Una partita quasi perfetta (Arizona Cardinals vs Tennessee Titans 38-13)

Se il buongiorno si vede dal mattino, in Arizona si prospetta una stagione parecchio scoppiettante.  Impegnati in una sfida – almeno sulla carta – complicata in trasferta contro i Titans, Murray e i Cardinals hanno dominato quasi dal primo drive e, tranne che in un breve momento a inizio secondo tempo, hanno sempre avuto in mano l’inerzia della partita.

ARIZONA CARDINALS

Non possiamo non partire dalla prestazione straordinaria di Kyler Murray. Il vincitore dell’Heisman Trophy 2018, arrivato ormai alla sua terza stagione nella lega, ha fatto vedere tutti i miglioramenti di questa offseason. Un grande progresso è arrivato nel gioco dietro la linea, dove ha fatto vedere una maggiore sicurezza e calma nel trovare i compagni. La facilità con cui ha passato 4 TD, e ne ha corso uno su corsa, è disarmante, e ancora una volta è stata cruciale la sua capacità di sfuggire alla pressione avversaria e prolungare il gioco dietro la linea di scrimmage.

Troppo facile anche per DeAndre Hopkins, che prima con un footwork spettacolare e poi una slant immarcabile segna due TD, gli stessi messi a referto anche da Christian Kirk, che se continuerà così sarà il WR2 della squadra. Per il resto, buonissimo esordio per il rookie Rondale Moore, impegnato nello special team e protagonista in diversi schemi disegnati da coach Kingsbury.

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Se l’attacco è stato ottimo, lo stesso si può sicuramente dire della difesa dei Cardinals. C’erano diversi punti di domanda riguardo la tenuta del reparto quest’anno, ma nella partita in Week 1 è stato semplicemente perfetto. Lo ha guidato un maestoso Chandler Jones, che con i 5 sack su Tannehill – che completano una serata da 6 tackle, 4 TFL e due fumble forzati – ha pareggiato il record di franchigia, mandando al contempo un segnale alla dirigenza riguardo il rinnovo di contratto. Nella running defense, i due giovani LB titolari – Isaiah Simmons e Zaven Collins – hanno avuta una prestazione da giocatori elite, con il primo che ha addirittura fermato Henry per due volte a una sola yard dall’endzone. Le ultime parole d’apprezzamento vanno alla secondaria e soprattutto ai cornerback, spesso bistrattati – da me in primis – in questa offseason, ma che hanno coperto bene due ricevitori come A.J. Brown e Julio Jones.

TENNESSEE TITANS

L’attacco dei Titans è stato a dir poco disastroso, e difficilmente era prevedibile una tale debacle per la squadra allenata da coach Mike Vrabel. Con l’arrivo in free agency di Julio Jones – e la costruzione del mostro a tre teste formato dal già citato Jones, A.J. Brown e Derrick Henry – la offense di Tennessee sarebbe dovuta essere un incubo per ogni avversario. E invece la linea offensiva ha ceduto in quasi ogni snap, e l’assenza di Arthur Smith si è fatta parecchio sentire.

L’offensive line dei Titans non è riuscita né a fare un lavoro quantomeno sufficiente in pass protection né ad aprire gli spiragli per Derrick Henry nel running game. La presenza a sinistra di Taylor Lewan come LT è stata una manna del cielo per Chandler Jones e compagnia cantante, che hanno potuto mettere sempre sotto pressione Ryan Tannehill, che ha infatti finito la giornata con sei sack subiti. Il left tackle non è stato però l’unico problema della linea: JJ Watt, spesso raddoppiato da Nate Davis e Ben Jones, ha avuto gioco facile – troppo facile – a liberarsi della marcatura avversaria.

C’è poco da dire sulla prestazione del QB ex Dolphins, che, come anche Henry, non ha avuto mai il tempo materiale per provare a lasciare il segno. E qui arriviamo al secondo punto: con l’addio di Arthur Smith, nuovo head coach dei Falcons, l’attacco dei Titans ha perso una pedina fondamentale. Il reparto, ora guidato dal nuovo offensive coordinator Todd Downing, aveva un totale di -1 yards guadagnate a fine primo quarto, ed è riuscito ad arrivare nella metà campo avversaria solo quando i Cardinals si erano portati già sul +17.

Qualche segnale incoraggiante è arrivato però dalla difesa che, nonostante il punteggio dia altre interpretazioni, ha giocato una partita sufficiente, mostrando dei grandi miglioramenti rispetto alla scorsa stagione. I Titans hanno anche un’importante attenuante per la sconfitta: hanno potuto fare una sola settimana di allenamenti di squadra al training camp, ed è quindi presto – troppo presto – per dare un verdetto negativo. Viste anche le sconfitte di dirette rivali come Colts, Bills e Browns, i Titans avranno tutto il tempo di rifarsi, a cominciare già da settimana prossima, quando affronteranno i Seattle Seahawks.

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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