La strada verso il Draft: George Karlaftis

Età: 20- Ruolo: Edge – College: Purdue
Classe: Junior – Altezza: 6’ 4’’ (1.93 m) – Peso: 275 lb (125 kg)

La classe di edge rusher del 2022 è molto diversa da quella dello scorso anno: in questo Draft ci sono molti talenti interessanti, anche dietro i due top del ruolo, ovvero Thibodeaux e Hutchinson. Uno di questi è senza dubbio George Karlaftis. Nato in Grecia, dopo la scomparsa del padre, tutta la sua famiglia si trasferì in Indiana. La carriera a West Lafayette High School fu molto buona, tanto da chiudere con ben 41 sack. Non solo football, George è stato anche campione di due state championship nel lancio del peso. Tutte queste prestazioni, hanno portato George al quarto posto nel recruit come strong-side defensive end. L’interesse di college blasonati come Alabama e Clemson non può che riassumere il talento dimostrato in high school dal giocatore. Karlaftis, dove aver visitato USC, decise di unirsi alla causa di Purdue. Al college, non ha avuto i numeri impressionanti che ti aspetti da un prospetto del genere, soprattutto nello scorso anno, ma ha dato dei flash davvero impressionanti. Purtroppo, ha giocato solo tre partite nell’anno da Sophomore per problematiche legate al Covid.

Dal punto di vista fisico, Karlaftis ha tutto per poter fare bene fin da subito, senza dover mettere su peso o perderlo. Forse non ha le braccia lunghe ideali. George è un giocatore che a Purdue ha giocato in varie posizioni e non ha bisogno di un ruolo preciso per poter fare bene. Spesso parte con la mani a terra, ma non disdegna le partenze in piedi. Viene anche usato come defensive tackle in situazioni particolari, quando serve densità al centro e quando serve superare le guardie avversarie. Per tutte queste qualità, credo che in NFL possa fare bene in qualsiasi fronte. Nonostante la stazza Karlaftis possiede un primo passo sorprendente, in grado di farlo vincere anche contro i tackle più atletici che possa affrontare. Qui, ad esempio, partendo con le mani a terra, si mangia il left tackle avversario, che ha a malapena il tempo di metterli le mani addosso.

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Detto questo, il primo passo non è la sua qualità migliore: George possiede una potenza fuori dal comune, che spesso mette in difficoltà gli uomini di linea avversari. Soprattutto, riesce a mettere molta forza nella parte alta del corpo e nelle mani, facendo perdere l’equilibrio al suo avversario. Per questo è fortissimo nella bull rush, davvero forte. Qui, ad esempio, riesce a reggere un double team con molta disinvoltura, liberandosi con la forza e con lo spin move, riuscendo a portare pressione al Quarterback.

Non solo velocità e forza, Karlaftis è in grado di battere l’uomo anche con finte astute: qui, ad esempio, batte il right tackle fintando di andare verso l’esterno, per poi tagliare all’interno, riuscendo a passare senza nessun tipo di ostacolo.

Su questa giocata, George parte in piedi e riesce a sfruttare velocità e potenza, ma anche flessibilità, riuscendo a sfruttare l’esterno del right tackle e ad arrivare al Quarterback con il sack. Riesce quindi, anche a piegarsi bene e a muovere bene braccia e fianchi, sfidando le braccia degli offensive lineman, spostandole più e più volte.

Contro le corse fa decisamente il suo, quando è in grado di rimanere basso e sfruttare la sua forza per intero, riuscendo a non farsi spostare dagli uomini di linea avversaria. Qui, ad esempio, parte interno e riuscendo a stare basso, batte facilmente il blocco in motion del tight end, fermando la corsa e prevenendo la conversione del quarto down.

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Non è sempre così però: spesso Karlaftis rimane troppo alto, perdendo la maggior parte della forza da lui in possesso. Questo, lo toglie dal gioco di corse, non riuscendo a battere l’uomo con costanza non riuscendo a mantenere la posizione. Qui, ad esempio, rimane troppo alto, venendo facilmente spostato dal tight end in motion, aprendo una comoda finestra per il running back.

Spesso George viene tratto in inganno e usa tutta la sua forza e velocità al massimo subito. Questa sua aggressività è un bene, ma molte volte, lo fa sbagliare. Qui, ad esempio, batte il suo uomo, ma non riesce subito a capire dove sia la palla, lasciando l’esterno al ricevitore in motion, che segnerà poi il touchdown.

Karlaftis, come ho già detto, ha un ottimo primo passo, ma non ha una velocità élite, soprattutto laterale, dove potrebbe perdere un po’, specialmente contro running back veloci ed elusivi. Inoltre, la sua innata forza e potenza, potrebbe essere meno dominante contro i tackle forti e atletici della NFL. Manca anche un po’ di flessibilità per battere più facilmente l’attaccante.

Tra i pro, potrebbe fin da subito essere schierato come titolare, secondo me ha le capacità adatte. Non vedo particolari problemi nello schieramento, anche se starebbe meglio in un fronte pari, ma, come ho già detto, George non disdegna nemmeno partire largo in piedi. Potrebbe avere una solida carriera in NFL e potrebbe migliorare sensibilmente con gli anni, imparando nuove pass rush move e counter attack, anche se la base di partenza è già più che buona. È un giocatore che dà veramente tutto sé stesso sul campo, con un’energia e un motore che non si fermano mai. Deve sicuramente migliorare nel gestire la sua forza e la sua innata aggressività per il gioco e non dovrà usare sempre e solo la sua forza. Come tipo di giocare mi ricorda moltissimo Trey Hendrickson: l’edge rusher dei Bengals, anche lui dotato di un buonissimo primo passo e di una grandissima forza.

Questa classe di edge rusher è piena di talento e pronosticare l’uscita di Karlaftis è molto difficile, perché tolti i primi due del ruolo, ci sono molti giocatori vicini nelle valutazioni generali. Io adoro il giocatore di Purdue e per me meriterebbe una scelta in top 15. Già Seattle alla 9 potrebbe farci un pensiero, vedrei benissimo Karlaftis in quella squadra per la mentalità storica di difesa aggressiva. Gli Eagles, con una delle tre scelte in top 20, potrebbero seriamente pensare al talento di Purdue per dare un ulteriore boost alla linea difensiva.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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