[NFL] Preview 2014: Philadelphia Eagles
“Muoversi, muoversi, non è un picnic”. Nel 2013 sembrava di rivedere un vecchio episodio di E.R. guardando giocare i Philadelphia Eagles. Chip Kelly, con il suo up-tempo offense, è la rivisitazione footballistica del dottor Benton. Probabilmente non si sarà ispirato al medico nell’idearlo, di sicuro l’head coach dei Philadelphia Eagles ama far correre la sua franchigia a tutto tondo. Non solo sul campo, anche negli uffici. Michael Vick è andato. Con pochi rimpianti. DeSean Jackson è andato. Con qualche rimpianto in più, ma non troppi.
A far la differenza sarà il sistema. Ne sono convinti a Philadelphia. Un sistema che al suo secondo anno nella Nfl dovrà fronteggiare gli inevitabili aggiustamenti che avranno apportato i rivali. Ecco perché la stagione numero due dell’era Kelly è particolarmente importante nella città dell’amore fraterno.
OFFENSE
Alla stessa stregua del tipo di gioco scelto dal coach, nel 2014 è atteso dalla conferma anche Nick Foles. Il quarterback ha strabiliato un anno fa, dopo essere subentrato a Vick a campionato in corso. Numeri da capogiro. Un saltatore in alto che entra in gara alle Olimpiadi a 2,40 metri e supera l’asticella con scioltezza. Nel campionato da rookie aveva fatto qualche balzo interessante. Un paio di 2,15, ma nulla più. Adesso è pronto a tornare in pedana, il 2,40 lo attende di nuovo. Per la prima volta avrà la franchigia sulle spalle dal principio. Non è la stessa cosa. Come non è la stessa cosa essere stati analizzati in ogni minimo dettaglio dalle difese per tutta una off season.
Dalla sua ha una linea offensiva pazzesca. Se non la migliore in assoluto, sicuramente tra le prime tre. Jason Peters ed Evan Mathis formano una coppia sinistra con pochissime eguali. Aggiungete il centro Jason Kelce al gruppo e avrete un lato sinistro da medaglia pregiata. Sulla destra Lane Johnson sta prendendo sempre più confidenza e seppur Todd Herremans non sia del calibro dei compagni è pur sempre un buon giocatore. Le fondamenta migliori per il gioco di Kelly, per il futuro di Foles e per i successi di LeSean McCoy.
Il running back sarà il cardine dell’attacco. Completo e nel pieno della maturità “Shady” avrà sulle spalle la squadra, anche perché i ricevitori, orfani di Jackson, andranno valutati strada facendo. Jeremy Maclin deve resistere lontano dall’infermeria per raccogliere l’eredità dell’ex compagno. Con lui ci sarà ancora Riley Cooper e offre grandi speranze il rookie Jordan Matthews. Titolare nella depth chart prestagionale anche il veterano Brad Smith. Con Maclin sano un reparto discreto. Con Maclin ai box gli interrogativi sono numerosi. Non c’è più nemmeno Jason Avant.
Da tenere d’occhio il rookie Josh Huff, almeno perché arriva da Oregon e di Kelly qualcosa conosce. Interessante l’arrivo di Darren Sproles, se ha ancora benzina nel serbatoio è un tipo di giocatore perfetto per l’up-tempo. E come backup è un buon innesto Mark Sanchez alle spalle di Foles. I running back hanno perso Bryce Brown. Dietro i primi due ci sono così Chris Polk e Matthew Tucker. A dare una mano a Foles qualora i suoi ricevitori stentassero ci sono Brent Celek e Zach Ertz, tight end che nel gioco aereo dicono la loro ad alta voce.
DEFENSE
Dovrà tenere il volume alto la difesa, che poggerà su un quartetto di linebacker che nel 2013 ha trovato rapidamente l’amalgama ideale. Confermati in blocco, compreso il miglior backup Brandon Graham, si è aggiunto Marcus Smith, rookie da primo giro. Mychal Kendricks e un rigenerato DeMeco Ryan sono i pilastri all’interno. Connor Barwin sta diventando il leader dell’intera difesa a suon di prestazioni e con un atteggiamento ideale fuori dal prato. Trent Cole non ha bisogno di presentazioni.
Meno garanzie offre la linea. Vale, con le debite proporzioni, il discorso affrontato per Foles. L’anno passato Cedric Thornton, Bennie Logan e Fletcher Cox sono andati oltre le più rosee previsioni. Quest’anno gli avversari sapranno meglio come prenderli e dovranno migliorarsi. Cox in ogni caso è tra i defensive end più intriganti a livello di 3-4.
L’unico ingaggio di rilievo nei free agent è la safety ex Saints Malcolm Jenkins, poco per garantire un’inversione di rotta a un reparto che riparte da una 29esima posizione statistica tutt’altro che invidiabile. L’altra safety Nate Allen e i cornerback Cary Williams e Bradley Fletcher completano le secondarie. Un gruppo nella media cui sarà chiesto di limitare i danni. Per vincere le partite gli Eagles punteranno sul loro attacco. Ma non dovranno essere traditi dai difensori.
SPECIAL TEAM
I saluti a DeSean Jackson hanno dato il benservito anche al giocatore più elettrizzante degli special team biancoverdi, anche se l’ultimo touchdown su un ritorno di punt risale comunque al 2010. Nelle sue scarpe si infilerà Sproles, provando a rinverdire i fasti di uno special team che galleggia senza eccellere. Alex Henery, il kicker, e Donnie Jones, il punter, si inseriscono alla perfezione nel contesto.
OBIETTIVI
Nel 2013 i primi Philadelphia Eagles targati Chip Kelly si sono superati, centrando il titolo divisionale al primo colpo. La Nfc East anche quest’anno sarà terra di conquista per chi sbaglierà meno. Le rivali non sono in momenti storici particolarmente felici. I Dallas Cowboys partono sempre con grandi ambizioni ma devono tramutarle in risultati evitando di restare schiacciati dalle pressioni. I New York Giants sono sempre a metà strada tra provarci ancora e ricostruire. I Washington Redskins con un nuovo head coach a guidarli potrebbero indossare i panni della sorpresa come fatto da Philadelphia nel campionato scorso.
L’anno delle conferme è ricco d’insidie, sempre. Ne dovranno affrontare parecchie i ragazzi di Kelly. Eppure gli Eagles campioni dell’est in carica stavolta sembrano partire dalla pole position per bissare il titolo. Una prima fila conquistata nonostante i molti “se” legati alle prestazioni dell’attacco e le falle di una difesa ancora non in grado di lottare per qualcosa di più rispetto alla conquista dei playoff.
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L’offensive line è “il lato positivo” degli Eagles!
;-P
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