Wild game at Lumen Field (Seattle Seahawks vs San Francisco 49ers 30-23)

Scontro divisionale senza esclusione di colpi e di turnover tra Seahawks e 49ers, con i padroni di casa che hanno la meglio grazie ad una rocciosa difesa.

CRONACA

La partita inizia subito con un trick-play da parte di Seattle, che dopo un 3&out sceglie di fare un fake-punt che funziona alla perfezione e porta al TD di Travis Homer, dopo una corsa di 73 yard.

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I Niners rispondono presente e, grazie alla sterilità dell’attacco Seahawks e al fumble di Gerald Everett (il primo di una serata a dir poco disastrosa per il TE ex Rams) ritrovano subito la parità grazie al primo dei due TD ad opera di George Kittle, per poi portarsi in vantaggio con Elijah Mitchell.

Secondo quarto senza esclusione di colpi, con altri tre TD e Seattle che si riporta sotto grazie ai redivivi Adrian Peterson e Dee Eskridge, entrambi autori del primo TD in maglia Seahawks, e squadre che vanno al riposo con San Francisco che conduce per 23-21.

I 49ers non si muoveranno più nel secondo tempo, a causa di molteplici errori e sanguinose penalità che saranno poi decisive per l’esito del match. A fine partita, Jimmy Garoppolo trova un ottimo drive che permetterà a San Francisco di portarsi fino alle 3 yard di Seattle, ma la difesa Seahawks erge un muro e riesce a fermare l’attacco guidato da Kyle Shanahan grazie ad una pass deflection di Carlos Dunlap.

ANALISI DEL MATCH

Una derby divisionale ricco di colpi di scena che, probabilmente, la NFL avrebbe fatto bene a mantenere all’orario notturno inizialmente stabilito.

Nel primo quarto i 49ers, fatta eccezione per l’errore sul fake-punt riportato in TD da Homer, sembrano la squadra solida e concreta che viene da tre vittorie consecutive, ma con il passare dei minuti le certezze si sgretolano a causa di una prestazione tutt’altro che convincente da parte di Jimmy Garoppolo.

Le certezze del numero 10 sono solamente George Kittle ed Elijah Mitchell, ma troppo spesso il QB si lascia andare ad errori grossolani sia nelle scelte di passaggio che nella gestione della palla, come dimostra la Safety subita ad inizio terzo quarto a causa della testardaggine nel non liberarsi della palla.

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La partita viene comunque decisa dai turnover, che saranno ben 7 in totale (4 Seattle e 3 San Francisco) con i primi 5 drive del terzo quarto che sono l’emblema della partita: fumble, intercetto, safety, punt, intercetto.

Dopo un inizio match terrificante, Seattle ritrova un po’ di ritmo e di coraggio in attacco e soprattutto dopo l’uscita di Fuller e Brandon Shell in Offensive Line per infortuni vari, riesce a far funzionare degnamente anche il gioco di corsa, con alcune discese incoraggianti da parte di un ritrovato Rashaad Penny. I nuovi innesti Stone Forsythe e Jake Curhan, pur soffrendo molto contro il forte front seven dei Niners, fanno del loro meglio per proteggere Wilson ed aprire varchi per i compagni.

I 49ers non riescono a far fruttare la prestazione eccezionale della linea difensiva, che per buona parte della partita imperversa dietro la linea di scrimmage di Seattle e mette a referto ben 4 sack su Russell Wilson con una perdita di 50 (!) yard.

Troppo spesso per muovere le catene si è costretti a ricorrere a lanci lunghi o soluzioni improvvisate; tuttavia, alcuni segnali di ripresa si sono visti, con qualche schema nuovo e alcuni lanci veloci nella zona centrale del campo con i quali Seattle è riuscita sporadicamente ad eludere la pressione di Nick Bosa & company. Probabilmente la squadra di casa è riuscita a ritrovare anche un po’ di orgoglio, grazie alla sentita rivalità divisionale, ma restano tuttavia gli enormi problemi dell’attacco che non riesce a trovare continuità di rendimento.

Una delle note positive delle ultime giornate, la crescita dei TE ed in modo particolare di Everett, si ferma infatti bruscamente in quanto proprio Everett è autore di ben due fumble e un drop (poi trasformato in intercetto) che hanno seriamente rischiato di rimettere in discussione il match.

Brusco stop invece per i San Francisco 49ers, che dimostrano delle lacune evidenti nella posizione più importante del gioco difficilmente risolvibili nel brevissimo periodo, vista la scarsa maturità dimostrata al momento da Trey Lance.

Sugli scudi per l’ennesima partita consecutiva la difesa di Seattle, che purtroppo perde Jamal Adams per un nuovo infortunio alla spalla operata durante la off-season, ma soprattutto altra prestazione magistrale dello special team, arma non convenzionale guidata egregiamente da Larry Izzo. Grazie a giocatori preziosissimi come Travis Homer e Nick Bellore, non dimenticandoci inoltre del punter Michael Dickson, lo special team è stato il vero ago della bilancia del match.

Con la stagione ormai compromessa, i Seahawks fanno un bello sgambetto agli acerrimi rivali, complicando la loro corsa ai playoff. Entrambe le squadre sono scese in campo con la giusta rabbia agonistica dando vita ad un “derby” pazzo e divertente al tempo stesso, ma condito di errori grossolani. Errori che non fanno altro che confermare le lacune di entrambe le franchigie, partite con grandi aspettative ma accomunate da scarsi risultati.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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