[NFL] Week 12: Nel segno di Antonio (Green Bay Packers vs Pittsburgh Steelers 28-31)
Pittsburgh Steelers sempre più nel segno di Antonio Brown: il più pagato wide receiver della lega estrae dal cilindro una prestazione monstre da 169 yard e 2 touchdown e guida la franchigia della Pennsylvania ad una importante vittoria sul filo di lana contro dei rigenerati Green Bay Packers nel Sunday Night Game della settimana 12. Il punteggio di 31-28 rispecchia l’andamento di una gara sempre in bilico, ricca di suspense e azioni spettacolari: i bookmakers prevedevano una facile vittoria dei lanciatissimi Steelers, ma il campo ha regalato un grande spettacolo per un match divertente deciso soltanto nei minuti finali.
I padroni di casa possono contare sull’apporto delle 3 B (Brown, Bell e Big Ben) ma dovranno fare a meno della sorpresa di stagione Juju Smith-Schuster, fermato in settimana da un infortunio muscolare al quadricipite. S.S. verrà sostituito come secondo ricevitore principale della squdra dalla quarta B, Martavis Bryant, alla ricerca di certezze – è stato a lungo vicino ad una trade – dopo la lunga squalifica. Dall’altra parte gli ospiti devono far fronte all’assenza del runningback TY Montgomery, fermato da un problema ad una costola che si aggiunge al lungodegente Aaron Rodgers sempre alle prese con il recupero dalla rottura della clavicola: coach McCarthy dovrà trovare rimedio alle insicurezze del backup Hundley, che alla prima vera stagione da protagonista ha dimostrato discrete qualità soprattutto nelle corse ma ancora lontano dal puntare un posto come quarterback titolare in una franchigia NFL.
Neanche il tempo di sedersi per il pubblico di casa che Roethlisberger trova Brown per il primo completo da 22 yard, poi è una corsa di Bell da 8 yard a portare i gialloneri sulle 20, Big Ben prima trova il tight end Jesse James che chiude sulle 4 avversarie, poi con uno shovel pass manda a segnare il tight end di riserva Grimble.
La reazione degli ospiti non si fa attendere, Hundley dimostra di essere in serata e sfodera un paio di lanci per Randall Cobb, prima sulle 51, poi dalle 39 trova il suo ricevitore in assoluta libertà con un passaggio lungo per il vantaggio 6-7 approfittando di un’amnesia nella secondaria avversaria. Colpiti a freddo, gli Steelers si affidano ai lanci di Roethlisberger che prima trova James per un primo down, poi si fa intercettare sulle 45 dal cornerback Demarius Randall che anticipa Rogers e si invola in end zone per il touchdown, ma la moviola frena le esultanze dei Packers per un down by contact: gioia soltanto rimandata, perché sulla giocata successiva Hundley trova sul 3′ e 8 la ricezione dell’uomo che non ti aspetti, il runningback di riserva Jamaal Williams che trova un corridoio tra le casacche avversarie e segna il punto del 6-14 con un big play per un td da 54 yard per la disperazione della difesa di Shazier e soci. Quest’ultimo chiuderà con 66 yard in 21 corse, condite da altre 69 in 4 ricezioni per 2 touchdown.
Nel secondo quarto torna in cattedra Antonio Brown che trova una ricezione e mette il turbo per un’azione da 40 yard che porta la linea di scrimmage sulle 17: sull’azione successiva giocata classica di Big Ben che a palombella trova Bryant (40 yard il suo bottino a fine serata) puntuale in end-zone con un drive al fulmicotone di neanche 3 minuti, suggellato dalla conversione del gioco da 2 punti, giocata che coach Tomlin preferisce da tempo al field goal addizionale ma che soprattutto riporta lo score in parità. Hundley ci prova con un paio di corse, ma chiude bene la difesa, fa la stessa cosa il dirimpettaio che guadagna un insolito bottino di 15 yard con una corsa totalmente estranea al suo repertorio da quarterback statico: nella parte finale del primo tempo gli animi si calmano e sono le difese a prevalere dopo un inizio di gara dominato dagli attacchi, e si va alla pausa lunga in perfetto equilibrio.
Nella ripresa partono discretamente gli ospiti con le corse di Williams ma a metà quarto trovano con un altro grande lancio di Hundley – che stupisce la critica con dei lanci lunghi che non sembravano nelle sue corde – il secondo vantaggio di giornata: il prodotto di UCLA trova dalle proprie 45 la ricezione sul lato destro di Davante Adams che rompe un paio di placcaggi e vola in end zone (Adams chiuderà con 5 ricezioni per 82 yard). Tentano una reazione i padroni di casa ma un passaggio diretto verso Bell viene deviato dal tackle veterano Brooks e intercettato dal puntualissimo linebacker Blake Martinez, che dimostra ancora una volta tutto il suo valore: non ne approfittano i Packers che lasciano il pallino del gioco nelle mani degli avversari, che con le corse e le ricezioni di Leveon Bell raggiungono la red zone, chiude il lavoro Antonio Brown che riceve dalle 4 yard in un touchdown fotocopia con quello di Bryant: nuovamente parità e Hundley inizia a non trovare ricevitori smarcati e di conseguenza a collezionare sack, ben 2 in rapida successione, entrambi da Cam Hayward, preludio al quarto e decisivo quarto…
…che si apre nel peggiore dei modi per gli Steelers, con Bell che col solito gioco di finte disorienta la difesa avversaria e conquista il down ma sul placcaggio perde la palla e il fumble viene recuperato dalla difesa: sempre Martinez, che torna in sideline con il trofeo. Il primo sack ospite arriva subito dopo con il big man Daniels, che rispedisce indietro gli avversari: non è certo un solo sack ad intimorire Bell e soci, che guadagnano terreno e un lancio di Big Ben verso la sideline trova lo scatto fulmineo del solito mostro Brown che batte il cornerback avversario e porta i suoi nuovamente avanti con una marcatura da 33 yard. Non tarda la risposta di Hundley che dalle 25 trova le mani sicure del tight end Richard Rodgers, sempre sul pezzo nel momento del bisogno per 25 yard, poi trova prima Cobb sulle 40 e nuovamente Adams sulle 27, ma è il fondamentale down conquistato da Nelson a creare le basi per il pareggio, che arriva a 2 minuti dal termine con l’ennesima corsa di Williams, che chiuderà con un td da 4 yard, il suo secondo di giornata, che illude soltanto le velleità degli ospiti.
L’ultima opportunità ospite svanisce con il sack di TJ Watt, fratellino del JJ dei Texans, ora Pittsburgh ha tutto il tempo per organizzare un contrattacco grazie al 2 minutes warning e a 3 timeouts, e sfrutterà l’opportunità alla grande grazie al talento della sua stella: con 17 secondi sul cronometro e la palla sulle proprie 30, Roethlisberger cerca Brown sulle 45 avversarie con un lancio al limite, ma quest’ultimo riesce in qualche modo a tenere in campo il piede sinistro e nel contempo a strisciare sul terreno il destro: ricezione incredibilmente buona. Brown replica sul play successivo, lasciando 9 secondi sul cronometro e un field gol da 53 yard che il kicker Boswell converte in 3 punti. Finisce così una partita dalle mille emozioni. 31-28.
Pittsburgh si porta così ad un record di 9-2, consolidando la leadership nella AFC North e di fatto ipotecando un posto nei playoff. Roethlisberger chiude con un’impressionante 33/45 per 351 yard macchiate soltanto da 2 intercetti, LeVeon Bell aggiunge 95 yard su corsa e 88 su ricezione, confermandosi come una micidiale arma a doppio taglio e spalla ideale di Brown: una cosa è certa, chiunque vuole raggiungere il Superbowl dovrà sicuramente fare i conti con la banda di Tomlin.
Dall’altra parte altra sconfitta per i Packers, l’ennesima dopo l’infortunio di Rodgers: il record, dopo un inizio di 4-1, è negativo: un 5-6 che mette in serio dubbio un possibile raggiungimento di un posto per una wild card (la vetta della division è saldamente nelle mani dei Vikings, che hanno dominato lo scontro diretto con i Lions). Uniche note positive: la prestazione del rb Jamaal Williams ma soprattutto i miglioramenti (soprattutto mentali più che sportivi) di Brett Hundley, che sembra aver trovato la sua dimensione anche con i lanci, chiudendo la serata con un buon 17/26 per 245 yard ma soprattutto 3 td, bottino mai raggiunto in stagione dal 25enne californiano. Prossimo impegno, al Lambeau Field arrivano i Tampa Bay Buccaneers, ormai fuori dalla lotta playoff e orfani di Winston, con la convinzione di continuare sulla falsa riga dei segnali positivi visti oggi. L’interrogativo in Wisconsin comunque rimane: si tenterà di forzare un recupero di Rodgers per il finale di stagione o si pensa già al 2018?
Anche nella Week 12 il Sunday Night non ha tradito le aspettative, rimane il rammarico per gli appassionati di non aver potuto ammirare il duello Rodgers-Roethlisberger, due dei quarterback più carismatici e talentuosi dell’NFL nonché remake del Superbowl XLV vinto dai gialloneri al termine di una gara al cardiopalma. Ma questa è un’altra storia.