[NFL] Week 1: Giù il cappello per i Boys (New York Giants vs Dallas Cowboys 17-35)

La stagione numero 100 della NFL non poteva iniziare che con l’ennesimo capitolo di una delle saghe più gloriose della storia del football: Giants vs Cowboys. Due franchigie che hanno fatto la storia di questo sport e che stanno cercando di riconquistare la fortuna passata, trovandosi però a step differenti del percorso.

I Cowboys non vincono un Super Bowl dal 1996, tuttavia negli ultimi 3 anni si sono aggiudicati 2 volte la propria divisione, la NFC East; la scorsa stagione sono tornati ai playoff vincendo il Wildcard Round in casa contro i Seattle Seahawks e perdendo in trasferta contro i futuri finalisti Los Angeles Rams. Il loro è un roster giovane e pieno di talento, basti ricordare Dak Prescott, Ezekiel Elliott, Amari Cooper in attacco e DeMarcus Lawrence, Leighton Vander Esch, Jaylon Smith e Byron Jones in difesa. Tutto questo talento in una sola squadra, all’interno di una lega con un salary cap severo come la NFL vuol dire che però non tutti potranno essere pagati, lo sono già stati Lawrence e recentemente “Zeke” che è diventato il runningback più pagato della lega, prossimi sono Cooper e Dak, vediamo che scelte prenderà la dirigenza. Di sicuro i tifosi di Dallas possono stare tranquilli, negli ultimi draft e con l’acquisizione di Amari Cooper la scorsa stagione, il board dei Cowboys ha dimostrato di sapersi muovere, domenica in campo c’erano 6 titolari provenienti “solo” dal draft 2016.

Quanto ai Giants, si può pensare che il “rebuilding” sia realmente partito da questa stagione, dopo aver ammesso la caducità di Eli Manning prendendo un quarterback al primo giro, vittima di fin troppa ira da parte dei tifosi Giants e di prese in giro da addetti ai lavori e tifosi avversari, ancora prima di ricevere uno snap. In aggiunta hanno ceduto una “diva” come OBJ che nello spogliatoio di una squadra in difficoltà come i Giants aveva dimostrato essere dinamite, ottenendone in cambio due 1st round pick (investiti nel defensive tackle da Clemson, Dexter Lawrence, e il cornernback da Georgia De’Andre Baker) e la safety Jabril Peppers; dai Browns hanno poi anche ricevuto una delle migliori guardie della lega in Kevin Zeitler. Questa potrebbe essere l’ultima stagione di Eli, tanto caro alla proprietà, staremo a vedere se poi anche la fase seguente della franchigia della Grande Mela sarà affidata alla guida di Pat Shurmur, finora poco convincente, ma pur sempre con a disposizione non uno dei migliori materiali umani.

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Cronaca

Di per sé il primo possesso Giants è da record, Saquon Barkley, dopo aver ricevuto su passaggio la football, esegue un fumble per la prima volta nella sua carriera NFL, per sua fortuna recuperato dal compagno Penny; l’azione dopo però fa capire perché è nella top 3 dei migliori runningback in circolazione(ciascuno lo posizioni dove preferisce sul podio), si incunea nel buco aperto da un lato da Evan Engram, Nate Solder e Will Hernandez, e dall’altro da Cody Latimer, che di mestiere fa il ricevitore e dunque bloccare non è il suo fondamentale numero uno, andando per 59 yard. Arrivati in red zone il play-calling dei Giants sfrutta il timore della difesa dei Cowboys per le corse di Barkley giocandosi un play action, il reparto di Dallas vede già la corsa di Saquon lasciando libero Evan Engram sulla sinistra, che va a ricevere comodamente il passaggio di Eli. 7-0

Dallas però non fatica a rispondere, con un drive in cui a sorpresa si vede già in campo Zeke Elliott, aggregatosi da pochi giorni alla squadra dopo aver mantenuto la sua assenza dalle attività di gruppo della squadra per pressare la franchigia a offrirgli un lauto rinnovo.
Nel secondo drive Dak si toglie la ruggine e inizia a scandagliare con maggior tranquillità il campo, senza fissarsi sul suo ricevitore numero 1, Amari Cooper, così a fare le prime catch sono oltre a Zeke, il neo reintegrato Jason Witten, Gallup, Cobb e Jarwin. Proprio quest’ultimo riceve un passaggio da 28 yard su una situazione che si ripeterà diverse volte nella partita, purtoppo e per colpa dei Giants, nessuna delle due safety alte chiude, e nessun linebacker si abbassa in copertura, anzi, accennano un blitz, lasciando la seam route(una traccia verticale) aperta. 7-7

giants cowboys bethea elliott

Nel successivo possesso Cowboys si distingue un’eccellente combinazione tra Prescott e Gallup per 36 yard, il quarterback ex Mississipi State esegue un precisissimo lancio a campanile oltre le spalle del suo ricevitore Gallup, che da par suo è stato efficace nel battere alla linea di scrimmage il cornerback su di lui, il rookie Deandre Baker ed eseguire la presa sulla sideline. Vicini alla end zone Giants si verifica poi una situazione simile a quella sfruttata dalla squadra di Shurmur in precedenza, la difesa teme la corsa di Elliott e si butta sull’interno per intasare gli spazi al runningback, Prescott la tiene e lancia a Witten che indisturbato entra in end zone. 7-14
Con un drive produttivo e costante i Cowboys tornano a bussare alla red zone avversaria, dalle 21 Prescott lancia un’altra meraviglia nell’angolo sinistro della end zone dove ancora una volta il corner dei Giants Baker è stato battuto in 1 contro 1, questa volta da Amari Cooper. 7-21

Al ritorno dagli spogliatoi i Giants trovano uno dei loro big play con cui l’attacco non ha del tutto sfigurato, Manning passa profondo a destra, forse leggermente corto, fatto sta che Latimer deve piegarsi afferrando la palla con una mano e l’aiuto del corpo, oltre il cornerback Awuzie, non posizionato male in copertura. Altro highlight del drive la presa di Fowler trascinando i piedi e appoggiando anche il ginocchio, giusto per essere sicuri, sulla sideline, che converte una situazione di 4th & 8. I Giants da questo drive però non otterranno altro che un field goal da 28 yard che Rosas trasforma. 10-21

I Cowboys nell’insieme sono nettamente superiori e lo dimostrano il possesso seguente; ennesima imprecisione dei defensive back Giants, delle due safety, una(Jabril Peppers) si allarga a sinistra in appoggio al corner, l’altra (il veterano Antoine Bethea) invece che tenere la copertura a zona della parte centrale del campo si abbassa fino a quasi la linea di scrimmage per prendere Cooper, che però non è né un tight end né l’ultimo dei wide receiver, infatti corre una traccia centrale ottenendo separazione dall’uomo in copertura e portando ai suoi 45 yard. Due giochi dopo le safety la ricombinano, si allargano eccessivamente lasciando una prateria centrale che diventa territorio di conquista da parte di Randall Cobb, che non si può pretendere venga coperto da un linebacker in generale, soprattutto su una traccia così lunga dove la sua velocità uccide, fatto sta che il ricevitore ex Green Bay riceve per 25 yard e un touchdown. 10-28

A questo punto la partita appare già finita, ma ai Giants rimane una piccolissima speranza, rinvigorita da un’azione che ha ricordato Eli nella sua golden age: evita con una piroetta la pressione di Armstrong mantenendo l’equilibrio lanciando poi una freccia da 22 yard per Latimer. New York si riduce a un 4th & 1 sulle 9 avversarie, devono convertire e ottenere un touchdown per restare a galla, si giocano un play action bootleg, nel quale il quarterback esce dalla tasca, in questo frangente Manning non si fida del lancio per il suo ricevitore Sterling Shepard nella end zone e viene braccato da Leighton Vander Esch e DeMarcus Lawrence, il quale causa una fumble e la ricopre anche.

Il drive successivo dei “boys” sancisce la fine dei Giants, almeno per questa partita, Prescott trova Gallup all’interno, ancora perso da Baker, ma la cosa più sconcertante è l’incapacità degli altri difensori nei paraggi di eseguire un tackle, tanto che il ricevitore al secondo anno da Colorado State va per 62 yard. Mancava solo lui nella serata perfetta di Dallas, Zeke sfrutta i blocchi portati dal lato sinistro dell’offensive line e allungandosi raggiunge con la mano destra e la football l’area dell’end zone. 10-35

A questo punto la partita agonisticamente è finita, i Cowboys sostituiscono Elliott, evidentemente non al top della forma da un punto di vista fisico e di conoscenza del playbook essendosi aggregato al gruppo da pochi giorni, facendo correre il rookie da Memphis Pollard, e con esso il cronometro.
I Giants trovano comunque il touchdown della bandiera dopo l’ultima corsa di serata di Saquon, anche lui poi rimasto sulla sideline onde evitare futili infortuni, è il backup runningback Gallman che da 2 yard forza la football nella end zone. 17-35

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I Cowboys inseriscono addirittura il quarterback riserva Rush per far scorrere il tempo di gioco; dalla panchina dei Giants invece, fa il suo esordio il 1st round pick da Duke, Daniel Jones, persa per persa almeno il ragazzo prende confidenza con l’ambiente NFL, anche se a quel punto, come detto non subiva la pressione di portare a casa il risultato e giocava con riserve sia con sé in attacco che in parte nella difesa di Dallas. Il rookie lancia qualche passaggio sicuro sulle flat che porta pochi rischi e permette ai ricevitori di uscire dal campo e quindi fermare il cronometro, sperando di giungere in field goal range e aggiungere punti buoni per il morale; su una situazione da 3rd & 4 Jones però non vede compagni liberi e va per lo scramble (la corsa), peccato che sulla sua strada incontri il linebacker al secondo anno da Boise State Leighton Vander Esch, che causa una fumble, recuperata dal corner Awuzie.

Considerazioni

Il risultato non può stupire, New York è una squadra in piena ricostruzione, hanno cambiato 2/5 della linea offensiva, tutta la parte destra, dove Patrick Omameh e Ereck Flowers, starter in week 1 di un anno fa, sono stati sostituiti da Kevin Zeitler e Mike Remmers, c’è il potenziale perché questa linea offra maggiore protezione a Manning o Jones, chiunque dei due sia quarterback sotto il centro, e offra a Saquon ancora più possibilità per correre, sebbene lui abbia già brillato pur con un’offensive line non esattamente al top. I ricevitori non si sono comportati male, Latimer, Shepard e Engram (è tight-end ma eccelle nella ricezione) non saranno considerati top5 nei propri ruoli ma hanno buone basi e spirito di abnegazione, l’ideale sarebbe un ricevitore elite più sul modello Julio Jones, silenzioso e prodigo per i compagni, che su quello OBJ e AB, dive vere e pure. Manning ha avuto serate peggiori, 30/44 per 406 yard e 1 TD, talvolta sembra gli sia mancata fiducia, come nel caso della fumble causata da Lawrence, il quale ha raggiunto Eli proprio perché questo non si è fidato a lanciare per Shepard in end zone, sebbene vi fosse una finestra per fare ciò. Da limare anche la conversione delle situazioni di terzo down: 2/11 Giants contro i 6/10 Cowboys.

giants cowboys barkley lawrence

Difesa in blu invece totalmente da rivedere, zero pressione sul quarterback, hanno saputo limitare un Elliott non al 100%, ma nella copertura dei passaggi insufficienti è dir poco, detto degli errori delle safety in occasione di 2 touchdown di Dallas, anche i corner Baker e Hamilton hanno sfigurato, il primo bruciato in due occasioni per grandi guadagni e in una terza per un TD, il secondo, invece, in una certa fase della partita veniva volutamente cercato da Prescott perché palesemente in stato confusionale.

Non è stato tutto demerito della difesa Giants, sia chiaro, la offense dei Cowboys è apparsa molto più sicura e vivace della scorsa stagione, merito di un offseason in più con Amari Cooper e un nuovo offensive coordinator, Kellen Moore: pre snap i Cowboys hanno proposto molto movimento, si son cercati diversi target nel passaggio, dunque una offense né Zeke-dipendente né Cooper-centrica con combinazioni particolari, come ad esempio mandare il fullback Olawale in una wheel route sulla sideline(una traccia in cui il runningback esce dal backfield e poi corre verticalmente per il campo). Tutto ciò ha contribuito alla partita perfetta di Dak: 25/32 per 405 yard 4 TD e 0 turnover.

La difesa dei Cowboys non ha annientato Saquon (chi ne sarebbe in grado d’altra parte) ma ha messo comunque Manning sotto costante pressione e si è guadagnata 2 turnover recuperando altrettante fumble delle 3 causate. Anche questo ha fatto la differenza in un match in cui le yard totali di squadra non differiscono clamorosamente (NYG 470, DAL 494).
Sarà importante vedere questi Cowboys contro avversari più probanti, di sicuro quelli di ieri sera sono apparsi con pochi reparti deboli e molto solidi. I Giants devono essere umili e pragmatici nel guardare alla propria squadra, far fruttare la stagione per porre le basi ai fini di un futuro più limpido, sfruttando Eli finchè è possibile per impartire conoscenze al giovane Jones e far sbocciare qualche gemma, sapendo poi muoversi nel successivo draft e free agency.

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