Parola all’insider: Philadelphia Eagles – Federico

Benvenuti a questa rubrica che abbiamo rispolverato per dare spazio ai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine. Abbiamo scelto di intervistare veri fan di alcune squadre NFL, indipendentemente dal loro livello di competenza, prendendo in considerazione solo la loro passione.

Ci interessa infatti un punto di vista diverso da quello dei tanti analisti del gioco, noi vogliamo la prospettiva del tifoso che soffre ogni maledetta domenica per la sua squadra. Non ci resta che iniziare con l’ospite di oggi: Federico, tifoso dei Philadelphia Eagles.

Carlo & Giorgio: Benvenuto! Rompi il ghiaccio presentandoti ai nostri lettori e raccontandoci qualcosa di te in generale, da quanto segui il football e soprattutto come sei diventato tifoso della tua squadra del cuore.

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Federico: Ciao a tutti amici di Huddle Magazine, io sono Federico (Fede Bonny sulla chat di Telegram), ho 19 anni, e da due sono tifoso dei Philadelphia Eagles.

Una mia caratteristica è che sono un tifoso molto abitudinario e ho le mie tradizioni che rispetto prima di ogni partita. Ad esempio, se la partita è alle 19 cena in camera, mentre se la partita è in notturna, a letto alle 20:55, e sveglia all’1:55. Un’altra cosa che mi accompagna sempre durante le partite sono il cappellino e maglia degli Eagles di Nick Foles, giocatore a cui sono particolarmente legato, perché probabilmente senza di lui non avrei mai tifato per questa squadra.  Un episodio “divertente” successo durante una partita è stato quando Agholor aveva sbagliato una ricezione, allora io lancio una palla da football sporca contro la parete… da allora c’è una macchia nera sul muro di camera mia.

Per capire quando e come è nata la mia passione per questo sport e questa squadra, dobbiamo fare un piccolo salto indietro nel tempo a quello storico Superbowl dove i Patriots vinsero in rimonta sui Falcons, partita che aveva acceso la mia curiosità verso il football. Curiosità che, però si era spenta, fino a quando, nel gennaio 2018, sono capitato casualmente su Fox Sport e vidi il mio primo spezzone di partita, l’AFC Championship fra Jaguars e Patriots, ovviamente, inutile dirlo, non ci capì nulla, però ero sempre più intenzionato a saperne di più. Durante il match, che mi ero accorto essere importante, cercai qualche informazione in merito a tutte squadre rimaste e vidi che i Philadelphia Eagles erano gli sfavoriti e si ritrovavano in finale della NFC alla caccia del primo Superbowl della storia, con il qb di riserva. La mia prima reazione, così d’istinto è stata “vinceranno loro… tiferò per la loro vittoria”. Così è stato: loro avevano vinto ed io ero diventato un nuovo tifoso, un paio di settimane dopo mi comprai la maglia di Nick Foles, che ancora oggi mi accompagna durante ogni partita.

Ogni volta che ripenso a come da così poco sia nata una passione così importante mi viene la pelle d’oca, è proprio vero che le cose che capitano per caso sono le più belle.

Come valuti la Free Agency? Sei rimasto soddisfatto dell’operato del Front Office o avresti preferito delle mosse diverse?

Sono molto soddisfatto dalla free agency, abbiamo preso due ottimi cornerback, Darius Slay e Robey-Coleman, che vanno a rinforzare notevolmente un ruolo in cui l’anno scorso abbiamo avuto notevoli difficoltà, e dove a mio parere Sidney Jones e Avonte Maddox sono stati insufficienti, infatti più e più volte durante le partite mi hanno fatto arrabbiare.

Per quanto riguarda il mercato in uscita mi è dispiaciuto per Malcolm Jenkins, mentre al contrario per Agholor sono contento che non sia più in squadra perché nella scorsa stagione, dove avrebbe potuto essere un giocatore chiave a causa delle molte assenze, ha commesso veramente troppi errori, mancando ricezioni apparentemente poco complicate.

Si è concluso da poco il draft più incredibile della storia per il suo svolgimento, questa modalità virtuale è riuscita lo stesso ad emozionarti? In termini di scelte invece quali squadre pensi si siano mosse meglio e quali peggio?

Per quanto riguarda il draft, questa edizione passerà alla storia come la prima ad essersi svolta in maniera “virtuale”, ed a me personalmente è piaciuta moltissimo perché è riuscita a regalare momenti e situazioni divertenti che con la modalità di draft tradizionale non avremmo mai potuto vedere, ad esempio  il cane di Bill Belichick, Henry Ruggs in accappatoio, Lamb che ruba di mano il telefono alla fidanzata, i figli dei GM, le case dei giocatori, GM ed allenatori, tutte situazioni extra football che mi hanno strappato un sorriso e mi hanno intrattenuto.

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Passando al concreto di questo draft le due squadre che, per scelte, più mi hanno convinto sono Vikings e, purtroppo mi tocca dirlo, Cowboys. I Vikings perché sono riusciti alla grande a ricoprire i buchi lasciati dalla cessione di Stefon Diggs e di diversi CB, aggiudicandosi Jefferson e Gladney al primo round, inoltre un altro fattore a prova del grande draft fatto dai Vikings è il gran numero di pick che hanno avuto a disposizione. Per quanto riguarda i Cowboys, hanno saputo prendere sempre i migliori giocatori disponibili alla loro pick trovandomi quasi sempre d’accordo con le loro scelte, anche alla 17, quando hanno scelto Lamb, perché nonostante non avessero un grande bisogno di un WR Lamb a quella pick è stato, a mio avviso, l’affare di questo draft 2020.

Passando invece alle note dolenti, la squadra che più di tutte mi ha lasciato perplesso sono i Packers, soprattutto nei primi due round. Nel primo hanno deciso di prendere Jordan Love, scelta che fatico a comprendere, dato che avevano molte necessità in diversi ruoli, e il quarterback non era uno di questi, siccome hanno Rodgers, un grande QB che ha fatto la storia e che, nonostante l’età, ha dimostrato di aver ancora voglia di giocare, e che temo non abbia preso troppo bene questa scelta. Al secondo round sono rimasto addirittura ancora più sorpreso per la scelta di un RB, terminando così i primi due round senza aver preso nemmeno una di quelle che sulla carta erano le need. Per questi motivi il draft dei Packers lo reputo il “peggiore” di quest’anno.

Venendo alle pick effettuate dalla tua squadra puoi darci una tua valutazione delle vostre chiamate? Ci sono delle scelte che avresti fatto diversamente se fossi stato il GM?

Pre draft se ne sono sentite di cotte e di crude in merito alla nostra prima scelta… trade up, Jeudy, Ruggs, Lamb, Jefferson, Higgins, Mims, addirittura in alcuni mock draft si parlava anche di un LB. Al momento del draft, salvo una piccola suggestione su Lamb, stava andando tutto secondo la situazione più accreditata ovvero Jefferson alla 21, ma al momento della chiamata… sorpresa “Jalen Reagor”.  Devo essere sincero, appena ho sentito questa chiamata sono rimasto perplesso, perché proprio non me l’aspettavo, se non Jefferson al limite avrei pensato a Higgins o Mims, ma a Reagor non l’avevo proprio considerato. Nonostante ciò, a mente lucida e guardando un po’ di giocate di Reagor mi sono ricreduto, ed ho grandi aspettative in lui.

Se il primo round mi ha lasciato perplesso, il secondo proprio mi ha spiazzato, e sul momento devo dire mi ha fatto anche arrabbiare, perché mai e poi mai avrei pensato a Jalen Hurts, un QB alla nostra seconda pick, con addirittura Mims ancora disponibile.  Riflettendoci bene però possiamo capire che la società sia preoccupata dalla continuità di Wentz che sembra non riuscire a concludere una stagione senza infortunarsi, e soprattutto dal fatto che dalla scorsa stagione non abbiamo più un backup QB solido e pronto a subentrare nel momento del bisogno, come lo è stato Foles nella stagione del SB e in quella successiva, assenza che abbiamo pagato cara quest’anno perdendo il Wild Card Game quando Wentz uscì infortunato.

Dopo le prime due scelte, che sul momento non mi avevano convinto, tutto è andato per il meglio, a partire da Devion Taylor, ottimo LB scelto al terzo round, fino ad arrivare all’ultimo giorno di draft che secondo me, fra i tre giorni, è stato quello gestito al meglio, sia per i giocatori scelti ma anche per la scelta di fare numerose trade down. Le due scelte di cui sono stato più contento del terzo giorno sono state quella di K’von Wallace che reputo un’ottima safety per tentare di sostituire Jenkins e l’affare Marquise Goodwin più la 210 in cambio della 190.

Chi pensi sarà il rookie fra quelli da voi selezionati e/o il giovane già nel vostro roster che avrà il maggior impatto in termini di presenze e miglioramento di reperto?

Dopo il notevole impatto che ha avuto Miles Sanders, rb rookie della scorsa stagione, in seguito a questo draft ho grandi aspettative su due giocatori: Jalen Reagor, ricevitore giovane che deve ricoprire un ruolo in cui la scorsa stagione abbiamo avuto notevoli problemi, e un altro rookie in cui nutro fiducia, K’von Wallace, safety da Clemson che deve cercare sostituire Malcolm Jenkins.

Analizzando il vostro roster quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza? Anche se è molto presto per sbilanciarsi, puoi farci una previsione di record e piazzamento per il prossimo anno?

Devo dire che in seguito a questo draft e all’acquisizione di Coleman, Slay e Parks il roster mi sembra essere abbastanza completo, sperando quest’anno di essere più fortunati sotto l’aspetto degli infortuni.

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Detto questo, per la prossima stagione sono fiducioso, anche se abbiamo un calendario difficile (non so se sia un bene che io sia fiducioso dato che anche l’anno scorso avevo pronosticato un 13-3 e diciamo che non è andata proprio così bene). Come dicevo poco fa, il calendario non è dei migliori: Ravens, Seahawks, Rams, Saints in casa, Green Bay e San Francisco in trasferta, più il solito doppio scontro con i Cowboys che quest’anno mi preoccupa particolarmente visto l’ottimo draft fatto da Dallas, e oltre a questi difficili scontri di cui mi auguro di vincerne almeno qualcuno, ci sono diverse partite più abbordabili sulla carta come Giants, Redskins, Browns e Cardinals.

Dopo questa piccola analisi, la mia previsione è 10-6, e almeno divisional, poi chissà… sognare non costa nulla…

Grazie mille per questo spazio, buon football a tutti, ma soprattutto…

FLY EAGLES FLY

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e per l’approfondimento che ci hai regalato sulla tua squadra del cuore, mi raccomando continua in chat a regalarci spunti di riflessione da chi vede le cose dal punto di vista dell’insider.

Intervista a cura di Giorgio Prunotto e Carlo Giustozzi

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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