[NFL] Week 17: Cowboys KO a Philadelphia (Dallas Cowboys vs Philadelphia Eagles 13-27)

Non riesce ai Dallas Cowboys l’ultimo “botto” di una stagione fin qui sensazionale, e con la sconfitta sul campo di Philadelphia, i ragazzi di coach Garrett falliscono un piccolo obiettivo stagionale: il raggiungimento di un record di 14-2, traguardo mai ottenuto dalla franchigia texana nella sua storia.

In realtà il k.o. sul campo degli Eagles in una partita inutile per gli ospiti, è anche figlio della “ragion di stato”, nel senso che domenica l’obiettivo dei texani era soprattutto quello di evitare infortuni in vista degli imminenti playoff che Dallas disputerà interamente in casa avendo il miglior record della NFC, e infatti Ezekiel Elliott, leading rusher della NFL, non ha messo piede in campo ed il più forte receiver ospite, Dez Bryant, ha giocato il minimo indispensabile.

La situazione più curiosa per altro si è avuta in cabina di regia, dove il titolare Prescott è rimasto in campo per i primi due drive, la super riserva Romo ha giocato una serie ed infine il grosso della partita l’ha giocata il terzo quarterback, Mark Sanchez, uno che comunque in NFL ha lanciato per oltre 15.000 yard ed i playoff li ha giocati da titolare.

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Da notare tra l’altro una piccola chicca statistica: il 21 dicembre 1997, anche allora nell’ultimo turno di regular season contro i Giants, è stata l’ultima volta che tre quarterback di Dallas hanno completato almeno un passaggio, ed i registi di allora erano Troy Aikman, Wade Wilson e proprio l’odierno head coach Jason Garrett.  

Queste considerazioni sulle assenze di Dallas non devono però togliere nulla alla buona prestazione dei Philadelphia Eagles, che pure non avevano più nulla da chiedere alla stagione. Wentz ha disputato una buona gara, completando 27 passaggi su 43 per 245 yard e due mete anche se è stato graziato in almeno una occasione dai difensori dei Cowboys.

Con il receiver Agholor fuori praticamente subito, Wentz ha visto ulteriormente indebolita una batteria di ricevitori già di per sé tutt’altro che devastante, e allora ha fatto larghissimo “uso” di uno dei due playmaker rimastigli, il tight end Ertz, autore di 13 ricezioni per 139 yard e due mete. Il secondo bersaglio di Wentz per ricezioni e yard è stato l’altro tight end Burton che ha chiuso la gara con 5 palle catturate per 39 yard.

Il contributo dei receiver si è fermato alle due ricezioni di Paul Turner e all’unico catch di Green Beckham, per un totale di 45 yard; un chiaro segno di quale sia una delle aree su cui la dirigenza in verde dovrà lavorare maggiormente in questa offseason. Il reparto runner era decimato dagli infortuni, ma coach Pedersen ha potuto contare sulla buone prove dei rookie Watson e Marshall, con il primo che ha guadagnato 28 yard e ha segnato una meta di pura potenza, mentre Marshall, promosso dalla practice squad appena tre settimane fa, grazie ad alcuni tagli veramente impressionanti ha portato a casa 42 yard in dieci tentativi.

Nel mix dei runner è naturalmente presente anche il veteranissimo Darren Sproles, il più “vecchio” ma anche l’unico sano fra i portatori di palla di Philadelphia non rookie, che comunque è stato ben contenuto dalla difesa dei Cowboys che gli ha concesso 32 yard di corsa e appena 4 su ricezione.

In difesa prestazione monstre del defensive end Brandon Graham, che ha chiuso con appena 2 placcaggi, entrambi però per perdita di terreno, ma è stato una costante spina nel fianco dell’attacco ospite come dimostrano i 4 hurries su Sanchez. Anche il compagno di reparto Cox non è stato da meno con un altro hit e tre hurries. Ed è da sottolineare che il bottino di Graham e Cox è arrivato fronteggiando la formidabile linea di Dallas quasi al completo.

Fra i linebacker grande prova di Hicks, autore di due intercetti, uno dei quali con un gran gesto atletico, cui vanno aggiunti 5 placcaggi e due pass difesi. Meno bene, e questo è stato uno dei leit motiv di tutta la stagione, si è comportato un secondario che ha ancora una volta confermato di patire i palloni lunghi, e infatti alla difesa dei padroni di casa è andata bene che Sanchez non abbia praticamente mai testato i difensori con passaggi in profondità.

Cambiando lato della palla, fra gli addetti ai lavori c’era molta attesa di vedere quale sarebbe stata la gestione dei quarterback in casa Cowboys, visto che il match per Dallas era senza alcun significato. Coach Garrett ha fatto iniziare Prestott poi, complice anche una botta presa da quest’ultimo dopo un lancio, ha utilizzato un Romo acclamato dai fan dei Cowboys, ma all’ex titolare ha riservato solo un drive.

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Tony Romo Cowboys

Quindi ha inserito Sanchez che ha giocato da metà del secondo quarto. La prestazione di Prescott non è stata certo esaltante, 4 su 8 per 39 yard, ma naturalmente sono da considerare le circostanze particolari.

Romo ha invece giocato un ottimo drive: al rientro in un match di regular season dopo più di un anno, il regista da Eastern Illinois ha fallito il primo lancio, un long a Williams, ma poi ha fatto 3 su 3 per 29 yard più l’unica meta di giornata per Dallas.

Infine è entrato Sanchez e onestamente per l’attacco di Dallas è stata notte fonda: l’ex di turno ha consegnato due palloni al linebacker Hicks, ha subito tre sack ed ha chiuso con un rating di 27,5 e 85 yard lanciate. Fra i ricevitori dei Cowboys da menzionare le prove di un Beasley che ha coronato una grande stagione con tre palle catturate per 49 yard, che hanno fatto salire il suo bottino personale a 75 ricezioni per 833 yard, e di Terrance Williams (3 per 33 e una meta).

Il rushing game dei Cowboys non ha fatto comunque molto meglio: mancavano Elliott ed il fortissimo tackle offensivo Tyron Smith, ma l’impressione è stata di un reparto già con la testa ai playoff. Se si eccettua una bellissima portata di McFadden da 24 yard e le corse dei quarterback, il bottino ottenuto da McFadden, Dunbar e Morris è stato di 36 yard in 17 portate.

La difesa ha fatto vedere qualcosa in più ma anche in questa occasione il giudizio va filtrato con le inesistenti motivazioni. Così sono degne di nota soprattutto le buone prove sulla corsa del linebacker Damien Wilson, autore di 8 placcaggi tre dei quali per perdita di terreno, e del cornerback rookie Anthony Brown.

La cronaca del match in realtà è significativa soprattutto per i primi trenta minuti, quelli giocati in maniera decente da Dallas. Gli Eagles per altro erano i primi a mettere punti sul tabellone grazie al field goal di Sturgis dopo che un buon drive portato avanti sull’asse Wentz-Ertz si fermava sulla 3 dei Cowboys grazie ad un ottima difesa di Byron Jones ancora su Ertz.

Il secondo drive di Dallas terminava con un lancio sparacchiato via da Prescott che veniva livellato al suolo subito dopo da Jenkins. I Cowboys erano però già in raggio da field goal e Bailey non sbagliava da 49 yard. Philadelphia chiudeva solo un down sul suo secondo drive e dopo il punt veniva finalmente il momento dell’esordio stagionale di Tony Romo.

L’ex quarterback titolare si presentava subito con un long impreciso per Williams, ma poi trovava lo stesso Williams per 15 yard. Sulle 33 di Dallas, McFadden si produceva nella migliore portata della giornata per i texani, un bellissimo “rovesciamento di fronte” dopo essere partito verso destra ed aver tagliato quindi sulla sinistra dell’attacco ospite, per un guadagno di 24 yard. Romo serviva poi ancora McFadden con un passaggio da 11 yard, quindi una penalità di pass interference contro Carroll da 29 yard faceva approdare Dallas sulle 3 del team di casa.

Sul primo down, ancora Wiliams, schierato sulla sinistra di Romo, partiva poi si fermava subito, come se dovesse ricevere una sorta di screen quindi ripartiva bruciando la copertura di Carroll e ricevendo in end zone il preciso lancio di Romo.

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Williams Dallas Cowboys

Nel resto del primo tempo succedeva veramente poco fino al two minutes warning. Sanchez, subentrato a Romo, veniva intercettato per la seconda volta da Hicks che pizzicava il regista ospite in tuffo vicino alla metà campo, e sul rovesciamento di fronte Wentz chiudeva due primi down grazie ad altrettanti passaggi da 12 yard a Burton. Poi lo stesso regista di casa chiudeva un down correndo infine, dalle 6, trovava naturalmente Ertz per il 10-10 con cui si andava all’intervallo.

Il secondo tempo si apriva con due super giocate della difesa ospite che su una corsa faceva perdere 6 yard a Marshall e poi metteva a terra Wentz per un’altra perdita di terreno. Dopo il punt, Dallas recuperava l’ovale e grazie ad un gran lancio di Sanchez per Beasley che riceveva con ben due difensori addosso, i Cowboys guadagnavano 33 yard che poi diventavano 50 perché sull’azione successiva veniva fischiata una nuova penalità di pass interference a Carroll, la settima di questa stagione.

I Cowboys arrivavano a giocarsi un secondo e due e poi un terzo e due sulle 5 degli Eagles, ma una corsa da 0 di McFadden e un passaggio incompleto di Sanchez portavano al field goal di Bailey che regalava a Dallas il primo ed unico vantaggio della giornata. Si perché dopo quel drive i Cowboys non avrebbero più superato la metà campo.

Con la serie seguente Philadelphia ribaltava la gara con un drive basato solo sul gioco aereo: Wentz completava otto passaggi su dieci per 89 yard e, soprattutto, con un bel lancio da 20 yard trovava Ertz direttamente in end zone eludendo il blitz di Byron Jones.

Dallas riusciva a chiudere un down ancora grazie a Beasley, ma il sack di Curry poco dopo faceva arenare la serie dei Cowboys. Si entrava così nell’ultimo quarto con gli Eagles che chiudevano due down grazie a Ertz, ma sulle 31 avversarie il drive dei locali si fermava. Sturgis andava al calcio da 48 yard ma lo falliva sparandolo a sinistra dei pali.

L’attacco di Dallas faceva però segnare un non pervenuto, e gli Eagles recuperavano palla con dieci minuti da giocare. Il drive partiva con tre bei passaggi a Ertz e Turner, poi però erano i due runner Watson e Marshall a trascinare l’offense dei padroni di casa con un guadagno complessivo di 36 yard. Su un terzo e quattro sulle 15 di Dallas, Wentz “mancava” un liberissimo Marshall, e Sturgis era nuovamente chiamato in causa, ma stavolta l’ex Miami Dolphins non sbagliava e i ragazzi di Pedersen salivano a +7.

A questo punto mancavano poco più di centoventi secondi alla fine, ma in due giochi Dallas consegnava la vittoria agli Eagles: prima Sanchez di faceva placcare per -12, poi il punt di Jones veniva bloccato dal defensive end Steven Means con la palla che veniva recuperata da Goode sulle 7 dei Cowboys. Gli Eagles correvano tre volte per far utilizzare a Dallas i timeout e con l’ultima portata Watson segnava la meta del definitivo 27-13.

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