[NFL] Week 3: Rams inarrestabili, Browns poco concreti (Los Angeles Rams vs Cleveland Browns 20-13)

Nel Sunday Night Football di week 3 arriva la conferma che i Los Angeles Rams, dopo aver perso l’ultimo Super Bowl, vogliono riprovarci e non cedono un centimetro. Cleveland invece si dovrebbe seriamente riallineare in particolar modo davanti.

Mayfield tenta di riprendere le chiavi di casa dopo averle perse nella prima settimana di football contro Tennessee, il giovane QB lavora i lanci lateralmente e troppo spesso sul lato destro del campo diventando in qualche modo prevedibile. La manovra obbliga Chubb a lavorare sulle corse ed il running back si comporta piuttosto bene anche se Aaron Donald gli sbarra la strada.
I primi punti dell’incontro li segna Greg Zuerlein su field goal dalle 53 yard; i Browns caricano ma l’azione viene interrotta a pochi passi dalla end-zone per merito di una imponente difesa degli arieti californiani. Browns che si accontentano di un field goal che Austin Seibert non sbaglia. La prima fase della partita è sulla difensiva e non succede molto a parte il sack di Larry Ogunjobi su Goff. LA perde un challenge per la chiamata di una offensive pass-interference  inesistente forse lanciata con troppa fretta.
Zuerlein sbaglia un field goal dalle 48 mentre a pochi secondi dalla fine, la testa dei Rams va negli spogliatoi prima delle gambe e uno svarione d’attacco crea il fumble forzato a spese di Goff: i Browns (sempre bravi in difesa) non approfittano del possesso e si accontentano dei 3 punti. Half time sul 6-3 per i padroni di casa.

Alla ripresa Goff, forse spronato da Sean McVay, si sveglia ed incomincia a far girare il suo plotone di ricevitori ruotando bene i lanci. Il risultato è un touchdown di Kupp su ricezione che porta per la prima volta in stagione i piedi in end-zone.

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La risposta di Cleveland non tarda ad arrivare e prima viene annullato un TD a Chubb, ma nella stessa azione Demetrius Harris (TE 88) riceve sul corto raggio e riporta avanti i Browns.
Goff entra in ritmo, la sua serata finirà con 24/38, 269 yard, 2 TD e 2 intercetti, ma sotto la partita di cartello c’è la firma di Cooper Kupp che si muove bene trovandosi di nuovo a touchdown, questa volta indisturbato. La difesa Browns chiama la giocata sbagliata trasformando il campo in una prateria deserta.
A questo punto Mayfield si trova a dover fare gli straordinari, e qui c’è un gravissimo errore di Todd Monken che su un 4th and 9 a metà campo decide di mettere palla in mano a Chubb e farlo correre contro un muro. Ecco che arrivano i boo dagli spalti (per l seconda volta in 2 partite) coi tifosi che giustamente non accettano una chiamata simile: Chubb non ha colpe, il resto del coaching staff si. L’errore sul disegno (tra l’altro da uno da cui non te lo aspetti) è un chiaro segnale di cedimento psicologico e dove la mente cede, il corpo segue.

Zuerlein mette un possesso di distanza su Cleveland segnando il suo secondo field goal (20-13 Rams), e quando i Browns ripartono prima Donald e poi Matthews aggrediscono Mayfield con una combo-sack nello stesso drive che la dice lunga sull’organizzazione offensiva di Cleveland.
Nel momento in cui la partita sembra archiviata però, una deviazione su lancio di Goff finisce nelle mani di Juston Burris che regala un’ultima chance ai Browns.
Donald commette un fallo e aiuta i Browns ad avanzare ma la shotgun formation di Baker Mayfield (davvero poco lucido) si inchioda sul quarto tentativo intercettato dal solito John Johnson III.

Per Los Angeles terza vittoria in altrettante partite, la strada è quella giusta ed il team lavora bene di squadra arginando le difficoltà fisiche di Gurley che non recita più il ruolo di protagonista e trascinatore; Kupp 11 ricezioni per 102 yard e 2 TD, mentre l’altra freccia californiana Brandin Cooks ne riceve 8 e corre per 112.

Sulla sponda Browns c’è molto da dire: difesa e attacco non sono in sinergia, la stessa cosa succede in molti altri team NFL attualmente, solo che non tutti dispongono di prime scelte assolute o di mani preziose come quelle di Odell Beckham Jr. che fa la voce grossa coi poveri Jets, ma contro un team consistente e solido registra una prestazione impalpabile da 56 yard. Mayfield non ha le idee chiare e i suoi allenatori non lo aiutano.

Che la sfida vittoriosa di New York fosse condizionata dalla prestazione di un team allo sbaraglio guidato da un coach perso nel nulla come Adam Gase era abbastanza chiaro: ieri sera nessuno si aspettava di vedere i Browns dominare la corazzata Rams, ma nemmeno di vedere un team che non sa proprio dove andare a sbattere la testa. Sulla difesa niente da dire se non che giocano bene ma sono soli.
Un piccolo dubbio sulla sudditanza psicologia nel giocare in casa si fa spazio perchè Mayfield ha giocato due partite sul suolo amico da piena insufficienza in pagella.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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