La strada verso il Draft: Matt Corral

Età: 23 – Ruolo: Quarterback – College: Ole Miss
Classe: Junior – Altezza: 6’ 2″ (1.88 m) – Peso: 212 lb (96 kg)

In un Draft che appare decisamente più povero rispetto alla stagione scorsa per quanto riguarda i quarterback, il nome di Matt Corral spicca per la sua dote innata di rendere facili le cose difficili e rappresenta una scommessa, potenzialmente fruttuosa, per tutti i front office delle franchigie NFL.

La strada che sta portando “verso il Draft” (cit.) questo ragazzo è stata abbastanza tumultuosa, a cominciare dal suo processo di reclutamento nella classe del 2018: promesso sposo di USC molto presto (nel 2016) si accorge quasi subito di aver fatto la scelta sbagliata e dopo un anno (e un cambio di high school) decide di unirsi ai Florida Gators per giocare sotto Jim McElwain.
Con il licenziamento di quest’ultimo e l’arrivo di Dan Mullen, noto QB guru, tutti pensavano che la ricostruzione nella terra degli alligatori sarebbe ripartita proprio da Corral. In realtà il rapporto fra le parti si raffredda subito, se mai si fosse scaldato, e il giovane prospetto cambia nuovamente idea promettendo i suoi servigi a Ole Miss con la prospettiva di avere la chance di giocare fin da subito pur restando nella prestigiosa SEC.

Pubblicità

Da backup di Jordan Ta’amu al primo anno viene impiegato in sole 4 partite che gli permettono di mantenere il regime di redshirt e non perdere, quindi, un anno di eleggibilità. Nel 2019, alla prima chance da titolare, Corral dimostra tutta la sua inconsistenza: grandi giocate ma anche errori marchiani. Sarà solo per l’anno successivo e grazie all’arrivo di Lane Kiffin ed il suo attacco esplosivo che Corral troverà la sua vera dimensione ed il modo di incanalare il suo talento selvaggio. Sotto il Kiffone per due anni, Corral compie passi notevoli in termini di gestione di compagni e della partita mantenendo la sua capacità di creare giocate dal nulla: quello con l’attacco di Kiffin e Jeff Lebby (l’offensive coordinator) è un matrimonio perfetto.

Ole Miss, in questo periodo, raggiunge risultati storici e molto del merito va attribuito al connubio HC-QB. Purtroppo, un infortunio rimediato nell’ultima partita stagionale ha privato Corral di una conclusione perfetta della sua carriera collegiale che resta, nonostante una partenza titubante, ottima.

https://twitter.com/Lane_Kiffin/status/1464115014961410060?s=20&t=do6aIBHeHNDG3D_Gk_ZOKg

Matt Corral possiede un discreto arm talent per quello che può fare in termine di modulazione degli angoli di passaggio. Quando costretto fuori dalla tasca il ventaglio delle possibilità per portare a casa un completo, il down o un touchdown si allarga: fa generalmente un grande lavoro nel mantenere lo sguardo fisso sul profondo e dimostra grande abilità nei cambi di direzione. E’ capace di muovere la catena con le gambe dimostrando un atletismo non scontato ed, in campo aperto, è abbastanza elusivo da tenere la difesa avversaria onesta.

Se il talento non è mai stato un problema per questo ragazzo fin dai tempi della high school, per quanto riguarda il carattere la base di partenza non era ottimale, ma è proprio in questa prospettiva che i miglioramenti degli ultimi due anni sono decisamente da sottolineare.

 Abbiamo parlato di arm talent ma dobbiamo sottolineare che questa descrizione sia più adatta in riferimento ai tipi di lanci che Corral ha in faretra, piuttosto che alla semplice e pura potenza. Molto spesso mette “troppa aria” nei lanci sul profondo e questo porta ad imprecisioni e dà la possibilità al difensore di avere più tempo per leggere la traiettoria e fare la giocata.
Un altro aspetto del suo gioco dove deve senza dubbio migliorare è l’anticipazione. Per un ragazzo dalle abilità così spiccate, raramente riesce a colpire il proprio ricevitore in stride per permettergli di guadagnare yard post ricezione.
Sicuramente un altro punto sui quali gli scout NFL potrebbero avere qualche dubbio è la stazza fisica: la capacità di giocare con il fisico e subire colpi, dimostrata a livello collegiale, sarà duramente testata in NFL dove, sappiamo tutti, i difensori sono più alti, più grossi e più potenti.

Siamo di fronte ad un prospetto decisamente non ancora pronto per giocare al piano superiore ma, a mio avviso, molto interessante. Le abilità e la creatività di Corral potrebbero convincere qualche franchigia NFL a scrivere il suo nome nel cartellino da consegnare al commissioner Goodell. Mi piacerebbe che questo ragazzo finisse in un contesto strutturato che gli dia il tempo di crescere ed imparare e magari anche in un sistema offensivo adatto a lui. Quello che gli possiamo augurare spassionatamente è che le prime nozze professionistiche di Matt Corral siano di successo anche solo la metà di quelle collegiali.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.