Championship 2022: Fly Eagles Fly (San Francisco 49ers vs Philadelphia Eagles 7-31)

Un Championship che nessuno avrebbe voluto vedere, non così almeno. Quella tra i San Francisco 49ers e i Philadelphia Eagles non è stata la partita attesa da tutti. Un peccato non poter vedere una gara tra due squadre forti, al massimo delle loro potenzialità. È innegabile che l’infortunio di Brock Purdy abbia tolto molto, moltissimo allo scontro tra le due squadre migliori della NFC. Detto questo, gli Eagles si portano a casa una vittoria meritata e un biglietto per il Super Bowl che celebra una stagione sempre al top della NFC.

IL COMMENTO

Partiamo con San Francisco: la difesa ci ha provato. Nel primo tempo ha giocato favolosamente bene, costringendo gli Eagles a molti terzi down e quarti down. Inoltre, aveva concesso pochissime yard per giocata, zero big play e un controllo ottimo della mobilità di Jalen Hurts. Il QB di Philadelphia, infatti, era stato ben contenuto nella tasca dagli edge rusher dei 49ers. Nonostante questo, qualcosa nella ripresa è andato storto. Le linea ha faticato tantissimo a portare pressione nel backfield e, andando avanti con la partita, la stanchezza e il calo si sono fatti sentire. La splendida linea offensiva degli Eagles ha preso possesso della gara, creando spazio per le corse molto bene e tenendo Hurts protetto perfettamente. Simbolo di ciò, il tackle destro Lane Johnson, che ha tenuto in uno contro uno Nick Bosa senza faticare troppo. L’unica cosa che si può rimproverare a questa difesa è il calo di lucidità, che ha portato a flag evitabili (gli holding ci stanno quando devi difendere per cinque secondi). Queste hanno aiutato gli Eagles a prendere il volo. Alla unit di DeMeco Ryans, si chiedeva, per come è andata la gara, più del dovuto: per vincere, i 49ers erano costretti a segnare con la difesa. Non il massimo quando ti giochi il Super Bowl. Solo complimenti per questi ragazzi, che per tutto l’anno, hanno dominato. San Francisco dovrà trovare un nuovo defensive coordinator. DeMeco Ryans, infatti, sarà con ogni probabilità il nuovo head coach degli Houston Texans. Un’opportunità meritata e che lascerà un vuoto simile a quello che lasciò Saleh qualche anno fa.

Passiamo all’attacco: qua è davvero dura dire qualcosa di sensato e analizzare una partita che non c’è stata da questo punto di vista. Partiamo con l’episodio: il sack di Haason Reddick che ha messo ko Brock Purdy. E qua si potrebbe aprire un capitolo enorme: sono piovute critiche su Shanahan per la scelta di bloccare il miglior edge rusher avversario con il tuo secondo tight end. Anche chi scrive, a caldo, se l’è presa con Kyle. A freddo, va detto che quella era una play action, ed è assolutamente normale trovarsi in quella situazione con quello schema li. Zero colpe per Purdy, che stava aspettando che Aiyuk si liberasse sul profondo e non poteva vedere il difensore arrivare dal suo lato cieco. Il QB dei 49ers si è rotto un legamento del braccio, per questo non ha potuto giocare la partita più importante della sua vita. Un peccato, perché si sarebbe meritato almeno un tentativo. È il football, uno sport fisico e gli infortuni fanno parte del gioco. L’ex Iowa State dovrebbe tornare tra 6 mesi. Il resto della partita è duro da commentare: il povero Josh Johnson, quarto QB della stagione di San Francisco, ha fatto l’unica cosa che non avrebbe dovuto fare. Perdere un fumble del genere, in un momento del genere, ha praticamente chiuso la gara. Sfiga vuole che poi sia stato messo ko per una concussion. Shanahan non aveva molte opzioni, se non affidarsi alle corse di un commovente McCaffrey che è riuscito a guadagnare yard, nonostante la difesa degli Eagles giocasse uno schema strettissimo e con 7/8 giocatori nel box. I giocatori di San Francisco non hanno mai mollato, basta vedere il ritorno di Deebo Samuel. Per la squadra della baia è off season e sarà davvero interessante. I due QB sono convalescenti: Lance tornerà da una doppia operazione alla caviglia e di Purdy abbiamo già parlato. Si parlerà, ne sono certo, di gente come Brady e Rodgers a San Francisco per tutta l’estate. A Shanahan e Lynch l’ardua scelta del prossimo QB titolare e anche del nuovo coordinatore della difesa.

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Passiamo agli Eagles: anche qui difficile fare un’analisi. L’attacco, secondo me, ha giocato davvero al minimo. Mi spiego: una volta capito che l’attacco di San Francisco fosse relegato a sole corse, Philadelphia ha praticamente solo corso e fatto qualche passaggio sul corto. Scelta assolutamente corretta e condivisibile. Per questo però, non è giudicabile secondo me. Quello che è giudicabile è la linea offensiva, che si è confermata come una, se non la migliore della lega. Zero sofferenza contro uno dei fronti migliori della lega e schemi di blocco sulle corse davvero ben fatti. Questa unit è la vera MVP della partita. Hurts non ha dovuto vincere la gara: ha gestito, senza fare errori. Ed era quello che serviva in questa situazione. Nel primo tempo, hanno faticato un po’ sulle corse, ma poi hanno dilagato e controllato bene. I ricevitori non si sono visti, se non per quella ricezione di Smith, di cui si è parlato fin troppo secondo me.

La difesa di Philadelphia è riuscita a contenere bene un drive dell’attacco completo di San Francisco grazie alla pressione di una linea davvero formidabile. Poi il lavoro è stato più semplice: senza Purdy in campo, gli Eagles si sono potuti permettere una difesa prettamente improntata a chiudere le corse di McCaffrey e Deebo Samuel, mettendo più uomini possibili nel box. E hanno fatto benissimo: anche con Josh Johnson in campo, i 49ers hanno faticato a trovare ritmo in attacco. Il secondo fumble recuperato ha, di fatto, messo fine alle ostilità. Nulla da dire a questa unit, che ha giocato benissimo tutto l’anno e che ha fatto quello che doveva fare: fermare le corse. Punto. Un peccato non aver potuto vedere un match up interessante tra l’attacco completo di Shanahan e questa difesa, ma sarà allo stesso modo interessante vedere quello tra Mahomes-Reid e questa unit. Come detto, Philadelphia vola al Super Bowl meritando. Complimenti a Sirianni e a tutta l’organizzazione degli Eagles che è stata la squadra migliore della NFC per tutta la stagione.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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