Attenti a quei due (Atlanta Falcons vs Tampa Bay Buccaneers 25-48)

Dopo l’esordio contro i Cowboys non così esaltante e risolto solo nel finale, grazie anche agli errori altrui (un FG e un extra point falliti) dai campioni in carica ci si attendeva una prestazione di valore contro i Falcons usciti malconci e perdenti dalla partita casalinga contro gli Eagles.

Il punteggio finale sembra parlare di una vittoria facile per i Bucs, ma la partita è vissuta su fasi alterne, con Tampa che si è portata sul 28-10, frutto di una prestazione ancora una volta eccezionale di Tom Brady, capace di lanciare Gronkowski ed Evans per 2 TD in ricezione ciascuno.
Pratica archiviata? Niente affatto!

Atlanta si è riportata a contatto con 2 TD di Ryan per i suoi ricevitori Ridley e Patterson, fino al 28 a 25. I Buccaneers hanno giocato un quarto quarto esemplare, con un altro TD ricevuto da Godwin e da 2 intercetti riportati in endzone dalla safety Edwards, per sigillare il punteggio finale. Anche le statistiche finali danno un’immagine di una partita molto più combattuta e tirata, con la grande differenza nella battaglia dei turnover, vinta 3 a 1 dalla franchigia della Florida.

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Dopo la rapida cronaca veniamo ad un’analisi del match.

Per Tampa resta confermato l’assoluto valore dell’attacco (per i Bucs striscia vincente aperta di 10 partite dalla scorsa stagione) soprattutto nel gioco aereo, dove i vari Evans, (5 ric, 75 yard e 2 TD) Gronkowski (4 ric, 39 yard e 2 TD) e Godwin (4 ric, 62 yard e 1 TD) hanno giocato alla loro altezza; l’elemento che è mancato un po è stato Antonio Brown, come Evans nella prima partita.

La linea offensiva, reduce da una buona prestazione contro Dallas, ha concesso 3 sack e si sa quanto sia decisivo il fatto che Brady possa giocare in tranquillità, senza eccessiva pressione della difesa avversaria. Il gioco su terra è ancora poco decisivo, con Jones e Fournette a dividersi le portate, anche se l’ex Jaguars sembra quello più in forma.

Brady continua a riscrivere il libro dei record e anche la partita contro i Falcons ha dato ampia dimostrazione che il QB 44enne ha ancora benzina nel serbatoio e soprattutto voglia di vincere; nella settimana del match non ha negato la possibilità di poter continuare a giocare fino alla soglia dei 50 anni, staremo a vedere….

La difesa, come nella partita precedente, sembra doversi togliere ancora un po’ di ruggine dal offseason, sembrano esserci delle pause preoccupanti che potrebbero causare danni peggiori contro avversari più attrezzati e preparati. Soprattutto il backfield difensivo, orfano dell’infortunato Sean Murphy-Bunting (fuori per un tempo imprecisato) ha dato qualche preoccupante segnale, ben lontano dalle prestazioni degli ultimi playoff. Solo quando Mike Edwards ha coperto il ruolo di nickel al posto di Cockrell la difesa ha alzato il proprio livello di gioco e non è un caso che lo stesso Edwards sia l’autore di 2 TD su intercetto che hanno creato il solco decisivo tra le due squadre. Il front seven ha messo più volte sotto pressione Ryan, ma ha prodotto un solo sack sul QB dei Falcons.

Sicuramente un aspetto su cui dovrà lavorare Arians e l’intero coaching staff sarà ridurre le penalità (oggi 9 per 83 yard) che in partite più serrate possono far pendere l’ago della bilancia per gli avversari.

Gli Atlanta Falcons si sono dimostrati squadra migliore della prestazione contro gli Eagles all’esordio stagionale. A livello statistico sono stati all’altezza dei campioni dell’ultimo Super Bowl, anche se i 2 intercetti ritornati in TD pesano tantissimo. Ryan, nonostante la pressione della difesa di Tampa ha guidato i suoi con una prestazione da 300 yard e 2 TD. I Falcons possono contare su ottime individualità nel reparto offensivo, con i ricevitori Ridley e Patterson e il TE rookie Kyle Pitts, ottima risorsa per il futuro della franchigia della Georgia.
Anche Atlanta non ha un gioco di corsa adeguato, che possa alleggerire il compito di Ryan e della linea offensiva che deve proteggerlo, il solo Mike Davis non basta. La difesa è migliorata rispetto al match precedente, tenendo conto che fronteggiava uno degli attacchi più esplosivi della lega sui passaggi e con “troppe” individualità per poter pensare di contenerle tutte, mentre sulle corse è andata decisamente meglio anche per i demeriti dei running back della squadra di casa.

La terza giornata vedrà sia i Buccaneers che i Falcons giocare in trasferta (per i Bucs sarà l’esordio lontano dal Raymond James Stadium)
Tampa giocherà a Los Angeles contro i Rams, in un match che vedrà scontrarsi due favorite per i playoffs per la NFC. La squadra del nuovo QB Stafford ha lo stesso record (2-0) dei Bucs e già l’anno scorso ha battuto il team della Florida a domicilio.
Siamo ancora ad inizio stagione, ma una vittoria contro un avversario diretto per la postseason potrebbe essere molto preziosa e fare morale.

I Falcons faranno visita ai Giants, franchigia che da anni è nei bassifondi della NFL e Atlanta ha dimostrato sul campo di essere sicuramente migliore del suo record attuale, avendo tutte le possibilità di togliere lo 0 dalla casellina delle partite vinte.

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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