NFL Preview 2022: Dallas Cowboys

Nuova stagione, solite, grandi aspettative per i Dallas Cowboys che, almeno secondo il presidentissimo Jerry Jones, saranno nuovamente in lizza per tornare al Super Bowl, che gli uomini con la stella sul casco non disputano dal 1995. Negli ultimi 25 anni però i texani hanno vinto la miseria di tre gare di playoff e, onestamente, in questa offseason, i Cowboys sembrano aver fatto un passo indietro a livello di talento rispetto al 2021.   

OFFENSE

La scorsa stagione, dopo un 2020 perso quasi interamente per un grave infortunio, Dak Prescott ha trascinato un attacco risultato il migliore per yard guadagnate e per punti segnati. Il problema è che nel torneo che andrà ad iniziare a settembre il cast attorno a Prescott si è sicuramente indebolito poichè in offseason Dallas ha salutato l’ex receiver n°1 Amari Cooper e quel Cedrick Wilson che dopo due stagioni anonime aveva disputato un 2021 assolutamente solido.  L’addio a Cooper ha lasciato come receiver principali CeeDee Lamb e un Michael Gallup che però perderà l’avvio della stagione dopo l’infortuno al ginocchio patito verso la fine della regular season 2021 contro Arizona. Per cercare di ovviare alle partenze sono arrivati James Washington dagli Steelers e Jalen Tolbert scelto al terzo giro dei draft. Washington è giocatore solido ma non è certo Cooper e, oltre a tutto, salterà almeno il primo mese di campionato dopo essersi rotto un piede all’inizio del training camp. Tolbert è invece atleta temibile sul profondo e sarà gettato nella mischia prima di quando il coaching staff avrebbe probabilmente voluto. Noah Brown, Simi Fehoko e T.J.Vasher potrebbero trarre vantaggio da questa situazione precaria ma il secondo è stato poco più di un fantasma nel suo campionato di esordio e Vasher ha passato tutta la sua prima stagione in NFL in injured list. Un aiuto per Prescott dovrebbe invece arrivare dal tight end Dalton Schultz, che nel 2021 ha confermato di essere giocatore di sicuro affidamento, e dai due running back Zeke Elliott e Tony Pollard. Elliot ha al suo attivo più ricezioni (47 contro 39) ma Pollard nello scorso campionato è stato il runner più gettonato dell’intera NFL quando è stato posizionato nello slot o largo sulla LOS. Sulla carta il running game dei Cowboys rimane assolutamente temibile grazie alla coppia Elliott-Pollard, ma questo potrebbe essere l’anno in cui la differenza a livello di utilizzo fra i due potrebbe assottigliarsi. Elliott ha iniziato alla grande il 2021 con oltre 104 yard di media nelle prime sei gare, poi dalla week 7 il suo rendimento è calato, complice un problema al legamento crociato posteriore del ginocchio destro. La sua presenza in campo non è mai venuta meno (solo Harris degli Steelers ha accumulato più snap fra i runner) ma va tenuto conto che il numero 21 è un eccellente bloccatore, elemento da non sottovalutare visti i problemi in linea offensiva. Pollard ha invece visto il suo utilizzo crescere di anno in anno, nel 2021 ha corso ad una notevolissima media a portata (5,5 yard) e il coaching staff ha già dichiarato che cercherà di incrementare ulteriormente il suo coinvolgimento nell’attacco.

E anche in una linea offensiva che nella passata annata ha visto il suo rendimento peggiorare a mano a mano che la stagione progrediva, i punti interrogativi non mancano: persi Connor Williams e La’el Collins, i Cowboys faranno affidamento sul solito, grandissimo Zack Martin come guardia destra e sul tackle Tyron Smith. Quest’ultimo non è più il giocatore formidabile di qualche anno fa, ma quando è in campo la sua presenza si fa ancora sentire, anche se l’ex USC non gioca una stagione intera dal 2015 e nelle ultime due annate ha disputato appena 13 gare. Centro sarà il confermato Tyler Biadasz che nel 2021 ha fatto un po’ meglio ma rimane sicuramente atleta sospetto, mentre il resto della linea sarà completato dal tackle di destra Terence Steele giocatore che fatica nel contenimento della pass rush (problema non da poco per un tackle), e dal rookie Tyler Smith, la prima scelta dei Cowboys del 2022, il cui futuro sarà come left tackle ma che esordirà fra i pro come guardia sinistra.

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DEFENSE

Anche nel 2021 la difesa dei Cowboys ha faticato contro la corsa, e questo sarà uno dei principali problemi che il defensive coordinator Dan Quinn dovrà risolvere. In mezzo alla linea dovrebbero giocare Neville Gallimore e Osa Odighizuwa: il primo ha disputato appena 5 match nel 2021 per un problema al gomito, mentre il secondo, autore in stagione di due sack e 11 hit, è stato fra le sorprese in positivo dello scorso campionato. Carlos Watkins, discreto lo scorso anno, Quinton Bohanna, il rookie John Ridgeway e Trysten Hill si contenderanno gli altri posti a roster per i defensive tackle con quest’ultimo che, in caso di rendimento negativo, potrebbe essere il primo a far le valigie. Sull’esterno i Cowboys erano convinti di poter confermare la combinazione Lawrence e Randy Gregory, ma quest’ultimo, dopo la migliore stagione della sua carriera, si è irritato per alcune clausole contenute nel contratto di rinnovo e si è accasato a Denver. Da Atlanta è così arrivato Dante Fowler, uno che i sack li ha sempre fatti (36 in 6 anni di carriera) ma che sulla corsa non è certo un fenomeno. DeMarcus Lawrence, che ha saltato buona parte della stagione 2021 per la rottura del piede, non è più il giocatore dominante di qualche stagione fa, ma rimane sicuramente un brutto cliente per gli attacchi avversari. Della rotazione degli end faranno parte anche Dorance Armstrong, autore di 5 sack nel 2021, il rookie Sam Williams più Tarell Basham (leading tackler lo scorso anno fra i defensive linemen) e Chauncey Gholston.

Il linebacker tuttofare Micah Parsons, NFL defensive rookie of the year nel 2021 grazie ai 13 sack e ai 20 tackle for loss, sarà la punta di diamante di una difesa che lo scorso anno ha giocato quasi l’80% degli snap con in campo la nickel defense (5 defensive backs) e raramente usa più di due linebacker. Quinn ha utilizzato Parsons sia come edge rusher che come linebacker puro, e in entrambe le fasi l’ex Penn State è stato devastante. Di fianco a Parsons giocherà quel Leighton Vander Esch che dopo l’infortunio al collo della stagione 2019 non è più riuscito a riguadagnare la forma mostrata nella sua stagione da rookie.  Il resto del parco linebacker dei Cowboys ha alcuni giocatori sicuramente interessanti che però arrivano tutti con problemi di infortuni alle spalle.  Pochi giorni fa la dirigenza texana ha messo sotto contratto Anthony Barr, convocato quattro volte al Pro Bowl quando vestiva la casacca dei Vikings. Nel 2021 Barr ha messo a segno 3 intercetti ma nelle ultime due annate l’ex Minnesota ha disputato appena 13 partite. Barr dovrebbe far rifiatare Parsons (i due hanno caratteristiche simili) e magari far da chioccia alla coppia Jabril Cox e Damone Clark. Quest’ultimo, rookie reduce da una delicata operazione alla schiena, probabilmente inizierà la stagione sulla lista infortunati ma potrebbe prendere il posto di Vander Esch nel 2023.

Il secondario è solido ma nel 2021 ha concesso decisamente troppi big play. Leader del gruppo sarà il cornerback Trevon Diggs che nella scorsa stagione ha interpretato alla perfezione i ruoli del dottor Jekyll e mister Hyde, dato che ha eguagliato il record di Everson Walls per numero di intercetti in una stagione per i Cowboys con 11 ma ha anche concesso oltre 1000 yards in copertura. Il solido Anthony Brown partirà opposto a Diggs, ma i Cowboys hanno a roster anche l’interessante Kelvin Joseph che dopo un’estate tribolata per guai con la giustizia dovrebbe essere pienamente utilizzabile. Nickel cornerback è il confermato ma incostante Jourdan Lewis. Jayron Kearse e Malik Hooker saranno invece le due safety titolari, con il primo che spesso è utilizzato da Quinn in un ruolo ibrido safety/linebacker. L’ex Colt Hooker era partito come terza safety nel 2021 ma nel corso della stagione ha superato nelle gerarchie Donovan Wilson e le cose non dovrebbero cambiare anche nella stagione imminente.

SPECIAL TEAM

Il confermatissimo punter Bryan Anger è reduce da un 2021 da Pro Bowl ma il kicking game è davvero un punto interrogativo dopo il taglio di Zuerlein. La battaglia nel training camp fra Jonathan Garibay e Lirim Hajrullahu è stata finora da film dell’orrore e non è escluso che Dallas cerchi una nuova soluzione esterna prima dell’avvio della stagione      

COACHING STAFF

Il vulcanico presidente Jerry Jones ha dimostrato notevole pazienza con i suoi coach in questi anni, ma per il trio Mike McCarthy, Kellen Moore e Dan Quinn il 2022 sarà l’anno della verità. McCarthy era stato ingaggiato per far fare finalmente a Dallas il salto di qualità nei playoff, ma l’esito della post season 2021 non è stato diverso da quelli dei Cowboys targati Jason Garrett. L’offensive coordinator Kellen Moore ha vissuto un 2021 in chiaroscuro: vero il suo reparto è stato il migliore della NFL a fine stagione, ma nella seconda metà del campionato è andato calando vistosamente senza che Moore, accusato tra l’altro di essere troppo prevedibile, trovasse il modo di invertire la rotta. Quinn ha invece fatto meglio del disastroso Mike Nolan, ma il suo secondario ha concesso troppe yard e anche lui è chiamato a far voltar pagina al suo reparto.  

Record previsto: 11-6

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Cowboys sembrano nuovamente i favoriti per vincere la NFC East (ma occhio ai rinforzati Eagles) però, soprattutto in attacco, la squadra è più debole rispetto al 2021 e dubito che possa far meglio della passata stagione.

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