[NFL] Week 1: Houston Texans vs San Diego Chargers 31-28

Dopo una partita in cui una squadra è sopra di 21 e finisce per perdere la domanda di solito è una: di chi è la colpa? Di chi ha perso o di chi ha vinto? In questo caso la risposta è semplice: i Texans sono stati abili a rimontare e i Chargers non sono stati capaci di contrastarli, anzi sono riusciti ad aiutarli in modo abbastanza pesante.

Cam Thomas, Marcus Gilchrist, Shareece WrightÈ anche se vogliamo un po’ ingiusto che questo aiuto sia stato l’unico vero errore grave di Philip Rivers in una partita che, fino al 4° minuto del 4° periodo, ne aveva lucidato l’immagine appannata. Rivers aveva infatti lanciato ben 4 touchdown in poco più di metà partita, andando al riposo con uno sfavillante rating di 122.6, sbagliando poco o nulla; quasi un lontano parente del quarterback falloso e inaffidabile che lo scorso anno aveva esasperato i fans di San Diego.
Poi, in quel 4° minuto del 4° periodo, un lancio rivedibile nella direzione sbagliata – forse il difensore era coperto da un uomo di linea – e il LB Brian Cushing anticipa il ricevitore con una gran presa al volo, si rialza e riporta il pallone in end zone per il touchdown che completa la rimonta pareggiando la gara 28-28.
Non che l’errore abbia macchiato la partita di Rivers dal punto di vista statistico (le sue cifre finali sono 14/29, 195 yards, 4 TD, 1 int e un comunque buono 95.5 di rating) e non è comunque giusto dargli tutte le colpe dell’intercetto visto che Cushing nell’occasione si è esibito in una ottima giocata difensiva, con un anticipo secco sul ricevitore.
Il fatto è che quel gioco è stato lo ‘spacca-partita’, la  parola fine, nonostante mancassero ancora poco meno di dieci minuti e il punteggio fosse stato dopotutto in parità. Ma da lì la difesa di Houston, che già aveva sensibilmente alzato il suo livello di gioco dopo aver concesso – trascorsi 5 minuti nel terzo quarto – il touchdown del 28-7, favorendo così la rimonta del proprio attacco,  ha chiuso la porta.

San Diego nel finale è riuscita (si fa per dire) a racimolare solo due 3&out, mentre Matt Schaub è riuscito a guidare i Texans ad un ultimo drive da 9 giochi e 38 yards negli ultimi 4 minuti scarsi che ha messo sul piede del nuovo kicker Randy Bullock la palla della vittoria.
Matt SchaubSe Philip Rivers, quindi, è di nuovo (stavolta forse immeritatamente) nel centro del mirino, Matt Schaub si conferma come un giocatore magari non spettacolare ma solido e forse insostituibile nei meccanismi dei Texans.
Dopo un intercetto nella primissima azione della partita (con conseguente touchdown Chargers subito dopo, 0-7 dopo 15 secondi di gioco e due azioni) il quarterback di Houston è ripartito da zero ed ha sfoderato alla fine una di quelle prestazioni che fanno felici i giocatori di fantasy football: 34 completi su 45 tentativi, 346 yards, 3 touchdown, 1 intercetto ed un notevole 110 come rating.
Merito va anche al suo cast, con in prima fila i soliti Andre Johnson (capace di ricevere 12 palloni per un totale di 146 yards) e il tight end Owen Daniels (5 ricezioni, 67 yards e 2 TD); ma una menzione d’onore va anche al rookie wr DeAndre Hopkins che ha confermato subito le belle cose che si dicevano su di lui in preseason, chiudendo con 5 ricezioni per 66 yards e una solida presenza in campo.

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La chiave, come detto, sono comunque state le difese.
Ad un certo punto quella dei Texans ha cominciato a giocare con più intensità e i Chargers non hanno più messo un punto sul tabellone, mentre quella di San Diego non è riuscita a reggere alla distanza e la rimonta dei campioni in carica AFC South è apparsa da un certo punto in poi inevitabile.
I due reparti sono certo di calibro diverso, con i Texans chiaramente più forti e attrezzati dei rivali e pronti per ben altri obiettivi ma, almeno per un po’, il campo stava dando un altro responso. Poi, al  4° minuto del  4° periodo, Brian Cushing ha spento la luce ai Chargers.
Adesso c’è un’intera stagione davanti per riaccenderla.

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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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