[NFL] Week 11: La difesa vince le partite (New Orleans Saints vs Carolina Panthers 20-23)

Carolina Panthers e New Orleans Saints si affrontano in un giovedì notte di Color Rush per cercare di rimanere, quantomeno matematicamente, attaccati al treno playoff.

Oltre alle divise a tema Color Rush con questo Thursday Night la NFL ritorna su Twitter che trasmette la partita in tutto il mondo gratis e senza obbligo di registrazione.

Veri protagonisti dell’incontro non sono stati i soliti Brees e/o Newton me le due difese che hanno nettamente vinto la battaglia contro gli attacchi avversari.

Pubblicità

La difesa dei Panthers ha tenuto l’attacco dei Saints sotto le 300 yard di passaggio a cui si aggiunge anche un intercetto e appena sopra le 100 yard su corsa. La risposta della difesa Saints è in Newton sotto le 200 yard di passaggio e gioco di corsa che arriva a 50 yard!

La vittoria la portano a casa i padroni di casa grazie ad un Graham Gano preciso che ha messo a referto undici dei ventitre punti segnati con tre field goal (su tre tentati) e due extra point.

Prima di passare alla cronaca della partita non possiamo non aprire una parentesi sui tanti infortuni occorsi nei 60 minuti di tempo semi effettivo.

I Saints perdono Mark Ingram nel terzo quarto per concussion, ma il prezzo maggiore lo pagano i Panthers.

Luke Kuechly esce in lacrime a metà del quarto quarto per quella che è sembrata essere una concussion. Oltre al leader incontrastato della difesa i Panthers hanno perso anche il centro Kalil, il defensive end Addison e il cornerback Johnson. Per fortuna che la prossima partita di Carolina sarà tra dieci giorni, tempo sufficiente per tentare il recupero di tutti gli infortunati.

new-orleans-saints

Pronti via e subito difese protagoniste con quella dei Panthers che provoca un fumble su un Brees in posizione di passaggio e recupera un pallone sulle trenta avversarie. Qualche gioco dopo end around di Ginn, l’arbitro di linea assegna il touchdown che non viene confermato dall’addetto al replay. Poco male, primo e dieci con palla sulla yarda.

E’ il turno della difesa dei Saints che ferma i tre tentativi avversari, anzi “guadagna” anche undici yard con un sack e costringe i Panthers al field goal che Gano manda in mezzo ai pali prima di essere travolto da un tir chiamato Kenny Vaccaro. Penalità e altri quattro tentativi per Carolina.

Niente da fare, come prima è la difesa a guadagnare più yard rispetto all’attacco e anche questa volta Gano non sbaglia per il 3-0 Panthers che arriva dopo sei tentativi giocati dentro le le quattordici yard degli avversari.

Pubblicità

Il primo quarto si chiude con un lungo drive dei Saints che risalgono dalle loro 20, ma anche loro si devono fermare sulla linea Maginot delle dieci yard e portare a casa tre punti che valgono il pareggio.

Il secondo quarto sembra scorrere via tra un punt e l’altro fino a quando Kurt Coleman con una giocata da safety di alto livello rimonta sulla sinistra arrivando una frazione di secondo sul pallone prima di Fleener. Intercetto e ritorno di una decina di yard.

Una violenza non necessaria su Newton avvicina i Panthers alla goal line avversaria che questa volta viene superata con un tuffo plastico da Stewart per il touchdown del +7.

Altro punt Saints e altri tre punti per i Panthers, questa volta Gano da 49 yard.

New Orleans finalmente riesce a muovere il pallone con più continuità e partendo dalle 25 grazie al kickoff fuori campo risale fino alle 20 dei Panthers dove la combo sack + doppio incompleto fermano ancora una volta Brees e compagni che si devono affidare al piede di Lutz.

Deja vu per i tifosi di New Orleans con il calcio che viene bloccato e Kuechly che si invola lungo la linea laterale per 88 yard e un touchdown. Maglia blu questa volta, maglia bianca settimana scorsa, ma con lo stesso risultato!
Per fortuna un fallo vanifica lo sforzo del linebacker, ma i Panthers si trovano palla in mano sulle 40 dei Saints con ventitre secondi sul cronometro.

Sean Payton non ha affatto gradito l’inconveniente:

“Fundamentally we’ve got to be able to kick an extra point. … We’ve got to be able to, you know, kick a field goal that’s a makeable one. We’ve just struggled in that area. It cost us at New York, it cost us last weekend (against) Denver and it cost us again tonight. And we’ve got to be smart enough in the game early to understand that the turnovers aren’t good.”

Cam Newton riceve lo snap, arretra e lancia un “bombolone” verso Ted Ginn Jr. che riceve al limite della end line con il back judge che giudica il passaggio incompleto. Vista in diretta la chiamata pare corretta, ma il replay mostra il ricevitore con il pallone in mano che tocca terra pochi centimetri dentro la end zone, di conseguenza touchdown e Panthers avanti di 17 punti all’intervallo.

ted-ginn-panthers

Pubblicità

Nel secondo tempo Carolina inizia con il piede giusto ed un drive lungo ben 7 minuti che si ferma, indovinate un po’, sulle 20 avversarie, ma con il Gano di oggi tre punti sono sicuri, 23-3 e partita in congelatore.

I Saints hanno bisogno di tanti punti in poco tempo per provare la rimonta, ma nel drive successivo servono 8 minuti per segnare solo tre punti e perdere Ingram per infortunio. Le cose non si mettono bene per la squadra della Louisiana.

Una scintilla sembra accendersi quando un ritorno di punt consegna a Brees la palla a metà campo e una bella corsa di Hightower porta i Saints nella zona stregata dal campo. Il maleficio si interrompe grazie alla ricezione in endzone di Coleman, che acchiappa il pallone proprio sulla testa del difensore avversario riaprendo i giochi.

Adesso sono i Panthers quelli in crisi che non riescono a muovere il pallone e se Ginn prima era stato protagonista positivo adesso lo è in negativo “muffando” un punt e costringendo l’attacco a partire da posizione difficile. I Panthers non riescono a controllare il cronometro e i Saints capiscono che è arrivato il momento dell’ora o mai più.

Servono cinque minuti ai Saints per attraversare il campo e il passaggio di Brees per Fleener in endzone è qualcosa da vedere negli highlight sotto riportati per precisione e tempismo. Mancano tre minuti alla fine dell’incontro e New Orleans è sotto solo di tre punti.

A metà del drive precedente rimane per terra Luke Kuechly che viene colpito al petto da un avversario e prende una cascata da un compagno. Le immagini del linebacker in lacrime e che fatica a respirare fanno eramente impressione.

I Panthers riescono a consumare molto tempo e consegnano il pallone ai Saints sulle loro quattordici e con una manciata di secondi da giocare. Troppo anche per un fenomeno dello sferoide prolato come Drew Brees che non riesce ad arrivare ad una distanza utile per il field goal.

I Carolina Panthers portano a casa una vittoria che a metà incontro sembrava certa e sicura e che col passare del tempo è stata sempre più incerta. Il prezzo per questa W è però una serie di infortuni che possono pregiudicare le pochissime speranze di playoff rimaste viste anche le squadre che rimangono da affrontare.

I New Orleans Saints si fanno raggiungere in classifica proprio dai Panthers con il vantaggio sulla carta di un calendario più agevole, ma solo la matematica li tiene in corsa per la post season.

Merchandising Merchandising

Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.