[W10] Play Under Review

Doppietta per Play Under Review questa settimana.
Dopo la settimana nove vediamo anche la dieci. I soliti noti non mancano di mettere il loro nome nelle candidature al Pur. E così ci sono la ricezione a una mano di Reggie Wayne nel terzo periodo contro i Patriots. Il fumble forzato da Charles Woodson e il suo intercetto contro Tony Romo. La option college-style di Vince Young con Chris Johnson per un abbondantissimo guadagno contro i Bills. E ancora Adrian Peterson e la sua capacità di invertire il campo contro i Lions (due le occasioni). Quella di Percy Harvin di non farsi abbattere da una svirgola non indifferente in mezzo al campo e ripartire verso la sideline nello stesso match. Avanti con Maurice Jones Drew che non va mai giù. E la rima ahivoi, l’ho proprio cercata. E il signore col 32 lo ritroverete più avanti. Quindi Avant e la presa a un guanto solo in due tempi e torsione. Spettacolo. Ancora Braylon Edwards con i piedi chissa dove ma comunque le mani sul pallone…
Faccio un passo avanti
Un gradino sopra, sebbene vanificato dalla penalità, lo zompo di Ray Edwards. Il defensive end di Minnesota salta Maurice Morris e in volo va a placcare Matthew Stafford. Cose dell’altro mondo se non fosse che col casco tocca quello del qb rivale ed è fallo.
Si sale ancora e troviamo il gioco che per pochissimo non è diventato il numero uno della decima settimana. Si sa, i Washington Redskins per segnare se ne devono inventare una ogni volta, ma il td pass dell’holder e punter Hunter Smith sul fake field goal è davvero pregevole: lancio perfetto ad incrociare il campo per Mike Sellers. Meno le loro secondarie nel contenere Brandon Marshall.

Il numero uno però è per il già citato, e non è finita, MJD. Avrà fatto morire una valanga di giocatori di fantasy football, ma essersi fermato ad una yard dal touchdown per non dare tempo agli avversari dei Jaguars di replicare una volta dopo essere andati sotto è comunque qualcosa da ricordare. Ora, secondo me gli conveniva segnare. Sei punti sul tabellone sono meglio di tre ipotetici. Il suo gesto però finisce come Pur per aver dimostrato uno spirito di squadra al di sopra di tutto. Lo apprezzo. E anche una fiducia incodizionata nei compagni. Scoobee, nel caso. A memoria, ma state attenti perché la mia è fallace, fece lo stesso qualche anno fa anche Brian Westbrook. Jones Drew ha dimostrato peraltro una freddezza e una lucidità che non si possono non premiare. Davvero una giocata super. Memorabile anche la festa con trofeo a fine gara e l’intervista negli spogliatoi in cui si scusa con i suoi fantasy owner. Spettacolo nello spettacolo. Meraviglioso! Un giocatore fortissimo, intelligente, simpatico, di squadra. Tutto.

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A ballare nella dancefloor è Bernard Scott. Non tanto per il superbo ritorno, 96 yard fanno sempre la loro sporca figura, quanto perché si è trattato del solo touchdown della sfida della settimana ed è valso ai Cincinnati Bengals la vittoria sui campioni del mondo di Pittsburgh. Come ballerino però non dimentico assolutamente MJD che nelle ultime settimane dopo ogni realizzazione sta deliziando le platee.

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