[NFL] Week 1: I Raiders non mordono la grande mela (Oakland Raiders vs New York Jets 14-19)

TAILGATING
E’ la prima domenica della stagione e i fan ancora non sanno bene cosa aspettarsi dalle rispettive squadre, per cui c’è quel misto di tensione e curiosità tipico dei debutti. Si parla, prima dell’inizio della partita, ci si confronta. Il training camp lo si è vissuto quasi esclusivamente attraverso l’occhio dei cronisti e la preseason, per quanto ci si voglia illudere che sia football dopo una astinenza durata sei mesi, non dà molte indicazioni ai tifosi. I titolari hanno giocato poco o nulla ed i coach hanno per lo più tenuto celate le carte migliori. Ora si fa sul serio, adesso devono arrivare le risposte.

PRE GAME WARMUPS – COME SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO
Gli Oakland Raiders quest’anno devono vincere, ma soprattutto devono convincere; Mark Davis è paziente, ma ha fatto capire senza mezzi termini che vuole vedere progressi dopo due stagioni decisamente negative che hanno visto il GM Reggie McKenzie operare lo “smantellamento” della rosa finalizzato al raggiungimento di un equilibrio economico che permettesse la successiva fase di ricostruzione. Questa stagione (o nella peggiore delle ipotesi anche solo una porzione molto negativa di questa stagione) deciderà il futuro dell’HC Dennis Allen e potrebbe mettere in discussione anche la permanenza del GM. Questo spiega perché, durante la free agency, i Raiders hanno acquisito molti giocatori un po’ attempati per gli standard NFL. Serve l’esperienza ed il contributo di chi ha vinto tanto in carriera per velocizzare la maturazione dei più giovani e dei rookie scelti in quest’ultimo, all’apparenza ottimo, Draft.

I New York Jets sono arrivati a questa partita con sentimenti contrastanti. Da un lato la linea difensiva è una garanzia con Muhammad Wilkerson, Sheldon Richardson and Damon Harrison e i progressi di Geno Smith, il QB che nella prima metà della scorsa stagione era stato inguardabile, sono stati accolti molto positivamente dalla maggior parte dei fan. Il fatto, poi, che gli siano state fornite due nuove armi come il WR Eric Decker e il RB ex dei Titans Chris Johnson, ha portato un certo entusiasmo nell’ambiente. D’altro canto però non è possibile ignorare il problema riguardante i cornerback, e l’assenza di certezze preoccupa non poco la tifoseria. L’idea iniziale era di far partire titolari Dee Milliner, scelto nono assoluto lo scorso anno e reduce da una stagione da rookie non esaltante soprattutto all’inizio, e Dimtri Patterson, alla sua settima squadra in dieci anni di carriera. Ma i piani son saltati quando Milliner si è infortunato e il vagabondo Patterson, durante la preseason, si è reso irreperibile per 48 ore ed è stato prima sospeso e poi tagliato. Questo dopo che i Jets avevano già messo in IR il rookie Dexter McDougle per la rottura del legamento crociato anteriore. Contro i Raiders la squadra si è quindi dovuta affidare a Darrin Walls e a Antonio Allen, safety convertito in CB. L’ex Raiders Phillip Adams, dopo una preseason non esaltante con Seattle, è stato messo sotto contratto all’ultimo per cercare di rattoppare il reparto.

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NATIONAL ANTHEM
I Raiders hanno iniziato la preparazione per questo campionato con tanti dubbi ma una sola, grande, certezza. Dennis Allen lo ha ripetuto fino all’esaurimento delle energie “Matt Schaub è il nostro titolare”. Fine della storia, nessun tentennamento. Infatti, per la prima volta nella storia della squadra californiana, il QB titolare per la partita inaugurale è un rookie: il promettente Derek Carr.

COIN TOSS – ALLA RICERCA DI UN PICCOLO VANTAGGIO
Dennis Allen ha cambiato il programma di viaggio dei Silver&Black, anticipando il volo per New York di un giorno in modo da poter fare un allenamento completo nel New Jersey il venerdì e dare il tempo ai suoi giocatori di abituarsi alla diversa time zone. La “maledizione” della East Coast ha infatti colpito la squadra di Oakland per 13 volte consecutive dal 2009 alla fine del 2013, e Allen ha pensato di cambiare la routine per cercare di dare un vantaggio alla sua squadra.
Alla ricerca di un modo per mettere in difficoltà i Raiders prima ancora che fosse dato il calcio d’inizio, Rex Ryan ha deciso di far giocare i suoi Jets in bianco in casa, così che gli ospiti fossero costretti a vestire in maglia nera nel caldo umido del New Jersey.

KICKOFF – SI COMINCIA
Raiders inactives: WR Brice Butler, QB Matt McGloin, CB Chimdi Chekwa, LB Nick Roach, G Tony Bergstrom, T Matt McCants, DE Shelby Harris.
Jets inactives: S Josh Bush, OL Dakota Dozier, LB Ikemefuna Enemkpali, T Ben Ijalana, DB Leon McFadden, CB Dee Milliner, WR Walt Powell.

I Raiders avevano sperato fino all’ultimo di poter schierare Nick Roach, ma il regista difensivo non è riuscito a recuperare completamente dalla commozione cerebrale ed è stato inserito nella lista degli esclusi. Al suo posto è Miles Burris a partire titolare nel ruolo di MLB e play caller.
Eagles defenseI Raiders vincono il lancio della monetina ma scelgono di rimandare la decisione al secondo tempo, e così sono i Jets a ricevere il primo kickoff della stagione. Saalim Hakim regala ai suoi un’ottima posizione di partenza riportando il pallone calciato da Janikowski 44 yard fino alle 40. Al terzo gioco della partita una falsa partenza di Giacomini dà il via al tentativo di autodistruzione di New York, che chiuderà la gara con 11 penalità per una perdita di 105 yard.
Chris Johnson, partito titolare, è molto coinvolto fin dai primi minuti ed i Jets guadagnano terreno velocemente, ma le penalità fanno deragliare il drive e i Raiders riescono a contenere la squadra di casa costringendola ad un field goal che Nick Folk deve calciare due volte per via della terza penalità in un solo drive.
L’esordio nella NFL dei rookie Derek Carr e Gabe Jackson, si conclude con un three-and-out nonostante il tentativo della squadra di casa di prolungare il drive con un offside che regala a Carr e compagni un terzo e 1. La difesa dei Jets però mette subito in chiaro che per i RB di Oakland non sarà una giornata facile fermando Maurice Jones-Drew per un guadagno nullo.
Il secondo possesso di palla per i Jets è un incubo: prima un offensive holding chiamato contro Eric Decker, poi una grande lettura di Charles Woodson, che vola davanti al ricevitore e intercetta in maniera spettacolare il lancio di Geno Smith.
Carr ha solo 28 yard da coprire, e lo fa con uno splendido 4 su 4 che si conclude con una galoppata di 12 yard di Rod Streater fin dentro alla end zone. Janikowski converte e e i Raiders passano in vantaggio per 7 a 3.
I Jets partono dalle loro 15 e vengono costretti ad affrontare un terzo e 8, che convertono in un primo down con un passaggio di Smith per Kerley da 19 yard. L’ampio cuscino concesso dai cornerback di Oakland sarà una costante per tutta la partita. Il primo quarto si conclude con un altro primo down per i Jets e con una corsa di Geno Smith che trova ben piazzato ad aspettarlo il vecchio Carlos Rogers.

Derek Carr RaidersAll’inizio del secondo quarto i Jets riprendono a farsi male da soli con una falsa partenza che rappresenta la sesta penalità per 45 yard e mette New York di fronte ad un difficile terzo e 13. I Raiders però si dimenticano di Geno Smith e il QB, non trovando compagni liberi, corre 17 yard per un nuovo primo down. La difesa dei Silver and Black non riesce nemmeno ad avvicinarsi a Smith che non ha difficoltà a trovare i suoi ricevitori, guadagnando 26 yard con un lancio per Cumberland che viene fermato sulle 3. I Jets provano a confondere i Raiders schierando Michael Vick slot receiver a sinistra e fanno correre Geno Smith sulla destra, ma il QB viene fermato da Sio Moore che causa anche un fumble ricoperto poi dal rookie di Oakland TJ Carrie. I Raiders hanno permesso agli avversari di marciare fin dentro la red zone ma escono dalla critica situazione indenni.
Carr sembra non sentire la pressione e lancia prima per Streater per 17 yard e poi per Leonhardt per altre 12, ma i RB non gli danno una mano e la linea difensiva dei Jets continua a dominare. Il rookie è costretto a lanciare su un terzo e 3 ma il bersaglio è quello sbagliato; il rookie safety dei Jets Calvin Pryor si ritrova la palla in mano ma si fa sfuggire l’occasione di un potenziale pick-six.
Dopo che le due squadre si scambiano un three-and-out, finalmente Geno Smith trova Eric Decker liberissimo. I Raiders non riescono a pressare il QB, lasciano troppo spazio ai ricevitori ed hanno qualche difficoltà a contenere le corse, soprattutto quelle di Smith che è bravo a leggere ciò che succede intorno a lui ed è svelto a prendere il volo quando ha l’occasione. La marcia di 12 giochi per 80 yard si conclude con un geniale shovel pass di Smith per Chris Johnson, che entra nella end zone trascinandosi dietro Charles Woodson.

Il secondo tempo inizia con una sequenza da circo. Dopo un buon ritorno di Latavius Murray che fa partire i Raiders dalle proprie 41, Jones-Drew viene quasi decapitato dal LB Quinton Coples e perde la palla; il RB di Oakland effettua, si suppone inavvertitamente, una splendida rovesciata che manda la palla indietro di 10 yard nelle braccia di un incredulo Derek Carr. Carr commette un delay of the game e poi, nel gioco successivo, il suo lancio viene deviato ed è la guardia Gabe Jackson a ricevere il pallone. Sul terzo e 25 il giovane QB lancia un incompleto e i Raiders sono costretti al punt.

Oakland Raiders

La palla è di nuovo dei Jets ma i padroni di casa, dopo due buone corse iniziali, vengono contenuti dalla difesa e dalla loro ottava penalità, una interferenza offensiva chiamata a Decker.
New York mette a segno il primo sack su Carr con Dawan Landry, costringendo i Raiders ad un altro three-and-out e Marquette King a calciare il punt dalla propria end zone.
I Jets sembrano riuscire a fare ciò che vogliono, ma le penalità continuano a rallentarli. Sio Moore alla fine riesce a mettere le mani addosso a Geno Smith per uno strip-sack, ma il QB riesce a riconquistare il pallone e dà la possibilità al suo kicker di incrementare il vantaggio con il FG del 7 a 13. 4 possessi nella red zone per i Jets ed un solo touchdown.
Le corse per Oakland continuano a non funzionare e i Raiders si affidano a passaggi corti che non portano da nessuna parte. I Jets fanno di tutto per dare l’occasione ad Oakland di vincere questa gara ma i Raiders sembrano non avere intenzione di approfittarne.

Inizia l’ultimo quarto e la difesa nero-argento regge e manda subito fuori dal campo l’attacco di casa, ma il rookie TJ Carrie fa un errore da principiante ricevendo pericolosamente il punt sulle proprie 5 e costringendo l’attacco a partire con le spalle al muro.
Dopo ben due passaggi consecutivi deviati da Muhammad Wilkerson, il CB Antonio Allen ferma James Jones facendo vedere di essere un ottimo tackler e King è costretto all’ennesimo punt, ancora una volta dalla propria end zone.
I Jets sembrano riuscire a fare quello che vogliono ma nel momento decisivo la difesa di Oakland si fa sentire e un bel blitz di Tyvon Branch porta al sack e all’uscita di New York dal range per calciare il FG.
Derek Carr non trova il ritmo e le corse continuano a non avere successo. Il QB trova Moore ma ancora una volta il CB Antonio Allen è sicuro nel placcaggio e costringe i Raiders ad un nuovo punt.
Chris Ivory eaglesIl drive di New York dura poco, appena un gioco. Chris Ivory si infila come una lama bollente nel burro e corre per 71 yard fino alla end zone. La partita è decisamente fuori portata ormai per Oakland e per il suo anemico attacco. I Jets provano a convertire da 2 ma David Nelson viene fermato prima di riuscire a superare la linea.
Il successivo drive vede Carr e compagni continuare a proporre giocate poco coraggiose e viene tenuto vivo solo dai regali dei padroni di casa, che commettono le penalità numero 10 e 11, un Roughing the Passer di Calvin Pace ed una PI del CB Darrin Walls. Un sack su Carr da parte di Jason Babin mette Oakland di fronte ad un quarto e 14 dalle proprie 45 che Dennis Allen decide di giocare alla mano, ma una falsa partenza di Khalif Barnes fa cambiare i piani e i Raiders vanno al punt.
La difesa dei Raiders contiene bene l’attacco dei Jets e regala una nuova occasione al suo QB e, quando ormai è decisamente troppo tardi, l’Offensive Coordinator Greg Olson lascia che Carr mostri il suo braccio. Il rookie coinvolge finalmente l’ottimo TE Mychal Rivera con tre lanci che coprono 31 yard e poi effettua un lancio di 30 yard in end zone per James Jones, il quale fa una ricezione da circo con una mano e con una stupefacente coordinazione riesce a tenere entrambi i piedi in campo. Janikowski converte e poi tenta l’onside kick, ma la palla viene recuperata dai Jets che possono inginocchiarsi per far scorrere via gli ultimi secondi.
Risultato finale: Raiders 14 – Jets 19

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POST GAME
L’analisi della partita non potrebbe essere più semplice: i Jets hanno schiacciato i Raiders guadagnando 402 yard totali contro le 158 degli ospiti. Impressionante la statistica delle yard guadagnate su corsa (212 a 25 in favore dei Jets), che anche escludendo la lunga corsa di Ivory portano ad una media di 4.3 per corsa contro gli 1.7 di Oakland. La battaglia della linea di scrimmage è stata nettamente vinta dalla squadra di casa. Anche i primi down conquistati sono nettamente a favore di New York (20 contro 11) e solo i due turnover e le innumerevoli penalità hanno impedito ai Jets di chiudere ben prima la partita.
La difesa dei Raiders, considerando quanto tempo è stata costretta a stare in campo, non si è comportata poi così male ed ha limitato i danni, ma certamente non è riuscita a mettere pressione su Geno Smith se non in rare occasioni.
Ci si poteva aspettare una partita difficile per Derek Carr, buttato nella mischia in trasferta contro una difesa solida come quella dei Jets, ma il rookie ha fatto vedere che sa gestire la pressione e non ha sofferto la partita. Gli aspetti negativi che saltano agli occhi analizzando questa partita sono invece legati alle corse e al play calling. I RB dei Raiders sono stati praticamente inutili anche grazie all’ottima esibizione di Wilkerson e compagni, ma il game plan troppo conservativo di Greg Olson e Dennis Allen ha deciso la partita. Il secondario in crisi dei Jets, che doveva essere il punto debole della squadra, non è mai stato testato e Carr è stato costretto per tutta la partita a tenere a freno il suo braccio giocando screen pass e passaggi brevi. Sicuramente la decisione è stata presa per evitare che Carr fosse esposto ai blitz della difesa di Rex Ryan, ma ancora una volta il coaching staff dei Raiders ha dimostrato di non sapersi adattare alla situazione e apportare le correzioni necessarie una volta che il piano originale si dimostra inefficace. A parziale scusante di Greg Olson, dobbiamo dire che questa settimana deve essere stata particolarmente difficile visto che mercoledì è morto suo padre Ken,un noto allenatore di high school.
La partita, in definitiva, si può riassumere così: i Jets hanno fatto di tutto per perdere, ma i Raiders non hanno avuto il coraggio di provare a vincere.

PRESS CONFERENCE – LA PAROLA AI PROTAGONISTI
Due pillole veloci dagli spogliatoi del MetLife Stadium.
“Penso che loro siano riusciti a vincere la battaglia sulla linea di scrimmage sia in attacco che in difesa”, ha detto l’HC dei Raiders Dennis Allen a fine partita. “Era un’area dove volevamo migliorare ed è ancora un’area dove vogliamo fare meglio”.
L’head coach dei Jets Rex Ryan si gode la vittoria e loda la prestazione dei suoi, nonostante abbiano tentato di darsi la zappa sui piedi in più di una occasione: “Senza quelle penalità e se avessimo evitato i turnover non ci sarebbe stata storia. Sarebbe stato un massacro.”

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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