I Munich Ravens battono i Milano Seamen

Di quale partita vogliamo parlare? Si, perchè sabato sera ne abbiamo viste almeno tre racchiuse nei 60 minuti di tempo semi-effettivo. Cominciamo dal risultato finale, i Munich Ravens hanno battuto i Milano Seamen per 50 a 29 nella penultima giornata di stagione regolare della EL 2023.

I Seamen si presentano a questo appuntamento con molte assenze, confermata quella di Constant, tornato negli Stati Uniti, si aggiungono quella di Seck, fuori per tutta la stagione e di Santagostino. In difesa non riesce a recuperare Steward.

Come abbiamo scritto sabato si sono disputate tre partite in una. Nella prima, durata tutto il primo tempo, c’è stato il dominio assoluto dei Ravens che hanno segnato tre touchdown contro uno solo dei Seamen a cui hanno aggiunto due punt su un ritorno di extra point bloccato.

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Nel terzo quarto i padroni di casa hanno dimostrato, come già sappiamo, di poter essere competitivi in questa lega accorciando le distanze e arrivando a rimpiangere i 4 punti persi (2 XP sbagliati e il ritorno di cui sopra) portandosi a soli due punti dagli ospiti. 

La terza e ultima parte è quella nella quale la difesa Seamen si scioglie concedendo tre big play consecutivi ai Ravens. Se nel primo caso, ricezione di Castle che si invola per un TD da 72 yard, la bravura ed il talento del ricevitore fanno la differenza, negli altri due, corse centrali da 64 yard e passaggio da 69 yard, sono molte di più le responsabilità dei giocatori in campo.

In attacco mettiamo a referto la bellezza di 151 yard su corsa in soli 28 tentativi, 5,4 di media con il ritorno alla corsa programmata di Zahradka che poco si era vista nelle partite precedenti. Khalife poteva firmare la prestazione della stagione, ma due incredibili fumble, di cui uno a ridosso della endzone avversaria, sporcano una partita da 5 yard di media a portata. Zahradka si “ferma” a 279 yard su passaggio con soli 39 tentativi, 26 completi, a causa di un game plan molto conservativo di Coach Dodd (che abbiamo visto per la prima volta nel booth in tribuna a chiamare gli schemi). Unico rimprovero è l’intercetto alla prima azione del primo drive in attacco dopo che la difesa aveva subito fermato l’offense ospite.

Piano di gioco che all’inizio non stava portando frutti, il gioco di corsa faticava ad ingranare e quello su passaggio non riusciva a portare primi down, cosa vista anche nel secondo quarto. Nel primo tempo i milanesi hanno lanciato per 84 yard e corso per 59, troppo poco per tenere il ritmo dei Ravens. La pausa ha fatto benissimo ai Seamen che si sono presentati completamente in veste diversa: field goal di Tavecchio, touchdown di Khalife e a inizio quarto quarto Burrell per il meno due.  Il doppio fumble di Khalife nei due drive successivi non ha spento la voglia di segnare dei milanesi che permettono a Mozzanica di segnare il suo primo touchdown nella ELF. 

La linea di attacco ha giocato una bella partita, le yard di corsa lo testimoniano così come la protezione del proprio quarterback, un solo sack concesso quando c’era ancora una partita. I movimenti in pull delle guardie hanno sempre portato ottimi risultati, peccato che tutto questo arrivi solo a fine stagione, ma può essere un buon viatico per la prossima stagione. 

Nei runningback Pooda starter, ma Khalife che ha corso molte più volte e con una maggiore produzione di yard. L’infortunio di qualche partita fa aveva condizionato molto le sue prestazioni recenti, ha dimostrato il suo valore, fumble a parte…

Nel reparto ricevitori abbiamo l’MVP della giornata, Lorenzo Bassi. Il #13 dei Seamen chiude l’incontro con 10 ricezioni per 93 yard, 1 touchdown e 1 fumble. Bassi ha 21 anni, Flores-Calderon (intervista con lui in arrivo nei prossimi giorni) 19, Fiammenghi 24, Serra 21, diciamo che nel ruolo il futuro è assicurato.

La difesa è entrata in campo costringendo subito al punt i tedeschi, per poi cedere sotto i passaggi di Jeffries che ha avuto Makell Castle come primo terminale (intervista con lui in arrivo nei prossimi giorni), 10 ricezioni per 186 yard, e Rutsch come ottima spalla. Meglio sul gioco di corsa, se togliamo i due big pklay (entrambi da 64 yard) i tedeschi hanno corso a 3 yard a portata, un ottimo risultato per chiunque. Nessun sack a statistica, più che la pressione si è preferito il controllo delle zone di competenza, che però ha dato più tempo al quarterback dei Ravens, tempo usato abbastanza bene viste le 440 yard totali e un ottimo 27 su 35. 

Due le palle perse recuperate, un fumble di Nicola subito nel primo drive (poi sprecato dall’intercetto) e l’intercetto di Fantin che interrompe un drive pericoloso di Monaco (poi sprecato dal fumble). 

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Nel primo tempo tolto il fumble i Ravens hanno segnato in ogni drive, mentre ad inizio secondo tempo sono stati costretti a cedere due volte il pallone a cui sono seguiti due touchdown? Cosa è successo dopo? Questa è la vera domanda a cui Coach Pokorny dovrà trovare risposta. Sul -2 è arrivato il passaggio lungo per Castle, nel drive seguente una corsa di Oyewo da 74 yard e nel terzo drive quella da 64 yard di Rodney. Le prime due azioni sono valse un touchdown, la terza ha contribuito al penultimo touchdown.

Una difesa che si piega, ma non si spezza, che cerca di resistere il più possibile nonostante una differenza di chili notevole in tutti i ruoli, non soltanto in linea e che inevitabilmente prima o poi tira il fiato, “metaforicamente”, concedendo il big play agli avversari.

Manca solo una partita al termine della regular season, sabato alle 19.00 al Vigorelli arriveranno i Tyrolean Raiders, 7-4 il loro record, che all’andata si imposero per 38 a 10. E’ l’ultima occasione stagionale per vedere una partita della ELF, secondo noi vale veramente la pena 😉

Foto di copertina @Lucio Bisi

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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