[W11] Arizona Cardinals vs St.Louis Rams

nflArizona Cardinals – St.Louis Rams 21-13

La partita di ieri sera all’Ed Jones Dome ha fornito molte risposte, alcune delle quali senza che nemmeno ci fosse il bisogno di porre la domanda. Innanzi tutto abbiamo avuto la conferma che anche per quest’anno, a meno di cataclismi, i Cardinals vinceranno la division in carrozza, e chissà che non possano arrivare ancora una volta fino in fondo, sebbene l’ostacolo Saints parrebbe quest’anno insormontabile. Abbiamo anche avuto la dimostrazione, però, di come i Cardinals siano assolutamente Warner dipendenti. Bastino alcune cifre a dimostrarlo: Warner 15/19 per 203 yards e 2 TD, Leinart 10/14 per 74 yards e 0 TD, con Warner Arizona vince 21-3, con Leinart St.Louis vince 10-0. La metamorfosi della squadra allenata da Wisenhunt tra il primo ed il secondo tempo sta lì a dimostrare che il buon vecchio Kurt, alla veneranda età di 38 anni, dà ancora la paga (a che paga) all’eterna promessa Matt Leinart, ed i Cardinals è meglio che inizino a pensare sin da subito al dopo Warner, perchè Kurt non è più un giovincello, e Leinart non è la risposta giusta alla domanda “chi sarà il sostituto di Warner quando appenderà il casco al chiodo?”.
Un’altra cosa che si è capita ieri sera è che i Rams stanno lentamente risalendo la china dopo due stagioni letteralmente disastrose. Anche ieri sera (complice l’assenza di Warner nel secondo tempo, va bene…) hanno rischiato di rimettere in piedi una partita già persa, grazie alla solita prestazione di Steven Jackson (quinta stagione oltre le 1000 yards per lui, battuto il record di Dickerson) ed alla splendida serata dei tre ricevitori Avery, Amendola e Gibson, che hanno agevolato il lavoro di Bulger prendendo di tutto e di più (e droppando di brutto anche due importantissimi palloni, nel caso di Gibson).
Il conteggio delle vittorie parla ancora chiaro: 1 vittoria e 9 sconfitte, ma a differenza dell’inizio di stagione, si vede della luce in fondo al tunnel. Si sapeva che questa stagione sarebbe servita per assestarsi ed ambientarsi con i nuovi schemi sia offensivi che difensivi, anche se si sperava in qualche prestazione migliore di quelle che ci hanno propinato prima della settimana di pausa, ma tutto sommato i tifosi dei Rams hanno qualcosa in cui sperare per il futuro, alla luce delle ultime prestazioni.
In difesa, oltre ai veterani Atogwe e Little, che impazzano uno nella secondaria ed uno in linea, stanno man mano crescendo e venendo alla ribalta sia Jake Long (alla terza partita consecutiva con un sack) sia James Laurinaitis, ossia le due maggiori scommesse degli ultimi due draft da parte dei Rams per quanto riguarda la difesa.
Molti automatismi sono ancora da affinare per bene, come quello, ad esempio, che è costato il TD pass di Fitzgerald, il quale è passato nella zona centrale, e quando il linebacker responsabile della zona ha sganciato il ricevitore per affidarlo alla zona successiva, si è visto Craig Dahl andare a raddoppiare su un altro ricevitore lasciando Fitzgerald libero di ricevere in end zone con il DB più vicino a non meno di cinque/sei yards.
Dall’altra parte, invece, se la difesa dei Cardinals ha commesso un solo vero errore, che ha portato ad un guadagno di Jackson di 48 yards, abbiamo assistito ad una prestazione davvero eccezionale della secondaria difensiva, che ha coperto alla grande i ricevitori avversari. Grandissima, anche se un po’ “di mestiere”, la copertura di Rodgers-Cromartie su Avery in occasione di un quarto e sette che Bulger non è riuscito a trasformare in TD proprio per l’eccellente intervento del difensore di Arizona.
E per finire parliamo proprio di Bulger. Come oramai suo solito, Bulger ha alternato belle cose, tra cui un pallone impossibile per Amendola, ricevuto in mezzo a due difensori sulla una yard, a delle occasioni totalmente buttate al vento. Con un po’ piu’ di continuità in cabina di regia questa squadra potrebbe avere delle ottime possibilità di vincere ancora qualche partita da qui alla fine dell’anno. Anche ieri, però, Bulger è uscito malconcio dalla partita, confermando così la sua fragilità fisica, che è forse il suo handicap più evidente. Vedremo se in settimana lo staff medico lo rimetterà in sesto oppure toccherà a Boller partire domenica prossima.
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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