2 yard di gioia e di dolore (Houston Texans vs Indianapolis Colts 20-27)

I Colts fanno un deciso passo avanti verso la post season, quanto meno per una wild-card.

Partono bene i Colts, guidati da un Philip Rivers che nel primo periodo conduce due drives pressoché perfetti mandando prima in end-zone Jonathan Taylor con una corsa di 5 yard e nel successivo possesso  con un pass di 14 yard per Zach Pascal, portando i suoi sul 14-0. I Texans, dal canto loro, sembrano poco motivati: è evidente che gli stimoli sono diversi e ci prepariamo ad una tranquilla cavalcata di Indianapolis verso una vittoria tranquilla.
E invece nel secondo quarto assistiamo ad un capovolgimento della situazione. Deshaun Watson infila un gran bel drive che si chiude con due grandi passaggi: il primo di 26 yard per David Johnson e il secondo per 38 yard che manda Chad Hansen in end zone. Prima dell’intervallo lungo i Texans, con un FG di 23 yard di Fairbairn accorciano le distanze.
Inizia il terzo periodo e vediamo Rivers intenzionato a gestire il vantaggio guidando un drive di quasi sette minuti in cui si affida alle portate di Taylor e Hines per accontentarsi di tre punti di Rodrigo Blankenship. Watson risponde con un drive altrettanto lungo che produce solo un FG.

La replica dei Colts si conclude con un altro FG e il terzo periodo si chiude sul 20-13. Inizia il quarto periodo con i Texans in possesso di palla e Watson infila una bella serie di passaggi competi chiudendo con un TD pass di 9 yard per Keke Coutee. Sul punteggio di parità, i Colts ricominciano a giocare e Rivers confeziona un drive che in cinque minuti si conclude con il TD pass ancora per Zach Pascal che porta il punteggio sul 27- 20.
Watson però non ci sta e con una serie di passaggi spettacolari arriva quasi in touchdown, ma Coutee, a 2 yard dalla linea di TD, commette un fumble che di fatto chiude la partita.

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Commento

I Colts portano a casa la vittoria e, comunque vada il duello con i Titans, mettono una seria ipoteca all’accesso alla post season, ma prestano comunque il fianco a qualche considerazione.
Rivers, da buon veterano, ha gestito benissimo le operazioni quando era necessario per portarsi in vantaggio, ma sul 14-0 gli è venuto il “braccino corto” per dirla col gergo tennistico, e ha anticipato troppo la fase del “ball control” permettendo a Deshaun Watson di riportarsi sotto. E’ anche vero che, quando si è ritrovata Houston in parità, ha guidato il drive decisivo da leader consumato. Chiude con un 22 su 28 per 228 yard e 2 TD pass, rischiando il giusto e utilizzando nel modo più proficuo il gioco a terra, che alla fine produrrà 127 yard. Bene i due portatori di palla: Jonathan Taylor ha chiuso con 83 yard in 16 portate, be supportato da Nihem Hines che, oltre alle 43 yard corse, ha contribuito anche con 13 yard ricevute. Buona anche la prova dei ricevitori, con particolare menzione per Zach Pascal che con 6 ricezioni ha guadagnato 79 yard e segnato due TD.
Alla vittoria dei Colts ha però contribuito in maniera importante la difesa, che ha limitato il gioco di corsa dei Texans e prodotto la bellezza di 5 sacks ai danni di Watson. Tutto questo però non credo possa bastare per fare molta strada nella post season. Per avere la meglio su Kanas City, Pittsburgh, e anche Buffalo, ci vuo laltro.

I Texans si avvicinano alla fine di una stagione molto deludente, ma ad Indianapolis cadono in piedi. All’inizio erano sembrati abulici e demotivati, ma poi hanno avuto una reazione di grande orgoglio e hanno sfiorato la vittoria. Gran parte del merito va a Watson, che nel secondo tempo ha fatto vedere tutte le sue doti, che restano notevolissime.
Quest’anno non è stato supportato adeguatamente dalla squadra. I cinque sack subiti ieri la dicono lunga sulla tenuta della linea d’attacco. I numeri della partita di Indianapolis descrivono abbastanza bene la situazione. Watson ha chiuso con un ottimo 33 su 41 per 373 yard e due TD, nonostante i placcaggi subiti dietro la linea e l’attacco di Houston ha retto praticamente solo sul gioco aereo giacché il bottino sulle corse è stato di sole 83 yard.
Una nota positiva è venuta dalla batteria dei ricevitori, che almeno oggi, non hanno fatto rimpiangere DeAndre Hopkins. Particolarmente efficace David Johnson con 106 yard guadagnate in 11 ricezioni, su undici passaggi a lui indirizzati. Sfortunato Keke Coutee, la cui performance di 5 ricezioni per 55 yard e un touchdown è stata sporcata dal fumble a due yard dal touchdown che poteva portare la partita in overtime.
Resta comunque l’impressione che Houston sia migliore di quello che il record di questa stagione potrebbe far pensare e che l’anno prossimo, con qualche ritocco nei ruoli giusti, potranno di nuovo avere un ruolo da protagonisti in una Division dai valori equilibrati.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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