ELF: review di week 8

Week 8 della ELF è stato caratterizzato da quattro partite tiratissime risolte con minimo scarto, che ha confermato il dominio di Vienna Vikings e Rhein Fire ancora imbattute.

Vienna Vikings – Berlin Thunder 16-9

Nel confronto tra due delle difese più forti e più fisiche del lotto ha avuto la meglio la squadra con l’offense più versatile e più organizzata. Il confronto é impietoso nei confronti dei Thunder: solo nove primi down contro i 22 dei viennesi, 226 yard guadagnate contro 395 e soprattutto nessun touch down conquistato dall’offense team. A ribadire la superiorità dell’offense viola, anche il dato dei terzi down convertiti: 8 su 15, contro l’1 su 9 dei berlinesi.

In casa Thunder si salva, in parte, solo il passing game con Slade Jarman che ha fatto un buon 23 su 29 per 195 yard, ma che ha anche subito due intercetti. Il problema é che, arrivati nel territorio avversario, i tedeschi, pressoché privi di un convincente running game, venivano facilmente fermati dalla difesa dei Vikings. Se il passivo é stato di una sola segnatura, lo si deve alla buona prova della difesa, che é riuscita a mettere pressione al QB avversario atterrandolo tre volte. L’offense dei Vikings, come sempre, ha dosato corse e passaggi rendendo i propri giochi poco prevedibili e facilitando la chiusura dei down sulle distanze brevi con l’efficienza dei suoi portatori di palla.

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Eppure la partita si era messa subito bene per i Thunder grazie al ritorno di kick-off in touchdown di Aaron Jackson per 90 yard, che resterà purtroppo l’unica segnatura pesante dei capitolini. I viennesi non fanno una piega: Exavier Edwards fa la sua parte riportando il kick-off di Jonas Schenderlein fino alla linea di midfield, poi due corse di Florian Wegan e due passaggi di Christopher Helbig, il secondo dei quali di 34 yard per mandare in end zone il TE Florian Birnbaumer , hanno fatto il resto. Da qui in poi le due difese salgono in cattedra e fino alla fine del secondo quarto assistiamo a continui cambi di possesso con l’unica eccezione di un field goal che Dchenderlein mette a segno da 27 yard per portare Berlin avanti per 9-7.

Il primo drive del secondo tempo é dei Vikings che dopo aver guadagnato 50 yard sono costretti, in seguito a un sack subito da Helbig, a tentare un field goal che Dennis Tasic fallisce da 47 yard. I Vikings poi raggiungono l’obiettivo nel loro drive successivo in cui Helbig prima completa un passaggio di 44 yard per Westhon Carr, poi corre personalmente le 20 yard che mancano per raggiungere la goal line. La trasformazione di Tasic viene bloccata e si va sul 13-9 per i Vikings.

Jarman, tornato in possesso, si fa subito intercettare dal CB Nikoaus Huszar che riporta l’ovale fino alle 27 dei Thunder. Da questa posizione i viennesi arrivano fino alle 10 ma devono accontentarsi di un calcio che Tasic mette a segno da 26 yard per il 16-9. Manca ancora tutto un quarto ma Jarman si fa di nuovo intercettare, questa volta dal SS Benjamin Straight. A questo punto i Vikings cominciano a giocare con l’orologio e, affidandosi alle corse di Florian Wegan e Kerri Pajarinen, consumano più di sei minuti e arrivano in raggio di field goal, ma Tasic, solitamente preciso, fallisce ancora da 41 yard rimettendo tutto in discussione. I Thunder però non girano proprio e fanno un turnover on down che restituisce il possesso a Vienna con poco più di quattro minuti che i viola riescono a consumare senza cedere il possesso.

Con questa vittoria i Vikings ipotecano il primo posto nella conference e lasciano i Thunders a lottare con i Panthers per il secondo accesso alla post season.

Tirol Raiders – Munich Ravens 25-24

Emozionante confronto testa a testa tra i Raiders un po’ sottotono e i Ravens sempre più sorprendenti, che avrebbero meritato maggior fortuna. Se la partita di andata ci aveva divertito per la spettacolarità dei due attacchi e del gioco aereo delle due squadre, la rivincita ci ha appassionato per l’estremo equilibrio, per le difese molto meno permissive e gli offense team che hanno praticato un gioco molto equilibrato tra corse e passaggi. In particolare i Ravens hanno effettuato 30 corse e 33 tentativi di passaggio realizzando rispettivamente 137 e 257 yard. Più sbilanciato a favore del passing game il game il gioco dei tirolesi che hanno portato palla 24 volte per 52 yard e passato 35 volte per 286 yard.

Si vede come anche le yard guadagnate dai due attacchi abbiano rispettato il grande equilibrio. Tra i Ravens si é distinto particolarmente il RB Tamiwa Oyewo che ha corso per 99 yard nette, oltre al solito Markell Castle con le sue 5 ricezioni per 164 yard e 2 TD. In casa Raiders la buona partita di Christian Strong, 25 su 35 per 293 yard 3 TD e 1 intercetto non é bastata per mantenere il posto nel roster. Il QB é stato rilasciato dopo la partita, cosa che ha provocato l’addio volontario di Jarvis Mcclam, che ha deciso di lasciare a sua volta la squadra per solidarietà con Strong.

L’andamento della partita é stato emozionante. I Raiders sono andati in vantaggio al primo possesso al termine di una bella serie di passaggi il migliore dei quali di 34 yard per Philip Haunche ha portato i neroargento sulla linea delle 10 di Monaco. Poi Strong ha servito il TD pass di 10 yard a Mcclam. La replica dei Ravens é immediata: con sei giochi tra corse di Oyewo e passaggi per Marvin Rutsch, Chad Jeffries arriva sulle 32 di Innsbruck e da lì lancia un passaggio per il touchdown di Markell Castle. Ci prepariamo alla replica del film di Monaco, ma i successivi possessi delle due squadre si spengono sulla mancata conversione del quarto down. I Ravens passano in vantaggio nel secondo quarto con un field goal da 25 yard di Robert Werner.

la partita prosegue con le difese che riescono a tener testa agli attacchi avversari finché i Ravens, con un drive di soli tre giochi, non vanno ancora in end zone con un run di 7 yard di Oyewo, prima del quale Jeffries aveva ribaltato il campo con un passaggio di 20 yard per Oyewo seguito da un altro pass di 43 yard per Castle. I Raiders si scuotono e rispondono con un drive tutto aereo in cui Strong dopo aver completato per Haun e per il TE Richard Weber, completa l’opera servendo un TD pass di 13 yard all’amico Mcclam. Le emozioni non sono finite, giacché Jeffries dalle proprie 40 yard effettua il big-play con un passaggio di 60 yard per il TD di Castle che chiude il primo tempo sul 24-13 per i Ravens.

Il terzo periodo é una sequenza alternata di punt delle due squadre che non riescono a superare la difesa avversaria fino a un paio di minuti dall’inversione di campo, quando la SS dei Raiders Mathias Rebl intercetta un passaggio di Jeffries e riporta l’ovale in end zone per 42 yard. Inizia il quarto periodo e i Ravens gestiscono un drive col chiaro intento di consumare minuti e dopo quasi nove minuti, dalle 36 dei Raiders tentano un field goal che viene bloccato e ricoperto dai Raiders sulle proprie 32 yard. I tirolesi però non approfittano dell’occasione perché Tobias Bonatti commette un fumble che viene ricoverato da Justin Rogers a una yard della linea di meta dei Ravens. Il drive, partito da posizione scomodissima, si risolve in un punt che restituisce il possesso ai Raiders.

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Partendo dalla linea delle 45 in territorio Ravens per effetto di un holding, Strong conduce il drive che, a suon di completi, corona con l’ultimo passaggio che manda in end zone Philip Haun per il touchdown del 25-24. I Ravens avrebbero ancora il tempo per ribaltare il risultato, ma il loro drive si chiude con una penalità per passaggio in avanti illegale sul tentativo di conversione di un quarto down.

I Raiders consoldano la seconda posizione nella Conference ma cosa succederà dalla prossima settimana senza la coppia Strong-McClam?

Paris Musketeers – Frankfurt Galaxy 21-23

Un’altra partita thriller a Parigi, dove i Galaxy acciuffano la vittoria negli ultimi secondi di gara grazie a un field goal di Ryan Rimmler da 50 yard.

I Moschettieri giocano un’ottima partita contro la solida compagine assiana, on un attacco che finalmente sviluppa un convincente gioco di corsa con le escursioni di Zach Edwards, 84 yard e un TD in nove portate e le corse di Jason Bofunda, 46 yard in 9 carries, oltre al solito brillante gioco aereo in cui hanno fatto la parte dei leoni Kyle Sweet e Remi Bertellin con 100 e 75 yard rispettivamente. La difesa fa la sua parte specialmente contro il passing game dei Galaxy con tre sacks e ben 8 interventi di pass breakup.

I Galaxy, per una volta, giocano all’attacco prevalentemente sui passaggi: dei 60 giochi offensivi solo 13 sono corse, per un guadagno di sole 43 yard, mentre il gioco aereo, 44 tentativi di passaggio di cui 27 completati produce 387 yard grazie alle ricezioni di Reece Horn, 114 yard e un TD e di un ottimo Lorenz Regler, 75 yard con 4 catches. Molto buona anche la prestazione del defense team dei Galaxy, che hanno messo molta pressione su Edwards riuscendo ad atterrarlo cinque volte.

Le due difese si impongono nelle prime fasi dell’incontro: dopo che gli attacchi sono stati costretti a un punt a testa, Frankfurt incorre nel primo turnover per un fumble di Reece Horn ricoverato per Parigi da Kenny Floret.  L’esultanza dei francesi é di brevissima durata giacché Edwards si fa subito intercettare da Berdale Robins. Nel conseguente possesso offensivo il duo Jakeb Sullivan- Reece Horn con due passaggi, il primo per 26 yard e il secondo per 17, viola la goal line parigina. La risposta dei Musketeers é ben contrastata dalla difesa dei tedeschi e Bono deve calciare un punt che dà il via ad un altro drive vincente di Sullivan che risale il campo per poco più di sessanta yard prima di effettuare il TD pass di 8 yard per Nico Strahmann.

I Galaxy sembrano padroni del campo anche perché l’attacco parigino non riesce a produrre granché, ma per fortuna la difesa tiene e finalmente, sul finire del secondo quarto, Edwards prende per mano l’attacco e, dopo un paio di completi per Kyle Swift, corre personalmente le ultime 25 yard per attraversare la goal line.

Il secondo tempo inizia con un drive lunghissimo, poco più di otto minuti, condotto da Edwards e concluso con un bel passaggio in end zone per Remi Bertellin che permette ai Musketeers di raggiungere il pareggio: 13-13. Seguono un punt a testa e si entra nel quarto periodo con le difese a farla da padrone fino a oltre metà del quarto quando Edwards, in seguito all’ennesimo sack, perde la palla che viene ricoverata dal DT dei Galaxy Sven Rieger. Sullivan confeziona un passaggio da 17 yard per Kevin Mwamba cui fa seguire un passaggio da 40 yard per il touchdown di Lorenz Regler. Restano da giocare cinque minuti e Zach Edwards costruisce un drive da manuale servendo a turno i suoi ricevitori per concludere con il TD pass di 4 yard per Sweet che poi replica nel coraggioso tentativo di trasformazione da due punti  che porta Parigi avanti per 21-20 con un minuto da giocare. I Galaxy sono squadra esperta e abituata a vincere e in quel minuto arrivano sulle 33 dei Musketeers, in area di difficile ma non impossibile field goal. E Rimmler con grande freddezza realizza da 50 yard per la vittoria dei suoi.

I Musketeers escono sconfitti da una partita che ha certamente soddisfatto i loro quattromila fedelissimi sostenitori mentre i Galaxy consolidano la loro seconda posizione nella Western Conference alle spalle dei Fire.

Helvetic Guards – Milano Seamen 31-24 OT

Una bella partita risolta solo in overtime in cui i Seamen, che sono stati a lungo in vantaggio, hanno mostrato un netto miglioramento nel gioco difensivo, soprattutto contro il gioco aereo e un maggior ricorso al running game. Molto buono l’esordio di Devan Burrell e del triestino Ryan Lonzar acquisiti in settimana.

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Il commento approfondito della partita lo trovate qui:

Sconfitta in overtime per i Milano Seamen

Stuttgart Surge – Barcelona Dragons 33-14

I Surge riscattano subito la sconfitta contro le Helvetic Guards assicurandosi già nel primo tempo un cospicuo vantaggio per poi controllare agevolmente il ritorno dei Dragons nel secondo tempo.

Ancora molto deludenti i catalani, alla quinta sconfitta consecutiva: Il gioco aereo, specialità dell’offense spagnola, ha risentito molto dell’assenza di Connor Miller il cui sostituto, Carlton Aiken non é riuscito ad andare oltre le 145 yard con un TD pass. Aiken però ha contribuito con 88 yard alle 142 yard guadagnate dai Dragons con le corse, massimo risultato raggiunto col running game in questa stagione. Molto meglio é andato l’ex Kings Kenyatte Allen all’esordio con i Surge con un bel 24 su 29 per 282 yard e 2 TD pass.

Grande prestazione tra i gialloblu di Yannick Mayr che ha ricevuto cinque volte per 118 yard e corso tre volte per altre 27, cui vanno aggiunte 10 yard guadagnate con un ko return. La vittoria degli svevi non é mai stata in discussione. Al primo possesso offensivo sono andati subito in touchdown con un run di tre yard di Phileas Pasqualini, ottima performance la sua con 115 yard in 15 attempt.

L’offense Dragons non riesce a controbattere, ma almeno il reparto difensivo tiene, e il punteggio resta sol 7-0 fino all’inizio del secondo periodo, quando Stuttgart varca di nuovo a goa line dei Dragoni ancora con un run di Pasqualini, questa volta di 23 yard. I Surge segnano ancora nel loro turno d’attacco successivo, questa volta grazie a un passaggio di 6 yard di Allen per Paul Steigerwald e ancora, dopo l’ennesimo punt dei gialloverdi, con un TD pass di Allen per Darrell Stewart. Lenny Krieg stavolta fallisce il punto addizionale e si va alla ausa con Stoccarda avanti per 27-0. Il terzo periodo si consuma senza segnature da entrambe le parti e all’inizio del quarto, con gli svevi in modalità controllo, finalmente i Dragons vanno in end zone con una corsa di 16 yard di Aiken.

I Surge sono ormai appagati e Mayr commette un fumble ricoverato da Sebastian Castaner che restituisce l’ovale al proprio attacco. Aikken, che comincia a trovare l’intesa con i compagni di reparto, approfittando anche di un certo rilassamento dei Surge, imbastisce un buon drive che conclude servendo al TE Raul Cernuda un passaggio di 5 yard. Prima della chiusura i Surge segnano ancora con una corsa di 34 yard di Pasqualini che passa tra i difensori avversari come un specialista di slalom gigante.

Stoccarda riprende la fuga per il titolo di Conference inseguita solo dai Raiders mentre per i Dragons la crisi continua e il futuro si prospetta nebuloso.

Rhein Fire – Cologne Centurions 62-3

Partita senza storia, come era nelle previsioni, tra Fire e Centurions davanti a più di diecimila spettatori.

I granata hanno dominato senza pause segnando sia con l’attacco che con la difesa (due intercetti riportati in end zone da Marius Kensy e da Omari Williams) e con lo special team per un punt return di William Patterson riportato per 86 yard oltre la goal line avversaria. Nell’offense di Dusseldorf c’é stata gloria per tutti, visti i touchdowns segnati da Anthony Mahoungou, GlennToonga, Harlan Kwofie, Giacomo DePauli e Rohat Dagdelen.

L’offense dei Centurions ha fatto le cose migliori sempre e solo nella propria metà campo realizzando 109 yard su corsa e 103 su passaggio, ma non é mai riuscita a raggiungere la red zone avversaria e ha ottenuto l’unica segnatura con un field goal di Jens Appelt da 40 yard..

I Rhein Fire sono sempre più lanciati verso i play-off mentre per il titolo di Conference debbono guardarsi solo dai Galaxy, per i Centurions un’altra stagione da dimenticare.

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Le classifiche della ELF

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Foto di copertina di Steve Bunkahle

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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