Diego ha la possibilità di allungare con un FG da 55 yards che viene mancato, dando la palla a Miami in prossimità di metà campo. I Dolphins raggiungono le 40 dei Chargers e, con sei secondi da giocare, realizzano un TD utilizzando un classico delle partitelle da giardino: un hook and ladder: Struck completa sul lato destro delle 25 yard su Durile Harris che si gira e passa la palla lateralmente indietro all’accorrente Tony Nathan che entra indisturbato in end zone per il pareggio. Se amate il football con il link presente a fine articolo potete riguardarvi fino allo sfinimento il video dell’azione votata come best play nella storia della franchigia della Florida.

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All’inizio del 3° quarto le squadre si scambiano TD e a fine quarto, sul 31 pari, il WR Charlie Joiner scivola su un lancio di Fouts che viene intercettato da Lyle Blackwood. Qualche azione dopo Miami ha il suo primo vantaggio della partita. Successivamente, con Miami a cercare di consumare il tempo rimanente, la difesa dei Chargers riesce a strappare la palla al RB dei Dolphins Andra Franklin sulle 18 yards di San Diego. Fouts guida il suo attacco fino alla end zone e pareggia l’incontro con 1:06 da giocare con un lancio alla cieca che manca il ricevitore previsto dallo schema e cade nelle mani di James Brooks.
Nell’ultimo drive del regulation time succede di tutto: Struck guida i Dolphins in prossimità della zona di campo buona per calciare il FG della vittoria. Un suo lancio viene intercettato ma il giocatore di San Diego la perde immediatamente con un fumble che restituisce la palla ai Dolphins. Il tentativo di FG del K Uwe von Schamann da 43 yard viene sporcato dall’All-Pro TE Kellen Winslow e termina corto.

miami

Inizia il supplementare, le squadre sfiancate sperano in una soluzione rapida, ma prima SD poi Miami sbagliano due FG (27 quello sbagliato di SD, 35 quello bloccato di Miami), poi finalmente dopo un ottimo drive di Fouts che guida la sua squadra fino alle 10 avversarie, i Chargers riescono a trasformare un FG da 29 yard con il K Rolf Benirschke e vincono la partita dopo quasi 14 minuti di tempo supplementare.

La musica è parte integrale della cultura latino americana e di quella caraibica, dominanti a Miami. Club di musica dal  vivo dono dappertutto, da South Beach a Downtown Miami a Calle Ocho, conosciuta anche come la Piccola Avana. Inoltre, il clima sempre caldo rende Miami una città eccellente per ospiatre concerti all’aperto. La città ci ha regalato, tra gli altri, gruppi come i KC and Sunshine Band, Sam and Dave, i Miami Sound Machine e i 2 Live Crew ed artisti come Gloria Estefan, Camila Cabello, Jason Derulo, Julio ed Enrique Iglesias e Pitbull.
Una partita così probabilmente non ha bisogno di un background sonoro ma una scena ricca musicalmente come quella della principale città della Florida merita sicuramente di fornire il suo apporto alla partita che Shula definisce nel dopo partita “A great game…Maybe the greatest ever”.

I KC & the Sunshine Band, gruppo tra i massimi esponenti del fenomeno della disco music, è stato fondato a Miami nel 1973 da Harry Wayne Casey  (KC, voce) insieme a Richard Finch (produttore e bassista). Il gruppo è rimasto in attività nel periodo d’oro della disco, fino al 1985, collezionando hit storiche come Get Down Tonight, That’s the Way (I Like It), (Shake, Shake, Shake) Shake Your Booty,  I’m Your Boogie Man e Please Don’t Go. Nel 1993 il gruppo ha ripreso a suonare, arrivando ai giorni nostri attraverso numerosi cambi di formazione, senza però ripetere i risultati del primo periodo. L’attuale casa dei Dolphins, l’Hard Rock Stadium, in precedenza (2009-2016) è stato chiamato Sun Life. Durante le cerimonie per promuovere l’abbinamento con il suo gruppo finanziario, l’allora Senior Vice President della Sun Life annunciò una serie di attività legate alla sponsorizzazione, tra le quali, scherzosamente un tentativo di cambiare il nome del gruppo in K.C. and the Sun Life Band, sfruttando la fede sportiva del gruppo, notoriamente tifoso dei Dolphins.

Per una partita così, che ha tenuto gli spettatori incollati alla televisione anche durante la pubblicità per paura di perdere anche una sola azione di gioco, la mia scelta non poteva che cadere sul classico immortale That’s the Way (I like It). Il titolo della canzone rimanda al desiderio che abbiamo un po’ tutti di assistere almeno una volta nella vita a una partita così entusiasmante, tirata e piena di colpi di scena, tale da far esclamare al leggendario anchorman della NBC  Bryant Gumbel; “If you didn’t like this football game, you didn’t ****ing like football”. Il singolo è uscito il 10 giugno 1975 raggiungendo il primo posto nelle classifiche americane per due settimane in Canada per tre settimane. E’ stato edulcorato dai riferimenti sessuali più espliciti nella versione radiofonica ma ancora oggi, a quasi cinquant’anni dall’uscita mantiene intatto il ritmo e il sound che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Enjoy!

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Francesco Porciello

Co-host di Purple Valhalla, il podcast italiano dei Minnesota Vikings e tifoso di tutte le squadre (college e pro) della terra dei 10,000 laghi. Da quasi quarant'anni a soffrire in attesa dell'anello... Skol!!!

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