Championship 2022: le pagelle

Per le due finali di Conference diamo le pagelle al turno di playoff, alla partita, alla squadra e aggiungiamo anche quelle per attacco e difesa.

I CHAMPIONSHIP 7

Inizio a dir poco traumatico, con la sfida NFC inevitabilmente viziata dagli infortuni in avvio. A rialzare l’annata play-off sotto tono ci ha pensato per fortuna la AFC.

Eagles 31, 49ers 7 – VOTO ALLA PARTITA 3

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Quando uno dei due quarterback si fa male nel primo drive per lo spettacolo è una mazzata inenarrabile. San Francisco riesce comunque a opporre resistenza almeno fino a poco prima dell’intervallo lungo.

San Francisco 6

Voto politico per i 49ers. Come potrebbe essere altrimenti quando perdi il tuo quarterback titolare dopo pochi snap (il terzo della stagione!) e il tuo miglior giocatore si fa male in modo assurdo mentre è a bordo campo? Se devo muovergli un appunto è per non aver chiamato il challenge sulla ricezione di Devonta Smith che ha portato al primo touchdown Eagles. E per una quantità di flag eccessiva: addirittura 7 primi down da fazzoletti gialli per Phila. Va detto che il nervosismo nasce anche dalle circostanze e per questo non me la sento di punirli.

Attacco NG

Impossibile valutare la prestazione senza Brock Purdy. Anche perché non entra un backup ma una quarta scelta. Per quanto Johnson fosse navigato. Per quanto conoscesse il sistema. Impossibile fare molto di più di quanto fatto contro una difesa di prima categoria. Shanahan cerca ugualmente di inventarsi qualcosa. Eroico ancorché inutile il ritorno di Purdy, la spalla gli costerà sei mesi fuori, non una cosuccia, quando pure Johnson si fa male. Menzione a McCaffrey doverosa. Che fosse un giocatore speciale si sapeva, ha dimostrato cuore, coraggio e determinazione nel momento del bisogno.

Difesa 6,5

Per un discreto numero di minuti lasciano persino l’impressione di poter provare a mantenere in piedi la baracca da soli. Quando Bosa per poco non forza la safety ci si domanda se non siano proprio i difensori i più qualificati per mettere punti sul tabellone dopo l’uscita del loro passatore rookie. Il problema è che alla lunga stanchezza e tenuta mentale, per una sfida che sanno essere compromessa, prendono il sopravvento. E quell’incidente degno di proprio al 97 sulla sideline è una mazzata

Philadelphia 6,5

Quando le squadre sono al completo non mi sembra abbiano il piglio giusto per portarla in fondo. Una volta che i 49ers si assottigliano si ritrovano tra le mani un’occasione così ghiotta che non si può vanificare. Poteva starci mezzo punto in più? Certo, sì. Ma ho tenuto conto della piega che ha preso la partita.

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Attacco 6,5

Non mi hanno convinto. Quando all’alba del match devono azzannare la sfida appaiono timidi. Hurts non è brillante nel pescare i suoi bersagli. E successivamente si incaponiscono un po’ in chiamate non sempre proficue. Nel finale al contrario scelgono di continuare a mandare al fronte il loro quarterback rischiando oltremodo. Quel 5 su 15 nei terzi down è ammorbidito dal 3 su 3 nei quarti, va analizzato perché non risulti un problema al Super Bowl. Per carità, contro avevano una super difesa e non lo dimentico. Eppure i “però” continuano a rimbalzarmi in testa. Li ho visti fare molto di meglio.

Difesa NG

Partono fortissimo, da 8. Dopodiché hanno un’agevolazione che nemmeno i condoni fiscali per gli evasori. La mia impressione è che forzino la mano persino fin troppo quando ormai è chiaro che San Francisco non può più passare la palla. Con tre sack mettono fuori uso due quarterback.

Chiefs 23, Bengals 20 – VOTO ALLA PARTITA 8

La rivalità che ci terrà compagnia per i prossimi anni. Due squadroni senza se e senza ma, con il match che poteva prendere una direzione o un’altra. Come ormai abitudine negli ultimi campionati quando si incrociano, lo scarto finale è di tre sole lunghezze. Non mi hanno entusiasmato alcune decisioni arbitrali (il problema al cronometro è stato inconcepibile), ma succede e non ho intenzione di costruirci su alcun ragionamento. In pagella si sarebbero presi un votaccio. La gara è più rude delle attese e meno spumeggiante, resta il top di questi play-off per me.

Cincinnati 6,5

Ci vanno molto vicini, vicinissimi. Avrei visto volentieri i dieci minuti in più che forse sarebbero arrivati senza la penalità di Ossai (o se gli arbitri avessero visto i due holding pochi istanti prima). Un ottimo campionato, concluso con una buona prestazione.

Attacco 6,5

Stavolta la linea offensiva va sotto nettamente nella sfida con i dirimpettai dei Chiefs. E allora Burrow non ha più nemmeno i pochi secondi soliti per distribuire l’ovale come sa fare. Ci scappano le sbavature. Dovrebbero affidarsi ancora di più ai passaggi veloci all’esterno, lo fanno troppo poco. Anche l’assenza delle corse è penalizzante. Il touchdown di Higgins è una gemma.

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Difesa 7

Forse sette è un po’ troppo. Diciamo che sarebbe un 6/7 per loro e un 6+ per l’attacco, se usassi anche queste sfumature. Propendo per il 7 perché alla fine tengono i Chiefs a 23 punti. E non sono molti. Solo che non riescono a complicare a Mahomes le giocate così come sono riusciti a fare con Allen sette giorni prima. Molto merito degli aggiustamenti dei Chiefs.

Kansas City 7,5

Mi sorprendono. Con una difesa che ho spesso criticato quest’anno e che sfodera una prestazione eccellente nel momento più importante (a questo è dovuto il mezzo punto in più), con un ricevitore che non mi ha mai convinto ed eleva il suo gioco quando più serve a Mahomes. Grande merito a coach Reid, che cementa il suo posto tra i grandi del gioco.

Attacco 7

La caviglia di Mahomes regge e così l’attacco si muove discretamente. Anche loro non trovano la chiave per sviluppare decentemente le corse. Gli stessi running back, soprattutto Pacheco, danno il meglio fuori dal backfield. Se Kelce è la garanzia, Valdes-Scantling è la sorpresa: sfodera una prestazione che personalmente non mi aspettavo.

Difesa 8,5

La vera rivelazione della domenica. Prova eccellente con un Chris Jones più “donaldesco” che mai a trascinare tutta la combriccola anche dopo aver perso per infortunio un pezzo cardine come Sneed. Sovrastano la linea offensiva dei Bengals, tanto valida nel frenare i Bills. Mettono le mani addosso a Burrow in più occasioni. Lo pizzicano. Negano le corse. Ottimi, davvero.

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