Il Preview di Buffalo Bills vs Chicago Bears

Quello in programma sabato, ebbene sì, proprio la sera della Vigilia di Natale, sarà solamente il 14° confronto tra queste due franchigie, con i padroni di casa a guidare una serie tutto sommato equilibrata, forti di 8 vittorie e appena 5 sconfitte, ultima delle quali risalente al 7 settembre del 2014, quando i Buffalo Bills, allenati dall’HC Doug Marrone e guidati in cabina di regia dal QB E.J. Manuel, espugnarono il Soldier Field al termine di un match tiratissimo, conclusosi solamente all’OT con il punteggio di 23-20.
L’ultima occasione in cui le due squadre si sono trovate a fronteggiarsi (il 1° ed unico match dell’era McDermott) risale alla Regular Season 2018, più precisamente al 4 novembre, quando i Buffalo Bills di Nate Peterman (ricordiamo che Josh Allen era out per infortunio) vennero travolti, con l’inequivocabile punteggio di 41-9, dalla fortissima difesa dei Chicago Bears, all’epoca guidati dal QB Mitch Trubisky.
La partita, complice un Trubisky pressappoco rivedibile (12/20 passaggi completati, 135 passing yard, 1 TD, 1 intercetto), fu letteralmente vinta dalla difesa di Vic Fangio, responsabile di 4.0 sack, 8 palloni deviati e 3 intercetti, di cui uno ritornato in TD dall’Edge Rusher Leonard Floyd. Unica nota lieta in casa Bills fu l’intercetto di Tre’Davious White, il 1° della sua stagione.
La partita di sabato sarà con tutta probabilità contraddistinta da un meteo a dir poco avverso, essendo infatti previste raffiche di vento gelide ad oltre 100 km/h.
La neve non parrebbe (almeno per il momento) prevista, ma il fortissimo vento potrebbe creare non pochi grattacapi all’esplosivo passing game dei Bills, squadra particolarmente propensa nello “stretchare” il campo con i lanci profondi del loro QB, necessitando di conseguenza di un Game Plan ad hoc per questa sfida.
Gli ospiti, non nuovi in questa stagione a condizioni climatiche ostili, sono stati costretti ad anticipare di un giorno la partenza alla volta di Chicago, inizialmente prevista per la giornata di venerdì.

Come arrivano i Buffalo Bills

Gli ospiti, reduci dalla vittoria casalinga ottenuta sul filo di lana ai danni dei Dolphins, si affacciano a questo importantissimo match con l’unico intento di tornare in quel di Buffalo con il 6° successo consecutivo, confermandosi in testa alla AFC in vista del cruciale match che gli vedrà impegnati sul campo dei Cincinnati Bengals nel MNF in programma il 2 gennaio.
La Offense, nuovamente sbocciata nella recente uscita, è issata al 4° posto per Point/Game (27.5), al 2° per total Yard/Game (400.6) alle spalle dei Chiefs, al 5° per passing Yard/Game (265.7) ed infine all’8° posto per rushing Yard/Game (134.9).
Il reparto difensivo, pressappoco altalenante nell’ultimo periodo, è comunque posizionato al 2° posto per punti concessi a partita (17.9 alle spalle degli appena 15.0 subiti dalla fenomenale difesa dei 49ers), al 9° per Total Yard/Game (325.4), al 6° per rushing Yard/Game (106.1) ma solamente al 18° passing Yard/Game (219.3).
Passando al capitolo infortunati in vista del match, saranno sicuramente out il forte Centro Mitch Morse (ennesima concussion per lui) e il giovane DE “Boogie” Basham, mentre è ancora in dubbio la presenza della coppia di DT Jordan Phillips (costretto ai box nelle ultime due partite a causa di un problema alla spalla) e ED Oliver. Ritornerà invece regolarmente nella starting lineup la RG Ryan Bates, sebbene con tutta probabilità sarà schirtato nello spot di Centro.

Come arrivano i Chicago Bears

I padroni di casa, proprio agli albori del loro progetto di “hard rebuilding”, sono reduci da addirittura 7 sconfitte consecutive e da 10 nelle ultime 11, alternando regolarmente prestazioni convincenti (sconfitta per 35-32 all’Hard Rock Stadium di Miami) ad altre pressappoco deludenti, facendo tuttavia ben sperare per il prossimo futuro.
Il reparto offensivo dei Bears, trainato innegabilmente dal running game e di conseguenza a dir poco monodimensionale, è posizionato al 1° posto nella lega per rushing Yard/Game (186.9) ma solamente al 19° per point/Game (20.7), al 23° per total Yard/Game (323.9) e addirittura al 32°, nonché ultimo posto, per passing Yard/Game (appena 137.1).
Pressappoco deludente il rendimento della difesa, privata di tutti i suoi pezzi pregiati nel corso dell’Offseason ed alla vigilia della Trade Deadline (Mack, Quinn e Smith su tutti), e di conseguenza arenata nella seconda metà della classifica in tutti i principali dati statistici di reparto: Point/Game (25.6 – 30° posto), total Yard/Game (355.6 – 22° posto), passing Yard/Game (211.7 – 15° posto) e rushing Yard/Game (143.9 – 27° posto).
I Bears, privi della safety Eddie Jackson per la restante parte della stagione, si presenteranno a questa sfida senza il CB n°2 Kindle Vildor ed il WR St. Brown, ai quali potrebbero ulteriormente aggiungersi le due Guardie titolari Taven Jenkins e Cody Whitehair ed il WR Chase Claypool, tutti listati come “doubtful”.

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Matchup chiave

Chicago Bears Running Game vs Buffalo Bills Run Defense

Il Running Game rappresenta l’indiscusso motore trainante dell’intera offense Navy& Orange, a maggior ragione in virtù delle condizioni climatiche a dir poco avverse attese, potendo contare su un temibilissimo “3 Headed Monsters”, quello formato dalla coppia di RB Montgomery – Herbert e dal QB Justin Fields, un autentico incubo per le difese avversarie quando deciso a correre.
I Bears, come già precedentemente menzionato, guidano l’intera lega per rushing Yard/Game, avendo mantenuto una produzione di addirittura 186.9 Y/G, dimostrandosi capaci di dominare via terra contro qualsivoglia difesa fronteggiata, anche le più decorate:

  • Cowboys: 40 portate, 240 rushing yard, 2 TD
  • Dolphins: 31 portate, 252 rushing yard, 1 TD
  • Commanders: 27 portate, 238 rushing yard

Montgomery e Herbert sono soliti essere alternati abbastanza regolarmente nel backfield, tanto da aver già portato almeno 100 palloni a testa, 172 il primo e 108 il secondo, ammassando rispettivamente 694 (4.0 Y/A) e 643 (6.0 Y/A) rushing yard, impreziosendo il tutto con 9 TD (5 e 4).
Se da una parte Khalil Herbert è un corridore maggiormente “Home Run Hitter”, come comprovato dalle 6.0 yard prodotte a portata, dall’altra l’ex star dei Cyclones è sicuramente un RB maggiormente versatile, solido come bloccatore e abilissimo come ricevitore in uscita dal backfield (28 ricezioni su 33 target, 282 receiving yard e 1 TD).
Il vero e proprio “difference maker” di questo esplosivo running game è però il QB Justin Fields, già arrivato a quota 1.000 rushing yard e 8 TD in appena 79 portate (7.0 Y/A), riuscendo a produrre addirittura 37 “explosive play” (31 corse da 10+ yard, 6 da 15+).
L’ex Buckeyes guida la lega per rushing yard prodotte da un QB, precedendo le 765 e le 745 accumulate rispettivamente da Lamar Jackson e Jalen Hurts.
La Run Defense dei Bills, sebbene issata al 6° posto con 106.1 rushing Yard/Game concesse a partita, è solita alternare prestazioni eccellenti ad altre pressappoco disastrose, complice una miriade di placcaggi mancati.
Più facile a dirsi che a farsi, ma sarà necessaria una performance a dir poco perfetta da parte dell’intero reparto, tanto della D-Line quanto della coppia Milano – Edmunds.

Stefon Diggs vs Jaylon Johnson

Il fortissimo WR originario del Maryland, autentico trascinatore del gioco aereo dei Bills, è ormai prossimo al raggiungimento delle 100 ricezioni stagionali (traguardo raggiunto nelle ultime 2 stagioni), avendo al momento catturato 99 palloni, tramutati in 1.299 receiving yard e 10 segnature (già pareggiato il proprio career high stabilito nella passata stagione, rimanendo tuttavia a bocca asciutta nelle ultime 2 apparizioni), sebbene non abbia mai sfondato il muro delle 100 Y/G in nessuna delle ultime 5 partite, sintomo di come le difese avversarie stiano iniziando a prendere le corrette contromisure alla temibilissima connection “Allen-to-DIggs”.
il n°14, draftato daI Minnesota Vikings nell’ormai lontano 2015, ha, contrariamente ai propri compagni, incorciato i Chicago Bears in ben 8 occasioni, accumulando 52 ricezioni (74 i target), 576 receiving yard e 7 TD, riuscendo tuttavia a toccare quota 100 yard in sole due sfide (week 11 del 2018 e week 4 del 2019, uscendo ambedue le volte sconfitto).
Impressionante la performance messa in vetrina nel match del 2018, quando, nonostante la sconfitta per 25-20, ricevette addirittura 13 palloni, prontamente convertiti in 126 yard ed 1 segnatura.
L’arduo compito di limitare il go-to-guy del QB Josh Allen graverà verosimilmente sulle spalle del giovane Jaylon Johnson, giunto alla terza stagione in maglia Navy&Orange e apparso in continua crescita.
L’ex Utes, scelto al 2° Round del draft 2020, ha finora concesso ai WR fronteggiati il 58.7% di completi, 426 receiving yard ed 1 TD, riuscendo a deviare 7 palloni e forzare un fumble.
Se escludessimo dal computo le 133 yard concesse nell’ultimo match disputato contro gli Eagles, 124 delle quali ammassate da un’apparentemente straripante A.J. Brown, non troveremmo nessun WR in grado di superare il muro delle 100 yard quando preso in carico dal n°33 (42 yard ricevute da Tyreek Hill, 12 da CeeDee Lamb, 27 da Terry McLaurin, 8 da St.Brown e 9 da Garrett Wilson), ad ennesima riprova del suo esponenziale miglioramento.

Cole Kmet vs Matt Milano

Complice l’infortunio patito dal WR Darnell Mooney (uscito anzitempo dalla sfida contro i Jets e dichiarato “out” per tutta la stagione) ed il rendimento a dir poco altalenante del neo innesto Chase Claypool (acquisito dagli Steelers agli sgoccioli della Trade Deadline), il pericolo n°1 nel gioco aereo sarà sicuramente il TE Cole Kmet, giunto al 3° anno in quel di Chicago e apparso decisamente migliorato in questa Regular Season.
L’ex Notre Dame, scelto al 2° giro del draft 2020, ha finora prodotto 433 receiving yard, 11.1 Y/R e 5 TD (ne aveva segnati appena un paio nelle precedenti 2 stagioni), risultando il go-to-guy del QB Justin Fields nelle ultime settimane.
Kmet sarà verosimilmente sorvegliato a vista da Matt Milano, confermatosi anche in questo 2022 come uno dei migliori coverage LB dell’intera lega, tanto da aver concesso solamente 354 yard e 2 TD ai diretti avversari, a fronte di 8 palloni deviati e 2 intercetti (mancandone almeno un altro paio), uno dei quali riportato in endzone.
Il n°58 è apparso in seria difficoltà solamente nell’1vs1 con il fuoriclasse Travis Kelce, autore di 3 ricezioni (su altrettanti target), 55 receiving yard (21 YAC) e 3 1st down.

Shaq Lawson vs Braxton Jones

In seguito all’infortunio “Season ending” patito dalla star Von Miller, autentico trascinatore dell’intero reparto nella prima parte di stagione, lo spot di DE opposto a Greg Rousseau è regolarmente ricoperto dai vari Epenesa, Basham e Lawson, con quest’ultimo apparso pressappoco determinante nel corso delle ultime settimane.
L’ex 1st Rounder, ritornato alla “base” dopo 2 stagione costellate da pochi alti e tantissimi bassi, tra le fila rispettivamente di Dolphins e Jets, è apparso totalmente trasformato dall’infortunio di Miller in poi, dimostrandosi in grado di dominare per lunghi tratti durante le partite, tanto da aver prodotto 4 stop, 2.0 sack, 1 QB hit, 6 pressioni e un fumble forzato nelle ultime 3 partite, figurando in campo nel 55% circa degli snap.
Il n°90, costantemente schierato sul lato destro della D-Line, si troverà di fronte il giovane ed inesperto Braxton Jones, selezionato con la 168° pick assoluta dell’ultimo draft ed immediatamente catapultato nella starting lineup.
Il n°70, formatosi nel piccolo college di Southern Utah, sta disputando una prima stagione tutto sommato promettente, al punto da aver concesso 5.0 sack, 4 QB hit e 36 pressioni totali negli oltre 440 snap disputati in pass protection, venendo dominato solamente da Montez Sweat in occasione della sconfitta casalinga patita per mano dei Commanders.

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A cura di Luca Poglio

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Buffalo Bills Backers Italy

Una sola ed unica penna che scrive, portavoce di una piccola grande famiglia accomunata da una scriteriata passione per i Buffalo Bills.

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