ELF: review di week 5

Nella ELF il fine settimana è stato nel rispetto dei pronostici, con Fire, Vikings e Surge sempre a punteggio pieno e la vittoria a sorpresa, ma non troppo, dei Musketeers sui i Sea Devils.

Frankfurt Galaxy – Cologne Centurions 33-22

I Galaxy vincono nel rispetto del pronostico che li vedeva largamente favoriti ma la buona notizia é la buona partita dei Centurions , la migliore di questa stagione nonostante la sconfitta. Per tutto il primo tempo, grazie a una difesa molto reattiva che ha sottoposto il QB avversario a forte pressione, i renani sono stati in partita. I Galaxy hanno poi prodotto il break nel terzo periodo sfruttando due turnover per errori dell’offense di Colonia che ha comunque mostrato buoni progressi rispetto alle precedenti esibizioni e forse dovrebbe promuovere un po’ di più il running game

L’offense dei Centurions ha puntato forte sul gioco aereo, 45 giochi su 70 producendo 190 yard e una percentuale di completi leggermente inferiore al 50% mentre Frankfurt ha distribuito le opzioni di gioco, come sempre, in modo equilibrato e ha tratto grande vantaggio dalle corse di Samuel Shannon, 79 yard con 9 corse, e del solito Thomas Fishbach, che ne ha totalizzate 32 in 8 tentativi. La differenza é venuta dai tre intercetti subiti da Christian Erickson, due dei quali hanno avuto come conseguenza due touchdowns di Frankfurt.

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I Centurions hanno il primo turno offensivo e arrivano a ridosso della red zone dove sono costretti ad accontentarsi del field goal che Jens Appelt realizza da 43 yard. La risposta di Frankfurt é perentoria: Steve Cluley conduce un drive prevalentemente aereo integrato da due run di Thomas Fishbach, la seconda delle quali per coprire le tre yard necessarie per varcare la goal line. Nel drive successivo Erickson subisce il primo intercetto da parte di Wael Nasri che riporta l’ovale per 56 yard fino alle 12 di Cologne. Gli assiani però non riescono a concretizzare il takeaway perché la difesa renana atterra per due volte Cluley costrigendoli a tentare un field goal da 46 yard che Ryan Rimmler calcia largo a destra. Dopo un punt dei Centurions, il possesso torna a Frankfurt che deve partire dalle proprie 15 yard ma incorre in due penalties e si trova a dover calciare il punt dalle proprie 3. Il calcio di Hendrick Schwartz arriva solo fino alle 7 yard dove viene raccolto e riportato in TD dal LB Lennart Welz. Da qui alla fine del tempo le due difese prendono il sopravvento e l’unica occasione di rilievo é un tentativo di FG da 49 yard dei Centurions che Appelt manda fuori a destra.

Il secondo tempo comincia con i Galaxy in possesso che, arrivati a 10 yard dal traguardo, devono accontentarsi del FG di Rimmler che da 28 yard non sbaglia, riportando avanti Frankfurt per 10-9. Da questo momento i Galaxy costruiscono la loro vittoria perché, dopo un punt di Daniel Schuhmacher, Frankfurt riparte dalle proprie 40 con un run di Samuel Shannon che corre in end zone per 60 yard. La trasformazione da 2 punti porta i Galaxy sul 18-9 e subito dopo Erickson si fa intercettare dal CB americano Berdale Robins che restituisce la palla ai viola sulle 30 di Colonia. I Galaxy però si devono accontentare di un field goal che Rimmler realizza da 34 yard per il 21-9. Il possesso torna ai Centurions, ma Erickson si fa intercettare ancora da Robins che riporta l’intercetto fino alle 4 dei Centurions. Due corse brevi di Fishbach ed é il TD del 27-9. I Centurions hanno il merito di non arrendersi e a cavallo tra terzo e quarto periodo conducono un drive vincente che Erickson conclude con un run di 3 yard per il 27-15. Nel successivo possesso i Galaxy sono costretti al punt ma Terryon Robinson, dopo la ricezione del calcio, commette un fumble che viene ricoperto da Jamalcolm Liggins sulle 10 dei Centurions. Per Cluley é facile coprire la distanza con un passaggio a Janez von Renesse per il 33-15. Ormai la partita é segnata, ma Cologne, orgogliosamente, porta avanti un altro drive vincente che Erickson chiude con un passaggio di 3 yard per Robinson che fissa il risultato finale sul 33-22.

Rhein Fire – Helvetic Guards 51-0

Partita a senso unico, come era logico aspettarsi. Troppo grande il divario tra le due formazioni, ma gli svizzeri paradossalmente hanno fatto una migliore impressione rispetto alle ultime due esibizioni. Il divario di 51 punti é tutto sommato accettabile e nel primo tempo la difesa delle Guardie ha opposto resistenza allo straripante attacco granata che si é arricchito per il ritorno di Glenn Toonga a rinforzare il running game dei renani.

Se si guardano le yard conquistate dai due attacchi, 438 dei Fire contro le 81 dei Guards, ci si rende conto che lo scarto in punti avrebbe potuto essere molto più pesante. Se così non é stato, gran parte del merito é stato della difesa degli elvetici che ha limitato i danni arrivando a “sackare” tre volte Jadrian Clark e intercettarlo in una occasione.

La cronaca, molto sinteticamente, ha visto l’offense renana contenuta nei primi due quarti a tre soli touchdowns, il primo di Toonga con un run di 4 yard al termine di un drive quasi tutto terrestre, il secondo per un passaggio di Clark per Jannick Loerks. Il terzo TD, alla fine del secondo periodo, é arrivato in seguito ad un intercetto di Omari Williams ritornato fino alle 6 dei Guards. Poi Clark ha servito il paas per la ricezione in end zone di Leander Wiegand, uomo di linea presentato come eleggibile prima dello snap.

Nel terzo periodo sono arrivati i TD di Justin Schlesinger che riceve da 13 yard, poi di Harslan Kwofie con una ricezione da 18 yard e poi ancora da Schlesinger per 11 yard. Il parziale del terzo periodo per gli svizzeri é impietoso: un solo primo down e 20 yard nette guadagnate. Nel quarto periodo, dopo il TD di Daniel Rennich con una corsa di una yard, i renani si placano e prima della chiusura mettono a segno un FG con Sebastian van Santen da 39 yard.

Paris Musketeers – Hamburgh Sea Devils 27-23

I Sea Devils che erano sembrati tornare quelli dell’anno scorso contro i Thunder, cadono meritatamente a Parigi contro i Musketeers che, dopo aver sofferto per un quarto e mezzo, l’attacco amburghese, hanno finito per prenderne le misure e sfruttare le grandi potenzialità del loro gioco aereo. E’ stata una delle migliori partite della stagione per Zach Edwards, per una volta uscito senza subire neanche un sack, che ha completato il 65,8% dei passaggi per 282 yard e 4 TD. Al brillante risultato hanno contribuito i ricevitori, Cheikhou Sow in testa con 110 yard, seguito da Kyle Sweet che ne ha guadagnate 74 con due TD e dal sempre affidabilissimo TE Adrià Botella-Moreno, safety valve del QB nelle situazioni scabrose, che ha ricevuto otto volte per 44 yard.

I Sea Devils cominciano bene ma sul finire del primo tempo improvvisamente perdono lucidità e nel secondo tempo fanno fatica a muovere la catena e soprattutto a fermare il passing game dei Musketeers, confermando quelle carenze nel secondario di difesa che si erano già manifestate nelle prime due partite. Inoltre, la temibile pass-rush degli anni scorsi sembra de tutto abbandonata.

Eppure la partita degli amburghesi era cominciata nel migliore dei modi, dato che al primo turno offensivo erano andati in touch down con un passaggio di 9 yard di Preston Haire per Malik Stanley a coronamento di un drive molto ben condotto dal QB. La risposta dei francesi si esaurisce in un turnover on down senza guadagnare alcun primo down. Tornati in possesso, i rossoblu anseatici allungano grazie a un field goal dell’infallibile Eric Schlomm da 35 yard. Nel possesso successivo i Musketeers arrivano fino alle 3 yard di Amburgo, ma Edwards deve retrocedere per una perdita di 25 yard e il drive si spegne ancora sulla conversione fallita di un quarto e goal. Il possesso torna ai Sea Devils che arrivano fino alle 6 dei Musketeers, ma qui Haire si fa intercettare da Kenny Floret. Nel conseguente possesso, partendo dalla propria goal line, Edwards conduce un drive a base di passaggi e risale il campo fino alle 19 di Amburgo dove effettua il TD pass per Sow per il 10-7.

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Il primo possesso del secondo tempo é dei francesi che dopo tre corse di Jason Aguemon si affacciano nel territorio dei Sea Devils dove Edwards sfodera un primo passaggio di 6 yard per Sweet e subito dopo un altro passaggio, sempre per Swift per le 33 yard necessarie per andare in end zone. Bono fallisce il punto addizionale e si va sul 13-10. I tedeschi accusano il colpo e nel loro turno in attacco cominciano ad evidenziare difficoltà ma riescono comunque a pareggiare grazie a Schlomm che calcia tra i pali da 33 yard. Adesso sono i Musketeers a fermarsi e a ripiegare sul punt che ridà il possesso ad Amburgo, ma ancora l’offense rossoblu, non riuscendo a trovare la giocata risolutiva, si affida a Schlomm che calcia da 33 yard per riportare i suoi in vantaggio. Edwards però é caldo e conduce un altro drive dei suoi e con due completi seguiti da un penalty per pass interference difensiva di Victor Omorodion, arriva entro le 10 dei diavoli e da lì serve il TD pass del sorpasso a Sweet

Nel tentativo di rimontare, i Sea Devils dalle 19 di Parigi invece di accontentarsi del FG, tentano la conversione del quarto down fallendola. Buon per loro che i Musketeers non vadano oltre il three & out e nel drive seguente Amburgo riesce finalmente a segnare con un passaggio per il RB Jakob Michaelsen che riceve e corre oltre la goal line per un TD da 33 yard. Restano da giocare meno di tre minuti e Edwards, dopo due giochi improduttivi, piazza il big play sotto forma di un passaggio di 43 yard per Sow, poi arriva fino alle 9 di Amburgo e, dopo due incompleti, lancia il passaggio che manda in end zone Florian Larose per il 27-23 che, a meno di un minuto dalla fine, non cambia più.

Per i Sea Devils una sconfitta che conferma alcune criticità già viste. Per i Musketeers una bella vittoria, tutto sommato meritata contro una squadra che resta una delle candidate alla post season.

Leipzig Kings – Berlin Thunder 14-39

I Kings in difficoltà economiche e a rischio ritiro fanno il pieno di spettatori nel piccolo Bruno Plache Stadion. Il pubblico ha voluto dimostrare l’attaccamento alla squadra con un sostegno continuo e rumoroso anche quando ormai la sconfitta era inevitabile.

La difesa gialloverde era riuscita per quasi tutto il primo tempo a tenere lontani i Berlinesi dalla sua end zone, ma l’offense ha evidenziato grandi difficoltà soprattutto nel gioco aereo in cui ha prodotto solo 104 yard con 8 completi su 21. Meglio il running game che ha guadagnato 110 yard in 33 tentativi di corsa. Troppo poco per evitare la sconfitta contro il passing game dei berlinesi affidato dopo l’infortunio di Donovan Isom, a Slade Jerman, il QB mancino che lo scorso anno aveva giocato con i Wroclaw Panthers. Jarman ha giocato una gran bella partita con un ottimo 27 su 39 per 382 yard e 4 TD supportato dai WR Aron Jackson, 142 yard e 3 TD e il solito Robin Wilzek con 99 yard e un TD.La difesa ha resistito a lungo ma ha dovuto capitolare alla fine del primo tempo quando Jarman ha servito ad Aaron Jackson un passaggio di 33 yard per il 6-0.

Una volta rotto il ghiaccio l’offense dei capitolini ha assunto il comando delle operzione ed é andata ancora a segno ancora con Jackson che riceve e va in end zone per un TD pass di 45 yard per il 14-0 che chiude il primo tempo. Nel terzo periodo i Thunder prendono il largo: al secondo turno d’attacco vanno ancora in TD con Jackson che riceve un passaggio di 12 yard. Sul 20-0 si entra nell’ultimo periodo e arriva il primo TD dei sassoni con un passaggio di Kenyatte Allen per Nils Beaumer seguito dalla trasformazione da due punti. Ormai siamo in pieno garbage time e i dispositivi difensivi cadono, permettendo ai Thunder di segnare altre tre volte, prima con una corsa del RB Nick Khoeler, poi con un passaggio di Jerman per Nikolaj Schumann e infine con una ricezione di Robin Wilzek che porta i Thunder a 39. Prima della chiusura però, salutato dell’entusiasmo dei tifosi, arriva il secondo TD dei Kings grazie ad un passaggio di Ferras El Hendi per Devan Burrell che corre oltre la goal line per un TD di 56 yard.

Si chiude così con una sconfitta troppo pesante nel punteggio una partita in cui i tifsi dei Kings hanno dimostrato tutto l’attaccamento alla squadra. Probabilmente con un impianto più capiente potrebbero garantire presenze intorno ai 4000 spettatori, ma sembra che Patrick Esume sia seriamente intenzionato ad impegnarsi per salvare la franchigia.

Tirol Raiders – Milano Seamen 38-13

I Raiders vincono nel rispetto del pronostico contro i Seamen che hanno mostrato ancora un buon gioco aereo, ma vistose carenze nel gioco a terra, poco praticato, e nella difesa soprattutto contro i passaggi. Resta comunque una buona impressione contro una delle compagini più forti del torneo. La cronaca e il commento più particolareggiati sono qui:

I Tyrol Raiders affondano i Milano Seamen

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Munich Ravens – Stuttgart Surge 9-28

I Surge continuano la loro striscia vincente passando anche sul campo dei Ravens, una delle rivelazioni di questa stagione. La squadra bavarese ha tenuto testa ai gialloblu di Stoccarda in un bel primo tempo ma ha dovuto cedere nel terzo periodo alla superiorità degli avversari.

I Ravens hanno seguito un piano di gioco abbastanza equilibrato con leggera prevalenza del gioco di corsa, che ha prodotto 105 yard nette in 30 tentativi. Sono stati invece 25 i tentativi di passaggio con un buon 72% di completi e 212 yard nette. I Surge hanno invece privilegiato il gioco aereo, 36 tentativi von il 69,4% di completi e 268 yard, mentre le corse sono state 27 per 97 yard. Molto positivo in casa Surge l’esordio stagionae di Jan Weinreich. Il QB tedesco, reduce da una stagione difficile a Colonia, ha giocato un’ottima partita, finalmente protetto da una OL che si sta rivelando come una delle più forti e disciplinate della lega. Sul fronte opposto un’altra eccellente prestazione della connection Jeffries-Castle, con il ricevitore che ha coperto 115 yard con 7 ricezioni.

Si parte con i bavaresi in possesso che, soprattutto grazie alle corse di Marvin Rutsch, arrivano fino a 5 yard dalla metà ma, al quarto tentativo, optano per un calcio da tre punti che Robert Werner calcia fuori da 22 yard. Stuttgart, a sua volta, nel drive successivo tenta il calcio da tre punti che Lenny Krieg mette a segno da 39 yard. I Ravens ci riprovano e, sempre con le corse di Rutsch ad integrare dei passaggi competi di Jeffries, arrivano ancora nella red zone avversaria e di nuovo tentano il calcio che questa volta Werner mette a segno per il pareggio. Gli Svevi, nel successivo possesso a cavallo tra primo e secondo quarto, vanno per la prima vota in touchdown con il loro QB che varca la goal line da una yard. Notevole in questo drive un passaggio di 38 yard di Weinreich per Yannick Mayr

Poco più tardi i Ravens si riavvicinano grazie a un run di 10 yard di Jeffries che chiude così un drive in cui ha portato palla per tre volte e completato un pass di 22 yard per Castle per arrivare sulle 4 dei Surge. La trasformazione non va e si resta sul 10-9 per i Surge che prima della chiusura del primo tempo mettono a segno un altro field goal da 23 yard.

Nel primo possesso del secondo tempo Stuttgart allunga ancora con una corsa di Weinreich che corona un bel drive in cui si alternano passaggi per Luis Geyer e Brice Nunnelly a corse di Levin Liebenow. Il calcio addizionale di Krieg é bloccato e si resta sul 19-9. L’azione successiva é quella che determina la svolta a favore di Stuttgart: i Ravens vanno al punt dalle loro 41 yard ma lo snap é troppo alto e Werner, scavalcato dalla palla é costretto a calciarla lateralmente per una perdita di 20 yard. Partendo dalle 20 dei Ravens in due giochi i Surge vanno in touchdown per un passaggio di 17 yard di Weinreich per Nunnally. I Ravens rispondono con un turnover on downs nel tentativo di sfruttare amche il quarto down e i Surge nel successivo possesso mettono a segno un altro feld goal per il 28-9.

Il quarto periodo vede le due offense fermate dalle difese avversarie e il punteggio non cambia più. I Surge sono sempre più proiettati verso i play-off ma i Ravens escono comunque a testa alta con il rammarico per quel punt sbagliato che ha in qualche modo spianato la strada agli svevi.

Fehèrvàr Enthroners – Vienna Vikings 12-41

Larga vittoria dei Vikings come da pronostico, ma anche contro i primi della classe gli ungheresi escono con l’onore delle armi per aver contrastato il più forte avversario sia con la difesa, che ha provocato tre turnover dei Vikings, sia con l’attacco che, guidato dal QB di casa Mate Hegedus, ha segnato due touchdown. Il QB ungherese ha fatto un discreto 16 su 34 per 149 yard e un TD mentre i Vikings si sono affidati al gioco di corsa che ha totalizzato 253 yard nette grazie ai fratelli Wegan Florian con 253 yard e Anton con 87. Bene la difesa degli Enthroners che ha forzato 5 sacks, tre dei quali ricoverati per altrettanti takeaway. Nel deense team dei magiari si é distinto il LB Janos Zilai che ha provocato dei fumble e ha effettuato 10 tackles. Con lui il DE americano Jebral Regan con un sack all’attivo e due fumble forzati.

La cronaca in breve vede la solita partenza a razzo dell’offense viennese che va in meta con un run di 4 yard di Florian Wegan e replica nel successivo possesso con una corsa del QB Christopher Helbig. I magiari incassano l’uno-due ma trovano la forza di replicare all’inizio del secondo periodo con Hegedus che passa a RB Erik Madaras. Pronta la risposta dei Viennesi con Helbig che passa a WR americano Weston Carr per un guadagno di 63 yard, poi Florian Wegan corre le ultime sei per il TD del 21-6. Dopo un punt degli Enthroners calciato da Benedek l’ovale torna ai Vikings che colpiscono ancora con una corsa di 67 yard di Anton Wegan, tornato protagonista per l’assenza del finlandese Pajarinen.

Fino alla fine del secondo periodo non succede nulla di rilevante e il terzo periodo comincia con i Vikings avanti 27-6. Il primo turno offensivo é di Fehèrvàr ma Hegedus si fa intercettare dallo strong safety Benjamin Straight che riporta l’intercetto in end zone per 34-6. Seguono due drive a testa senza segnature, poi nel quarto periodo arriva il secondo TD degli Enthroners per una corsa di 2 yard di Kende Rathony seguito da un ultimo touchdown dei viennesi segnato da Helbig che corre per una yard per il 41-12.

Wroclaw Panthers – Prague Lions 29-23

I Panthers rispettano il pronostico che li vedeva favoriti ma fanno una gran fatica a piegare i tostissimi cechi che restano a distanza di un TD fino agli ultimi secondi di gara. I polacchi hanno forse sottovalutato un po’ gli avversari ed hanno sofferto parecchio il loro running game. I Lions hanno corso 46 volte conquistando 251 yard e tentato il gioco aereo solo 23 volte completando 13 passaggi e subendo tre intercetti. I Panthers hanno invece distribuito più equamente le opzioni di gioco, con una leggera prevalenza del gioco aereo.

Protagonisti nelle file dei Panthers i ricevitori con il solito Tony Tate in testa per le 124 yard e due TD ottenuti con sole 4 ricezioni. Molto positivo il giovane Kacper Jasewski con 6 ricezioni per 83 yard. Un po’ in ombra, se così si può dire, il RB Dawid Brzozowsky che ha corso “solo” per 69 yard e un TD. Tra i cechi il protagonista assoluto é stato il RB Adam Zouželka che ha corso 25 volte per 168 yard nette e 3 TD ma molto bene é andato il WR americano Victor Warthon con 89 yard in 9 ricezioni.

Dopo che il primo drive dei Lions é terminato con un punt, i Panthers, per la resistenza della difesa ceca, devono accontentarsi di un calcio di Jakub Aldas da 43 yard. I Lions rispondono con un field goal di Marek Hrubon da 36 yard. Per un po’ le difese sovrastano gli attacchi, poi a metà del secondo quarto, arriva il TD di Dawid Brzozowsky con una corsa di 14 yard. I Lions partono dalle loro 12 yard ma incorrono in un fumble che restituisce il possesso ai polacchi sulle 14 dei cechi, e Matthew Vitale manda in end zone Tate con un passaggio di 11 yard per il 17-3. I Lions non si perdono d’animo e Shazzon Mumphrey aggiunge due passaggi completi alle corse di Zouželka e di Vojtek Kolar per passare la linea di midfield, poi ci pensa Zouželka a correre le 43 yard che mancano per superare la goal line. I Panthers reagiscono con un FG di Aldas da 29 yard e chiudono il primo tempo sul 20-10, poi al primo possesso del secondo tempo segnano ancora un FG da 23 yard per il 23-10.

I Lions non mollano e con un drive tutto basato sulle corse di Zouželka e Kolar vanno ancora in end zone con un run di 9 yard di Zouželka. L’offense dei Panthers non va oltre un three & out e i Lions, tornati in possesso, raggiungono il pareggio con il solito Zouželka che corona con un run di 2 yard un altro drive a base di corse sue e di Kolar. Qui però Vitale piazza uno dei suoi big plays e serve il suo compare preferito Tate sulle 35 dei Lions. Tate riceve e corre le 35 yard rimaste per un TD da 75 yard. Trasformazione fallita e si resta sul 29-23. I Lions provano a raggiungere di nuovo gli avversari ma Mumphrey si fa intercettare da Nemanja Vuckovic. Wroclaw però non capitalizza il takeaway e deve caciare un punt. I Lions hanno il possesso a quattro minuti dalla fine e potrebbero ancora ribaltare il risultato ma si fermano sulle 22 dei Panthers dove Mumphrey fallisce la conversione di un quarto e dieci e deve restituire il possesso ai Panthers che lo tengono nei pochi secondi rimasti.

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Una bella partita e una gran bella sorpresa i cechi che sono ancora a zero vittorie ma appaiono vivi e in crescita.

La classifica della ELF

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Foto di copertina di Goran Milosavljevic

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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