Hot Take: qualche (in)certezza sulla NFL – Episodio 14

Il football americano è lo sport più razionale e, in un certo senso, freddo che esista: ogni giocata, come ben saprete, altro non è che la traduzione di centinaia di segnacci disegnati su una lavagnetta da paranoiche controfigure di Professor X e provati migliaia di volte in allenamento.
Freddezza, troppa freddezza.
Fortunatamente, però, a rendere più mite il clima nel mondo NFL ci siamo noi tifosi – aiutati da analisti più o meno qualificati – con le nostre sparate a zero, o come direbbero nei paesi anglofoni “hot take” che stando a Wikipedia – inglese – significa « a hot take piece of deliberately provocative commentary that is based almost entirely on shallow moralizing»: deliberatamente provocatorio.

Una hot take non deve per forza essere ragionata, anzi, spesso altro non è che frutto dell’emotività del momento e del modernissimo bisogno di esternare su uno schermo ogni nostro pensiero: questa rubrica nasce proprio per questo, per dare spazio ai vostri pensieri “più irrazionali” e successivamente sviscerarli, razionalizzarli ed eventualmente bocciarli o approvarli.
Questa rubrica, in definitiva, altro non è che l’inevitabile sequel transmediale delle nostre discussioni su Telegram: parteciparvi è facilissimo, tutto ciò che dovete fare è apporre l’hashtag hot take dinanzi alla vostra hot take.

Senza dilungarsi ulteriormente…

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La Redazione di Huddle Magazine verrà scritturata per la sigla introduttiva del prossimo Sanremo
Voci di corridoio parlano di una possibile candidatura al Grammy per la canzone dell’anno 2022 in quanto, sfortunatamente, quelle per il 2021 sono già uscite un paio di settimane fa, anche se non è questo il problema.
Avete presente l’effetto Jordan – o LeBron – per il quale chi di dovere, nel momento di eleggere l’MVP, si rifiuta di votare per lo stesso giocatore in quanto “stanco di lui” in nome di una “novità” che è costata al mio amato James almeno un paio di riconoscimenti individuali?
Ecco, temo possa accadere qualcosa del genere in quanto fra le candidate del 2021 troviamo “Purple Valhalla” di Alessandro Taraschi ft. Giovanni “El Jefe” Ganci canzone che per forza di cose si affaccia da favorita alla cerimonia del prossimo gennaio: siamo internazionali qua su Huddle Magazine, la sigla di Sanremo ci andrebbe decisamente troppo stretta.

New England va ai playoff e oltre
Li ho odiati – sportivamente parlando – con tutto me stesso per anni, ho passato notti insonni a pregustare la serenità di un “mondo senza Patriots” una volta finito tutto – anche se ora viviamo nel pianeta dei Chiefs – eppure se penso alla stagione di New England fatico a trattenermi dal prendere a testate il primo muro portante a mia disposizione: senza l’orribile sconfitta rimediata contro i Broncos questi sarebbero 7-5 e virtualmente ai playoff.
Tutto ciò escludendo la iarda che li ha separati dalla vittoria contro i Seahawks od il terribile fumble di Cam contro Buffalo: malgrado perdite e addii impegnativi i Patriots ci sono e domenica, massacrando il povero Herbert, ci hanno ricordato che succeda quel che succeda loro potranno sempre contare su Bill Belichick, dissennatore di speranza ed ottimismo altrui.
Il finale di stagione è brutale in quanto ad attenderli troveranno Rams, Dolphins, Bills e Jets, tre squadre da playoff che li metteranno nella noiosa posizione di dover esibire durante le conferenze stampa il pigro da oggi in poi sono tutte finali: beh, in questo caso tale narrativa ha particolarmente senso poiché New England è attesa veramente da quat… tre finali.
Fatico a rispondere, anche se mi piace ricordare cosa sia successo fra Belichick e McVay l’ultima volta che questi due si sono incrociati: facciamo che una Hot Take del genere me la riproponete la settimana prossima? La volete adesso la risposta? Non lo so, vi dico solo di non scommettere MAI contro Bill Belichick.

Pittsburgh finisce 14-2
Ed alla fine abbiamo avuto modo di constatare che pure questi siano battibili.
Gli Steelers visti contro i Ravens non mi sono sinceramente apparsi come una squadra da playoff, figuriamoci da 11-0, ed il calendario riserva loro testa a testa con Bills, Colts e Browns: sì, i Bengals – pace all’anima loro – li ignoro.
Washington è certamente una squadra ostica e ben allenata ma, con tutto il rispetto di questo mondo, non sono lontanamente comparabili a Bills, Colts e Browns, pertanto o Pittsburgh troverà immediatamente un modo di reagire al fine di recuperare quanto prima possibile la brillantezza – specialmente in attacco – d’inizio stagione o la vedo molto male per loro, altroché 14-2: gli Steelers faticano tremendamente in red zone, il gioco di corse è inesistente e l’assenza di Dupree si farà sicuramente sentire sul lungo termine.
Per gli Steelers sembra essere suonata la mezzanotte e siccome curare la rubrica non mi impedisce di partecipare al gioco, ecco a voi una mia #hottake: Pittsburgh da qui alla fine perderà almeno due partite delle quattro rimaste.
[Questa Hot Take è stata formulata prima della sconfitta con i Redskins, chapeau al gentile lettore.]

La prima vittoria dei Jets avverrà domenica contro Seattle
No, credo che a questo punto – nonostante il momento di forma dei Seahawks – sia piuttosto chiaro che i Jets non vogliano vincere partite di football: CORTESEMENTE POTRESTE FINIRLA DI MANCAR LORO DI RISPETTO?
Ora mi calmo.

L’imminente smantellamento Saints per questioni di spazio salariale avrà luogo principalmente in attacco e dall’anno prossimo non vedremo più in maglia nero oro Drew Brees, Michael Thomas e Jared Cook, mentre i pezzi pregiati della difesa verranno, per quanto possibile, confermati
Grazie caro lettore, Hot Take estremamente interessante la tua.
Sono contento che qualcun altro – anche se in realtà siete tanti – abbia notato come il successo (quello vero) dei Saints degli ultimi anni sia arrivato principalmente nel momento in cui la difesa ha deciso di alzare la temperatura: per quanto tempo nonostante i fenomenali numeri di Brees New Orleans è rimasta impantanata nella mediocrità a causa di una difesa putrida?
È un caso che abbiano ricominciato a fare strada ai playoff proprio quando la difesa ha iniziato a dare manforte all’attacco ed anzi, addirittura a trascinare l’intera squadra al successo?
Brees, molto semplicemente, non me lo immagino in campo il prossimo settembre a causa dei parametri vitali del proprio braccio destro, il sostituto di Jared Cook è già in casa e si chiama Adam Trautman mentre il discorso Michael Thomas è più intricato e trascende la mera questione economica: smetterà di essere la versione permalosa di Antonio Brown od è intenzionato a continuare ad essere una distrazione per il resto della squadra? Tornerà a lasciare che siano le ricezioni a parlare? Smetterà di agitarsi totalmente a caso se qualcuno ha un parere diverso dal suo riguardo il miglior ricevitore in NFL?
La difesa, dall’altra parte, sta trascinando alla vittoria un attacco condotto da un Taysom Hill reduce sì da una buona prestazione contro i Falcons ma con evidenti limiti tecnici, pertanto credo che Payton possa privarsi di pedine fondamentali dell’attacco e continuare ad aver successo – in regular season -, altrettanto non si può dire del reparto difensivo, da qualche tempo vera anima di questa squadra: concordo con la tua analisi.

Washington Football Team manterranno questa denominazione in modo permanente
Mi limiterò a postarti un articolo che tratta esaustivamente l’argomento.
Se non hai voglia di leggere ecco a te un breve riassunto: il nuovo presidente – non proprietario – Wright ha dichiarato in un’intervista concessa ad ESPN che l’idea di avere un nome esclusivamente fondato sulla provenienza geografica della squadra piace sempre più a chiunque e che pertanto Washington Football Team potrebbe diventare il nuovo nome permanente della squadra della capitale.

https://twitter.com/frankgore/status/1336148319916199937

Gli Steelers arriveranno ai playoff con una sola sconfitta ma perderanno al Divisional Round contro i Ravens che si qualificheranno come settimi
Come te non sono particolarmente convinto che l’avventura in postseason dei Pittsburgh Steelers sarà particolarmente duratura e soddisfacente, ma al momento non saprei nemmeno dirti se Baltimore avrà modo di poterli incrociare a gennaio: pure in questo caso mi riservo il diritto di rispondere la settimana prossima dopo l’esito della visita dei Ravens a Cleveland.

Rodgers porta i Packers al Super Bowl per poi salutare tutti ed andare ai 49ers
Non credo che Green Bay replichi quanto fatto da Kansas City con Smith e Mahomes in quanto Rodgers sta giocando ad un livello molto 2011: vogliono vincere ora e nel futuro immediato? Rodgers – per quello che ci è dato sapere, ovviamente – li mette nella miglior posizione possibile per farlo, anche se ripeto che Jordan Love al momento è un oggetto misterioso di cui non sappiamo veramente nulla, pertanto non è da escludere che possa essere pronto come lo era Mahomes nel 2018.
Riguardo al Super Bowl di quest’anno non saprei rispondere, Green Bay mi piace ma non è ancora riuscita a convincermi del tutto, anche se ad onor del vero tale onore spetta solo ai Chiefs, ed al momento sulla partita secca non mi dà le garanzie sufficienti per assicurarvi che potrà passare sui vari Rams, Saints, Buccaneers e, in caso, Chiefs.
In definitiva, con un Rodgers così sognare il Super Bowl ha decisamente senso e, soprattutto, con un Rodgers così parlare di divorzi non ha assolutamente senso, perlomeno non ora.

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Mattia Righetti

Mattia, 27 anni. Voglio scrivere per vivere ma non so vivere. Quando mi cresce la barba credo di essere Julian Edelman. Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango malissimo.

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Un Commento

  1. Avete mai visto la trasmissione ‘Undisputed’ con Skip & Shannon? E’ tragicomica l’ossessione dei due per asserire chi è il GOAT sia nel football che nel basketball. In particolare Skip è fissato su Tom Brady: per lui l’unica cosa che conta è il quarterback (non se la sua difesa gli lascia venti secondi per lanciare o se invece lascia che gli avversari facciano un blitz ogni due giocate) e quanti superbowl ha vinto (e non come li ha vinti: per esempio i Patriots ne vinsero uno per un errore dei Seahawks, e un altro non l’avevano vinto affatto perchè l’ultimo touchdown avvenne mezzo metro prima della endzone). Ma al di là di tutto, volete mettere quanto sono più entusiasmanti Murray o Jackson o Rodgers?
    Sempre per Skip, Michael Jordan è il GOAT perché ha vinto sei titoli, anche se le sue medie di realizzazione erano piuttosto basse e comunque mai un cenno degli altri componenti della squadra, come se Pippen e Kukoc non avessero vinto tante partite in cui Jordan non brillò affatto. Voi cosa ne pensate?

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