Non dire gatto… se hai contro il Re (Tennessee Titans vs Seattle Seahawks 33-30)

I Tennessee Titans espugnano il Lumen Field di Seattle 33-30 all’overtime, grazie ad un field goal di Randy Bullock, dopo aver recuperato uno svantaggio di 24-9 al termine del primo tempo.

In una partita dai due volti, in cui i Seahawks hanno dominato la prima frazione evaporando poi a fine partita, i Titans hanno dimostrato una grande volontà e caparbietà, mentre i ragazzi di Pete Carroll sono sembrati supponenti, nervosi e distratti. Irritati (ed irritanti) DK Metcalf e Jamal Adams, specchio di una squadra che ha accumulato ben 10 penalties per 100 yards, molte delle quali totalmente fuori contesto e soprattutto decisive per concludere in anticipo un drive in attacco oppure estendere un drive offensivo di Tennessee.

Analizzando l’attacco, i Seahawks sono partiti nel migliore dei modi, sfruttando molto bene con i lanci sul profondo le evidenti lacune della secondaria Titans; dopo un primo tempo esaltante, la offense si è improvvisamente inceppata, le corse di Carson sono state molto meno numerose ed efficaci rispetto a week 1 così come sono inspiegabilmente mancate le ricezioni dei Tight End (una sola catch di Gerald Everett in tutta la partita), ai quali sono stati assegnati solamente incarichi di blocco per aiutare una linea che, sempre prendendo come riferimento la prestazione contro i Colts, ha fatto enormi passi indietro sia in pass protection che nel running game.

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Lo stesso Russell Wilson, a dispetto delle statistiche, è nettamente calato a fine partita effettuando lanci imprecisi, forzati e tenendo troppo tempo la palla in mano; il sack subìto durante il possesso di Seattle in overtime è emblematico dell’andamento del secondo tempo, con la tasca che collassa e Wilson che tarda a disfarsi del pallone. Probabilmente la partita doveva concludersi in quel momento, in quanto il sack subìto somigliava molto ad una safety, ma i referee hanno valutato diversamente. L’esito è stato comunque solamente ritardato di qualche minuto.

Per quanto riguarda invece la difesa, si salvano solamente i tackles Poona Ford e Al Woods, oltre al predicatore nel deserto Bobby Wagner, autore del record di franchigia con 20 placcaggi (di cui 16 “solo”) e di un sack esplosivo su Ryan Tannehill.
Per tutti gli altri deciso passo indietro rispetto a week 1 e prestazione da dimenticare a partire dalla secondaria, che ha concesso spazio e tempo a Julio Jones, in netta crescita contro un impalpabile Tre Flowers, e A.J. Brown, autore al contrario di una prestazione opaca, macchiata da diversi drop.

Ma veniamo ai Titans, i quali a dispetto del punteggio hanno ampiamente meritato la vittoria mantenendo sempre la calma e restando in partita anche quando, dopo il Touchdown del 30-16, le speranze sembravano svanire. La svolta è stata il Touchdown da 60 yard di Derrick Henry, che ha riportato la sua squadra ad un solo possesso di distanza e soprattutto ha “scalfito” le certezze dei Seahawks, che fino a quel momento erano riusciti a contenere il King. Nel primo tempo infatti Derrick Henry ha trovato non poche difficoltà a penetrare con le sue corse, rimediando tuttavia nella seconda frazione con una prestazione degna del miglior Running Back della lega.

Le statistiche dimostrano quanto Tennessee abbia in realtà surclassato Seattle in ogni aspetto del gioco, ad eccezione del passing game in cui le due squadre si sono equivalse.

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Seppur rimaneggiata da numerosi infortuni, dopo una partenza a rilento dovuta probabilmente alla mancanza di affiatamento, la linea offensiva è riuscita a tenere abbastanza protetto Tannehill, il quale ha trovato molto bene sia i propri WR che il Tight End Pruitt, autore della sua miglior prestazione in NFL.
I Titans hanno variato molto le giocate, andando sia sul profondo che sul medio corto raggio, oltre ovviamente ad un importante utilizzo del running game; al contrario Seattle nella seconda parte di gara si è totalmente dimenticata sia delle corse che dei passaggi verso il centro del campo, andando ostinatamente a cercare le deep threats.

Purtroppo i problemi dei Titans sono, come per Seattle, nella secondaria, che ha concesso troppe ricezioni ed enormi spazi ai WR dei Seahawks, riuscendo tuttavia a limitare i danni nel secondo tempo, quando soprattutto Kristian Fulton è decisamente salito di livello, dimostrando che i pesanti investimenti fatti negli ultimi due draft iniziano a portare i frutti sperati.

Tennessee riscatta così la pesante sconfitta subita in week 1 ad opera degli Arizona Cardinals, trovando la vittoria in un campo storicamente difficile soprattutto negli opener e completando una rimonta eccezionale (i Seahawks, prima di ieri sera, erano 65-1 con situazione di vantaggio di almeno 4 punti all’intervallo).

Le due squadre hanno diversi punti in comune: entrambe sono dotate un potenziale offensivo imponente, ma devono anche aggiustare molte cose nel reparto difensivo; tuttavia, prima di ogni altra cosa, Titans e Seahawks devono trovare continuità, altrimenti la strada per i playoff potrebbe diventare ben presto molto impervia.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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