[NFL] Week 8: Che spettacolo! (Houston Texans vs Seattle Seahawks 38-41)

Al giro di boa della stagione NFL 2017 non sono mancate le sorprese ed i colpi di scena, ma su quasi tutti i campi ha un po’ latitato lo spettacolo, come se tutti questi risultati non previsti avessero un po’ rubato la scena all’essenza vera e propria del football: la prestazione in campo.

Al CenturyLink Field di Seattle, però, Seahawks e Texans hanno deciso di restituire ai tifosi un po’ di quello spettacolo (finora) mancato, ed hanno messo in piedi la partita più bella ed entusiasmante fin qui giocata, grazie soprattutto alla prestazione di Russell Wilson (26/41 per 452 yd 4 TD 1 int) e dell’astro nascente Deshaun Watson (19/30 per 402 yd 4 TD 3 int), che si sono sfidati a suon di lanci fino all’ultimo secondo di una partita terminata con il pallone della disperazione finito preda di un Richard Sherman che aveva sofferto (pur mettendo a segno un altro intercetto in precedenza) il gioco profondo del rookie di Houston per tutto l’incontro.

A supportare i due quarterback, una coppia di ricevitori per parte che ha spesso trasformato in oro anche dei lanci che altrove e con altre mani sarebbero caduti incompleti senza nemmeno troppe recriminazioni. Invece DeAndre Hopkins (8 per 224 yd 1 TD) e Will Fuller V (5 per 125 yd 2 TD) da una parte e Tyler Lockett (6 per 121 yd) e Paul Richardson (6 per 105 yd 2 TD) dall’altra hanno acchiappato palloni a volte impossibili, lanciati in finestre strettissime o in mezzo ad una selva di mani, realizzando una serie di prese spettacolari e produttive, senza dimenticare, poi, le sei prese di Doug Baldwin e le quattro (con due TD) del tight end Jimmy Graham, sempre in odore di trade ma puntuale e produttivo come non mai.

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watson seahawks texans

E’ stato un festival del gioco aereo, anche perché soprattutto Seattle su corsa non ha prodotto un granchè. A parte le trenta yard conquistate da Russell Wilson con alcuni scramble, né Thomas Rawls (6 corse per -1 yd) né tantomento Eddy Lacy (6 corse per 0 yd) hanno contribuito a rendere credibile il gioco a terra dei Seahawks. Proprio per questo motivo la prestazione di Wilson è stata quasi epica. Da solo contro tutti, con una linea offensiva che ha fatto quel che ha potuto, un gioco di corsa inesistente, potendo contare solamente sulle proprie gambe e sul proprio braccio.

Se Wilson è stato fenomenale, non da meno è stato Watson, come detto in apertura. Non contento di essere il primo quarterback rookie nella storia NFL a lanciare tre touchdown pass per quattro partite consecutive, Watson ha anche superato Kurt Warner per numero di touchdown pass (19) nelle prime sette partite in carriera. Che la scelta di Watson al draft avrebbe potuto essere azzeccata era abbastanza atteso, che però gli Houston Texans si ritrovassero tra le mani un potenziale franchise quarterback lo pensavano in pochissimi. Con tutte le dovute cautele, i Texans hanno fra le mani la soluzione definitiva per gli anni a venire per la posizione di quarterback, e sappiamo bene quanto questo sia importante nello sviluppo di una franchigia.

Watson ha avuto un po’ più di supporto da parte dei suoi colleghi in attacco, soprattutto per quel che riguarda il gioco di corsa, con Lamar Miller (21 per 54 yd 1 TD) a mantenere sempre sul chi vive la difesa avversaria mentre Watson sfidava apertamente la “Legion of Boom” andando sul profondo spesso e volentieri. Richard Sherman, abituato a guardare i suoi compagni giocare al posto suo perché spesso i quarterback preferiscono non lanciare dalla sua parte, ha avuto i suoi grattacapi per tutto il pomeriggio, e nonostante i due intercetti si può dire che abbia spesso perso il confronto con Fuller e Hopkins.

Watson ha pagato caro il gioco a viso aperto, venendo intercettato tre volte, compreso il pick six con cui Earl Thomas andava a pareggiare il touchdown iniziale di Fuller, ma la differenza finale l’ha fatta un field goal di Blair Walsh, che ha dato i tre punti con cui i Seahawks hanno distanziato i Texans nel 41-38 finale.

Per tutto l’incontro sono stati davvero pochi i momenti in cui era possibile distrarsi, se si pensa che in tutto l’incontro il vantaggio di una squadra sull’altra è cambiato per ben nove volte.
E’ mancato forse un po’ di coraggio ai Texans, nel finale di partita. In vantaggio 38-34 grazie all’ultima magia di Hopkins, che riceveva un lancio corto di Watson e, con un perfetto slalom tra i difensori, andava a segnare un touchdown da 72 yard, intercettavano Wilson con Marcus Williams sulle proprie otto yard. Mancavano due minuti e quarantanove secondi alla fine e sembrava che l’intercetto avesse troncato sul nascere le speranze dei Seahawks di rientrare in partita.

wilson seahawks texans

Bill O’Brien si faceva forse prendere dal braccino corto e, dopo aver preso un primo down dentro il two-minute warning, chiamava tre scontatissime corse nel mezzo per Miller, che finiva corto di due yard, costringendo Shane Lechler a calciare il pallone al quarto tentativo. Lechler lo faceva anche bene, sparando un calcio da 63 yard che costringeva i Seahawks sulle loro 20 yard dopo il ritorno di Lockett, con un minuto e trentanove secondi sul cronometro e nessun timeout a disposizione.

Quante azioni possono servire ad un Russel Wilson ispirato, per percorrere 80 yard ed andare a segnare?
La rispposta esatta è: tre (quattro se contiamo la falsa partenza che aumenta ad 85 le yard totali guadagnate nelle tre azioni).
Il primo passaggio è una bomba profonda per Richardson, che guadagna 48 yard. Poi arrivano 19 yard per Lockett. Infine arrivano le ultime 18 yard per un liberissimo Graham, che affonda nel mezzo della difesa di Houston completamente solo, colpevolmente ignorato da tutti.

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Mancano ancora 21 secondi, e questa partita ci ha dimostrato che tutto può ancora succedere, ma ogni magia ha un effetto limitato, e Watson subisce prima un sack, e poi l’intercetto definitivo da parte di Sherman, che riscatta parzialmente una serata piuttosto opaca.

I Seahawks si riappropriano della vetta della NFC West in coabitazione con i Rams (ma con il vantaggio dello scontro diretto), mentre i Texans scendono a 3-4, ad una partita di distanza dalla coppia Titans/Jaguars che comanda la AFC South, ma entrambe le squadre dovranno dare una registrata alle proprie difese, vere e proprie “Missing In Action” nella partita di domenica.
Per Seattle, inoltre, sarà necessario trovare qualche rimedio in attacco, perché non sempre Wilson riuscirà a togliere le castagne dal fuoco. E le castagne bruciate non piacciono a nessuno.

Gli highlight dell’incontro

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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