[NFL] Cleveland Browns 2013

Grazie agli amici di “Quel che passa il convento”  ecco la presentazione della stagione NFL 2013 squadra per squadra.
Ventesima squadra analizzata i Cleveland Browns.

Si finirà mai di ricostruire a Cleveland? E’ questa la domanda che si fanno tutti i tifosi dei Browns che quasi ogni anno vedono la loro squadra passare attraverso mille cambiamenti e mille disavventure che ne fanno spesso la barzelletta del mondo del football professionistico. Eppure la passione che c’è intorno a questa squadra è tanta e difficilmente eguagliabile, ma la sensazione di essere sotto una maledizione da quell’infausto giorno in cui gli storici Browns finirono a Baltimora è tanta.

Ora che c’era un nuovo proprietario con tutte le intenzioni di spendere e di fare le cose per bene, sembrava che finalmente si potesse cambiare registro, ma ecco le voci su un’indagine federale per truffa contro la società di proprietà del signor Haslam che fanno seriamente pensare che tra non molto gli altri proprietari NFL faranno pressioni per fargli cedere la squadra. Mancanza di continuità ad ogni livello! Questo è quello che manca da troppo tempo a Cleveland.

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Quest’anno poi è arrivato un nuovo General Manager, che tra l’altro era stato già nell’organizzazione dei Browns all’epoca di Belichick allenatore, Mike Lombardi, che ha pensato bene di portare notevoli cambiamenti, sia a livello di coaching staff che di personale, in una squadra che l’anno scorso sembrava comunque aver intrapreso una sua strada per cercare di tornare ai vertici della AFC North (non dimentichiamo infatti che i Browns giocano in una delle division più toste della lega).

Nuovo offensive coodinator (e questa è sicuramente una cosa positiva, vista la poca efficienza dell’attacco versione 2012, e poi si tratta dell’arcinoto Norv Turner, ottimo quando si tratta di fare solo l’OC), nuovo defensive coordinator (quel Ray Horton che viene dalla scuola di Pittsburgh e che comunque ha fatto bene in Arizona l’anno scorso ma che comporterà un ritorno alla difesa 3-4 senza, per altro, averne gli uomini giusti), l’head coach è sempre Chudzinski solo perché è arrivato l’anno scorso altrimenti…

Mancanza di continuità!

Come quarterback torna il veterano 30enne Weeden, che sarà così al suo secondo anno tra i pro e dovrà cercare di migliorare la sua percentuale di completi e ridurre il numero, alto, di turnover. Se però inizierà ad avere problemi, e considerando anche che Lombardi è stato, da commentatore televisivo, sempre un suo critico, ecco che potrebbero trovare spazio i due neoarrivi Jason Campbell e Bryan Hoyer. Non siete già eccitati all’idea? A parte gli scherzi, il più grande amico di Weeden dovrà essere l’OC Turner che ha tutte le qualità per poterne facilitare la crescita.

Tra i giocatori, invece, i suoi più grandi alleati dovrebbero essere Trent Richardson e Josh Gordon, e ho detto dovrebbero perché il primo ha avuto per tutto l’anno scorso continui problemi fisici e già prima dell’inizio del training camp sembra non essere completamente guarito, mentre il secondo salterà le prime 2 partite per squalifica (uso di sostanze proibite) e sembra essere già finito nel mirino dello “sceriffo”. Se l’ex RB di Alabama non riuscirà a scatenare tutto il suo immenso talento e il WR, scelto al supplemental draft dell’anno scorso, non riuscirà a stare in campo saranno problemi seri per Weeden e per tutto l’attacco dei Browns.

Anche perché, per quanto riguarda gli altri ricevitori, non è che si possa fare molto affidamento su Greg Little, una tra i migliori droppatori dell’NFL, mentre il TE Cameron Jordan sarà per la prima volta il titolare e dovrà dimostrare di essere in grado di farlo, cosa non affatto scontata. Tra i nuovi arrivi segnaliamo soprattutto Davone Bess, arrivato da Miami, che può essere quel ricevitore di possesso che Little probabilmente non sarà mai.

La offensive line dei Browns è certamente solida, con Joe Thomas che è tra i migliori left tackle della lega, Alex Mack che è un solido centro, il RT Schwartz che da rookie ha impressionato e la RG John Greco che ha fatto molto bene nel 2012, ma il vero problema è che ha un buco impressionante nella posizione di left guard dove Pinkston non sia sa ancora quando e se ritornerà e Lauvao che se ripeterà le prestazioni del 2012 potrà facilmente essere sostituito da un paracarro tanto non si noterebbe la differenza.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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