NFL Preview 2018: Pittsburgh Steelers

Ormai da quattro stagioni a questa parte, gli Steelers arrivano puntuali all’appuntamento con i playoff. In particolare, però, dopo tre annate poco oltre le dieci vittorie, Pittsburgh si è esaltata nel 2017, collezionando la bellezza di 13 successi e appena 3 sconfitte, delle quali una incredibile in overtime contro i Bears, una nettissima contro i Jaguars e una in volata contro i Patriots, poi finalisti perdenti al Super Bowl.

Proprio Jacksonville, dopo che gli Steelers hanno “saltato” il Wild Card Game, è stata mortifera e ha inflitto una clamorosa seconda sconfitta ai padroni di casa dell’Heinz Field. Ancora una volta nulla da fare, dunque, nella corsa al Lombardi Trophy, che manca ormai da dieci anni a una delle squadre più forti nel passato recente in NFL.

OFFENSE

Roethlisberger Steelers Packers

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Devastante, straripante l’attacco degli Steelers di questi ultimi anni. Ben Roethlisberger ha salutato la scorsa stagione con 5 touchdown pass contro l’incredibile difesa di Jacksonville, uniti ai 28 con 4.251 yard della regular season. Nonostante Big Ben prometta di rimandare il ritiro di almeno tre stagioni, Pittsburgh ha estratto Mason Rudolph dal cilindro del Draft, con la scelta numero 76. Decisione oculata, per un prospetto di grande valore. Antonio Brown si è confermato il miglior wide receiver della Lega e ha collezionato 1.665 yard e 11 touchdown in tutto. La vera, enorme sorpresa si chiama JuJu Smith-Schuster, straordinario rookie da 917 yard e 7 touchdown. A completare il reparto dei ricevitori non sarà più Martavis Bryant, trasferitosi in estate ai Raiders, bensì James Washington, scelta numero 60 al Draft, che ha l’atletismo e il talento per essere decisivo fin da subito. A loro si aggiungono il buon Eli Rogers e l’ottima coppia di tight-end composta da Vance McDonald e Jesse James, autori insieme di 560 yard e 4 touchdown nella scorsa stagione.

Il più grande nodo da risolvere resta quello legato a Le’Veon Bell. Impossibile discutere un runningback da 1.946 yard from scrimmage, con 14 touchdown compresi nel prezzo. In attesa del richiesto rinnovo di contratto, però, Bell porta avanti il proprio holdout e potrebbe presentarsi soltanto per l’avvio della Week 1 come successo un anno fa. Con il rischio di averlo a mezzo servizio finché non ritrovi la forma fisica consona a un runningback del suo livello. Se così non dovesse essere, a James Conner, 144 yard senza touchdown nel proprio anno da rookie, Fitzgerald Toussaint e Stevan Ridley l’arduo compito di sostiturlo. Offensive line senza scossoni, potenzialmente ancora tra le migliori nella Lega.

DEFENSE

Pittsburgh Steelers

La difesa non è stata e non è al livello del reparto offensivo. Soprattutto perché gli Steelers hanno fallito la missione principale di questa scorsa offseason: sostituire Ryan Shazier. Dopo il gravissimo infortunio di dicembre, Pittsburgh ha sofferto tremendamente la sua assenza, tanto in termini di leadership quanto nel contenere le corse avversarie, come dimostrato contro Leonard Fournette nei playoff. In linea, il terzetto composto da Cameron Heyward, 12 sack nella scorsa stagione, Javon Hargrave e Stephon Tuitt resta intoccabile. Alle loro spalle un Vince Willians da 89 tackle e 8 sack guida il giovane e devastante duo composto da Bud Dupree e dal sorprendente rookie T.J. Watt, autori insieme di ben 13 sack e 12 tackle for loss. Qualità e futuribilità da vendere, dunque, per Pittsburgh, che però non riesce a risultare completa e affidabile senza Shazier nello spot rimasto libero. Jon Bostic ha vissuto una carriera fin qui deludente e senza certezze nelle sei stagioni fin qui in NFL, mentre affidarsi a Tyler Matakevich, scelta senza pretese al settimo giro del Draft nel 2016, appare quantomeno un azzardo.

La secondaria è stata rinforzata con l’arrivo di Morgan Burnett come safety al fianco di Sean Davis, autore di 8 pass deflected e 3 intercetti l’anno scorso. Artie Burns e Joe Haden rappresentano una coppia di cornerback affidabile, ma non particolarmente produttiva nella stagione appena trascorsa. Fortuna che c’è il sorprendente undrafted Mike Hilton, 64 tackle, 4 sack, 6 tackle for loss, 6 pass deflected e 2 intercetti in una stagione da rookie ben oltre le aspettative. A loro si aggiunge la scelta numero 28 al Draft, Terrell Edmunds. Safety da secondo giro, può ribaltare il pronostico della vigilia con forza fisica e carattere, così da far ricredere chi dava Justin Reid come scelta migliore per gli Steelers.

COACHING STAFF

mike tomlin steelers

In dieci stagioni agli Steelers, Mike Tomlin ha tenuto costantemente la franchigia tra le migliori nel panorama NFL. Con un record di 103-57 in regular season ha la miglior percentuale (64.4%) e ha raggiunto quota 100 vittorie nel minor numero di partite (157) nella storia della franchigia. Dopo il titolo vinto nel 2008 contro i Cardinals, però, è atteso a un nuovo viaggio fino al Super Bowl per legittimare quattro annate consecutive con almeno dieci vittorie in regular season.

Dopo il mancato rinnovo a Pittsburgh, l’offensive coordinator Todd Haley è volato a Cleveland e la franchigia ha promosso Randy Fichtner nel ruolo, mantenendolo anche a coach dei quarterback, figura che riveste fin dal 2010. Alla prima esperienza di questo livello, Fichtner non può considerarsi però un novizio, visto e considerato che lavora stabilmente nel reparto guidato da Roethlisberger fin dal 2007. Lo stesso vale per Keith Butler, dal 2003 coach dei linebacker per gli Steelers e dal 2015 promosso a defensive coordinator. In queste ultime tre stagioni, in particolare, il suo reparto è sempre stato nella metà di testa del computo NFL.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Il guerriero Tomlin guida una squadra con ambizioni da Super Bowl. Il nodo Bell continua a tenere in ansia il reparto offensivo migliore, con lui presente, al momento in NFL. Difesa con qualche lacuna e alla ricerca di un vero leader senza Harrison e Shazier.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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