[NFL] SB 50: L’elemento vincente
Qualche mese fa, appena passata la week 7, ci eravamo messi in mente di cercare l’ elemento vincente, ovvero quella fase o quelle fasi del gioco attraverso tutte le partite giocate sino a quel momento della regular season NFL che più ricorrevano nelle vittorie. Nel frattempo ne è passata di acqua sotto ai ponti e siamo giunti allo showdown finale con Denver e Carolina che si scontreranno tra una decina di giorni a Santa Clara per conquistare il Vince Lombardi Trophy: qualsiasi esso sia, loro l’elemento vincente l’hanno trovato.
…e che sia proprio questo?
Denver non ha mai perso una partita contro un avversario che ha segnato meno punti #nflitaly
Pubblicità— Giovanni Ganci (@gioganci) January 24, 2016
Pur restando abbagliati da cotanta saggezza che solo un allenatore come Giovanni poteva avere (direttamente dall’huddle dei Blue Storms di Busto Arsizio), riprendiamo i nostri dati e completiamoli. Ovviamente la percentuale che trovate indica il numero delle volte, rispetto al totale, playoff inclusi, in cui la statistica associata è stata vinta e si è ottenuta anche la vittoria della partita.
Per completezza ho lasciato pure la colonna relativa alle prime sette settimane, anche se i valori sono comunque stati per lo più confermati. Valgono dunque le stesse considerazioni che avevamo fatto a fine ottobre. Il dato su cui mi soffermerei maggiormente è quello dei sack: metterne a segno un numero maggiore rispetto all’avversario mi pare sia abbastanza incidente sulle possibilità di vittoria, è successo il 72% delle volte.
Nei playoff sono 2 i casi negativi in cui questo non è successo: Pittsburgh at Cincinnati e Green Bay at Arizona. Forse non del tutto a caso due partite conclusesi comunque con un finale rocambolesco.
Resta fondamentale la turnover ratio: commetterne di meno del proprio avversario diretto “garantisce” la vittoria il 74,42% delle volte. Inarrivabile il dato dei tentativi di corse che però come abbiamo già detto, spesso è una conseguenza del trovarsi in vantaggio (come altresì potrebbe valere il discorso che quando in svantaggio si tende a forzare di più e quindi si incappa più facilmente in palle perse).
Quello che per me resta comunque un dato affascinante è la percentuale di associazione con la vittoria relativa a chi conquista più yard dell’avversario (o ne concede di meno, la lettura è sempre duplice): pensavo incidesse molto di più, specie in uno sport che fa della conquista del territorio il suo motivo principale di sfida. Mentre esce sempre distrutto il fattore campo: detto con ironia, tutto sto casino per andare a giocare a Los Angeles?! Che cambia?? Tanto alla fine dove giochi incide giusto un 3% in più rispetto ad un lancio di monetina….
Tornando seri, anche in questo caso ho pescato le solite 8 voci statistiche più rappresentative di questa analisi numerica: percentuale di conversione di 3rd down, yard per passaggio tentato, sack, rushing attempt, turnover, tempo di possesso, numero di penalalità, yard totali. Una cosa che si può notare è che l’85% delle vittorie sono arrivate vincendo almeno la metà (4) delle statistiche appena elencate. In 13 casi si è verificato l’en plein e solo San Diego in week 16 è riuscita a perdere pur facendo meglio dell’avversario in tutti ed 8 i campi: quella partita, che fu l’ultimo TNF della stagione, vide vincere i Raiders all’overtime.
Ora però concentriamoci sulle due finaliste, da una parte ci sono i Panthers autori sinora di una stagione quasi perfetta, macchiata da una sola sconfitta, in week 16 contro i Falcons. In quella partita riuscirono a vincere solo 2 delle 8 statistiche prese come cartina tornasole, minimo stagionale eguagliato: era successo loro anche in week 4 contro Tampa Bay, ma in quel caso comunque riuscirono a vincere. Per il resto Carolina ha viaggiato costantemente tra il 4/8 e la perfezione sfiorata una manciata di volte e raggiunta in ben tre occasioni: contro Green Bay in week 9, contro Washington in week 11 ed infine domenica scorsa contro Arizona, al championship. Facendo una media tra tutte e 18 le partite giocate viene fuori che i Panthers vincono mediamente 5,6 statistiche su 8 a partita (senza contare i pareggi). Impressionante.
La stagione di Denver anche da questo punto di vista (oltre che dal semplice record finale di 12 vinte e 4 perse) è inferiore: la media complessiva parla di 4,6 statistiche vinte su 8 a partita. I casi in cui sono state inferiori a 4 sono 3: due sono coincisi con le brutte sconfitte consecutive contro Indianapolis (1/7 e un pareggio) e Kansas City (1/8, con il panchinamento di Manning), mentre l’ultima li ha visti comunque vittoriosi nella partita che ha fatto svoltare la loro annata, la penultima di campionato contro i Bengals in cui vinsero solo total yard, yard per pass e minor numero di penalità.
In questa stagione quindi Denver è riuscita anche a perdere 2 partite in cui le statistiche non perse erano state superiori a 4: 5/8 nella L contro Oakland, addirittura 6/8 nella sconfitta a Pittsburgh (sono solo 19 i casi in cui una squadra ha vinto vincendo solo 2 o meno di quelle 8 statistiche). Mentre ha raggiunto la perfezione solo contro San Diego nella sfida di week 13 vinta 17 a 3.
Andiamo ancora più nel dettaglio allargando di nuovo a tutte le statistiche di squadra raccolte ed isolando solo le partite delle due finaliste:
NB. Il numero nell’ultima colonna per singola squadra conta il numero delle volte che quella determinata statistica è stata persa.
Si nota subito che Carolina ha corso meno yard degli avversari solo nella week 4 già nominata, mentre ha avuto un numero di corse inferiore agli avversari solo nella partita poi persa. Per Denver il gioco di corsa ha inciso molto meno: delle 4 sconfitte 2 volte ha corso meno yard degli avversari, le altre due aveva corso di più. È riuscita a vincere per ben tre volte pur correndo meno yard dei rivali diretti, tutte però nella prima parte di stagione dove peraltro può aver inciso anche il cambiamento offensivo voluto da Kubiak.
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