Preview di Denver Broncos vs Buffalo Bills

Il MNF della 10° settimana di Regular Season sarà il teatro della sfida tra Buffalo Bills e Denver Broncos, già affrontatisi 40 volte nella storia della NFL, con i padroni di casa a guidare una serie tutto sommato equilibrata, forti di 23 vittorie, 16 sconfitte e 1 pareggio, addirittura risalente al lontano 1960.

I Buffalo Bills sono usciti vincitori da 5 degli ultimi 6 confronti diretti, con l’unica sconfitta risalente alla Regular Season del 2014, quando i Broncos dell’allora QB Payton Manning si imposero per 24-17 davanti al proprio pubblico, in un match già sostanzialmente deciso agli albori dell’ultimo quarto di gioco (24-3).

Dall’avvento di Sean McDermott in panchina, i Bills hanno trionfato nella totalità dei 3 confronti disputati, con l’ultima vittoria risalente alla Regular Season del 2020, quando dei malcapitati Denver Broncos vennero disintegrati a domicilio con l’inequivocabile punteggio di 48-19. Josh Allen fu autore di una partita sostanzialmente perfetta, terminata con 359 passing yard e 2 TD, ai quali aggiunse 33 rushing yard e ulteriori 2 TD. I WR Stefon Diggs e Cole Beasley risultarono immarcabili dal 1° all’ultimo secondo di gioco, al punto da aver rispettivamente concluso la sfida con 147 e 112 receiving yard.  Il QB avversario Drew Lock, all’epoca ancora un giovane di belle speranze, visse una giornata da incubo, essendo stato vittima di 3.0 sack, ivi compreso lo strip sack riportato in endzone dal DE Jerry Hughes, e una miriade di pressioni, finendo per terminare il match con appena 132 passing yard e 1 TD.

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Come arrivano i Buffalo Bills

I padroni di casa (5-4) si affacciano a questa sfida come peggio non si potrebbe, essendo reduci da 3 sconfitte nelle ultime 5 partite e momentaneamente fuori dalla griglia Playoff.  La situazione appare al momento parecchio delicata, complice una squadra chiaramente allo sbando, priva di un’identità offensiva e aggrappata con le unghie e con i denti alle invenzioni dei suoi playmaker, Josh Allen e Stefon Diggs in particolare.  L’OC Ken Dorsey, sebbene ancora difeso a spada tratta dall’HC Sean McDermott, pare aver perso la fiducia di gran parte dei suoi giocatori, Josh Allen in primis, il quale, post-sconfitta con i Bengals, si è per la prima volta lasciato scappare qualche dichiarazione “criptica” in direzione del suo OC.

La squadra continua, oltretutto, a dimostrare parecchie difficoltà nell’approccio alle partite, come comprovato dagli appena 37 punti complessivamente segnati nei primi tempi degli ultimi 5 match. La “up-tempo” offense, risultata estremamente efficace quando utilizzata, continua a venire inspiegabilmente accantonata per la stragrande maggioranza dei 60 minuti di gioco, ricomparendo quasi esclusivamente ogni qualvolta la squadra si ritorva spalle al muro, a caccia degli ultimi (vani) tentativi di rimonta.  

Gli infortuni paiono non voler lasciare tregua al reparto capeggiato da McDermott, già privo di tre pietre angolari quali sono White, Jones e Milano, ai quali potrebbero aggiungersi il CB Christian Benford (bicipite femorale) e le safety Micah Hyde (collo) e Jordan Poyer (stinco), tutti limitati durante l’ultima settimana di allenamento.  

Come arrivano i Denver Broncos

Dopo un inizio di stagione terribile (5 sconfitte nelle prime 6 settimane), culminato nella sconfitta per 70-20 patita in quel di Miami, i Denver Broncos sono reduci da 2 vittorie consecutive, ivi compreso il sorprendente 24-9 inflitto agli acerrimi rivali dei Kansas City Chiefs, sconfitti per la prima volta dal lontanissimo novembre 2015 (16 sconfitte consecutive). Il DC Vance Joseph, vicino all’esonero sull’onda lunga dei 70 punti subiti, pare finalmente aver trovato una quadra al reparto difensivo, al punto da aver subito appena 45 punti nelle ultime 3 partite.  Gran parte di questa resurrezione è dipesa dalla ritrovata capacità di forzare turnover, come comprovato dai 4 intercetti catturati e dai 2 fumble forzati (e contestualmente recuperati) nelle ultime 3 partite.

Sebbene la Offense sia oggettivamente migliorata con l’arrivo di Sean Payton in panchina, i Denver Broncos sono ancora arenati nella 2° metà della classifica per quanto riguarda: Point/Game (16°), Total Yard/Game (22°) e Passing Yard/Game (28°), con l’unica nota positiva rappresentata dal running game, essendo issati all’11° posto con 116.8 Y/G. I Broncos dovrebbero presentarsi a questa sfida sostanzialmente a ranghi completi, potendo vantare un injury report sostanzialmente immacolato.

Matchup chiave

Dalton Kincaid Vs LB Denver Broncos

Il punto debole forse maggiormente conclamato all’interno di una già non particolarmente solida difesa com’è quella dei Broncos è indubbiamente rappresentato dalla difficoltà nel contenere i TE avversari, risultati da 2 anni a questa parte un assoluto incubo per Ejiro Evero prima e Vance Joseph poi.  Non è un caso che la difesa dei Broncos abbia concluso la passata stagione al 28° posto per Yard/Game (61.6) e Rec/Game (5.8) concesse ai TE avversari. Ancora peggiori i numeri fatti registrare in questa 1° metà di 2023, essendo arenata al 32°, nonché ultimo posto, con 71.1 yard concesse a partita. È tuttavia opportuno tener presente come i suddetti numeri possano essere inflazionati dal fatto di dover affrontare il miglior TE dell’intera lega (Travis Kelce) due volte l’anno.

I Buffalo Bills dovranno essere bravi nello sfruttare a pieno questa incredibile lacuna degli avversari, a maggior ragione potendo disporre di un TE assolutamente “on fire” qual è attualmente Dalton Kincaid, autore nelle ultime 3 partite di 23 ricezioni, 221 receiving yard e 1 TD.  Della coppia di LB formata Josey Jewell e Alex Singleton, sarà proprio quest’ultimo ad avere un bersaglio enorme piazzato sulla schiena, essendosi sin qui rivelato pressappoco disastroso in pass coverage, come comprovato dall’aver concesso addirittura il 91.5% delle ricezioni, 413 yard e 3 TD ai pass catcher fronteggiati, TE in primis.

Senza tirare in ballo i 2 matchup contro il solito Travis Kelce, basti pensare che il trio di TE dei Chicago Bears, quello composto da Kmet, Tonyan e Lewis, è stato capace di ammassare 5 ricezioni su altrettanti target, 42 receiving yard, 3 1st down e 1 TD quando marcato dallo stesso Singleton.

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Denver Broncos RB Vs Buffalo Bills Run Defense

Le due più recenti vittorie dei Denver Broncos, quelle maturate ai danni di Packers e Chiefs, hanno un unico comun denominatore, ovvero l’efficacia del Running Game, avendo via terra rispettivamente prodotto 145 (6.0 Y/A) e 144 (4.2 Y/A) yard, risultate pressappoco decisive sull’esito finale dei match. A maggior ragione contro una squadra come i Kansas City Chiefs, mantenere il possesso del pallone, estendere la durata dei drive e controllare il cronometro sono prerogative quanto mai importanti.

Complice il ritorno a pieno regime del “trattorino” Javonte Williams, supportato dall’ex Bengals Semaje Perine e dall’UDFA Jaleel McLaughlin, i Denver Broncos hanno prodotto la bellezza di 133 Y/G nel corso delle ultime 4 settimane, un dato che gli proietterebbe al 6° posto nell’intera lega in questa speciale classifica.

Sean Payton, da vero volpone qual è, sarà sicuramente molto propenso nell’appoggiarsi in maniera consistente sul running game, tanto più dovendo affrontare una difesa, quella dei Bills, apparsa nelle ultime settimane particolarmente in difficoltà nel contenere le corse avversarie, essendo priva del DT DaQuan Jones, del LB Matt Milano e con un Terrell Bernard reduce da una concussion. La difesa è infatti sprofondata al 18° posto per rushing yard concesse a partita (114.4), complice una serie di D-Lineman non particolarmente sfavillanti in questo specifico fondamentale.

Nonostante l’attacco dei Bills non si sia mai dimostrato brillante nella totalità delle ultime settimane, controllare il cronometro, sfiancare la difesa e soprattutto tenere il QB Josh Allen fuori dal campo, saranno verosimilmente gli elementi alla base del game plan stilato da Payton e Lombardi.

Denver Broncos pass rusher Vs Buffalo Bills O-Line

La discriminante che ha permesso alla difesa dei Broncos di limitare l’attacco dei Chiefs ad appena 9 miseri punti, risultando decisiva per la conquista della prima vittoria da 8 anni a questa parte, è rappresentata dall’efficacia della pass rush, al punto da aver ammassato la bellezza di 4.0 sack, 7 ulteriori QB hit e addirittura 33 pressure, finendo per far vivere a Patrick Mahomes un pomeriggio da incubo.  La dipartita di Frank Clark e Randy Gregory, rispettivamente accasatisi ai Seahawks (trattasi di un ritorno) e ai 49ers, ha permesso ai giovani pass rusher Nic Bonitto, Jonathon Cooper e Baron Browning di ritagliarsi uno spazio in campo decisamente maggiore, portando immediatamente i frutti sperati.

Nonostante il 2nd year Nic Bonitto sia nel bel mezzo della più classica “breakout season”, essendo finora stato autore di 5.5 sack (leader della squadra), 8 ulteriori QB hit e 27 pressioni complessive, il vero “difference maker” all’interno del reparto è rappresentato dal rientrante Baron Browning, costretto ai box (causa infortunio) nelle prime 6 settimane ma apparso pressappoco immarcabile nelle più recenti 2 partite, terminate con un bottino consistente di 2.0 sack, 2 ulteriori QB hit e 10 pressure complessive.

Per poter godere del tempo necessario per scandagliare il campo alla ricerca del bersaglio maggiormente congeniale, il QB Josh Allen avrà necessariamente bisogno di una performance quanto mai solida da parte dei suoi 5 compagni, quelli che si sono presentati in campo nella totalità delle 9 partite disputate.

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