La stagione degli Steelers è stata chiaramente una stagione a due facce: una prima parte della stagione esaltante, che ha visto gli Steelers contraddire le previsioni di pre-season generali, portandosi in testa alla propria division e venendo riconosciuti come potenziali protagonisti ai playoff. La seconda parte racconta tutt’altra storia, complice una offense non alla pari con i valori degli altri reparti, gli Steelers vanificano gli sforzi profusi nella prima parte ed escono dai playoff prematuramente.
Per i fans, lo Standard sembra essersi ridimensionato dal “vincere Super Bowl” a “partecipare ai play off”. Certo non avere più la sicurezza che un franchise quarterback offre, pone gli Steelers in quel limbo occupato da squadre indicate forti, ma non complete da poter affrontare la corsa fino al titolo finale.
Per gli Steelers, questo status quo non può perdurare, un’inversione di tendenza va assolutamente intrapresa per evitare la ripetizione del finale deludente di questa stagione.
COME DOVEVA ANDARE…
Gli Steelers, erano indicati da molti pundit d’oltreoceano, come la quarta forza nella propria division: un nuovo Offensive Coordinator nella figura di Smith ed una offense rinnovata in pre-season, aggiungendo volti nuovi presi in free agency ed al draft, non avevano esercitato un’impressione favorevole negli addetti ai lavori. Troppe incognite, e l’aspettativa da parte degli addetti ai lavori e non, orbitava intorno all’idea che gli Steelers non sarebbero stati in grado di competere per uno spot ai playoff.
…E COME E’ ANDATA
Nonostante tutto, gli Steelers trainati dalla Defense e dallo Special team, hanno come di sovente fatto nel recente passato, contro il pronostico di tutti, raggiunto i play off.
Obiettivo raggiunto questa volta in anticipo, nonostante le incertezze sul QB (Fields partito titolare, complice l’infortunio occorso a Russell Wilson in pre-season), una Offensive line dal buon potenziale in prospettiva, ma molto acerba (e soprattutto, aggravata da infortuni che ne hanno rallentato la crescita collettiva), un reparto WR che al di là di Pickens e di Calvin Austin, aveva poco da offrire ed un playbook sviluppato sulle corse, gioco che di fatto, non è mai decollato del tutto.
Un’altra stagione vincente. Un’altra uscita al WIld card.
Una vittoria pirrica: seppur gli Steelers hanno raggiunto i playoff in anticipo, il 2024 somiglia molto alla stagione precedente, e per come è finita, è comprensibile che i tifosi siano critici verso l’intera organizzazione.
COSA HA FUNZIONATO…
Defense, Special Team. Sono ormai diversi anni che la Defense degli Steelers si carica sulle spalle l’intera squadra tenendola sempre viva fino all’ultimo, Il lavoro dello Special Team è stato eccezionale, “The Wizard of Boz” Boswell, è stato superlativo quest’anno, precisione e consistenza del kicker di Pittsburgh hanno garantito la vittoria per gli Steelers in numerose occasioni. Menzione speciale per il rookie Peyton WIlson, che ha impressionato al suo debutto. Affinando le sue abilità accanto a giocatori del calibro di Queen, lascia ben sperare per l’immediato futuro.
…E COSA NON HA FUNZIONATO
Per usare un eufemismo, l’attacco dei Pittsburgh Steelers ha lasciato molto a desiderare nel 2024, stabilendo ogni genere di record deludente. Dopo un inizio promettente con Fields continuato poi con Russell Wilson al timone dell’ offense, tutto si è inceppato nelle ultime cinque partite: in quella serie, gli Steelers non sono riusciti a segnare più di 17 punti a partita. Non si verificava dalla prima stagione di Chuck Noll nel 1969.
Questa offense detiene il record non invidiabile di non essere riuscita a registrare un singolo touchdown di apertura in 18 partite. Il reparto dei Wide Receiver oltre a Pickens e Austin III è stato anemico (il rookie Romain Wilson, ha praticamente saltato la stagione a causa degli infortuni subiti, pertanto non giudicabile), i Tight End poco coinvolti anch’essi, nonostante il potenziale che la coppia Freiermuth-Washington è in grado di esprimere. Il gioco di corsa, la specialità di Arthur Smith, non è mai sbocciato: tanto volume ma la produzione resa è stata molto povera, avendo gli Steelers percorso una media di 4,1 yard a portata. Anche il play-action ha deluso enormemente essendo quasi assente e comunque poco efficace. Il tasso di successo degli Steelers usando il play-action è stato in realtà peggiore rispetto allo scorso anno.
E ADESSO?
Nel 2024, gli Steelers hanno apportato alcuni cambiamenti, hanno guadagnato terreno in alcune aree ma sono arretrati in altre e alla fine sono tornati esattamente dove avevano iniziato. E ora?
L’era di Mike Tomlin continuerà. La strategia di difesa al primo posto fintanto che non si trova un altro franchise quarterback continuerà, considerando anche il lavoro svolto in free agency. Resta il nodo QB: rumors vogliono un Rodgers vicino agli Steelers, ma al di là delle considerazioni che si possono fare in merito, al momento resta solo un esempio della due diligence che il front office degli Steelers svolge. Al momento, il ruolo di Quarterback è ricoperto da Mason Rudolph, tornato a Pittsburgh, dopo la sua breve esperienza a Tennessee.
Uno degli obiettivi di questa free agency, era di affiancare un altro wr valido a George Pickens: obiettivo raggiunto, portando DK Metcalf nella Steel City. Buon lavoro fatto in free agency dal duo Khan-Waddle, che hanno rinforzato il rooster difensivo in vari reparti, e non solo, altri rinforzi sia per il reparto offensivo che difensivo verranno dall’imminente draft.
L’abilità dei Pittsburgh Steelers di sfornare stagioni vincenti è impressionante, ma raggiungere la solidità che occorre per competere per i titoli è un traguardo ancora lontano.
Autore: Mauro Giusti