[NFL] Week 10: Battaglia nei bassifondi (New York Giants vs San Francisco 49ers 27-23)

Ad affrontarsi in questo match della NFC sono due tra le franchigie che rispetto alla scorsa stagione si sono confermate, vuoi per decisioni o sfortuna, tra le peggiori della Lega.

I Giants hanno avuto il secondo peggior record nella stagione 2017, ottenendo il secondo pick assoluto del draft, utilizzato per il running back Saquon Barkley, da Penn State, a detta di molti il migliore giocatore disponibile. Come coach sono passati da McAdoo, “punito” anche per aver messo in panchina Eli Manning, a Pat Shurmur, per 7 anni coordinatore dell’attacco dei Vikings; tuttavia la musica non appare cambiata dall’anno scorso, e sembra che i fatti abbiano dato ragione a McAdoo, Manning non appare avere carburante nel serbatoio.

Dall’altro lato i 49ers hanno confermato Kyle Shanahan, tra i più promettenti coach della lega insieme a McVay, ormai già affermatosi a Los Angeles, e Nagy, a Chicago. La passata offseason hanno chiuso con Garoppolo un accordo da franchise-quarterback, sfortuna ha voluto che quest’ultimo si sia infortunato contro Kansas City, nello sforzo per ottenere una extra yard non necessaria, rimanendo in campo e prendendo una botta dal cornerback Nelson, la sua gamba è rimasta piantata nel terreno, procurandogli lo strappo del legamento crociato anteriore sinistro.

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Cronaca

La partita non inizia nel migliore dei modi per i Giants, Eli Manning trova Beckham liberissimo sull’interno del campo, la presa non è contestata ma… Odell la manca e il pallone cade a terra. New York va 3 & out dando immediatamente il possesso a San Francisco, cosicchè quello che era il terzo quarterback a inizio stagione, preso un anno fa come undrafted free agent da Southern Miss, Nick Mullens, possa fare la sua seconda apparizione dopo aver ben figurato contro Oakland. Il suo compito è agevolato da un eccellente ritorno di James per 23 iarde fino alle 46 di San Francisco, fermato dallo stesso punter avversario, Riley Dixon. I 49ers non fanno sfracelli, appena il necessario perché Gould metta un field-goal da 53 yds. 0-3

Il successivo possesso Giants ha come highlight la corsa di Barkley per 18 yds, espressione di quello in cui finora è bravissimo, ovvero usare l’agilità e la potenza nelle sue gambe per rimbalzare sull’esterno e sprigionare la sua velocità. Il punt che risulta da questo possesso però non è del tutto inutile, Dixon la manda alle 8 di San Francisco, dalle quali parte Nick Mullens, che al suo primo tentativo di lancio in questo drive, subisce un intercetto: la palla era indirizzata a Bourne che stava correndo una comeback route, nella quale il ricevitore dopo aver corso torna indietro per disorientare il difensore, in questo caso Janoris Jenkins non lo è affatto, tocca la football che viene presa dal compagno BJ Goodson che si trovava da quelle parti.

I Giants sfruttano la posizione favorevole, Manning si muove bene nella tasca, tenuta bene dall’offensive-line e trova Beckham sul fondo della end-zone, bravo a insinuarsi nell’apertura tra le zone di copertura dei difensori. 7-3

Il drive seguente è esplicativo della strategia d’attacco di San Francisco, corsa o play-action con come primo ricevitore il tight-end George Kittle, una delle rivelazioni di questa stagione. Il duo Mullens-Kittle ottiene 40 yds in questo drive che unite alle costanti corse di Breida danno i primi 6 punti alla squadra della baia. 7-10

New York Giants v San Francisco 49ers

New York torna a segnare alla fine di un drive lungo 14 snap e 6 minuti e 45 secondi, nel quale vanno evidenziate una corsa sempre sull’esterno di Barkley per 18 yds e una presa del ritrovato Corey Coleman, che salta in mezzo a quattro 49ers per 11 iarde, cruciali perché portano alla conversione di un 3rd & 8. I Giants arrivano alle porte della end-zone avversaria, su un 3rd & goal cruciale l’intervento del rookie linebacker Fred Warner, che chiude il buco apertosi nello scontro tra le linee e fermando Saquon Barkley; questo tackle fondamentale porta i Giants ad accontentarsi dei 3 punti.

I 49ers non sono da meno e con efficacia e velocità percorrono 52 yard di campo grazie alla ricezione di Kittle (18 yard) e le due dell’inconsistente Goodwin, valide un totale di 30 yds, a 7 secondi da metà tempo calciano un field goal che li riporta avanti di 3. 10-13

Al ritorno dagli spogliatoi San Francisco ha di nuovo la palla, una giocata da parte dei due uomini più in forma della squadra di Shanahan, Breida e Kittle, li porta nella red-zone, dove Mullens sfrutta la copertura del linebacker Ogletree sul più veloce running back Breida per trovarlo con un lancio nella end-zone. 10-20

I Giants danno una risposta di carattere, in particolare OBJ e Manning, il duo prima trova 30 iarde, dunque il quarterback lancia una prima volta sul lato della end-zone dove Odell Beckham prova un’incredibile presa a una mano in tuffo, che però non va a buon fine; l’azione dopo è identica, solo che in questo caso il lancio è più corto, il cornerback Whiterspoon non è aiutato dalla safety e OBJ può prenderla con facilità per il suo secondo TD si giornata. 17-20

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I 49ers vanno 3 & out e la football torna ai Giants, che appaiono in palla, prima azione e con uno che sembra il “Philly Special”, ma che si ferma al passaggio al ricevitore, nell’occasione Shepard, che la tiene e corre per 27 iarde. Il drive però si interrompe appena nato e New York pareggia con un field goal. 20-20

San Francisco sul successivo possesso subisce di nuovo un turnover; Goodwin esegue una catch per 28yds sulla quale viene colpito duro da Alec Ogletree, punito per durezza non necessaria, lo staff medico però lo autorizza a tornare in campo, scelta che si rivelerà poco avveduta. Successivamente infatti avrebbe a disposizione una presa facile, ma la palla gli scappa dalle mani perché non ancora al 100% dopo il colpo di prima, la football finisce al fortunato BJ Goodson che ottiene il secondo intercetto di serata.

Nello slancio per prendere la palla Goodson colpisce Goodwin alla testa con il proprio casco, il ricevitore rimane a terra dopo aver subito due colpi così forti per poi uscire dal campo con i propri piedi perché se ne valutino le condizioni. Dopo 3 drive risultati in altrettanti punt, San Francisco con un metodico ma non entusiasmante possesso arriva in field-goal range e si porta avanti di 3. 20-23

La franchigia della “Grande Mela” ha un’occasione troppo ghiotta per non coglierla, Manning trova Engram, lasciato libero perché fingente un blocco per uno screen, per un guadagno di 31 yds. Una penalità da 16 iarde per pass-interference contro Whiterspoon aiuta i Giants ad avanzare, a ciò contribuisce anche un completamento per Barkley valido 23 yds, dovuto in gran parte al fatto che in copertura su di lui c’era il defensive-end Cassius Marsh, il quale prima aveva chiuso il running back ma che ora si deve arrendere alla sua velocità. Manning & Co arrivano nella zona rossa e l’appena citato quarterback trova il ricevitore Shepard libero sull’angolo basso della end-zone per il vantaggio. 27-23

I 49ers sono senza timeout, mettono insieme passaggi di media lunghezza per avanzare e avere chance migliori, Goodwin dopo un buon guadagno però non va a terra per poi eseguire uno spike e fermare il cronometro, al contrario si ostina nel cercare extra guadagno e il tempo finisce, consegnando ai New York Giants la seconda vittoria della stagione.

Considerazioni

La partita non è stata tra le più godibili, dovuto alla modestia delle due squadre, già fuori dalla corsa ai playoff, difese da rivedere sia in fase aerea che nell’applicare pressione al quarterback. Il terreno era scivoloso, Barkley all’inizio ha perso l’equilibrio 2/3 volte così come il quarterback di casa. Anche la qualità dell’aria, dovuta all’incendio più distruttivo della storia della California, non ha aiutato, una mappa mostrata durante l’incontro ha rivelato come la presenza di polveri dovute al fuoco fosse tra le più alte anche nell’area dove sorge il Levi’s Stadium.

Barkley Giants 49ers

Partendo dai padroni di casa, l’attacco è stato trascinato da George Kittle e Matt Breida, gli schemi chiamati da Kyle Shanahan erano pensati per rendere a proprio agio il novellino Nick Mullens, ad esempio prima chiamavano una corsa sull’esterno, l’inizio della giocata dopo era uguale ma si trasformava in un play-action per Kittle, in modo da allontanare la pressione dall’inesperto quarterback. La difesa non ha fatto nulla per fermare i Giants, i quattro davanti che fino a questo punto avevano ottenuto 19 sack, in questa serata californiana sono stati tenuti praticamente a secco da una delle peggiori offensive line. La secondaria non ha posto argini ai ricevitori di New York, in occasione del secondo TD di Odell, il cornerback Whiterspoon si aspettava l’aiuto della safety, mentre il suo omologo Richard Sherman non appare più quello della “Legion of Boom”.

Posto il ritorno di Garoppolo, i 49ers possono contare su una buona O-line, eccellenti i tackle Staley(veterano) e McGlinchey(1st round pick da Notre Dame), Kittle appare il tight-end del futuro, ma numeri alla mano anche del presente, come running back tornerà McKinnon, c’è da migliorare sull’esterno alla posizione di ricevitore. Sul lato difensivo, come già appare chiaro da quanto scritto qui sopra, la secondaria necessita di ritocchi; al contrario il reparto dei linebacker ha il futuro garantito con due come Fred Warner e Reuben Foster, quest’ultimo fuori per infortunio ieri sera; la defensive-line, finora ha performato bene, ieri sera ha avuto un blackout ma per il futuro ci si può contare.

Per quanto riguarda gli ospiti, invece, Eli Manning ha giocato una partita decente (19/31 per 188yds), l’O-line ha permesso il primo sack circa ai 9 minuti del quarto quarto, Saquon Barkley ha corso solo per 67 yard, è un corridore da grandi guadagni, raramente si lancia tra i tackle anche solo per 5 iarde, ma che aiuterebbero notevolmente il proprio quarterback. I ricevitori sono il reparto con più qualità di tutti, annoverando Odell Beckham, Sterling Shepard, il tight-end Evan Engram e il 1st round pick dei Cleveland Browns di 2 anni fa ma che finora ha deluso nella NFL, Corey Coleman.

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La pass-rush come l’omologa di San Francisco non ha portato pressione sul quarterback avversario, per lo meno la difesa ha trovato 2 intercetti, dopo deviazione. Rimane la domanda del perché Kittle fosse continuamente libero, spesso bruciando l’All-Pro Safety Landon Collins, senza che lo staff di New York apportasse cambiamenti efficaci per deviare il flusso del gioco dei 49ers verso altre soluzioni.

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