Bye bye Dan Quinn (Carolina Panthers vs Atlanta Falcons 23-16)

Una partita non entusiasmante ad Atlanta, dove la squadra di casa ha confermato una situazione a dir poco precaria. In realtà la partenza di Matt Ryan e compagni è stata molto promettente, visto che il primo drive, dopo una serie di passaggi nel medio raggio e di corse si conclude con una corsa di 35 yard in TD di Todd Gurley. Questa resterà, purtroppo, l’unica performance di rilievo di Atlanta.
I Panthers cominciano a giocare la loro partita senza eccessivi clamori, guidati dal sempre affidabile Teddy Bridgewater che nei tre drives successivi porta a casa due field goals e uno spettacolare TD di DJ Moore che riceve un passaggio esterno sulle 50 yard e corre pressoché indisturbato in endzone, il tutto mentre Atlanta colleziona una serie di punt. Prima della fine del secondo quarto arriva un altro TD, questa volta di Mike Davis, che porta il punteggio sul 20-7 per Carolina.
Il secondo tempo vede i Falcons collezionare un paio di field goal che danno l’illusione che la partita possa ancora avere una svolta, ma nel quarto periodo Bridgewater gioca abilmente col cronometro mantenendo i Falcons a distanza. Finisce 23-16, ma lo scarto di sette punti è ingannevole: Atlanta non ha mai dato l’impressione di poter riaprire la partita

Commento

Sui Panthers sono costretto a ripetermi: si tratta di una buona squadra ben guidata da Teddy Bridgewater, un QB che non rischia molto, ma in compenso commette pochissimi errori.
Per tutta la partita ha potuto muoversi dietro la propria linea senza essere mai impensierito dalla difesa avversaria e uscendo dal campo con la divisa praticamente immacolata. Come sua abitudine ha lavorato molto su passaggi nel corto-medio raggio e utilizzando spesso screen-pass a beneficio soprattutto di Mike Davis e Curtis Samuel.
Alla fine ha chiuso con un buon 27 su 37, 317 yard e 2 TD, e senza intercetti, ma è giusto sottolineare il contributo dei ricevitori in termini di yard guadagnate dopo la ricezione.
Sugli scudi un ottimo Davis che con 89 yard su corsa e 60 sui 9 passaggi ricevuti ha fornito un contributo determinante non facendo rimpiangere troppo McCaffrey.
Molto bene anche Robbie Anderson: il WR n° 11 ha conquistato 112 yard con 8 ricezioni e DJ Moore, che con 4 catches ha portato a casa 93 yard e il TD da 57 Yard.
Insomma, Bridgewater non avrà il braccio bionico dei più forti QB della Lega, ma sta facendo un’ottima figura, soprattutto per l’abilità con cui gestisce i drive offensivi e il sapiente uso del cronometro. Una citazione particolare per la linea d’attacco, che gli offre sempre un’ottima protezione e per tutta la difesa, che ha prodotto un intercetto e due sack con perdita importante di yard.
I Panthers, nella Division dei Saints e dei Buccaneers di TB12 faranno fatica a guadagnarsi un posto nella post-season, ma mai dire mai.

Che dire degli Atlanta Falcons? Confesso di essere un simpatizzante della squadra della Georgia e di aver sperato che riuscisse a rompere la striscia negativa, anche perché nell’ultima partita contro i Packers tutto sommato pareva dare segni di miglioramento e prima ancora, contro Dallas avevano perso di un punto giocandosela fino all’ultimo.
L’assenza di Julio Jones non basta a giustificare la prestazione deficitaria dell’attacco, che ha vissuto sulle corse di un ottimo Todd Gurey (121 yard corse) e sulle yard conquistate su passaggio da Calvin Ridley (8 ricezioni per 136 yard).
Per Matt Ryan una serata da dimenticare con un sack, un intercetto e solo il 57% di completi, ma soprattutto l’impressione di non riuscire ad impensierire seriamente la squadra avversaria consentendole di portare a casa la vittoria senza troppi patemi.
In conclusione, vedo i Falcons destinati ad una stagione negativa, a meno di non risorgere nella seconda parte come l’anno scorso, e con il licenziamento dell’Head Coach Dan Quinn e del General Manager Thomas Dimitroff cercano di salvare il salvabile.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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