[NFL] Draft Guide 2011: NFC

Draft AFC

NFC EAST
 
Dallas Cowboys
Cowboys1st rnd (9): Tyron Smith OT USC
2nd rnd (40): Bruce Carter OLB North Carolina
Dopo una partenza sicuramente ottima in questi draft 2011, i Cowboys sono sembrati perdersi con la seconda scelta. Che la linea offensiva fosse un grosso punto dolente non era un segreto per nessuno, ed è arrivato al numero 9 Tryon Smith, sempre a parere del buon Mayock il secondo miglior tackle del lotto. Dopo di lui secondario e linea difensiva erano altre necessità pressanti per i texani che invece sono andati a prendere Bruce Carter, sicuramente un buon outside linebacker, ma così facendo hanno ancora una volta affidato al solo Ware il carico di mettere pressione sul quarterback avversario, mentre soprattutto cornerback e safety rimangono un grosso punto interrogativo (reso ancora più preoccupante dai 33 anni di Newman e dalla deludente stagione di Jenkins).      
 
New York Giants
Giants1st rnd (19): Prince Amukamara CB Nebraska
2nd rnd (52): Marvin Austin DT North Carolina
Magari non spettacolari, ma le prime due scelte dei Giants confermano la voglia dei G-men di ritrovare una difesa aggressiva e dominante, uno dei marchi di fabbrica del team della grande Mela che però negli ultimi anni era entrata un po’ in crisi. Amukamara a livello di talento puro poteva anche essere scelto prima, ma un carattere un po’ eccentrico ha preoccupato non pochi team. In realtà il ragazzo da Nebraska non ha un range molto ampio e non ha nell’intercetto una delle sue caratteristiche migliori, ma sul breve è molto forte e dovrebbe funzionare alla perfezione nella difesa aggressiva di coach Coughlin, che oltre a tutto potrebbe perdere i cornerback Thomas e Ross. Altro atleta con qualche problemino fuori dal campo (non ha giocato l’ultimo anno perchè squalificato dalla NCAA) , Austin ha invece visto il suo status decollare dopo le ottime prestazioni alla combine e all’All Star Game universitario. Se Coughlin e il coordinatore difensivo Fewell riusciranno a farlo rigare dritto, Austin ha il talento per diventare una vera forza in mezzo alla linea difensiva. 
 
Philadelphia Eagles
Eagles1st rnd (23) Danny Watkins OG Baylor
2nd rnd (54): Jaiquawn Jarrett S Temple
La linea difensiva e il secondario sono stati fra i problemi più grandi nella campagna 2010 degli Eagles, e la dirigenza ha provveduto in questi draft 2011. Curioso sarà comunque vedere lo sviluppo della prima scelta: Watkins è sicuramente un buon elemento, ma se Philadelphia spera possa esser spostato come tackle (in effetti ha giocato in quel ruolo a Baylor) potrebbe avere una delusione poiché è più probabile che guardia sia il suo vero ruolo nella NFL. Unico neo  l’età non più verdissima (27 anni) mentre non dovrebbe mancare a Watkins il coraggio visti i suoi trascorsi da pompiere. In una draft onestamente di scarso valore per le safety, Jarrett, giocatore che dà il meglio di sé in partita,  servirà ad aggiungere profondità ad un secondario che potrebbe perdere i servigi del free agent Mikell. Anche un cornerback però non avrebbe certo stonato. 
 
Washington Redskins
1st rnd (16): Ryan Kerrigan DE Purdue
2nd rnd (41): Jarvis Jenkins DT Clemson
Curioso il primo giro dei Redskins: secondo molti analisti i pellerossa sarebbero andati alla ricerca di un quarterback ed invece Washington ha scambiato la sua prima scelta con quella dei Jaguars i quali si sono assicurati le prestazioni di Blaine Gabbert, considerato il miglior prospetto fra i registi. In realtà con i primi due giri  i Redskins hanno rinforzato una linea difensiva ed un gruppo di linebacker indeboliti dal clamoroso flop di Haynesworth e dal rapido declino di Carter: così sono arrivati Kerrigan e Jenkins. Il primo, defensive end da Purdue, giocherà quasi sicuramente linebacker opposto a Orakpo a formare un paio di pass rusher decisamente temibili. Il secondo, cioè Jenkins, è un atleta molto versatile, scelto prima del pubblicizzatissimo compagno di squadra Bowers, e dovrebbe essere in grado ricoprire in pratica qualsiasi ruolo della linea difensiva                 
 
 
NFC NORTH
 
Chicago Bears
Bears1st rnd (29): Gabe Carimi OT Wisconsin
2nd rnd (53): Stephen Paea DT Oregon State
Altro team che dovrebbe aver colmato le proprie necessità in questi primi due giri di draft sono i Chicago Bears. Al primo round è stato scelto un lineman offensivo “multiuso”, listato come tackle ma in grado di giocare anche all’interno. Carimi, che non dovrebbe avere problemi col clima rigido di Chicago visto che arriva da Wisconsin, potrebbe finire a proteggere il lato cieco di Cutler o occupare uno dei due posti delle guardie. Paea dovrebbe invece rinforzare un reparto in difficoltà da quando Tommie Harris ha iniziato l’inesorabile declino. Il prodotto da Oregon State non ha grande penetrazione ma dovrebbe permettere ai fenomeni Urlacher e Briggs maggiore libertà. In casa Bears rimangono ancora insoluti i problemi legati ad un gruppo di safety non all’altezza, mentre proprio Urlacher e Briggs sono ormai oltre le trenta primavere e non hanno giovani che possano raccoglierne lo scettro.         
 
Detroit Lions
Lions1st rnd (13): Nick Fairley DT Auburn
2nd rnd (44): Titus Young WR Boise State
2nd rnd (57): Mikel Leshoure RB Illinois
Errare è umano, perseverare… Criticatissimi per le ripetute prime scelte dedicate ai receiver quando Matt Millen era “ahiloro” il direttore tecnico, i Lions hanno “perseverato” in questo 2011 pur cambiando ruolo: un defensive tackle al primo giro ed un runner al secondo (grazie ad uno scambio con Seattle), esattamente come nei draft 2010. Ne avevano bisogno ? Beh per un team con necessità difensive a livello di end, outside linebacker e secondario, credo la risposta venga da sola. Vero, coach Schwartz potrebbe avere la più devastante coppia di interior defensive linemen del torneo, ma non credo che gli offensive coordinator della NFL impiegheranno troppo tempo a mettere a nudo le lacune del resto della difesa della squadra della Motown. Oltre a tutto Fairley si porta dietro anche qualche limite caratteriale, ma lì coach Schwartz dovrebbe essere vaccinato visto che avuto sotto di sé un certo Haynesworth, uno che quanto a creare problemi è secondo a pochi. Insomma mettiamola così: se Suh, Fairley e Vanden Bosch riusciranno a mettere a sedere il quarterback avversario prima che lanci, OK, altrimenti sono dolori. Più giustificato l’arrivo di Young ricevitore esplosivo e ritornatore all’occorrenza anche se da testare da un punto di vista fisico e della maturità.  Leshoure, runner soprattutto di potenza, arriva invece in un backfield già piuttosto affollato per la presenza di Smith e Jahvid Best, runner che lo scorso anno non hanno certo brillato anche per qualche acciacco fisico. Oltre a tutto è vero che il mestiere del runner è usurante, ma dei tre il più vecchio è il ventiquattrenne Smith. Forse era meglio fare un pensierino su una linea di attacco che non ha un tackle di sinistra veramente in grado di proteggere uno Stafford che ha già saltato 9 gare in due anni di NFL ed anche a livello di guardie non è certo messa bene. Ah dimenticavo; i Lions affrontano due volte all’anno quegli assatanati di Peppers, Jared Allen e Matthews…              
 
Green Bay Packers
Packers1st rnd (32): Derek Sherrod OT Mississippi State
2nd rnd (64): Randall Cobb WR Kentucky
Forse draftare un outside linebacker che potesse aiutare nella pass rush il formidabile Clay Matthews avrebbe reso la difesa delle “teste di formaggio” veramente un osso durissimo, ma onestamente non si possono dare tutti i torti a coach McCarthy che ha scelto di aiutare un attacco molto forte ma scricchiolante in alcuni elementi. Così al primo giro i Packers sono riusciti a mettere le mani su Sherrod, ben contenti (ed un po’ sorpresi) che fosse arrivato fino a loro. Con un Clifton che dopo aver fatto i miracoli lo scorso anno potrebbe cedere da un momento all’altro, Sherrod dovrebbe assicurare ai gialloverdi sonni tranquilli. Lui e Bulaga dovrebbe inoltre costituire la copia di bloccatori dei Packers per i prossimi dieci anni e dare un po’ di sollievo alle ossa di Rodgers. Poi al secondo giro è arrivato Randall Cobb, piccolo wideout che dovrebbe soprattutto ricoprire il ruolo di slot receiver e risultare utilissimo vista l’inconsistenza di Jones (che oltre a tutto è free agent) a e l’età ormai avanzata di Driver.      
 
Minnesota Vikings
1st rnd (12) Christian Ponder QB Florida State
2nd rnd (43) Kyle Rudolph TE Notre Dame
Per i Vikings vale lo stesso discorso già fatto per Tennessee: la necessità di un nuovo quarterback ha portato la dirigenza a scegliere un regista un po’ troppo presto (per il valore). Poi naturalmente se Ponder e Locker dovessero diventare i nuovi Rodgers le due dirigenze avranno dimostrato di saperci veramente fare. Al secondo giro Minnesota è andata più sul valore che sulla necessità: Rudolph è considerato il più forte tight end dei draft 2011 ma finirà in un team che ha già uno Shiancoe che quest’anno ha dato una grossa mano nonostante l’annata negativa di Favre e l’assenza di Rice, ed un h-back assolutamente solido come Kleinsasser. Forse un aiuto nel reparto receiver sarebbe stato meglio visti i dubbi tutt’altro che leggeri sul futuro sia di Rice, che di Berrian che di Harvin. Anche un supporto nel secondario e per gli outside linebacker non avrebbe stonato        
 
 
NFC SOUTH
 
Atlanta Falcons
Falcons1st rnd (6): Julio Jones WR Alabama
La prima sorpresa di questo draft 2011 è arrivata al sesto giro con Atlanta che si è accordata con Cleveland per salire di venti posti (in cambio di un bel gruzzolo di scelte) e prendere il receiver Julio Jones. Considerato uno dei due migliori playmaker in quella posizione assieme a A.J.Green, scelto appena un attimo prima da Cincinnati, Jones sembra avere tutto per sfondare nella NFL: mentalità, fisico, velocità e voglia di lavorare, e sarà sicuramente importante per sviare l’attenzione dei secondari avversari da quel fenomeno che è Roddy White.  Naturalmente la mossa dei Falcons non è arrivata senza pagar dazio: le scelte (fra cui quella del secondo giro) date ai Browns e l’acquisizione di Jones lasciano irrisolti i problemi in entrambe le trincee: la linea offensiva ha infatti ben tre titolari free agents mentre nel front four Abraham è ormai vicino ai 35 e Biermann non sembra in grado di sostituirlo come pass rusher .        
 
Carolina Panthers
1st rnd (1): Cam Newton QB Auburn
Mi immagino le notti insonni del front office dei Panthers prima dei draft a sfogliare la proverbiale margherita: Newton o non Newton ? Da una parte naturalmente il vantaggio di avere la prima scelta assoluta, dall’altro la provata pericolosità di prendere un quarterback come primo assoluto e le numerosissime sirene che ne sconsigliavano la scelta. Intendiamoci, la compagine neroazzurra aveva bisogno di cambiare rotta e di trovare un personaggio che fosse il testimonial di questa inversione di tendenza ed il vincitore dell’Heisman Trophy e campione NCAA con i Tigers ha fisico, velocità, potenza di braccio e “presenza” in campo. Però, però… la tecnica è sicuramente rivedibile (anche se per molti esperti è meglio di quella di tanti acclamati registi come ad esempio Tebow) ma quello che fa scorrere un brivido lunga la schiena dei tifosi delle pantere è il contesto “psicologico”. La pressione dell’essere una prima scelta assoluta e di avere da risollevare le sorti di una franchigia, sia pure di una con un attacco basato sul rushing game, è impressionante, ed il ragazzo non ha certo nell’umiltà la sua caratteristica migliore. Inoltre Newton ha già dimostrato di avere uno ego spesso un po’ eccessivo e le sue qualità come leader sono ancora tutte da scoprire. Lasciando perdere le accuse idiote formulate da un grande ex regista nero della NFL, Warren Moon, secondo cui le critiche a Newton abbiano uno sfondo “razziale”, mi auguro che la Lega abbia trovato magari proprio il nuovo Moon ma, per quanto può valere la mia opinione, resto “mooolto” perplesso. Oltre a tutto Carolina solo lo scorso anno aveva scelto al secondo giro Clausen, deludente nell’annata 2010 in una situazione per altro difficilissima, il quale meritava almeno un’altra chance. Per il resto i Panthers hanno ceduto la prima scelta del secondo giro ai Patriots, non hanno risolto il problema defensive tackle e cornerback e, soprattutto, se dovesse ritirarsi o andarsene Steve Smith, non avrebbero un ricevitore né un tight end su cui il nuovo regista possa fare sicuro affidamento.       
 
Tampa Bay Buccaneers
1st rnd (20): Adrian Clayborn DE Iowa
2nd rnd (51): Da’Quan Bowers DE Clemson
Dopo aver preso due defensive tackle ai primi due giri lo scorso anno, i Buccaneers hanno chiuso il cerchio scegliendo due defensive end quest’anno con l’obiettivo di fare meglio dei miseri 26 sack messi a segno nel 2010. Sia Clayborn che Bowers sono però scelte rischiose per problemi fisici, alla spalla per Clayborn al ginocchio per un Bowers il cui talento puro è sicuramente da primo giro, ma i dubbi sul suo stato fisico l’hanno fatto scivolare fino ad oltre metà del secondo.  Il problema irrisolto in questi primi giri rimane quello dei cornerback, con Barber che va per le trentacinque primavere e Talib potrebbe non essere disponibile per guai giudiziari non certo lievi. 
 
New Orleans Saints
1st rnd (24): Cameron Jordan DE California
1st rnd (28): Mark Ingram RB Alabama
Uno di team vincitori nella prima giornata di draft sono stati i New Orleans Saints che grazie allo scambio con New England hanno scelto due volte al primo giro. Col numero 24 il team di coach Payton si è assicurato forse il miglior defensive end del lotto, quel Cameron Jordan che probabilmente a mero livello di talento non vale Quinn o Bowers ma non ha neppure le riserve sul piano fisico dei due colleghi. L’arrivo di Jordan dovrebbe aumentare istantaneamente la pericolosità di un gruppo di end solido ma non spettacolare. Poi, tre giocatori dopo, i Saints hanno speso molto, la loro prima scelta del 2012, ma hanno portato a casa quello che era considerato il più forte runner del lotto: Mark Ingram da Alabama. La scelta di Ingram può sembrare un lusso in un backfield in cui ci sono già Thomas, Ivory e Bush, ma i primi due hanno avuto non pochi problemi con gli infortuni nel 2010 e probabilmente l’arrivo del runner ex Crimson Tide significherà l’addio alla maglia nero-oro per Bush a meno che quest’ultimo non accetti una decisa riduzione di stipendio, cosa che appare assai improbabile.      
 
 
NFC WEST
 
Arizona Cardinals
1st rnd (5): Patrick Peterson CB LSU
2nd rnd (36): Ryan Williams RB Virginia Tech
Due scelte decisamente orientate verso la qualità più che non la necessità per coach Whisenhunt che però rischia di pagare pesantemente la cervellotica scelta di Williams. I Cardinals arrivavano a questo draft con enormi buchi in più situazioni, dal quarterback, alla linea offensiva, al tight end, ad un reparto di outside linebacker che non ha un vero pass rusher in grado di mettere pressione sul regista avversario, elemento pressoché imprescindibile in una difesa 3-4. Con la quinta scelta assoluta è arrivato Patrick Peterson un cornerback sicuramente fra i migliori atleti del draft in grado di fare anche il ritornatore e che potrebbe dare, insieme alla safety Wilson e al compagno di reparto Rodgers-Cromartie che lo scorso anno ha però deluso dopo un ottimo 2009, un secondario solido. Inesplicabile è invece la scelta di Williams: non è un segreto che coach Whisenhunt cerchi di riproporre ad Arizona il modello Pittsburgh e dunque necessiti di un rushing game di ottimo livello e Williams, che ha faticato lo scorso anno per una serie di acciacchi dopo un 2009 favoloso, è sicuramente un elemento in grado di fare bene. Ma anche dando per scontato che i Cardinals riescano ad acquisire un quarterback veterano free agent, la presenza nel backfield di Wells e Hightower, non due fenomeni ma onesti lavoranti, assicurava ai Cardinals una copertura molto migliore di quella che il team biancorosso ha in altri reparti, e senza una linea offensiva anche solo decente ed un pass rusher degno di questo nome non si va da nessuna parte ed Arizona si candida sin da ora per l’ultimo posto nella pessima West Division della NFC.
 
St.Louis Rams
Rams1st rnd (14): Robert Quinn DE North Carolina
2nd rnd (47): Lance Kendrick TE Wisconsin
Wide Receiver e linea difensiva: erano queste le due grandi necessità dei Rams all’inizio di questo draft 2011 e coach Spagnuolo ha deciso di risolvere il primo problema selezionando Robert Quinn, defensive end da North Carolina. La scelta non è stata certo indolore: a Quinn era stato diagnosticato un tumore al cervello quando ancora giocava in high school e in seguito è stato sospeso dalla NCAA per aver accettato dei gioielli in regalo. Alla fine però rassicurato dai medici sulla sicurezza della salute di Quinn e convinto che l’affare gioielli sia stato solo un errore di gioventù, il coaching staff dei Rams ha puntato sulla grande rapidità e sul motore sempre in movimento dell’ex Tar Heel che dovrebbe sostituire il veterano Hall. La scelta di Kendrick è invece sicuramente più sorprendente per un team che lo scorso anno aveva scelto al quinto giro Hoomanawanui ed ha a roster anche Fells: Kendrick è però un un tight end molto versatile, un buon bloccatore con due mani sicure ed è sicuramente un’arma in più in possesso del nuovo offensive coordinator Josh McDaniels che potrebbe utilizzare il nuovo arrivato come hanno fatto lo scorso anno i Patriots con Hernandez, oltre ad offrire un bersaglio in più per un Bradford che non ha un playmaker a livello di receiver
 
San Francisco 49ers
49ers1st rnd (7): Aldon Smith DE Missouri
2nd rnd (36): Colin Kaepernick QB Nevada
Scelte all’insegna della saggezza per il nuovo coach dei 49ers Harbaugh: Aldon Smith, defensive end al college ma con ogni probabilità outside linebacker fra i pros, era una scelta dovuta, visto la resa assolutamente deludente di Haralson e le prestazioni altalenanti di Lawson, entrambi con rendimento sotto delle aspettative. Il suo compito, da OLB nella 3-4 di base, end puro nella nickel,  sarà quello di mettere pressione al quarterback avversario, mestiere oggi affidato all’ormai non più giovanissimo Justin Smith. Riguardo Kaepernick, in realtà scegliere un quarterback era la priorità numero uno ed è arrivato il regista ex Nevada. Braccio tutto sommato normale, buona presenza nella tasca e facilità di corsa per un giovane che sembra adatto per il West Coast Offense con il vantaggio di avere una balia come Alex Smith che potrebbe riabilitarsi agli occhi dei tifosi della Baia “svezzando” il rookie.
 
Seattle Seahawks
Seahawks1st rnd (25) James Carpenter OT Alabama
Ceduta la scelta del secondo giro ai Detroit Lions, i Seattle Seahawks hanno preferito rinforzare al primo round una linea offensiva che dopo essere stato per molti anni uno dei punti di forza del team della costa ovest è da tempo un anello debole fra prestazioni non all’altezza ed infortuni vari. La scelta è caduta su James Carpenter, giocatore solido ma non certo spettacolare, che molti analisti davano per acquisito solo il secondo giorno. Prospetto da perfezionare, che con il collega Okung, prima scelta lo scorso anno, dovrebbe formare la coppia di tackle delle prossime stagioni per i Seahawks che però, almeno in questi primi giri, non sono intervenuti né sul problema quarterback né su quello di una difesa che necessitava di un rinforzo in ogni reparto.
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