USFL: preview di week 6

La USFL ha appena fatto il giro di boa e la seconda parte della regular season vede tutte le dieci franchigie in lotta per l’accesso alla post season. Il preview di week 6 con gli orari italiani.

Pittsburgh Maulers (2-3) @ Memphis Showboats (2-3) – Sabato, ore18.30

Partita interessante tra due squadre in crescita dopo un inizio difficile. Pittsburgh dopo tre partite ha cominciato a girare meglio anche in possesso di palla. In week 4 é arrivato il primo TD segnato dall’offense in concomitanza con la miglior partita di Troy Williams, puntualmente confermata nella partita successiva. La statistica delle due partite sommate parla di 36 completi su 52 tentativi e 401 yard, cui vanno sommate 122 yard corse personalmente.

Se Williams continuerà a crescere secondo il trend attuale, con la difesa che, non vorrei sembrare blasfemo, può essere considerata una piccola “steel courtain”, i Maulers possono seriamente candidarsi ad un posto in post season. Dovranno vedersela con gli Showboats, che dopo il disastro contro Birmingham hanno decisamente cambiato volto. Anche Memphis, dopo le prime partite ha cambiato quarterback, affidando le chiavi dell’offense a Cole Kelley che nelle ultime tre partite ha messo insieme un buonissimo 60 su 100 per 682 yard, 3 TD pass e 2 intercetti. In più Memphis nelle ultime due partite ha trovato in Kerrith Whyte un RB più che rispettabile. La difesa di Memphis é discreta ma non all’altezza di quella di Pittsburgh, ma la franchigia dla Georgia ha un offense forse più versatile.

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In conclusione, gli ingredienti per una partita avvincente si sono tutti e il pronostico é quanto mai difficile: mi sbilancio a favore di Pittsburgh, ma per un 52% contro 48%.

Birmingham Stallions (3-2) @ Michigan Panthers (2-3) – Sabato, ore 22.00

In questa partita si scontrano due squadre che, dopo un’ottima partenza, sono entrambe incappate in una flessione di rendimento.

Per gli Stallions si potrebbe pensare alla concomitanza con l’infortunio che ha messo fuori gioco il QB J’Marr Smith, ma Alex McGough, che ora ha sulle sue spalle a responsabilità dell’offense dei campioni, non ha fatto rimpiangere il collega, anzi ha giocato da leader uscendo anche spesso come scrambler, lui che sarebbe un passatore puro. Infatti, nelle ultime due partite ha corso 16 volte per 124 yard. In realtà le due sconfitte di Birmingham sono venute da parte dei Breakers, attuali leader del campionato, e dai Gamblers, che sono in “striscia vincente ” da tre giornate, quindi non é il caso di parlare di crisi.

Per i Panthers invece il discorso é diverso: dopo le due vittorie iniziali, hanno infilato una serie di tre sconfitte consecutive in cui si é registrata una minore efficienza del gioco aereo, non compensata da migliori prestazioni nel running game che nell’ultima partita é stato praticato poco e con risultati deludenti (18 corse per 18 yard). Con queste premesse, a meno di una grande partita di Reggie Corbin e Stevie Scott e quindi un ritorno del running game delle prime partite, sarà difficile per i Panthers avere ragione degli Stallions.

New Orleans Breakers (4-1) @ Philadelphia Stars (2-3) – Domenica, ore 18.00

I Breakers sono reduci dalla prima sconfitta, arrivata in modo inatteso contro quella che era la Cenerentola della lega.Non sono stati certamente la macchina inarrestabile delle prime quattro partite, ma contro Memphis la sconfitta é arrivata più per merito degli avversari che per propri demeriti. Gli Stars invece sono riusciti a spezzare la serie di sconfitte battendo i Generals grazie alla prima ottima partita della loro difesa che era stata finora alquanto permissiva, e alla performance da record del kicker Luis Aguilar che ha messo a segno tutti i field goal che é stato chiamato a calciare.

L’attacco però, nonostante l’indiscutibile talento di Case Cookus, continua ad avere grandi difficoltà a concludere con successo una volta arrivato in vista della end zone avversaria anche per responsabilità della che non offre un’adeguata protezione al suo QB. A meno di grandi sconvolgimenti, quindi, sarà difficile per Philadelphia fermare New Orleans che giocherà per dimostrare che la sconfitta contro Memphis é stata solo un incidente di percorso.

New Jersey Generals (2-3) @ Houston Gamblers (3-2) – Domenica, ore 22.00

I Generals erano, alla vigilia, i più accreditati candidati alla leadership della North Division insieme agli Stars, ma dopo cinque giornate i Generals, come gli Stars, si trovano appaiate con un record negativo insieme alle altre due rivali. Il record negativo non deve far pensare ad una squadra in grande difficoltà: le ultime due sconfitte sono arrivate per soli tre punti contro avversari di valore, quindi é naturale pensare che la squadra possa risollevarsi. L’attacco, molto orientato alle corse, rimane comunque versatile e all’occorrenza può sviluppare un buon gioco aereo. I giocatori sono di buon livello: Darius Victor, se si esclude la sfortunata partita contro gli Stars, rimane uno dei RB più forti della lega con una media di quasi sette yard per portata e i due QB DeAndre Johnson e Kyle Lauletta, possono contare su due ottimi ricevitori come Cam Echols-Luper e Alonzo Moore.

La strada del riscatto passa per l’incontro contro una delle squadre più in forma del momento. I Gamblers, poco accreditati alla vigilia e partiti con due sconfitte, hanno poi inanellato tre convincenti vittorie che sono coincise, per chi crede alla casualità delle coincidenze, con il ritorno di Mark Thompson, uno dei running backs più forti nella scorsa stagione. Nelle tre partite giocate Thompson ha guadagnato 295 yard in 50 portate segnando otto touch downs. Nel frattempo é cresciuto il QB Kenji Bahar e si sta mettendo in luce un bel gruppo di ricevitori con in testa Justin Hall, Keke Chism e il TE Josh Pederson, figlio di Doug, Head-Coach dei Jaguars.

Le due difese sono entrambe molto forti: i Generals hanno una pass-rush molto aggressiva con 16 sacks contro i 12 di Houston, ma i Gamblers, da parte loro, sono abili nel forzare fumble, già cinque al loro attivo. La partita, nonostante lo stato di forma attuale dei Gamblers, rimane molto equilibrata e dall’esito incerto e promette di essere molto divertente.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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