Eagles presi al lazo (Philadelphia Eagles vs Dallas Cowboys 10-37)

Al AT&T Stadium va in scena una delle rivalità più sentite nella NFL: Eagles vs Cowboys.
Entrambe le franchigie si trovano con un record di 3-3, la vittoria di questa disputa sarà importante statisticamente: dal 2002 le squadre che vanno 4-3 hanno una probabilità del 51% di fare i playoff, quelle che vanno 3-4 solo del 14%.

I Cowboys arrivano a questa sfida pieni di enigmi, dopo aver iniziato la stagione 3-0, ad esser sinceri tre vittorie contro tre delle peggiori squadre della lega (Giants, Dolphins e Redskins), ne hanno perse tre di fila, contro Saints, Packers e i Jets senza vittorie, guidati da Darnold, il cui ritorno dalla mononucleosi è stato affrettato, dunque non al 100%.
Sicuramente hanno patito gli infortuni dei due tackle Tyron Smith, La’el Collins, dei ricevitori Cooper e Cobb e del cornerback numero uno, Byron Jones: tutti recuperati per la sfida contro gli Eagles.

I quali, al contrario, dopo un inizio di stagio inconsistente, sono falcidiati dagli infortuni, assenti stasera erano il left tackle Peters, sostituito dal first round pick Dillard, Tim Jernigan, a sua volta sostituto di Malik Jackson, DeSean Jackson, assente da week 2, il linebacker Bradham e il corner Maddox.

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Cronaca

Pederson in settimana ha parlato molto ottimisticamente in vista di questo scontro, dicendo di essere sicuro della vittoria e di voler partire forte, difatti vince il lancio della monetina, ma è la prima volta da week 13 del 2016 che opta per iniziare con il possesso, piuttosto che ricevere all’inizio del secondo tempo.
La storia di questa stagione degli Eagles però ci racconta il contrario di quanto previsto da Pederson, Philadelphia all’inizio fa sempre fatica a carburare, così è anche stasera, Wentz lancia al secondo tight end Goedert, il linebacker Jaylon Smith con un colpo ben assestato, però, causa una fumble, recuperata da Collins.

I Cowboys sfruttano il possesso già nella metà campo avversaria, fingono una corsa verso sinistra con tutta la linea offensiva che trasla in quel verso, Dak Prescott tiene la palla e la appoggia a Austin che arriva correndo dall’altro lato del campo, il quale ricevitore si trova in campo aperto con il solo Scandrick (rilasciato dagli Eagles nel momento in cui sto scrivendo) da battere, cosa che fa, entrando nella end zone. 0-7
Altro possesso per gli Eagles, altro turnover, Demarcus Lawrence batte nettamente Lane Johnson all’esterno, lo aggira ed esegue un perfetto strip fumble, togliendo la palla dalla mano di Wentz, poi recuperata dal defensive tackle Woods.
L’attacco riprende ancora da posizione favorevole, le 14 di Philadelphia, al primo snap Elliott ottiene quasi subito il secondo touchdown dei suoi, gli arbitri però dopo aver rivisto l’azione marcano la palla mezza yard corta dalla end zone, dov’era nel momento in cui il ginocchio del runningback ex Ohio state ha toccato il terreno; poco importa, Elliott ottiene di nuovo la palla, corre dietro il fullback e il suo enorme left tackle Smith e si tuffa in end zone. 0-14

L’attacco di Philadelphia non c’è stasera, ma in occasione del drive successivo ottiene due colpi di grazia, ovvero due penalità da 15 yds contro la difesa di Dallas, rispettivamente su Woods per durezza non necessaria, e Jaylon Smith per un colpo in ritardo sul quarterback. Gli Eagles riescono poi, in quest’unica circostanza a esporre la difesa dei Cowboys, che su un lato difendono a uomo, mettendo un corner su il ricevitore all’esterno, mentre nel resto del campo a zona. Con questo schema, l’obiettivo degli Eagles è trovare un uomo su una traccia che passa dalla porzione di campo difesa a zona a quella a uomo, non trovando dunque difensori già appostati nell’area, riescono in ciò solo ora, quando Wentz capisce il matchup favorevole di Goedert contro Vander Esch, lanciando un perfetto campanile prendibile solo dal longilineo Goedert nella endzone. 7-14
Il corso della partita sembra indirizzato chiaramente al mulino dei Cowboys, i quali non sembrano sbagliarne una, anche quando su 4th & 1 si presentano con una formazione pesante, con tanti bloccatori e Elliott dietro Prescott, facendo pensare a una corsa, che la difesa degli Eagles “beve”, concentrandosi sulla linea di scrimmage, in realtà Prescott la tiene e lancia a Elliott liberissimo sulla flat. La dinamica del touchdown che avviene poche giocate dopo, è simile, su 1st & goal ancora Dak esegue un play action e trova Blake Jarwin liberissimo sulla destra della end zone. 7-21

La offense degli Eagles non cambia marcia, mentre quella dei Cowboys la alza, trovando un big play da 44 yds con il ricevitore che ha rivoluzionato le sorti della franchigia di Dallas, Cooper dopo il rilascio finge una traccia slant verso l’interno, nel quale tranello cade Rasul Douglas, il ricevitore ex raiders però inverte di 90° la direzione scattando lungo la side line dove viene pescato da Prescott. I Cowboys arrivano nella red zone dove, cosa rara in serata, vengo rallentati dalla difesa di Philadelphia e si accontentano di un field goal. 7-24
Prima dell’intervallo di metà partita c’è spazio per un’altra emozione, i Cowboys giungono alle 45 di Philadelphia quando mancano 4 secondi, si tenta il field goal da 63 yds, a farlo però è Maher, secondo kicker dopo Janikowski e Zuerlein a calciare 2 field goal da più di 60 yds, che ora diventa il primo nella storia a realizzarne addirittura 3 di oltre 60 yds, i Cowboys hanno un signor kicker! 7-27
Alla fine del secondo quarto gli Eagles hanno il più largo deficit da quando Doug Pederson è capo allenatore.

Il primo possesso di Philadelphia del terzo quarto mostra un paio di sprazzi di Wentz, quando il quarterback ex North Dakota State fa una giravolta per districarsi dai difensori che lo inseguono e lancia in corsa per Agholor, libero sul lato sinistro del campo per 18 yds. Tre azioni dopo un altro guadagno notevole, lo snap degli Eagles coglie di sorpresa la defensive line dei Cowboys, che porta stranamente Lawrence a rinunciare anche solo al tentativo di portare pressione, Wentz ha tempo, vede Jeffrey che ha bruciato il corner Awuzie, riceve e assorbe un colpo importante di Woods che lo butta fuori dal campo, mantenendo comunque il possesso per 30 yds. Il drive degli Eagles viene però frenato, soprattutto dalla penalità contro Lane Johnson per uso illegale delle mani sulla faccia, che li fa passare da un 4th & 1 a un 3rd & 17, Wentz lancia un incompleto e portano a casa solo tre punti. 10-27
I Cowboys sono in controllo, e legittimano questo dominio, quando Dak, che ha recuperato la fiducia delle prime week, lancia oltre le spalle di Cooper, coperto bene da Mills, il quale ricevitore mette ambo i piedi a terra ed esegue la presa per 28 yds; ancora una volta il possesso si chiude con un field goal, in questo caso un gioco da ragazzi per Maher, da 29 yds. 10-30

Wentz a completamento di una serata no, esegue una pessima scelta, non da lui, lancia per Jeffrey con tre difensori intorno, Lee, Jones e Woods che da buona free safety plana sul pallone intercettandolo.
Prescott poi pecca di eccessiva fiducia, errore che però impatta solo le statistiche, non il risultato, prova un lancio nella end zone per Austin, circondato da due Eagles, dei quali Mills esegue uno spettacolare intercetto estendendo le braccia all’indietro.
La serata horror di Wentz si chiude poi con un errore marchiano, manca la presa dello snap perfetto di Kelce, la palla è viva e recuperata da Hyder.
I Cowboys non sazi vanno poi a segnare un ulteriore touchdown su corsa del loro condottiero Prescott, quando ancora una volta su play action verso destra si aprono le praterie di fronte a lui, con il quarterback ex Mississippi State che si tuffa all’angolo della end zone. 10-37

Dallas ottiene la più larga vittoria contro i rivali Eagles dal 2 novembre 1998 (34-0).

Howard Eagles Cowboys Defense

Considerazioni

Partiamo dagli sconfitti.

Le percentuali di fare i playoff contano relativamente, gli stessi Cowboys l’anno scorso sono partiti 3-5 per poi andare 7-1 il resto della stagione, vincendo la divisione con 10-6 di record. Ciò di cui gli Eagles al momento hanno più bisogno al momento è salute e consistenza, la perdita di un “deep threat” come DeSean Jackson si fa sentire perché toglie imprevedibilità all’attacco, permettendo alla difesa di concentrarsi maggiormente nell’area prossima alla linea di scrimmage. L’assenza di D-Jax però non vale come scusa per un passing game a dir poco nullo, con solo 191 yds lanciate da Wentz, a ciò si aggiungono le 3 fumble tutte recuperate dai Cowboys e l’ingenuo intercetto lanciato dal quarterback di Philly.  Ieri l’unica parte della difesa che finora aveva funzionato egregiamente, la linea, non ha girato, sia come pressione sul quarterback che come argine alle corse, sicuramente essere ridotti al quarto defensive tackle non ha giovato. Il reparto, inoltre, difettava anche del middle linebacker Bradham, sempre una figura chiave in qualsiasi defense. La secondaria fa acqua da tutte le parti non solo a causa degli infortuni, ieri è tornato Mills fuori da quasi un anno, Darby, cornerback uno rimane ineligibile. In offseason bisognerà intervenire in questo reparto. Finora la stagione degli Eagles è stata altalenante, più verso il basso che l’alto, ma considerando gli infortuni e la scarsezza della NFC East la finestra per la postseason è ancora aperta.

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Anche i Cowboys sono un’incognita, ma ieri è stata la riprova che con elementi chiave in campo questa squadra può vincere contro chiunque, non ha un vero e proprio punto debole, Dak è un franchise quarterback, leader nato, ma non degno di un contratto da 40 milioni, per vincere necessita di talenti cristallini intorno a sé e uno stipendio eccessivo ridurrebbe lo spazio in cap per questi. Jerry Jones, però, lo adora e che il rinnovo arriverà.

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