Parola agli insider: San Francisco 49ers – Enzo Marrocchino e Mauro Cesari

Benvenuti a questa rubrica che abbiamo rispolverato per dare spazio ai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine. Abbiamo scelto di intervistare veri fan di alcune squadre NFL, indipendentemente dal loro livello di competenza, prendendo in considerazione solo la loro passione.

Ci interessa infatti un punto di vista diverso da quello dei tanti analisti del gioco, noi vogliamo la prospettiva del tifoso che soffre ogni maledetta domenica per la sua squadra. Non ci resta che iniziare con gli ospiti di oggi: Enzo Marrocchino e Mauro Cesari, tifosi dei San Francisco 49ers.

Carlo & Giorgio: Benvenuti! Rompete il ghiaccio presentandovi ai nostri lettori e raccontandoci qualcosa di voi in generale, da quanto seguite il football e soprattutto come siete diventati tifosi della vostra squadra del cuore.

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Enzo: Ciao, mi chiamo Enzo e sono un tifoso dei San Francisco 49ers da così tanto tempo che non saprei neanche quantificarlo, sicuramente più di 25 anni in quanto mi ricordo sia delle sfide perse nei Championship del 1993 e 1994, nonché ovviamente l’ultimo Superbowl vinto nel 1995. Sicuramente avere cominciato a seguire l’NFL in quegli anni, quelli in cui i Niners dominavano per risultati e qualità di gioco ha aiutato la mia scelta. Anche la provenienza italiana di Montana, la città californiana, una delle più belle viste attraverso le immagini dell’epoca, e forse anche la già fede rosso e oro di amici più grandi che seguivano il football ha contribuito ad avvicinarmi e scegliere la città della baia.

Mauro: Ho iniziato a seguire il football americano all’età di circa dieci-dodici anni. Il ricordo è indelebile del primo SB visto, Giants-bills col famoso calcio dei Bills fallito sullo scadere. Vivendo a sud di Milano, più precisamente in provincia di Lodi, ho anche pensato di provare a giocare a football ma poi impegni e quant’altro mi hanno fatto passare l’idea e non sono nemmeno mai riuscito a vedere una partita in Italia.
Ricordo che fin da piccolo seguivo il football anche senza capire bene le regole, però come sport mi è sempre piaciuto appassionandomi non poco. Poi per qualche anno mollai, un po’ perché in Italia si faceva fatica a vederlo in chiaro e poi gli orari erano spesso proibitivi.
Ma poi quando grazie a Sportitalia, Italia2 etc tornò sulle frequenze nazionali decisi di rimettermi a seguirlo, e ricordo sempre una partita in cui mi fece attaccare molto ai 49ers. Fu un Chicago-San Francisco con l’esordio di Colin Kaepernik a dir poco entusiasmante, da lì anziché guardare lo sport senza una squadra precisa a cui voler bene (anche se come dico i Niners mi sono sempre piaciuti come i Giants e i Chargers di Seau) tifai per i rosso-oro e iniziai a seguire anche le pagine sui social riguardanti San Francisco.

Come valutate la Free Agency? Siete rimasti soddisfatti dell’operato del Front Office o avreste preferito delle mosse diverse?

E: Difficile giudicare dei cambiamenti fatti o non fatti di una squadra che ha appena giocato un Super Bowl, sarebbe più facile guardare allo scorso anno quando eravamo la seconda peggiore dell’intera lega.
L’uscita di Buckner era una ipotesi che la fanbase cercava di scacciare ma, con il senno di poi, era l’uomo sacrificabile. Sì, era il più forte tra lui ed Armstead, ma anche quello che avrebbe pagato di più come cessione, in termini di scelte racimolate e in termini di soldi non spesi il prossimo anno quando entreranno in discussione i rinnovi di Kittle e altri. Un tifoso vorrebbe tenere tutti i più forti e fare arrivare quelli ancora più forti, ma ciò non è possibile.
Alla perdita di Sanders si chiedeva un sostituto di nome e di peso, ma la scelta di attorniarsi di comprimari utili al sistema nel 2019 ha pagato, e bene, per cui va dato credito.

M: Al momento in cui scrivo è fresca la notizia del ritiro di Staley e del suo rimpiazzo con Trent Williams. Non c’è che dire: la free agency non è come quella dell’anno scorso ma Lynch dimostra di saperci fare rimpiazzando una pedina fondamentale con il più forte che c’era in giro. Sono dell’idea che vorrei vedere un WR alla Antonio Brown, o anche due, insomma un attacco che intimorisca, ma non si può voler la botte piena e la donna ubriaca, quindi mi accontento della super difesa e speriamo di fare bene con quello che abbiamo in attacco.

Si è concluso da poco il draft più incredibile della storia per il suo svolgimento, questa modalità virtuale è riuscita lo stesso ad emozionarvi? In termini di scelte invece quali squadre pensate si siano mosse meglio e quali peggio?

E: Il draft in questa veste dimessa e domestica è stato quanto meno esotico con tutti i collegamenti casa per casa. Io ho seguito qualcosa della prima sera e della terza, ma da ciò che ho capito dovevano passare ad una gestione che escludesse il Commissioner dopo la prima serata per cercare più dinamismo tra le varie testate ed opinionisti. Come sempre difficile definire dopo pochi giorni chi ha fatto bene in un draft, di certo ci sono team che hanno coperto meglio, per fortuna e per coscienza, posizioni in cui erano più scoperte ed altre che sono andate alla ricerca della pick “esotica”.
Tra quelle che si sono mosse bene vedo Arizona e Miami, tra quelle che secondo me non hanno usato bene le loro pick metto Green Bay.

M: Ho seguito indirettamente il draft, praticamente solo grazie alla chat di Huddle magazine e a Facebook sulle varie pagine. Per le altre, in questo momento ho visto muoversi bene Denver, i Raiders e i Dolphins che vedo molto agguerriti per la prossima stagione. In NFC i Cowboys saranno una gatta da pelare ora che hanno un allenatore e ovviamente, oltre ai Saints, dovremo stare attenti a Tampa e Arizona .

Venendo alle pick effettuate dalla vostra squadra potete darci una valutazione delle vostre chiamate? Ci sono delle scelte che avreste fatto diversamente se foste stati il GM?

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E: Se fossi stato John Lynch avrei di sicuro preso uno tra i ricevitori più promettenti del lotto. Sapendo di avere due scelte nel primo giro, avrei usato la prima per uno tra Jeudy o Lamb. Però mi ha fatto riflettere la gioia del capo allenatore alla scelta di Aiyuk per pensare che il front office non puntasse proprio a lui, per qualcosa che conosceranno del giocatore, qualcosa che si sposa bene con il sistema offensivo di Shanahan. Certo che per il quinto anno scegliere un DE lascia l’amaro in bocca. Io avrei scelto nei giri inferiori un CB, se non due.

M: Non riesco a rispondere a questa domanda non seguendo io il College Football.

Chi pensiate sarà il rookie fra quelli da voi selezionati e/o il giovane già nel vostro roster che avrà il maggior impatto in termini di presenze e miglioramento di reperto?

E: Per chi lo conosce dal college il nome che dovrebbe da subito eccellere è Kinlaw. Dato che entra in un reparto contornato da altre prime scelte assolute nei passati draft potrebbe essere quello meno marcato perché il più sottovalutato, trovando giovamento dalla forza conclamata dei compagni di reparto. Dopo la stagione di Deboo Samuel verrebbe facile pronosticare Aiyuk come perla nascosta ma non troppo. Se i filmati rispecchiano il vero la più eclatante scoperta potrebbe essere stata al settimo giro, con la nostra ultima pick, la 217, Jauan Jennings WR da Tennessee, mani buone, sgusciante, da ciò che si legge lento e pesante ma con un numero di TD molto alto, pochi drop e agilità di una anguilla.

M: Come ho detto prima di college non so nulla; spero che Kinlaw, Aiyuk e anche Jennings di Tennesse siano all’altezza fin da subito esplodendo e facendoci sognare.

Analizzando il vostro roster quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza? Anche se è molto presto per sbilanciarsi, potete farci una previsione di record e piazzamento per il prossimo anno?

E: Il roster dei Niners appare più o meno come appariva lo scorso anno, grande duttilità in attacco, solido il box e un grandissimo punto interrogativo nella secondaria in difesa. Se lo scorso anno si era molto scettici sul reparto WRs gli innesti al draft e la crescita di Samuel dovrebbe tranquillizzare, aggiungendo i ritorni di Hurd e Taylor da infortunio del 2019 la speranza è quella di essere coperti e non rimpiangere Sanders.
Punti di forza il running game e la pass rush; di debolezza la copertura in difesa sul gioco aereo.
Non mi sbilancio per la prossima stagione in quanto è veramente complicato pensare ad ora anche solo a un Training camp: essere arrivati a 7 minuti da un Lombardi fa ancora male.

M: Sicuramente abbiamo una super difesa che spero trascini come ha fatto praticamente tutto l’anno scorso, soprattutto le prime 10 giornate. Vorrei vedere alzare il trofeo da un Jimmy G più determinante che l’anno scorso… pronostico regular season: seed#2 con un record di 12-4.

Vi ringraziamo per il tempo che ci avete concesso e per l’approfondimento che ci avete  regalato sulla vostra squadra del cuore, mi raccomando continuate in chat a regalarci spunti di riflessione da chi vede le cose dal punto di vista dell’insider.

E: Grazie e alla prossima.

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M: Vi ringrazio e ci si sente in chat. A presto.

Intervista a cura di Giorgio Prunotto e Carlo Giustozzi

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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